|
Pur successivo al Django di Corbucci in realtà il film oggi si direbbe un “prequel” nel quale lo spettatore assiste alla uccisione della moglie e alla successiva vendetta di Django. Al soggetto e alla sceneggiatura partecipa anche Franco Rossetti, autore del primo film della serie. L’interprete doveva essere Franco Nero, cioè l’attore che per primo aveva dato volto e corpo al personaggio, come previsto dal suo contratto con la BRC di Manolo Bolognini. A mettere i bastoni tra le ruote al progetto ci si mette Hollywood. Franco nero, infatti, viene scelto per girare Camelot con Richard Harris e Vanessa Redgrave e molla la compagnia fregandosene anche del contratto. Ferdinando Baldi propone quindi di sostituirlo con Terence Hill, con il quale ha da poco girato Little Rita nel west. L’attore viene truccato come Nero e anche i manifesti tentano di non far notare la differenza tra i due. Il risultato è buono, la storia scorre piacevolmente nonostante nella prima parte del film Terence Hill appaia un po’ troppo rigido. È anche l’ultimo film che vede alla fotografia quell’Enzo Barboni che, con il nome di E.B.Clucher, inventerà il personaggio di Trinità. Tra i momenti di culto la scena del pestaggio del protagonista è considerata una delle più violente di tutta la storia del western all’italiana. Di culto è anche la colonna sonora di Giampiero Reverberi con un recupero di un tema scritto da Ennio Morricone per Le pistole non discutono. Uno dei brani della colonna sonora, intitolato Nel cimitero di Tucson nel 2006 viene remixato dal duo Gnarls Barkley nel brano Crazy e arriva in testa alle classifiche mondiali dei dischi più venduti per diverse settimane. Preparati la bara! verrà poi ridistribuito nel 1973 con nuovi manifesti e l'aggiunta di un sottotitolo comico "...e preparatela comoda,te lo dice Terence Hill!".
[+] lascia un commento a gianni lucini »
[ - ] lascia un commento a gianni lucini »
|
twitter
diventa fan
