Siamo nel territorio dello Utah, negli attuali Stati Uniti d'America. E' una giornata di settembre quando i membri della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni fanno strage di 120 migranti diretti verso la California, spinti dal loro profeta Brigham Young, successore di Joseph Smith a capo della comunità mormone. L'eccidio, passato alla storia come il "Mountain Meadows massacre", dal nome della località nella quale si consumò, fu un esempio, attuale come non mai, di un bigottismo tanto intenso da trasformarsi in violento e settario fondamentalismo. Ed è proprio come messaggio contro ogni tipo di intolleranza, religiosa e non, che gli autori intendono questo film. Il tutto è poi contornato da un'appassionata storia d'amore impossibile, una sorta di "Giulietta e Romeo" del West.
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Siamo nel territorio dello Utah, negli attuali Stati Uniti d'America. E' una giornata di settembre quando i membri della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni fanno strage di 120 migranti diretti verso la California, spinti dal loro profeta Brigham Young, successore di Joseph Smith a capo della comunità mormone. L'eccidio, passato alla storia come il "Mountain Meadows massacre", dal nome della località nella quale si consumò, fu un esempio, attuale come non mai, di un bigottismo tanto intenso da trasformarsi in violento e settario fondamentalismo. Ed è proprio come messaggio contro ogni tipo di intolleranza, religiosa e non, che gli autori intendono questo film. Il tutto è poi contornato da un'appassionata storia d'amore impossibile, una sorta di "Giulietta e Romeo" del West.
"September Dawn" è uscito in America non senza polemiche, accusato di diffamare la reputazione della Chiesa Mormone ed uno dei suoi più amati esponenti passati.
Il film risulta comunque accurato dal punto di vista storico, scorrevole e coinvolgente, alternando momenti d'azione a momenti romantici. Veramente ben fatto. Peccato solo non sia ancora stato doppiato in italiano.
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