Rassegna stampa di Frank Darabont

Dopo anni di attività come sceneggiatore di film peraltro non memorabili (come Nightmare 3 - I guerrieri del sogno, la moderna versione di Blob (Il fluido che uccide e il triste seguito de La mosca), esordisce alla regia con Le ali della libertà (1994). Il film, tratto da un racconto di Stephen King, ottiene subito 7 nomination all'Oscar e lancia Tim Robbins come uno dei grandi mattatori di Hollywood. La pellicola è probabilmente la migliore del genere carcerario degli ultimi vent'anni e la regia di Darabont richiama lo stile del suo dichiarato modello, Frank Capra. Lo stesso scenario carcerario e ancora Stephen King ritornano tre anni dopo in Il miglio verde (1999), illuminato dalla maestosa interpretazione di Tom Hanks e anch'esso candidato a 4 Oscar. Un successo inferiore riscuote il pur valido The Majestic (2002) che ricostruisce un episodio minore del maccartismo nel cinema. Jim Carrey interpreta uno sceneggiatore di "B movies" (e qui il film è molto autobiografico) che viene messo alla porta dallo studio in cui lavora perché sospetto di comunismo. Nonstante le critiche negative, anche The Majestic è un bell'esempio di quel cinema sognante e ottimista, tipico degli anni 50, evidentemente anacronistico oggi.