Zero in condotta

Film 1933 | Commedia +16 47 min.

Titolo originaleZéro de conduite
Anno1933
GenereCommedia
ProduzioneFrancia
Durata47 minuti
Regia diJean Vigo
AttoriJean Dasté, Delphin, Louis De Gonzague-Frik .
TagDa vedere 1933
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +16
MYmonetro 3,88 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Jean Vigo. Un film Da vedere 1933 con Jean Dasté, Delphin, Louis De Gonzague-Frik. Titolo originale: Zéro de conduite. Genere Commedia - Francia, 1933, durata 47 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 - MYmonetro 3,88 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 26 febbraio 2016

Uno dei più famosi film del filone surrealista nel quale Jean Vigo descrive, con spunti autobiografici, la vita in un collegio di provincia con gli in... In Italia al Box Office Zero in condotta ha incassato 131 .

Consigliato assolutamente sì!
3,88/5
MYMOVIES 4,00
CRITICA
PUBBLICO 3,76
ASSOLUTAMENTE SÌ
Recensione di Piero Di Domenico
Recensione di Piero Di Domenico

Zero in condotta narra la vita di alcuni studenti in un collegio, privati della libertà creativa dell'infanzia e sottomessi alle rigide regole dei sorveglianti adulti 'Bec-de-gaz' e 'Pète-sec'. I sorveglianti sono a proprio agio solo all'interno del collegio, dove tutto è fissato in regole ben precise, mentre per i ragazzi la libertà è fuori. Quattro di loro, dopo essere stati puniti con uno 'zero' in condotta per la loro vivacità, proveranno a ribellarsi, grazie anche all'aiuto del nuovo sorvegliante Huguet, molto più vicino ai propositi giovanili che alla rigidità delle istituzioni. Il culmine dell'incomunicabilità fra adulti e ragazzi si avrà però il giorno della festa del collegio: davanti alle massime autorità sul palco, con in prima fila il governatore e il direttore del collegio, i collegiali in rivolta rovineranno la festa dei notabili, costretti a scappare e rifugiarsi al chiuso, mentre loro volteggiano finalmente liberi. Ogni scena del film sembra evocare un mondo che gli adulti non ricordano più: un volo di piume, uno scambio di cioccolata per firmare un patto, un cadavere magicamente risorto, una guerra di fagioli, una mappa per fuggire, una bandiera per sognare... Massacrato dalla censura dell'epoca, il piccolo poema sulla memoria, di ispirazione autobiografica, dell'allora ventottenne Vigo, costituisce un irriverente apologo sulla contrapposizione tra la rivolta anarchica dell'infanzia e l'ordine borghese del mondo adulto. Un film "maledetto" che ha trovato negli anni successivi numerosi seguaci e imitatori.

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Francesco Rufo
venerdì 10 luglio 2009

Zero in condotta è un apologo eversivo, trasognato e surreale sulla contrapposizione tra due mondi: il mondo dei bambini, dell’infanzia, del popolo, della forza anarchica della rivolta, della fantasia creativa, della libertà, dell’apertura (lo spazio dei ragazzi è il fuori); il mondo degli adulti, della società borghese, dell’ordine rigido, delle ferree regole, dell’immobilismo asfittico del potere, della chiusura (lo spazio degli adulti è il dentro). I ragazzi sono il soggetto di uno sguardo (lo stesso sguardo dell’autore) irriverente, sognante e poetico; gli adulti sono l’oggetto di uno scherno acre e divertito, di una deformazione caricaturale sarcastica e insolente (il direttore nano che scatta in piedi come un diavolo a molla). È un film ricco di sorprendenti accensioni simboliche e poetiche (il ralenti nella rivolta nel dormitorio, con i bambini che si trasformano in candidi angeli), segnato da atmosfere oniriche e liriche, da una forte carica sovversiva e ironica, e allo stesso tempo dall’amarezza dei ricordi di un’infanzia offesa, repressa nelle sue pulsioni più radicali e feconde, e liberata nella danza finale dei quattro ragazzi, fuga utopica nel cielo della libertà. È anche un’anticipazione dei temi, delle forme, della rivolta creativa e formale delle nouvelles vagues degli anni ’60 (tra gli eredi di Zero in condotta: François Truffaut, della nouvelle vague francese, e Lindsay Anderson, del Free Cinema).

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ZERO IN CONDOTTA disponibile in DVD o BluRay

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
martedì 3 agosto 2010
il cinefilo

TRAMA:Il film racconta le "peripezie" di un gruppo di giovani dentro un collegio...COMMENTO:Jean Vigo realizza il suo primo film e,fondandosi su una solida base autobiografica,porta sullo schermo e nell'arco di soli 47 minuti un ammirevole "inno" alla gioventù e ai suoi desideri di ribellione contro il mondo adulto e la sua autorità.

domenica 1 febbraio 2015
il befe

dicono che sia un corto,ma...

sabato 16 novembre 2013
Giulia WildChild

 E’ il 1933, esattamente 80 anni fa. Dunque, nel 1933 un giovanissimo cineasta francese di nome Jean Vigo realizza il suo terzo film, Zero in condotta ( Zéro de conduite). La durata del film è di 41 minuti; nemmeno un’ora di pellicola e Jean Vigo è riuscito a prendere a sberle la società ( che si sentì così minacciata da censurare [...] Vai alla recensione »

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