
Titolo originale | Bridget Jones: Mad About the Boy |
Anno | 2025 |
Genere | Commedia, |
Produzione | USA |
Durata | 124 minuti |
Regia di | Michael Morris (II) |
Attori | Renée Zellweger, Chiwetel Ejiofor, Leo Woodall, Neil Edmond, Hugh Grant Emma Thompson, Celia Imrie, Isla Fisher, James Callis, Jim Broadbent, Shirley Henderson, Nico Parker, Joanna Scanlan, Leila Farzad, Gemma Jones, Sally Phillips, Sarah Solemani, Josette Simon, Neil Pearson, Oli Green, Isla Ashworth, Ruth Gibson, Jane Fowler, Colin Firth, Dolly Wells, Claire Skinner, James Rawlings, Toby Whithouse, Jeff Mirza, Ellie White, Naveed Khan, Paul Hunter (IV), Daisy Duczmal, Sebastian Dunn, Marina Bye, Zheng Xi Yong, Maryam Moshiri, Alessandro Bedetti. |
Uscita | giovedì 27 febbraio 2025 |
Distribuzione | Universal Pictures |
MYmonetro | 2,71 su 12 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 25 febbraio 2025
L'ormai 51enne Bridget, ormai vedova e madre di un bambino, ha una torrida storia di con un trentenne. In Italia al Box Office Bridget Jones - Un amore di ragazzo ha incassato 2,3 milioni di euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Bridget Jones ce l'aveva fatta, era diventata la signora Darcy, ma ora Mark non c'è più, è rimasto ucciso in una missione umanitaria in Sudan, e lei è costretta a destreggiarsi ormai da anni tra il dolore per il lutto e l'esigenza di crescere nel miglior modo possibile i loro figli, Billy e Mabel. Per uscire dal limbo emotivo e cercare di far ripartire la propria vita, accetta di iscriversi a Tinder, dove inizia una fitta conversazione con il giovanissimo e aitante Roxster. Anche il nuovo insegnante di Billy, però, il signor Walliker, sembra osservarla con interesse da una certa distanza.
All'inizio del film l'eroina è dunque al punto di partenza. Letteralmente. Il quarto capitolo dedicato alla single più pasticciona di Londra la riporta esattamente alla situazione iniziale: al tavolino del solito bar, con gli amici di sempre -Tom, Jude e Shazzer - fissati nelle caratteristiche di sempre.
Perché Bridget esca dal pigiama si rende presto necessario anche il ritorno alla vita sociale assicurata dal lavoro: e così tornano in scena, al loro posto di battaglia, anche Miranda e Richard. Stiamo dunque per assistere a una sorta di remake del primo capitolo? No, per fortuna non è così.
I film di Bridget Jones non sono instant movies messi in piedi in fretta e furia; sono invece produzioni ragionate, che attribuiscono valore alla scrittura (in questo caso firmano la sceneggiatura l'autrice dei romanzi e coproduttrice del film, Helen Fielding, con Dan Mazer, già autore del terzo film, e Abi Morgan) e non temono di prendersi il tempo che serve tra un capitolo e l'altro. Una formula che restituisce la cortesia con gli interessi. Nonostante le faccette in cui si produce Renée Zellweger siano tali e tante da sfiorare il tic, il film dosa bene le parti melanconiche e la commedia, senza farsi mancare l'esagerazione, programmatica, in entrambi i sensi: non mancano, cioè, né i momenti propriamente commoventi né quelli apertamente scemi, che fanno parte fin dall'inizio della cassetta degli attrezzi di questa serie (emblematica, a questo giro, la scena del party a bordo piscina).
Questo quarto racconto, per di più, non teme di rivolgersi peculiarmente a chi è invecchiato insieme ai personaggi; e non è la presenza del giovane Leo Woodall nei panni del guardiaparco Roxster a cambiare le cose. Il rinnovamento del cast va soprattutto nella direzione di un ampliamento dell' inclusività, ma a ben guardare la notizia migliore del film è il ritorno in scena di Hugh Grant dopo la parentesi della sua morte apparente. Seppure con una certa goffa insistenza sullo stesso tasto, il suo Daniel Cleaver, libertino impenitente, senza alcuno scrupolo woke, si conferma un personaggio comico formidabile, anche e soprattutto per come si avvicina, ingrigito ma mai redento, alle recenti apparizioni dell'attore fuori di finzione.
Bridget Jones - Un amore di ragazzo è un'evoluzione della saga, con l'età e con successo, da commedia romantica a commedia più ampiamente sentimentale, che sfrutta la memoria emotiva del corpus di film che trova con esso una probabile conclusione, affinando ulteriormente la cura di molti aspetti (le scenografie in particolare), e continuando a proporre un umorismo spesso irresistibile, tanto di parola che di situazione.
Delusissima. Storia scontata, realizzata anche male. Lei per la sua età conciata malissimo, sempre spettinati...impossibile che un ragazzo la trovi attraente. Poi la storia finisce in 5 secondi davanti a tutti?????? Il maestro, l'unico affascinante, deve per forza mostrare i pettorali a un certo punto...mah...terribile e noioso, troppo melodrammatico per il tipo di film che ci si aspetta [...] Vai alla recensione »
Film discreto, rovinato da un singolo fotogramma: il professore dei figli (che poi diventa il compagno della vedova di mezza età) inquadrato a torso nudo, mostrando un fisico mozzafiato e lei che sbava come una ragazzina di primo pelo. Insomma: per rifarsi una vita con qualcuno, quel qualcuno deve per lei essere per forza un "toy": boy o man, sempre toy.
Che brutto film, leo l'ombra di quella che abbiamo conosciuto, la trama esile e a tratti imbarazzante. Veramente una grande delusione
L'attrice è fissa nella sua espressione asettica e plastificata fin da principio e nn ha nulla della simpaticissima Jones che nn ne azzeccava una ma proprio per questo adoravi,il donnaiolo irresistibile è stato reso un patetico anziano signore pieno di stravizi e pure viscido,lei passa dal toyboy che va di moda alla necessità di concludere con un partner di colore (perché [...] Vai alla recensione »
Inevitabilmente il quarto episodio di una saga in commedia rischiava di avere molta meno energia dei precedenti, e così è stato. Prima parte deludente, si riscatta parzialmente con la seconda, ma è troppo poco. Lei sempre troppo sopra le righe, un po' finta, non aiutata da una trama sottile. Sarà che poi non sopporto l'abuso di primissimi piani.
Sapevo che era sbagliato,nn dovevo andarci,ed infatti,film noioso,nn ha nulla di Bridget Jones,nn c'erano storie buffe,allegre,ma storie noiose, un finale scontato,si era gi? capito all inizio del film, per nn parlare della recitazione di Renee Zellweger, forse nemmeno a lei e piaciuto,nn c era la recitazione, solo smorfie facciali, l unica cosa uguale a gli altri la presenza degli attori, ovviamente [...] Vai alla recensione »
Ma vi prego lasciateci il ricordo di bridget Jones giovane. Questo ennesimo capitolo è deprimente, con battute da cinepanettone, personaggi e storie banali.
Ho amato solo il primo film, che ho trovato delizioso e divertente e ben diretto e recitato. I successivi guardati per curiosità ma senza entusiasmo. Questo ultimo film mi ha stupefatto: trama banalissima e scontata e la protagonista, con gli occhi a fessura e volto quasi plastificato, si esprime ad ammiccamenti, strane contorsioni facciali.
L'abbiamo conosciuta più di vent'anni fa. Era in lotta con la bilancia, con i drink, con le vaschette di gelato in pigiama davanti alla tv, con i pasticci combinati sul posto di lavoro. E con il terrore di rimanere sola, senza un marito o un fidanzato: "Morirò e mi troveranno dopo mesi sbranata da un doberman". Adesso Bridget Jones è vedova con due figli da crescere, il marito che alle feste di Natale [...] Vai alla recensione »
Bridget Jones si trova punto e a capo. Single, perché vedova da quattro anni dell'adorato Mark Darcy; senza un lavoro, perché troppo esaurita dal lutto e dalla necessità di crescere da sola i due figli per pensarci; in pigia- ma, perché senza più una direzione o una ragione per non lasciarsi andare. Eppure ogni fine prepara un nuovo inizio, le tragedie non impediscono al pianeta di continuare a ruotare, [...] Vai alla recensione »
Come in tutte le saghe, arriva un certo punto in cui i protagonisti con i quali abbiamo condiviso le migliori avventure, scoprono di essere diventati adulti. È successo a Harry Potter, a Jesse e Celine della «Before Trilogy» e, adesso, anche a Bridget Jones. Nel nuovo film, il quarto capitolo del fortunato franchise, dal titolo «Bridget Jones Un amore di ragazzo» diretto da Michael Morris, la nostra [...] Vai alla recensione »
Bridget Jones ha perso il marito (Colin Firth torna come fantasma), e non ha assorbito il colpo. Non va al lavoro, accompagna il figlio a scuola mettendosi qualcosa sopra il pigiama. Controvoglia si connette a Tinder, dove incontra un tipo gentile e molto più giovane. E rinasce, anche se non è detto sia lui l'uomo giusto. Vi sono mancate le faccette di Renée Zellweger? Correte in sala e fate il pieno, [...] Vai alla recensione »
Renée Zellweger cala il poker, e conquista il piatto! Dopo tre film ispirati al personaggio creato da Helen Fielding e a quasi venticinque anni dal primo film del 2001, Bridget Jones - Un amore di ragazzo porta una ventata di aria fresca, e non solo per i nuovi personaggi coinvolti. Con la biondissima protagonista e gli irresistibili Hugh Grant ed Emma Thompson, nel film diretto da Michael Morris - [...] Vai alla recensione »
Non ha proprio pace la povera producer televisiva Bridget Jones, che dopo essere riuscita finalmente a coronare il sogno sentimentale della sua vita, vale a dire impalmare il sempre amato Mark Darcy, se l'è visto portare via prematuramente durante una missione umanitaria in Sudan. Eccola dunque di nuovo sola soletta, con in più due figli da crescere, alle prese con la vita da single e con languide [...] Vai alla recensione »
Rieccola Bridget Jones, nel capitolo più maturo della sua fortunata saga, a 25 anni dal primo film. Rimasta vedova, mamma Bridget si divide tra un amante ventenne e un prof di scienze. II pubblico femminile ride per la sua goffaggine, con tanto di mutandoni della nonna e un linguaggio (eccessivamente) sboccato. Quello maschile, al seguito, guarderà distrattamente il cellulare.
Bridget Jones ne ha viste tante, troppe. Dapprima l'impossibile love story con il playboy maschilista, seduttore, nonché traditore seriale Daniel Cleaver (Hugh Grant) - l'unico vero re di questo franchise ormai cult - poi il rapporto complicato e conflittuale con l'avvocato tutto d'un pezzo Mark Darcy (Colin Firth), fino all'ingenuo ma gentile Jack Qwant (Patrick Dempsey).
Questo non è uno spoiler, lo dice pure il trailer: Mark Darcy è morto in un attentato mentre era in missione umanitaria in Sudan. Vedova da quattro anni, più che benestante, con due ragazzini da crescere e il costante senso della perdita di Mark (che le appare ogni tanto), Bridget è tornata a vivere nel caos che l'ha sempre contraddistinta, s'è immalinconita, ma è sempre sferzante.
C'era una volta Bridget Jones. Ultratrentenne. Disordinata, goffa e con numerosi vizi. Eternamente sovrappeso, disperatamente single, scarsamente ambiziosa: l'antitesi della donna in carriera. Nata dalla penna di Helen Fielding nel 1995, sulle colonne del quotidiano dell'Independent e diventata in breve famosa. Tanto che nel '96 la Fielding ha deciso di fare del racconto settimanale un romanzo e Il [...] Vai alla recensione »
L'adattamento del quarto romanzo di Helen Fielding si aggira faticosamente attraverso i grandi classici della serie (pornografia immobiliare londinese, personaggi del mondo dell'informazione ubriachi e urlanti, riferimenti neanche troppo velati all'ossessione della nostra società per la giovinezza, la bellezza e la forma fisica). Il tutto insieme a un tentativo poco convinto di spostare in avanti il [...] Vai alla recensione »