Dopo avere interrotto gli studi universitari, si trasferì a Roma, dove fu allievo del Centro Sperimentale di Cinematografia. In seguito preferì dedicarsi soprattutto al teatro, ma anche alla radio, alla televisione e al doppiaggio. In teatro si impose immediatamente all'attenzione del pubblico e della critica come uno dei migliori attori della sua generazione, grazie ad una recitazione di stampo classico, ravvivata però da lampi di giocosa ironia e sottolineata da uno splendido timbro vocale, che non gli è venuto meno neppure con il trascorrere degli anni. Esordi nel mondo del cinema prima della guerra, ma la sua attività d'attore si fece più intensa soprattutto negli dopo la fine del conflitto, dagli ultimi anni Quaranta agli anni Ottanta; un lungo periodo, durante il quale ha interpretato numerosi film, in parti di secondo piano o come caratterista, quasi sempre nel ruolo di personaggi autorevoli, "buoni" o "cattivi", ai quali ha dato vita con la sua recitazione incisiva e controllata, resa più efficace dai lineamenti del volto, irregolari, ma estremamente espressivi. Tra le sue caratterizzazioni più riuscite dobbiamo ricordare quella di Questioni d'interesse, episodio del film Altri tempi (1955, Alessandro Blasetti), che lo vide sanguigno protagonista di una tragicomica rissa fra contadini, e de Il processo (1962, Orson Welles), in cui seppe dare vita con grande efficacia drammatica al personaggio del poliziotto.
