Troppo Azzurro

Fiaba Di Martino

Pedala sul Lungotevere in una notte estiva, Dario, come un novello Moretti straniato e stranito dalla realtà dei suoi 25 anni, gli occhiali dalla montatura troppo spessa che esaltano lo strabuzzarsi degli occhi grandi grandi, incerti incerti. Maschera dinoccolata e verbalmente incontinente, è quella del regista e sceneggiatore, Filippo Barbagallo, classe 1995, straight outta CSC, protagonista e corpo-manifesto di disagio, che raduna le contraddizioni dei "venti-e-qualcosenni" contemporanei a cavallo tra iperconsapevolezze Gen Z e instabilità millennial, cocciutamente refrattario non tanto al cambiamento quanto alla validità del suo concetto, al suo moto nella pratica: chissà se basteranno due giovani amori, che a definire impossibili è solo il collaudato autosabotaggio, a schiodare Dario dalla matassa cerebrale che lo impantana e lo divora. [...]

di Fiaba Di Martino, articolo completo (1742 caratteri spazi inclusi) su Film TV 7 maggio 2024