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Un agente immobiliare di scarso successo conosce casualmente un abile hacker criminale che grazie ad un suo computer portatile si consegna alle autorità e il protagonista utilizza il computer divenuto un' arma per cambiare la sua vita e di passare dalle stalle alle stelle, venendo aiutato da un suo strampalato amico. Tuttavia, senza essere al corrente di quello che sta facendo ( un atto criminale ) finirà nei guai e tra l'altro, deve anche preoccuparsi di suo nonno che gestisce un piccolo teatro fatiscente dove lui stesso ama mostrare gli spettacoli con delle graziose marionette.
Roberto Lipari è sia il regista che l' attore principale di una commedia che è caratterizzata da un bel finale, ma tutto il resto del film, è facilmente trascurabile : in una scena per esempio, il protagonista mentre dialoga con un cliente fa una brutta figura e quindi, è apparsa la Gag Della Figuraccia ( GDF ) e non è esattamente una gag originale, in aggiunta, il personaggio principale, che appare come il Ragionere Ugo Fantozzi nel luogo dove lavora ( in una agenzia immobiliare ) sfrutta il computer dell' hacker per fare carriera e per conoscere i segreti di una giovane ragazza che lui stesso vuole conquistare e viene accompagnato dal suo fido aiutante, in realtà il suo unico amico nel suo intento ed anche lui ha lo scopo di usare il computer per scoprire i segreti di sua figlia ( non sapendo quasi nulla di lei ) e crede che lei sia fissata con il Giappone, ma poi si rende conto che lei sta frequentando un ragazzo giapponese. Tornando al protagonista, egli scopre anche che il profilo della ragazza è in realtà quello di sua cugina e che la sua ex agenzia immobiliare vuole demolire il teatro di suo nonno per far costruire un centro commerciale, e per salvare il prezioso teatro egli cerca di raggirare colui che è coinvolto nel progetto e di far credere che non è possibile far costruire il centro commerciale e quando i personaggi si riescono nel teatro la verità viene a galla ( quella inerente al teatro ) ma un odioso ex collega del protagonista rivela di aver manomesso le tubature ( o meglio, di aver fatto manomettere le tubature ) per il contratto ed essere sempre lui il numero uno. In seguito, avviene qualcosa di felicemente inaspettato : Il centro commerciale viene costruito e il teatro di marionette del nonno ( impersonato dall' attore Leo Gullotta ) diventa un' attrazione per i visitatori, e questo finale è davvero encomiabile, ma è il solo e unico " ingranaggio funzionante " che non consente al film stesso di essere funzionale.
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