Duse

Film 2025 | Biografico, 120 min.

Regia di Pietro Marcello. Un film Da vedere 2025 con Valeria Bruni Tedeschi, Fanni Wrochna, Noémie Merlant, Fausto Russo Alesi. Cast completo Genere Biografico, - Italia, Francia, 2025, durata 120 minuti. Uscita cinema giovedì 18 settembre 2025 distribuito da PiperFilm. Oggi tra i film al cinema in 271 sale cinematografiche - MYmonetro 3,37 su 17 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 9 settembre 2025

Eleonora Duse, tornata sulle scene dopo la guerra, affronta crisi artistiche e familiari tra fallimenti teatrali, D'Annunzio e un'Italia in cambiamento. Duse è 9° in classifica al Box Office, ieri ha incassato € 19.338,00 e registrato 83.824 presenze.

Consigliato sì!
3,37/5
MYMOVIES 4,00
CRITICA 3,12
PUBBLICO 3,00
CONSIGLIATO SÌ
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Una regia ispirata e la presenza scenica di Bruni Tedeschi per un film sul dubbio e sul fallimento.
Recensione di Tommaso Tocci
mercoledì 3 settembre 2025
Recensione di Tommaso Tocci
mercoledì 3 settembre 2025

Sul finire della prima guerra mondiale, la "divina" Eleonora Duse è una star del teatro che manca dalle scene da quasi un decennio. La fine del conflitto e un ritrovato stato di salute, oltre alle difficoltà economiche, la spingono a rimettersi in gioco recitando Ibsen assieme alla sua troupe. Ma il mondo sta cambiando, per le strade le camicie nere picchiano, e l'orrore della guerra deve ancora essere metabolizzato. Spinta dalle parole di Sarah Bernhardt, la Duse prova allora a intercettare il nuovo che avanza affidandosi a Giacomino, aspirante autore senza esperienza. Lo spettacolo è un fallimento e metterà in crisi l'attrice, che tornerà ad avvicinarsi al "suo" D'Annunzio mentre la figlia Enrichetta continua a sentirsi trascurata da una madre che si consacra all'arte e alla recitazione.

Pietro Marcello torna dopo la parentesi delicatamente fiabesca de Le vele scarlatte con un ritratto immaginato e finale della leggendaria Eleonora Duse, riprendendo il filo del dialogo con l'acclamato Martin Eden.

La Duse di Valeria Bruni Tedeschi è una forza spiritata che non vuole arrendersi all'obsolescenza, "donna del mare" ibseniana in un mondo ancora gravato dalle ferite molto terrene della guerra.

Anche Martin Eden del resto era uomo del mare, e dalla relazione tra un film e l'altro Marcello può trarre uno studio per contrasti sul Novecento italiano, periodo che evidentemente gli sta a cuore: Napoli da una parte, Venezia dall'altra, e soprattutto il passaggio da un'epopea di costruzione del sé, in perenne divenire, alla tragedia di chi pur nella grandezza è già stata ciò che è stata, e non sembra in grado di intercettare il futuro.

Mentre un viaggio in treno, lento e inesorabile, unisce il paese nel trasporto del Milite Ignoto (e nell'uso dei materiali d'archivio restituisce al regista la sua cifra stilistica più celebre, anche se stavolta più in sordina), la Duse procede a strappi, torna sui suoi passi, percepisce una fine ma cerca di esorcizzarla con mille nuovi inizi; la mia anima, dice, "è la traversata". La presenza scenica di Valeria Bruni Tedeschi, impossibile da intrappolare in un ruolo che non sia il suo, viene saggiamente liberata dentro il recinto fantastico di una diva inconoscibile e perciò tutta da inventare.

È una prova attoriale feroce e bambinesca al tempo stesso, dal carattere respingente ma piena di momenti memorabili. Nella parte iniziale dà sfoggio del suo potere, estraendo teatro dai suoi attori attraverso il famoso metodo pre-Stanislavskij, o riservando alla macchina da presa uno sguardo deliziosamente manipolatorio sotto al trucco di scena sfatto sul volto, perché non le si dica mai e poi mai che "è troppo tardi". Quando le certezze vengono meno emergono invece le sfumature più crudeli e patetiche, e forse finalmente consapevoli, che culminano in un'interpretazione casalinga e fin troppo trascendente di Mangiafuoco.

Se Martin Eden era disegnato a tratto ampio, e animato da un protagonista capace di ingoiare il secolo nell'arco di una falcata, con Duse Marcello realizza un film più sottile sul dubbio e sul fallimento, catturando un breve momento storico in cui i personaggi sono paralizzati dal non saper decifrare il presente. Il suo è un controcampo sugli albori del fascismo (in questo fa un interessante tutt'uno con la contemporanea serie M - Il figlio del secolo) dal punto di vista di un mondo dell'arte che d'improvviso non ha più le risposte. Il lavoro sulle scenografie e sui costumi - e su come essi si trasformano - illustra il punto ancor più chiaramente di quanto possa fare Sarah Bernhardt nella fulminante comparsata di Noémie Lvovsky.

La regia di Pietro Marcello è ricca di trovate ispirate, fotografate nei toni freddi del blu in una Venezia desolata ed eterea. Mentre si moltiplicano le immagini che richiamano alla cecità e a uno sguardo offuscato, nella seconda parte si fa strada un palpabile senso di imbarazzo per una protagonista che si vende a Mussolini dopo aver "bruciato" Ibsen e lo stesso D'Annunzio (il sempre notevole Fausto Russo Alesi in un'interpretazione estrema, che non si fa schiacciare dagli eccessi di Valeria Bruni Tedeschi) sull'altare di un'incrollabile devozione - alla propria storia, al teatro, o forse all'idea di poter rimanere avanti al tempo.

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RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
martedì 23 settembre 2025
CANZIANI MARIO

Deludente e con momenti di stanca e noia. C'è un evidente impegno di ricerca della giusta atmosfera dell'epoca, ma un po' troppo ripetitivo in alcune sequenze, come il costante file-rouge del treno con la bara ed anche le immagini di repertorio - marcatametne colorizzate - sono didascaliche e sembrano un riempitivo della mancanza di sceneggiatura.

venerdì 19 settembre 2025
goldy

Una scelta  filmica estetizzante che alle volte annoia ma l'interpretazione della  Bruni Tedeschi è strepitosa: Sarà per questo che non l'hanno premiata. Le giurie di Venezia sono famose per scelte premiali  incomprensibili che hanno confermato anche quest'anno  non premiando la Bruni e premiando Jarmush con un Leone D'oro che grida verndetta.

venerdì 19 settembre 2025
cannonau

brutto, vecchio, piatto, con mezzo cast del "il cattivo poeta", ma ch'????

giovedì 18 settembre 2025
Giuseppe

Un film dalle forti tinte, intenso, emozionanti, con interpreti eccellenti.Un film teatrale, certo, tanti primi piani che ci trasmettevano emozioni dirette. Finalmente, dopo tante commediole insipide dell'ultimo cinema italiano. Dopo tanto tempo ho sentito dei fremiti ed una forte partecipazione. Ma naturalmente a Venezia non ha avuto premi.

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
venerdì 19 settembre 2025
Jacques Morice
Télérama

Il ritratto di Eleonora Duse (1858-1924) fatto da Pietro Marcello, anche se è evidente l'infatuazione del regista per la "divina", è tutt'altro che agiografico. La incontriamo negli ultimi anni della sua vita, sull'orlo della rovina, divorata dalla tubercolosi, che lei cerca di nascondere come può. Tutto questo non le impedisce di aggrapparsi alla vita e di dedicarsi anima e corpo alla sua vocazione [...] Vai alla recensione »

venerdì 19 settembre 2025
Valerio Caprara
Il Mattino

Eleonora Duse, dopo oltre dieci anni dal ritiro dalle scene, torna sul palcoscenico. Ma il mondo, l'Italia e lo stesso teatro sono cambiati. Pietro Marcello scegliendo di raccontare in "Duse", il suo quarto lungometraggio, un segmento della fase finale della vita dell'attrice teatrale italiana per antonomasia, ricostruisce nel contempo gli anni cruciali che vanno dalla fine della Prima Guerra Mondiale [...] Vai alla recensione »

giovedì 18 settembre 2025
Giovanni Spagnoletti
Close-up

L'anno scorso ricorreva il centenario della morte dell'icona assoluta di tutta la Storia del teatro italiano (e non solo), Eleonora Duse e proprio per l'occasione era uscito alla Festa di Roma un bel documentario di una sua brava collega, Sonia Bergamasco, Duse - The Greatest, nella quale si cercava di esplorare l'arte, il fascino e il mistero di questa straordinaria interprete, chiamata non a torto [...] Vai alla recensione »

giovedì 18 settembre 2025
Pedro Armocida
Il Giornale

Incentrato sugli ultimi anni della vita di Eleonora Duse, interpretata da una ispirata Valeria Bruni Tedeschi, il film di Pietro Marcello, forse più interessato agli archivi dell'epoca che alla finzione, si muove un po' funereo tra il racconto del teatro e del rapporto burrascoso sia con D'Annunzio (nei panni del maggiordomo uno strepitoso Giordano Bruno Guerri) che con la figlia Enrichetta.

giovedì 18 settembre 2025
Francesco Alò
Il Messaggero

Eleonora Duse (Valeria Bruni Tedeschi) non recita quando dice ai soldati italiani sul fronte come madrina della Grande Guerra del '15-'18: «Vincerete e presto sarete nelle vostre case!». Peccato che mentre "La Divina" attrice arringa i giovani guerrieri passi sulla sua testa l'aereo con Gabriele D'Annunzio che subito oscura e sovrasta l'ex amante. Duse di Pietro Marcello racconta gli ultimi momenti [...] Vai alla recensione »

martedì 16 settembre 2025
Enrico Danesi
Duels.it

Tra memoria e invenzione, storia e immaginazione, nel segno del verosimile più che del vero. In questo territorio liminale (molto aderente alla natura stessa del cinema) si colloca Duse, uno dei cinque film italiani in competizione a Venezia82. Lo ha diretto Pietro Marcello, che da autore è abituato a muoversi proprio in una zona di confine, dove le immagini d'archivio - fondamentali per un principio [...] Vai alla recensione »

martedì 16 settembre 2025
Giulio Sangiorgio
Film TV

Dopo due autorevoli recensioni positive (di Nazzaro, su Film Tv n. 36/2025, e qui a fianco di Morreale) possiamo dar agio a un parere perplesso, se non proprio contrario. Su un film che si inserisce in un panorama di revisione cinematografica e televisiva della storia del ventennio fascista (non solo il doc Duse - The Greatest, ma Caffeina del mondo su Marinetti e il futurismo, M - Il figlio del secolo [...] Vai alla recensione »

martedì 16 settembre 2025
Emiliano Morreale
Film TV

Se il cinema oggi ha qualche senso è anche perché esistono film come quelli di Pietro Marcello. Colpisce subito, in Duse, l'assoluto controllo della messa in scena: il regista si confronta col biopic in costume e lo aggredisce (vengono in mente Bright Star di Campion o Una vita di Brizé) con una sintassi furibonda ed elegante, dando spessore a ogni inquadratura, spezzettando e creando legami musicali [...] Vai alla recensione »

martedì 9 settembre 2025
Giona A. Nazzaro
Film TV

L'attraversamento di un secolo e di un mondo: la parabola di Eleonora Duse è il segno dell'immolazione di una voce fra le pieghe della Storia dove terminano le illusioni dell'Ottocento. Il film di Pietro Marcello fa della materia della pellicola la possibilità di una verifica della tenuta della Storia. Cosa e come raccontare, quando i pezzi rifiutano di stare insieme e di offrirsi a una lettura unitaria? [...] Vai alla recensione »

giovedì 4 settembre 2025
Cristina Piccino
Il Manifesto

C'è una scena all'inizio del nuovo film di Pietro Marcello che ne dice il movimento, quando la sua protagonista davanti ai soldati devastati dalla violenza della prima guerra mondiale che la osservano con stupore, rifiuta di salire su un palco improvvisato e rimane discosta per il suo discorso a quei giovani stanchi, feriti, disorientati. Eppure è stata una grande attrice, la più grande fino a qualche [...] Vai alla recensione »

giovedì 4 settembre 2025
Francesco Alò
Il Messaggero

Niente male, sempre in Concorso, Duse di Pietro Marcello con Valeria Bruni Tedeschi (foto) nei multiformi panni della "Divina" Eleonora, genio e sregolatezza della recitazione. La troviamo a 60 anni coi polmoni perforati, ingenua come produttrice, pazzesca sul palcoscenico ne La donna del mare di Ibsen (vieta alla figlia di vederla in quel ruolo). BRUTALI Forse troppi film in uno.

giovedì 4 settembre 2025
Adriano De Grandis
Il Gazzettino

"Duse" di Pietro Marcello è un film dalla lunga gestazione. Se ne parlava già l'anno scorso, poi non è apparso quest'anno né a Berlino, né a Cannes e finalmente trova posto alla Mostra, dove è in Concorso. Se il cammino è stato tribolato, il risultato finale è però decisamente accettabile. Biopic di una delle più leggendarie attrici italiane (di lei non esiste quasi materiale d'archivio), si snoda [...] Vai alla recensione »

giovedì 4 settembre 2025
Mariapaola Pierini
Cineforum

«Au premier plan - mi fa terrore». Così scriveva Eleonora Duse a Febo Mari, regista dell'unico film a cui l'attrice partecipò, Cenere, nel 1916. Duse di Pietro Marcello è invece un film in primo piano - il primissimo piano di Valeria Bruni Tedeschi. Da questo paradosso, ovvero guardare da vicino l'ultima fase della vita e della carriera di un'attrice tanto famosa quanto misteriosa, prende le mosse [...] Vai alla recensione »

mercoledì 3 settembre 2025
Valerio Sammarco
La Rivista del Cinematografo

A distanza di un anno dalla Callas di Pablo Larraín, un'altra Divina trova il Concorso della Mostra di Venezia. Il regista cileno scelse il nome di battesimo per tentare di inquadrarla già dal titolo, Maria; il nostro Pietro Marcello non può prescindere da quel cognome, così perentorio e ingombrante, per rintracciarne il mito nel momento della caducità: Duse.

mercoledì 3 settembre 2025
Chiara Zuccari
Sentieri Selvaggi

C'è un momento, in Duse di Pietro Marcello, in cui Sarah Bernhardt raggiunge Eleonora Duse alla fine della prima de La donna del mare di Ibsen, che segna il ritorno sulle scene della Divina dopo dodici anni di pausa. L'attrice francese critica il fatto che, nonostante la Prima Guerra Mondiale abbia scompaginato l'Italia, Duse sembra non aver percepito e introiettato il cambiamento epocale che sta attraversa [...] Vai alla recensione »

mercoledì 3 settembre 2025
Elisa Battistini
Quinlan

Dopo l'infedele e fedelissima trasposizione di Martin Eden di Jack London e il fiabesco Le vele scarlatte tratto da Aleksandr Grin (entrambi co-sceneggiati dal regista assieme a Maurizio Braucci), Pietro Marcello realizza con Duse un lavoro per certi aspetti più "tradizionale" e riferibile tutto sommato al macro-genere del cinema biografico. Eppure, a ben vedere, il film in Concorso a Venezia 82 è [...] Vai alla recensione »

NEWS
CELEBRITIES
giovedì 18 settembre 2025
Fabio Secchi Frau

L'autore casertano torna al cinema con Duse, protagonista Valeria Bruni Tedeschi. In Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia e da oggi al cinema. Vai all'articolo »

MOSTRA DI VENEZIA
mercoledì 3 settembre 2025
Tommaso Tocci

Pietro Marcello torna con la leggendaria diva italiana nell'ultima parte della sua vita. In concorso alla Mostra di Venezia e da giovedì 18 settembre al cinema. Vai all'articolo »

TRAILER
martedì 5 agosto 2025
 

Regia di Pietro Marcello. Un film con Valeria Bruni Tedeschi, Giovanni Morassutti, Noémie Merlant, Vincenzo Nemolato, Fanni Wrochna. Da giovedì 18 settembre al cinema. Guarda il trailer »

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