| Anno | 2025 |
| Genere | Documentario |
| Produzione | Italia |
| Durata | 78 minuti |
| Regia di | Maxim Derevianko |
| Attori | Chiang Ching, Weiwei Ai . |
| MYmonetro |
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Ultimo aggiornamento martedì 21 ottobre 2025
L'allestimento della Turandot di Ai Wei Wei.
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CONSIGLIATO N.D.
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Nel 2018, in occasione del centenario pucciniano, il Teatro dell'Opera di Roma commissionò all'artista visuale Ai Weiwei, al debutto nella regia per la lirica, la messa in scena della Turandot. Il visionario artista cinese accoglie l'invito e intraprende la sfida di attualizzarne i temi, raccontare le sovrastrutture che regolano la società, il potere oppressivo degli oligarchi e la manipolazione delle masse. La produzione prende il via con il fondamentale apporto della coreografa e amica di lunga data Chiang Ching, finché il mondo esterno non irrompe sulla scena, complicando la lavorazione: prima il Covid costringe l'intera troupe a una lunga pausa, poi l'invasione dell'Ucraina spinge quasi all'abbandono Oksana Lyniv, la direttrice dell'orchestra. Noto per le sue opere di denuncia, Ai Weiwei porta anche nella lirica il suo attivismo iconoclasta, riflesso in questo film - girato da un figlio di dissidenti russi - che ruota attorno ai temi del potere dell'arte come forma di resistenza e della libertà di espressione.