Il racconto dei racconti |
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Un film di Matteo Garrone.
Con Salma Hayek, John C. Reilly, Christian Lees, Jonah Lees.
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Titolo originale Il racconto dei racconti - Tale of Tales.
Fantasy,
Ratings: Kids+13,
durata 125 min.
- Italia, Francia, Gran Bretagna 2015.
- 01 Distribution
uscita giovedì 14 maggio 2015.
MYMONETRO
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Un film con afflato epistemologico
di giomerFeedback: 215 | altri commenti e recensioni di giomer |
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sabato 2 aprile 2016 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Un film per bambini adulti o, se preferite, per adulti bambini. Una fiaba, composta da tre racconti, che narra i sentimenti umani più profondi, universali ed acronici, ed i conflitti che possono generare. Il primo riguarda un tema attualissimo, un figlio a tutti i costi; ed i costi possono essere molto alti. Riguarda anche l’egoismo assoluto di una donna ed il suo rovescio speculare: la generosità assoluta del suo compagno che sacrifica la sua vita pur di accontentarla e quella di lei stessa che sacrifica la propria per salvare il figlio. Il secondo episodio dipinge a tinte forti il tema della ricerca dell’eterna giovinezza e quello dell’invidia con i suoi inaspettati risvolti. La terza vicenda racconta dell’umana bizzarria, dell’onore maschile talvolta così ottuso e patologico da sacrificare la lealtà dell’affetto più caro, quello filiale, in nome del rispetto, in ogni caso, della parola data. Garrone, prendendo lo spunto da alcuni racconti della raccolta “Lo cunto de li cunti” del letterato e scrittore barocco Giambattista Basile, utilizza la tecnica cinematografica come una macchina del tempo per trasportarci in un’epoca di cui il nostro cervello conserva sicuramente in qualche punto nascosto una memoria ancestrale. Le ambientazioni sono magnifiche con luoghi e castelli reali riproposti in maniera fiabesca ed incantata; la caratterizzazione dei personaggi è perfettamente centrata. La musica, poi, avvolge mirabilmente luoghi e persone contribuendo al nostro viaggio fantastico nel tempo e nello spazio. È un film cripticamente intellettuale nonostante, ad una prima lettura, possa apparire semplicemente fantasy. Tutte le immagini sono di grande potenza evocativa ma raggiungono il culmine della suggestione nella scena finale quando i protagonisti dei diversi episodi si ritrovano tutti insieme a festeggiare l’incoronazione della giovane e coraggiosa regina, la quale, volgendo lo sguardo verso l’alto, vede un funambolo camminare su una corda infuocata. L’esegesi di tale pur brevissima inquadratura non può che riferirsi alla difficile ricerca di ciascuno, non importa se Re o la più umile Persona, del difficile ma indispensabile equilibrio necessario per attraversare indenni il periglioso tragitto della vita umana. È un film dedicato a chi è in grado di percepire ed interpretare il valore dei messaggi simbolici ed allegorici di cui è intriso e dal quale trarre spunti di profonda riflessione. Un invito a svolgere un costante lavoro interiore, indagare senza sosta il proprio spirito alla ricerca dei principi più nascosti. Di ciò che è giusto e di ciò che è sbagliato. Un richiamo recondito alla filosofia classica ed alla tradizione ermetica. Per dirla alla latina: visita interiora terrae rectificando invenies occultum lapidem. Forse difficile ma possibile. Un film da vedere.
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