Scrivere di "The Wrestler", non è mai facile. Un film di Aronofsky difficilmente lo si può criticare in quanto per me sguazza in soggettività e falsi luoghi comuni, nel senso che prende ciò che sembra già scontato e lo capovolge(lo ha fatto già con "The Black Swan")
Essendo poi io anche un appassionato della disciplina, devo dire che ho guardato e riguardato il film con grandissimo interesse ed ho notato ottime cose, anche secondo me a scopo di denuncia per questo mondo spesso dimenticato dai più.
Randy "The Ram" Robinson è un wrestler che ha vissuto l'apice della sua carriera negli anni '80 e primi anni '90. Ora combatte per le indies, le federazioni indipendenti, e per qualche college studentesco. La vita di Randy cambia dopo un match decisamente cruento nel quale finisce in ospedale. Dopo aver capito di non essere eterno come pensava, Randy cerca di riallacciare i rapporti con sua figlia(la Wood), ma dopo averla delusa ancora una volta, si incamminerà verso l'ultimo match, quello dove il gong più importante è suonato da Dio in persona.
Trama importante e temi delicati per un film che secondo me non ha avuto ciò che meritava in quanto inserito in un contesto scomodo(il wrestling appunto). Il film vede cameo e apparizioni di personalità importanti nel mondo del pro-wrestling(impossibile non citare Ron Killings, l'R-Truth della WWE) e combattimenti nello stesso stile di quelli di Rocky, cioè nei quali lo spettatore medio può considerarsi "dentro" il match. Film che oserei giudicare di denuncia al mondo del pro - wrestling, con scene dure e forti(vedi ad esempio quando The Ram acquista steroidi negli spogliatoi, oppure quando c'è l'hardcore match che manda Randy in ospedale).
Per quanto riguarda l'interpretazione dei personaggi, direi che sicuramente Rourke e Tomei sono da Oscar. Il primo ha saputo incredibilmente mettere su un personaggio colmo di dolori e di sensazioni che può capire solo chi ama e pratica/guarda questa disciplina. La seconda è stata sensazionale nel far suo un personaggio a dir poco emblematico del film che dimostra come una persona che non ha ricevuto vero amore per tanti anni, sia quasi impossibilitato dal riceverne, sia dalla donna che ama e sia dalla sua stessa figlia.
Per concludere, "The Wrestler" è la vera storia di un lottatore, con le sue agonie, i suoi pianti, le sue frustrazioni e le sue grandissime serate. Un film importante che, seppur non amato da tutti, mi sento di giudicare come capolavoro assoluto del cinema moderno. La storia di un uomo prima che di un lottatore e di un entertainer che si fonde con la dura realtà della vita. Ciliegina sulla torta, la straordinaria colonna sonora firmata Bruce Springsteen.
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