Daniela Piepszyk ha undici anni e non ha mai pensato di fare l’attrice prima di L’Anno in cui i miei genitori andarono in vacanza. “Ero a scuola quando l’insegnante parlò dei provini. Non pensavo di essere presa, ma ho deciso di provarci lo stesso”, dice la ragazzina che vede delle somiglianze ma sottolinea le differenze, tra lei ed il suo personaggio. “Hanna è molto intelligente. Penso di essere abbastanza sveglia ma non intelligente come lei. Sono molto più ingenua. Hanna alle volte può diventare molto cattiva con i ragazzi. Ma nel profondo del suo cuore le piacciono”, scherza Daniela, che proviene da una famiglia ebrea di Sao Paulo. “Questo mi ha aiutato molto perché conoscevo già tutte le tradizioni mostrate nel film, le festività, le riunioni,” afferma la spigliata ragazzina dagli occhi blu.
Daniela non aveva le caratteristiche fisiche del personaggio come descritto nella sceneggiatura, ma ha finito per essere la più adatta ad interpretare Hanna. “Il ruolo di Hanna doveva essere interpretato da qualcuno più grande e più alto di Mauro. Avevo pensato a qualcuno di completamente diverso. Ma quando ho incontrato Daniela, ho dovuto adattare il personaggio, o l’immagine del personaggio che avevo in mente. E alla fine non è stato così difficile. L’armonia tra lei e Michel era incredibile. Formano una coppia incredibile. La scelta era perfetta. In realtà non è stata neanche una scelta. Daniela e Michel si sono imposti come Hanna e Mauro”, afferma il regista.