Il discorso del re |
||||||||||||||
Un film di Tom Hooper.
Con Colin Firth, Geoffrey Rush, Helena Bonham Carter, Guy Pearce, Jennifer Ehle.
continua»
Titolo originale The King's Speech.
Storico,
durata 111 min.
- Gran Bretagna, Australia 2010.
- Eagle Pictures
uscita venerdì 28 gennaio 2011.
MYMONETRO
Il discorso del re
valutazione media:
3,62
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
|
||||||||||||||
|
||||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Buona storia, buonissimi attoridi Emilio ZampieriFeedback: 1352 | altri commenti e recensioni di Emilio Zampieri |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
lunedì 14 marzo 2011 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Fosse capitato in un’annata con qualche film più “forte”, forse Il discorso del re non avrebbe vinto l’Oscar. Ma così si può dire anche, e molto di più, de Il gladiatore (ben lungi dal meritare il premio!) o di American Beauty, tanto per fare due esempi. Partiamo, quindi, con i difetti. Principalmente due: il ritmo non regge sempre bene, e si ha l’impressione di restare un po’ troppo in superficie. La storia riesce solo raramente a catturarti in profondità. Tuttavia, è proprio questa levità che fa de Il discorso del re un film assai piacevole. La storia è interessante e scivola bene (seppure, come ho detto, a volte si vorrebbe più movimento), gli attori sono affiatati e in parte, e la confezione è deluxe. Colin Firth è molto bravo, non tanto per le sue capacità mimetiche che ne fanno un credibile balbuziente, ma perché riesce a trasmettere la fragilità del personaggio. Non ho visto A single man, ed è la prima volta che osservo, con sollievo e senso di liberazione, Colin Firth darsi completamente. Ma Giorgio VI ha una spalla favolosa: un carismatico e delizioso Geoffrey Rush che ti conquista il cuore. La dolce Helena Bonham Carter, il tagliente Guy Pearce, l’ossequioso Derek Jacobi, il travagliato Michael Gambon e tutti gli altri fanno la loro parte con competenza, senza disturbare. Solo, Timothy Spall ha un’espressione un po’ arcigna e caricaturale per interpretare Winston Churchill, dai cui occhi traspirava un’umanità che Spall cerca di trasmettere solo a parole. Il regista Tom Hooper si è messo al servizio di tutto questo, con perizia. Il suo Oscar mi sembra immeritato, ma probabilmente si è voluto premiare l’intera operazione (e capita spesso che il film vincitore “trascini” anche l’Oscar per la regia). Comunque, a conti fatti, lo spettatore avrà speso i soldi volentieri.
[+] lascia un commento a emilio zampieri »
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ultimi commenti e recensioni di Emilio Zampieri:
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||