paride86
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mercoledì 15 gennaio 2014
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insomma
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In crociera si incontrano due coppie sposate e s'innescano morbosi e improbabili rapporti.
Di solito Polanski non delude mai e invece questa volta secondo me non ha centrato il bersaglio. Non condivido la sua idea della coppia vista come un gioco di potere, o almeno non fino agli estremi che racconta questo film. Epilogo tragico e ingiustificato.
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fedeleto
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lunedì 24 ottobre 2011
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luna di desiderio e morte
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Un mare grigio,una coppia borghese in crociera per il suo settimo anno di matrimonio,e un'altra coppia che mette in moto un meccanismo micidiale per uscire dalla routine,ma la tragedia sara' inevitabile.Il celebre regista ROMAN POLANSKI,torna dopo il capolavoro di frantic,con un dramma originale e ambiguo.La storia si svolge su una nave crociera,dove una coppia per certi aspetti normale,incontra due persone bizzarre,uno storpio e una donna sensualissima.Il marito normale si innamora della donna affascinante e verra' a conoscenza dal marito storpio,di molti particolari della loro storia,ricchi di ambiguita' e perversione,ma alla fine forse l'unica cosa da fare e' assistere impotenti ad un destino fatale.
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Un mare grigio,una coppia borghese in crociera per il suo settimo anno di matrimonio,e un'altra coppia che mette in moto un meccanismo micidiale per uscire dalla routine,ma la tragedia sara' inevitabile.Il celebre regista ROMAN POLANSKI,torna dopo il capolavoro di frantic,con un dramma originale e ambiguo.La storia si svolge su una nave crociera,dove una coppia per certi aspetti normale,incontra due persone bizzarre,uno storpio e una donna sensualissima.Il marito normale si innamora della donna affascinante e verra' a conoscenza dal marito storpio,di molti particolari della loro storia,ricchi di ambiguita' e perversione,ma alla fine forse l'unica cosa da fare e' assistere impotenti ad un destino fatale.La scenggiatura di polanski e brach funziona,e l'erotismo e' alto,grazie anche a parecchie scene(il latte sulla seigner che l'uomo lecca)ed i colpi di scena non mancano.Non c'e' che dire ,un film polanskiano in piena regola,che coinvolge ed emoziona lo spettatore .Sensualissima emanuelle seigner.
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charlo
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lunedì 3 ottobre 2011
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il genio non delude
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Roman ci regala una pellicola ove riappare la sua ossessione x situazioni claustrofobiche, anche se in misura più tenue rispetto al passato (Repulsion - Cul de sac). Il film inizia in una crociera dall'Italia x Istanbul (altro contesto chiuso, ermetico, senza scampo), ma è solo un pretesto per introdurre in flash back la vera storia, quella del paraplegico americano protagonista indiscusso del film.
La sua, è una storia d'amore di quelle totalizzanti, senza scampo, una partita a scacchi di mosse e contromosse che tengono sempre incerto l'esito finale.
Introdotta la figura di una "femme fatale" atipica(la sensuale Emmanuelle Seigner), in quanto è nel contempo donna persuasiva e disarmata, ma porta l'uomo,percorso ineluttabile, ad una remissione totale alla sua volontà.
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Roman ci regala una pellicola ove riappare la sua ossessione x situazioni claustrofobiche, anche se in misura più tenue rispetto al passato (Repulsion - Cul de sac). Il film inizia in una crociera dall'Italia x Istanbul (altro contesto chiuso, ermetico, senza scampo), ma è solo un pretesto per introdurre in flash back la vera storia, quella del paraplegico americano protagonista indiscusso del film.
La sua, è una storia d'amore di quelle totalizzanti, senza scampo, una partita a scacchi di mosse e contromosse che tengono sempre incerto l'esito finale.
Introdotta la figura di una "femme fatale" atipica(la sensuale Emmanuelle Seigner), in quanto è nel contempo donna persuasiva e disarmata, ma porta l'uomo,percorso ineluttabile, ad una remissione totale alla sua volontà.
Bella pure l'interpretazione di Hugh Grant , nelle vesti del giovane inglese, che col suo perbenismo e puritanesimo introduce un elemento di stimolo nella coppia, la quale lo usa per i loro perversi gioca da coppia distrutta....
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i'libano
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lunedì 6 giugno 2011
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luna di fiele...
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Film meraviglioso,la storia parla di un'amore "malato" o se preferite del "troppo amore" ,di quei rapporti tra due persone che inizialmente sembrano sogni ma che poi alla fine risultano per quello che sono, finendo così col farsi del male a vicenda...bravissimi attori e una regia che solo Polanski ci può regalare.
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weach
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giovedì 5 maggio 2011
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le immagini parlano più delle parole
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ultima
Dal titolo italiano Luna di fiele ,di Roman Polanski questo film è trasposizione cinematografica del romanzo”Lunes de fiel “ di Pascal Bruchner.
Il tema trattato di perversione e pratiche di sadomasochismo porta ad imbastire una storia “sprovvista di paracadute” , dove i due protagonisti Oscar e Mimì ineluttabilmente realizzano, oltre lo spazio ed il tempo, l’unione perfetta ed indissolubile inscenando il più teatrale dei drammi , quello dell’omicidio suicidio.
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ultima
Dal titolo italiano Luna di fiele ,di Roman Polanski questo film è trasposizione cinematografica del romanzo”Lunes de fiel “ di Pascal Bruchner.
Il tema trattato di perversione e pratiche di sadomasochismo porta ad imbastire una storia “sprovvista di paracadute” , dove i due protagonisti Oscar e Mimì ineluttabilmente realizzano, oltre lo spazio ed il tempo, l’unione perfetta ed indissolubile inscenando il più teatrale dei drammi , quello dell’omicidio suicidio.
Oscar e Mimì vivono insieme tutta la parabola ascendente e discendente di una storia d’amore che, per essere vivificata ,deve includere pratiche di perversione e “sado maso “ che porteranno ad unire indissolubilmente vittima e carnefice verso una interazione energetico, intensa, complessa.
Oscar e Mimì devono scambiarsi i ruoli di carnefice e vittima per poter assimilare l’intera forza vettoriale che li lega; solo quando”altro “ non resta da intentare l’integrazione, la simbiosi , la fusione sarà perfetta con l’atto più cruento che si possa immaginare fra vittima e carnefice: il suicidio omicidio.
In Polanski non alberga giudizio ma esclusivamente il ruolo di osservatore degli eventi , dei giochi che vengono messi in campo da questi due amanti speciali disposti a sublimare e fondersi oltre una dimensione di forma ,attraverso l’ablazione dell’essere.
Quello che apparentemente sottolinea la regia , anzi, ammalia l’attenzione della stessa,è l’osservazione di questo rapporto di prigioniero , claustrofobico che si instaura fra gli amanti e che ineluttabilmente porta allo strangolamento del rapporto stesso.
Perché Polanski sceglie questo soggetto?
Molte potrebbero essere le risposte fra cui la complessità del personaggio Polanski che ama sondare ogni percorso; aggiungerei anche il suo passato fatta di tentativi complessi e di dolori intensi, che hanno porto il regista verso una visione pessimistica della vita o quanto meno densa di insicurezze e di provvisorietà.
Il protagonisti Mimì alias Emmanuelle Singer ,Oscar alias Peter Coyote ,Nigel alias Hugh Grant. Fiona alias Kristin Scott rappresentano gli archetipi i primi due del male o polarità negativa gli ultimi due invece gli archetipi della polarità positiva che in una sorta di gioco di risonanze si attraggono , sino confondono , si uniscono e poi , definitivamente si separano riprendendo il loro naturale precorso energetico,il loro karma.
Luna di fiele un film importante da scrutare con calma per coglierne la profondità che viene messa in scena .
Grazie
Weach illuminati
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weach
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martedì 3 maggio 2011
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il feticcio della vita
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La lettura di Luna di filele si racchiude in una parola idolalatria di un feticcio , , assorbirne tutto il sapore, non perderne neppure un fremito; quest' idolatria è il vita , un sipario in questo caso senza intervalli, senza censure , senza regole,dove l'istinto vince e la ragione ed il sentimento annichiliscono .
Questa libertà feticcio si espande oltre ogni limite creando voragini, vuoti,giochi perversi di potere, di sottomissione, giochi di libertà che si trasformano in archi vibrazionali di autodistuzione che alla fine portano alla stasi, alla dispersione di ogni energia e dell'essere stesso.
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La lettura di Luna di filele si racchiude in una parola idolalatria di un feticcio , , assorbirne tutto il sapore, non perderne neppure un fremito; quest' idolatria è il vita , un sipario in questo caso senza intervalli, senza censure , senza regole,dove l'istinto vince e la ragione ed il sentimento annichiliscono .
Questa libertà feticcio si espande oltre ogni limite creando voragini, vuoti,giochi perversi di potere, di sottomissione, giochi di libertà che si trasformano in archi vibrazionali di autodistuzione che alla fine portano alla stasi, alla dispersione di ogni energia e dell'essere stesso.
Questo luna di file ; questi sono Oscar è Mimi,archi vibrazionali che rischiano di rompersi per aver cerecato di divenire ciò che recitavano affogando ciò che erano o ciò che avrebbero potuto essere .
Un film che si rispecchia perfettamnte con un regista ultadimensionale come Polanski.
Qui non facciamo psiconalisi ma assorbiamo la potenza esasperata di questa danza oscura e di negazione.
Capolavoro o quasi da assorbire per poi rielabolarlo
grazie
weach illuminati
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weach
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domenica 1 maggio 2011
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la storia di mimì,oscar e polanski
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Luna di fiele
Anno di produzione 1992
Di Roman Polanski
Trasposizione cinematografica dal romanzo “lunes de fiel “di Pascal Bruckner.
Quando l'uomo proverà senso di colpa per aver ucciso una mosca allora cambierà la sua storia.
Per carità nessun "pistolone".
Diciamoci una cosa in privato...... non lo saprà nessuno.... quanto ci piace il potere ed il controllo?
Pensiamoci tutti e diamoci le risposte.
Per non parlare della trama del film ,le coordinate sono note,
tanto meno della regia anch'essa nota ,
per non parlare delle fonti della trasposizione ;
per non disperderci nei meriti di attori super decantati da tanti ,
quasi quasi taceremmo invece no .
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Luna di fiele
Anno di produzione 1992
Di Roman Polanski
Trasposizione cinematografica dal romanzo “lunes de fiel “di Pascal Bruckner.
Quando l'uomo proverà senso di colpa per aver ucciso una mosca allora cambierà la sua storia.
Per carità nessun "pistolone".
Diciamoci una cosa in privato...... non lo saprà nessuno.... quanto ci piace il potere ed il controllo?
Pensiamoci tutti e diamoci le risposte.
Per non parlare della trama del film ,le coordinate sono note,
tanto meno della regia anch'essa nota ,
per non parlare delle fonti della trasposizione ;
per non disperderci nei meriti di attori super decantati da tanti ,
quasi quasi taceremmo invece no .. c'è gradito dire .
"Luna di fiele "genera dibattito ,perché ogni volta che si vuole occultare il libero arbitrio, e questo film ne è esempio,l’uomo soffre , insorge ,cerca radici, e giustificazioni….a volte , si cade nell’autodistruzione .
Luna di fiele " ,parla ,miracolo.... fa penare ;altra magia del film è che induce a guardarsi allo specchio .
Per pensare oggi abbiamo bisogno di stimoli esasperati, netti , forti visto che la profondità si è persa nella notte dei tempi.
È un film sulla perversione?
Sul possesso?
È film esistenziale?
È film sull’amore ?
È film sulla provvisorietà dell’essere?
Sulla solitudine?
Sull’ desiderio di autodistruzione ?
Sulla libertà?
Sulla sperimentazione libera , senza regole?
Aperta è la lettura.Polanski ci concede repliche .
Quanti punti interrogativi!! Un’anima inquieta come Polanski vive di queste interrogativi ed è consapevole che la ricerca verso la libertà è difficile specialmente quando si perdono le radici; spesso una forza incontrollata di autodistruzione prevale dopo il fremito e si precipita dentro una oscura palude che tende ad assorbire ogni spiraglio luce.
La storia di Mimì ed Oscar e dei due malcapitati coniugi, pur partendo da spunti narrativi di un romanzo,è proiezione dalla complessità dell’ essere di un grande regista che cerca una storia forte , per” tirar fuori “anche se stesso.
Concludiamo con una dichiarazione di Roman Polanski resa nel 1984:”….il pericolo ,l’insicurezza sono inerenti ad ogni relazione, so che ogni attaccamento affettivo comporta un rischio di dolore:perfino il possesso di un cane è un invito alla tristezza poiché la durata rispettiva dell’esistenza umana e canina rende ineluttabile la separazione “
Luna di fiele un capolavoro intenso, profondo coinvolgente , conturbante , dinamico sofferto, triste , di ricerca,un pieno di energie da scoprire!!!.
Quattro stelle d’oro sono il voto che merita e forse ancor di più.
Buona visione e grazie per l’attenzione
Weach illuminati
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toty bottalla
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mercoledì 16 giugno 2010
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il timbro di polanski
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Un non so che di macabro aleggia nelle opere del grande regista, è lecito pensare che la sua vita un po' macabra e tumultuosa abbia influenzato il suo lavoro, tuttavia in questo caso POLANSKI mette in scena un pezzo di umanità che probabilmente alberga in ognuno di noi facendola esplodere attraverso quattro interpreti di questa vita. Il messaggio che mi arriva dal film, è che se ti comporti come OSCAR finisci come OSCAR, e che per ogni OSCAR ci sarà sempre una MIMI'.
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toty bottalla
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mercoledì 16 giugno 2010
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il timbro di polanski
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Un non so che di macabro aleggia in tutte le opere del grande regista, sarebbe lecito pensare che la sua stessa vita un po' macabra e tumultuosa abbia influenzato il suo lavoro, tuttavia in questo caso POLANSKI mette in scena un pezzo di umanità che probabilmente alberga in ognuno di noi ma che nel film il regista fa esplodere in due, anzi quattro interpreti di questa vita. Il messaggio che mi arriva dal film, è che se ti comporti come OSCAR finisci come OSCAR perchè per ogni OSCAR ci sarà sempre una MIMI'.
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