Anno | 2025 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 109 minuti |
Al cinema | 2 sale cinematografiche |
Regia di | Alessandro Tonda |
Attori | Claudio Santamaria, Sonia Bergamasco, Anna Ferzetti, Lorenzo Pozzan, Davy Eduard King Youssef Tounzi, Abbas Abdulghani, Anas Lahdaira, Fethi Nouri, Massimiliano Rossi, Andrea Giannini, Maurizio Tesei, Beniamino Marcone, Sergio Romano, Biagio Forestieri, Antonio Zavatteri, Jerry Mastrodomenico, Beatrice De Mei, Silvia Degrandi, Yonv Joseph, Hossein Taheri. |
Uscita | giovedì 6 marzo 2025 |
Tag | Da vedere 2025 |
Distribuzione | Notorious Pictures |
MYmonetro | 3,42 su 13 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 3 marzo 2025
La storia di Nicola Calipari, Alto Dirigente del SISMI che ha sacrificato la propria vita per salvare quella della giornalista de Il manifesto Giuliana Sgrena. In Italia al Box Office Il Nibbio ha incassato nelle prime 3 settimane di programmazione 965 mila euro e 336 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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4 febbraio 2005. Nicola Calipari, alto dirigente del SISMI, sta partendo per una vacanza con la moglie e i due figli, quando viene richiamato a Roma perché la giornalista de Il Manifesto Giuliana Sgrena è stata rapita a Baghdad, al suo ritorno da una visita ad un campo profughi, da quello che si scoprirà essere un commando sunnita. Per 28 giorni Calipari, soprannominato "il Nibbio", dovrà fare la spola fra l'Iraq presidiato dall'esercito statunitense e la dirigenza dei Servizi Segreti nel tentativo di ottenere la liberazione di Sgrena.
Il ricordo dell'uccisione del giornalista Enzo Baldoni, avvenuta sempre in Iraq l'anno precedente, è ancora fresco e doloroso, e Calipari farà di tutto per assicurarsi che quella storia non si ripeta, cercando di trattare il rientro di Sgrena senza commettere errori e unendo le forze con il direttore di Il Manifesto, il compagno di Sgrena e alcune alte cariche istituzionali. Ma il destino, e l'incompetenza di certi uomini, non saranno altrettanto attenti e rispettosi nei suoi confronti.
Il Nibbio compie un'operazione doverosa nel ricordare un uomo perbene e un professionista rigoroso, scevro da personalismi e presenzialismi, un po' come aveva fatto Michele Placido con Giorgio Ambrosoli in Un eroe borghese.
La regia è del quarantenne Alessandro Tonda, che sa gestire bene le scene d'azione all'interno di un immaginario cinematografico global (il suo esordio al lungometraggio, The Shift, era girato in Belgio e interpretato da un cast internazionale). Tonda mette in scena la vicenda Sgrena come una spy story, virando in toni grigi e seppia e dirigendo gli attori come il cast di un thriller mitteleuropeo. La sceneggiatura di Sandro Petraglia, scritta "a mestiere" su un soggetto suo e di Davide Cosco e Lorenzo Bagnatori, scansa il melodramma e punta alla caratterizzazione di Calipari come un uomo di famiglia e di coscienza, evitando ogni superomismo.
Il risultato è un racconto solido che si segue con facilità, anche se con amarezza, ben sostenuto dalle interpretazioni di Claudio Santamaria nei panni del Nibbio e di Sonia Bergamasco in quelli sgomenti di Giuliana Sgrena. Nota di merito per Anna Ferzetti nel ruolo della moglie di Calipari e soprattutto per Beatrice De Mei che interpreta con naturalezza la figlia 18enne, polemica e affettuosa al punto giusto. I cattivi, in questa rappresentazione, sono gli americani, dei quali si sottolineano l'arroganza e l'inettitudine, e il capo della Croce Rossa, intento a disturbare maldestramente (e dannosamente) la camminata sulle uova di Calipari.
Quel che avrebbe potuto elevare maggiormente Il Nibbio è un maggiore spessore storico-politico: il film ha perso (intenzionalmente) l'opportunità di rendere questa storia non solo un action movie ma anche una metafora del mondo in cui viviamo e delle tensioni che lo attraversano: mancano ad esempio tutte le polemiche suscitate all'epoca sia dalla presenza di Sgrena in Iraq che dal pagamento del riscatto, così come manca la volontà di approfondire i rapporti di forza fra tutti gli attori in gioco.
Tuttavia, la figura di Calipari emerge come un baluardo di buon senso e intelligenza diplomatica, un uomo la cui parola, credibilità e coerenza sono state moneta preziosa nel corso di rapporti delicati e trattative spinose, e altruistica garanzia di protezione per la giornalista rapita. Il ricordarci che esistono figure istituzionali di questa caratura, in un momento in cui latitano gravemente, è un merito indiscutibile del film.
Nome in codice: Santamaria Dopo essere stato il recente porcaro Eumeo in “Itaca il ritorno” di Uberto Pasolini ed Eros l’assatanato nel grande successo di pubblico “Follemente” di Paolo Genovese, ecco ricomparire Claudio Santamaria nei panni de “Il Nibbio”, nome in codice del dirigente del SISMI (servizio informazioni e sicurezza militare) [...] Vai alla recensione »
Il Nibbio è tra i migliori film italiani dell'ultimo decennio. Segna il ritorno del cinema civile, al di là di ogni ideologismo, in un'epoca in cui di civiltà ne apprezziamo sempre meno. Ma al di là dei contenuti, che si offrono ad un dibattito lasciato volutamente aperto, Il Nibbio è un film finalmente realizzato con cura, con un senso di responsabilità [...] Vai alla recensione »
Il film ha una trama semplice ma non si riesce a staccare gli occhi dal video : Santamaria è magistrale in tutte le sue parti nel film da quelle di azione a quelle intime. Lo ami perché è un eroe positivo, perché vuole il bene e non puoi non identificarti in lui. La sua morte, attesa, è comunque inaspettata tanto banalmente è stato ucciso che risulta una sorpresa [...] Vai alla recensione »
Per errore ho sfiorato il pollice verso e non ? stato possibile annullare l'operazione. Volevo per? dirLe che sono d'accordo su tutto quello che scrive tranne sulle riserve che esprime verso la fine circa le manchevolezze del film. Se il regista avesse raccontato anche altri aspetti della vicenda, il film sarebbe durato tre ore e la narrazione avrebbe perso mordente e non si sarebbe resa a sufficienza [...] Vai alla recensione »
“IL NIBBIO”. Il Film che ripercorre la vicenda del rapimento e liberazione della giornalista Giuliana Sgrena a Baghdad nel 2005. Gli intrecci militari e investigativi del mediatore Nicola Calipari del SISMI vengono seguiti con fedeltà e realismo senza distrazioni. Tutto il racconto si svolge tra Roma,Baghdad e Dubai…immagini, dialoghi e colonna sonora potenti e [...] Vai alla recensione »
IL NIBBIO... Alessandro Tonda racconta egregiamente i 28 giorni della prigionia, ma soprattutto della trattativa portata avanti da Nicola Calipari per la liberazione di Giuliana Sgrena, giornalista de Il Manifesto, sequestrata nel 2005 durante la guerra in Iraq. Interpretazione impeccabile di Claudio Santamaria che ci da una visione a tutto tondo sia del funzionario del SISMI che del padre di famiglia, [...] Vai alla recensione »
Un film banale, scontato senza nessuna qualit? artistica. Girato male con attori pur bravi che sono indecisi e sempre tesi. Belle le musiche ma per il resto assolutamente il classico film italiano preconfezionato che non lascia niente. Mediocre per un genere che richiede ben altro.
Nicola Calipari detto il Nibbio, alto dirigente del Sismi, stava andando in vacanza con la famiglia quando una telefonata lo ha richiamato a Roma. Era il 4 febbraio 2005, un commando iracheno aveva rapito a Baghdad la giornalista de II Manifesto Giuliana Sgrena. Scritto con mestiere dal veterano Sandro Petraglia, il film ricostruisce i 28 giorni del sequestro, i tentativi di stabilire un contatto [...] Vai alla recensione »
La corrispondente di guerra Giuliana Sgrena (Sonia Bergamasco) viene rapita da una falange sunnita a Baghdad durante la seconda guerra contro l'Iraq iniziata dagli Usa nel 2003. Il generale delle forze armate Nicola Calipari (Claudio Santamaria) viene richiamato bruscamente dalle ferie per trattare la sua possibile liberazione. I due sono chiusi da soli dentro stanze assai diverse.
Claudio Santamaria potrebbe essere il nostrano Christian Bale in fatto di trasformazioni fisiche estreme per interpretare un ruolo. Per il suo personaggio de «Il Nibbio», ultima fatica del regista Alessandro Tonda, ha infatti perso ben 12 chili, e si vedono tutti. A distanza di vent'anni dalla morte di Nicola Calipari, arriva al cinema il film che racconta la missione che l'alto dirigente del Sismi [...] Vai alla recensione »
A vent'anni dalla scomparsa di Nicola Calipari arriva sugli schermi il film di Alessandro Tonda Il nibbio, che rievoca il rapimento in Iraq della giornalista Giuliana Sgrena e i 28 giorni precedenti i tragici eventi del 4 marzo 2005, quando l'alto dirigente del Sismi che negoziò la liberazione della reporter rimase ucciso in un posto di blocco Usa in circostanze ancora avvolte dal mistero.
La storia, vera, di un eroe italiano. Correva il febbraio del 2005 quando Nicola Calipari, un alto ufficiale del Sismi (settore dei servizi segreti soppresso con la riforma dell'intelligence nazionale), il cui nome in codice è «Nibbio» (se con richiami manzoniani o ornitologici, non è dato sapere) lascia Roma per trascorrere un periodo di vacanza con la famiglia.
In occasione del 20° anniversario della scomparsa di Nicola Calipari, Alto Dirigente del SISMI che ha sacrificato la propria vita per salvare quella della giornalista de "il manifesto" Giuliana Sgrena, è al cinema dal 6 marzo Il Nibbio, il film diretto da Alessandro Tonda (The Shift, 2021), che ripercorre i 28 giorni che precedettero la liberazione e il suo tragico epilogo.
Generalmente, nell'approcciare un film tratto da una storia vera con implicazioni storiche e "politiche" (in senso lato, ma neanche troppo), in particolar modo se quella storia presenta delle questioni delicate, irrisolte, si possono scegliere due strade: quella del film-inchiesta o quella del ritratto dell'uomo e delle sue idee. Dal momento che il cinema italiano ha abbandonato da tempo la prima ipotesi [...] Vai alla recensione »
La vicenda di Nicola Calipari, ufficiale dei servizi segreti italiani, è quella nobile di un servitore dello stato, definizione anche questa nobile benché smentita, della strage di Piazza Fontana in poi, da numerosi casi di servitori ignobili, golpisti e depistatori che hanno affollato le fila del Sismi e di altri enti di intelligence protagonisti della storia patria.
Attenzione (spoiler): non leggere questo articolo se non si conoscono i fatti di cui tratta Il Nibbio. Per coloro, invece, che ne fossero a conoscenza ma che forse non li ricordano per filo e per segno, due parole di sunto. La notte del 4 marzo 2005, a quasi due anni dalla fine della guerra in Iraq e della dittatura di Saddam Hussein, sulla cosiddetta "Route Irish" la strada che collegava Bagdad all'aeropor [...] Vai alla recensione »
"Nibbio" era soprannominato, chissà se in relazione all'omonimo personaggio manzoniano, Nicola Calipari, alto funzionario del SISMI e abilissimo mediatore nell'Iraq occupato dagli Usa, ucciso insensatamente a un posto di blocco da soldati americani mentre faceva scudo col suo corpo alla giornalista di "il manifesto" Giuliana Sgrena, appena liberata proprio grazie a lui dopo un rapimento jihadista durato [...] Vai alla recensione »
Esattamente vent'anni fa veniva rapita in Iraq da una cellula terroristica la giornalista de Il Manifesto Giuliana Sgrena. A restituirle la libertà ci pensò l'Alto Dirigente del SISMI Nicola Calipari, che per salvarle la vita sacrificò la sua. Ci racconta questa storia del nostro paese e soprattutto questo mediatore valoroso, che morì in questa difficile missione a Baghdad, il regista Alessandro Tonda [...] Vai alla recensione »
Il nibbio, opera seconda di Alessandro Tonda dopo l'ottimo The Shift, riflette prima di tutto sul peso effettivo delle promesse infrante. Dapprima su quelle lacerate e ancora oggi sospese, tra un padre inevitabilmente assente, eppure amorevole e i suoi due figli. Poi su quelle ben più complesse, fantasmatiche e oscure, tra forze di stato nazionali e internazionali e i rispettivi cittadini.