Mi è capitato di leggere (non ricordo neanche dove) commenti entusiastici da un po' tutta la stampa specializzata: il frastuono che Gravity ha diffuso da mesi è risuonato fino a Venezia e finalmente è giunto nelle sale. Tra tutti questi commenti quello che mi ha più colpito è stato: "Il film più bello e più vero sullo spazio dopo Apollo 13". Non volendomi creare false aspettative, ho dunque censurato qualsiasi informazione potesse arrivarmi per giungere, stasera, alla fatidica proiezione il più possibile libero da qualunque contaminazione.
Signore e signori, Gravity è un bel film......un gran bel film!
E' spettacolare, thrilling, horror, poetico e drammatico, comico ma mai banale o stupido. Regala momenti di perdizione totale alla vista del nostra pianeta dal punto di vista privilegiato degli astronauti, seguiti da panico puro ogni volta che qualcosa (un detrito) sfreccia veloce dietro ai fantastici protagonisti. Che il il 90% del film lo faccia la coppia Bullock / Clooney penso non sia un mistero per nessuno e posso assicurare che il loro sporco lavoro lo fanno egregiamente, costellato di mirabili scambi di battute tra l'astronauta senior (il buon George) sprezzante, sarcastico e in apparenza stupidone (ma con attributi da far invidia alle 27 "lune" di Urano) e la novellina ( l' elegantissima Bullock in tuta spaziale) inesperta e non avvezza alle emergenze di missione (una dottoressa prestata al programma spaziale della Nasa). Volendo essere pragmatici, il film si riduce al banale (per quanto possa esserlo) viaggio di ritorno verso la Terra: e noi, gli spettatori, siamo lì, presenti con la Dott.ssa Stone attraverso le comunicazioni radio. Si può vedere con i suoi occhi, respirare il suo ossigeno e provare la stessa claustrofobica sensazione di abbandono ad ogni rotazione alla deriva nello spazio. In questo senso (e qui vado contro le mie convinzioni) la visione del 3D è fortemente consigliata se non addirittura obbligatoria: state sicuri che non ve ne pentirete e più di una volta vi verrà di afferrare un cavo o scartare l'arrivo di un detrito che viaggia a folle velocità verso la vostra testa. Il film è frenetico, incalzante e pregno di tensione (non sperate che cali) ma allo stesso tempo fornisce attimi di respiro che permettono di comprendere meglio la Dott.ssa Stone e soprattutto il significato vero del suo viaggio, del suo ritorno alla vita anche quando tutti gli eventi sembrano esserle contro. E lo sono e lo saranno.......ma una vera botta di fortuna la rimetterà sulla giusta traiettoria verso il ritorno a casa, verso la gravità. La gravità: la si dà tanto per scontata qui sulla Terra ma quanti problemi reca la sua assenza. E di questo se ne avrà piena percezione durante tutto il film in modo cosi pertinente e presente da essere, a tutti gli effetti, un terzo protagonista invisibile.
In ultimo, da sottolineare il ritorno (dopo Apollo 13 appunto) di Ed Harris ai film sullo spazio. Ottimamente doppiato ma sicuramente sentirgli dire "Houston" in lingua originale farebbe un altro effetto: una buona scusa (se ancora non ve ne ho fornita alcuna) per comprare il blu-ray (3D) al Day 1 di uscita.
Assolutamente da NON perdere ! !! !!!
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