frankmoovie
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domenica 28 gennaio 2024
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povere creature! ricca storia.
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Ho visto finalmente un film diverso dai soliti ed ero andato controvoglia: io a una storia fantasiosa? Sono uscito arricchito di belle immagini, riflessioni profonde sull'affermazione delle donne nella società e la ribellione alla violenta supremazia degli uomini, la scoperta di se stessi, della propria crescita fisica, sensoriale, mentale di se stessi. Ho visto protagonisti bravissimi come Mark Ruffalo e Willem Dafoe con una grande Emma Stone che si impone dallo schermo ai nostri cuori. Sono stato accompagnato da una colonna sonora integrata nelle vicende. Il regista Yorgos Lanthimos ha saputo giocare con la cinepresa sfruttando la capacità dei suoi attori di imporre i loro caratteri e le loro scelte su come interpretare certe scene ed esprimere i loro sentimenti.
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Ho visto finalmente un film diverso dai soliti ed ero andato controvoglia: io a una storia fantasiosa? Sono uscito arricchito di belle immagini, riflessioni profonde sull'affermazione delle donne nella società e la ribellione alla violenta supremazia degli uomini, la scoperta di se stessi, della propria crescita fisica, sensoriale, mentale di se stessi. Ho visto protagonisti bravissimi come Mark Ruffalo e Willem Dafoe con una grande Emma Stone che si impone dallo schermo ai nostri cuori. Sono stato accompagnato da una colonna sonora integrata nelle vicende. Il regista Yorgos Lanthimos ha saputo giocare con la cinepresa sfruttando la capacità dei suoi attori di imporre i loro caratteri e le loro scelte su come interpretare certe scene ed esprimere i loro sentimenti. Una fiaba da vivere con i vari personaggi, con curiosità e attenzione: molti messaggi vengono lanciati e molte frasi sono da ricordare.
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william dollace
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sabato 27 gennaio 2024
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meravoglioso
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La scoperta del mondo, la curiosità innata di un essere umano, creatura fra le creature, cinema di stupore e meraviglia (meravoglioso è il termine che più mi ha attraversato il lobo frontale e le periferie degli occhi insieme ai suoi sminuzzati centri storici durante il film), stanze città, stanze impero, all'interno di città impero e mondi imperi visti con lo strabuzzare cardiaco incespicante di un occhio e corpo asincrono e inallenato alla vita e così ha inizio questo percorso di turbolente divenire, di venire in venire, questa goduria scenografica clitoridea con Lanthimos che fa di tutto per rimpiazzare la mediocre definizione a cui ci ha abituato lo schermo e i suoi derivati dalla scenografia al punto di s-vista.
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La scoperta del mondo, la curiosità innata di un essere umano, creatura fra le creature, cinema di stupore e meraviglia (meravoglioso è il termine che più mi ha attraversato il lobo frontale e le periferie degli occhi insieme ai suoi sminuzzati centri storici durante il film), stanze città, stanze impero, all'interno di città impero e mondi imperi visti con lo strabuzzare cardiaco incespicante di un occhio e corpo asincrono e inallenato alla vita e così ha inizio questo percorso di turbolente divenire, di venire in venire, questa goduria scenografica clitoridea con Lanthimos che fa di tutto per rimpiazzare la mediocre definizione a cui ci ha abituato lo schermo e i suoi derivati dalla scenografia al punto di s-vista. Ogni inquadratura (sferoidale, orbitale cit. La Favorita) è una botta e via, meraviglia di dopamina e bellezza in alta definizione, sia lodato ogni mostro che secerne corpi e nuove vite rattoppate perché è la creazione in sé la meraviglia distopica del reale che risucchia l'irreale o lo sputa dopo averlo masticato, nell'azzeramento di ogni convenzione, siano essi i titoli di coda i labirinti dell'intelletto o l'anatomia messa in opera, e cuori tritacarne e città leccate dalla storia, dove passa Bella, tutto si fa visto e passato, ingerito e digerito, capito e sodomizzato fra le sue morbide cosce e nel cinema di questo autore straordinario, che con poor things, supera ogni asterisco e appunto, rieditando un manuale di cinema che non c'era ma ora c'è. Addio al cinema viva il Cinema.
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ergo
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sabato 27 gennaio 2024
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la parabola della prometea moderna
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5 stelle forse sono troppe, ma da parecchio non provavo un certo effetto entusiasmante uscito dalla sala... per cui questa volta abbondiamo, mahssì.
Moderna rivisitazione di Mrs Frankestein, passando dalle icone mitiche di Prometeo a quella di Pinocchio, passando per Edward mani di forbice, etc.
Ma qui c'è di mezzo meno legno/ferro, e più carne, sotti i bisturi prima e tra le lenzuola dopo, per lo sviluppo del bambino che è in noi prima di nascere (condizionato). Non è un semplice apologo ma nemmeno una visione circostanziata di sé.
Emma Stone superba per un ruolo più sfaccettato di quello che sembra nella sua evoluzione.
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5 stelle forse sono troppe, ma da parecchio non provavo un certo effetto entusiasmante uscito dalla sala... per cui questa volta abbondiamo, mahssì.
Moderna rivisitazione di Mrs Frankestein, passando dalle icone mitiche di Prometeo a quella di Pinocchio, passando per Edward mani di forbice, etc.
Ma qui c'è di mezzo meno legno/ferro, e più carne, sotti i bisturi prima e tra le lenzuola dopo, per lo sviluppo del bambino che è in noi prima di nascere (condizionato). Non è un semplice apologo ma nemmeno una visione circostanziata di sé.
Emma Stone superba per un ruolo più sfaccettato di quello che sembra nella sua evoluzione. Due ore passano subito, pochi scambi sembrano superflui, e la storia cattura abbastanza bene senza colpi di scena ad effetto o pause pedanti. Forse si esagera con la sequela di domande ataviche nella progressione della protagonista, e magari si poteva far qualcosa in piu per gli altri personaggi che poco si sviluppano, tranne il padrino.
L'iter auto-didatta destabilizzante si snoda efficace tra scoperta di sincronia motoria, varietà lessicale, piacere sessuale, evasione egotista, gin, miseria, cinismo, società, frode, gelosia, socialismo saffico, dubbi accademici, affetti parentali e bastardaggine coniugale.
Tutto riuscito direi, specie nella fotografia e nel design concettuale per l'ambientaziona pseudo-storica delle scenografie, dalla Londra vittoriana steampunk in b/n, fino alla Parigi dei boudoir del lusso fetentone, passando per una Lisbona neo-barocca che sembra una fantadistorsione dei palazzi di Sintra... tanti strumenti grottesch da ammirare, tanto anatomie prive di senso da sviscerare. Con un budget fuori scala rispetto a (ottime) cose tipo Dogtooth, Lanthimos gira meno dietro il singolo concetto claustrofobico e dà aria alla narrazione. Se ne esce rinfrescati.
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sabato 20 gennaio 2024
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ho letto, ma non ho capito niente.
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Ma perché scrivere commenti ai film forzatamente difficili, criptici. Perché non cercare di farsi capire da chi legge?
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giovedì 5 ottobre 2023
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il messaggio del film
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Sono completamente d'accordo sui quesiti posti da Marianna x interpretare il senso del film.Un capolavoro.Graziano Mangoni
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moskin
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martedì 12 settembre 2023
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che bel film, il capolavoro di lanthimos
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Che bello uscire dal cinema pienamente soddisfatti dopo aver visto un film sontuoso, visionario, bellissimo, fantastico in tutti i sensi, Secondo me il capolavoro del regista, il picco dopo i suoi altri buonissimi altri film. Ci sono molte belle recensioni che ne colgono l'essenza, i significati e le metafore. Io mi voglio soffermare sull'interpretazione di Emma Stone, bravissima e coraggios, e sui dialoghi interessanti e con qualche accento di arguta comicità.
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moskin
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lunedì 11 settembre 2023
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che bel film!
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Che bello uscire dal cinema soddisfatti, appagati, contenti di aver visto un film bello, grande, visionario, magico. Ci sono tante belle recensioni in giro che ne colgono i tanti significati e sulla la messa in scena fantastica...in tutti i sensi. A me piace soffermarmi sulle interpretazioni, tutte di altissimo livello, con Emma Stone sublime, coraggiosa oltre che bravissima. Come abbiano fatto a non darle la coppa Volpi è per me un mistero (anche se non ho visto il film di chi l'ha vinto) Ho visto e apprezzato altri film di Lanthimos, ma questo è, secondo me, il suo film capolavoro. Bellissimi anche i dialoghi, acuti, interessanti, divertenti
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ludovico morandi
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giovedì 7 settembre 2023
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una ventata d''aria fresca nell''estetica di un film
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Poor Things è un film del 2023 scritto da Tony McNamara e diretto da Yorgos Lanthimos che ci narrano la storia di una ragazza di nome Bella Dexer tornata in vita grazie ad un'intervento chrirurgico del Dottore Godwin Dexter, ella però non ricorda niente della sua precedente vita e il suo livello intellettivo è quello di un bambino.
Partiamo con il dire che l'estetica di questo film porta una ventata d'aria fresca all'innovazione cinematografica, che nell'ultimo periodo viene spesso cercata solo nel lato tecnico e nello sviluppo della tecnologia, che non è un male, anzi, ma non riesce ad essere espressiva quanto un'evoluzione artistica, che qui si fa ben sentire grazie ad un'atmosfera surreale collocata sia nel passato sia in un futuro distopico, comunicandoci temi più recenti come quelli femministi finalmente in un modo non banale e forzato, una scenografia che lascia a bocca aperta nel suo modo di rielaborare le città che si andranno ad esplorare e che mantiene una coerenza stilistica che a volte ha dei tratti rievocativi della corrente futurista.
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Poor Things è un film del 2023 scritto da Tony McNamara e diretto da Yorgos Lanthimos che ci narrano la storia di una ragazza di nome Bella Dexer tornata in vita grazie ad un'intervento chrirurgico del Dottore Godwin Dexter, ella però non ricorda niente della sua precedente vita e il suo livello intellettivo è quello di un bambino.
Partiamo con il dire che l'estetica di questo film porta una ventata d'aria fresca all'innovazione cinematografica, che nell'ultimo periodo viene spesso cercata solo nel lato tecnico e nello sviluppo della tecnologia, che non è un male, anzi, ma non riesce ad essere espressiva quanto un'evoluzione artistica, che qui si fa ben sentire grazie ad un'atmosfera surreale collocata sia nel passato sia in un futuro distopico, comunicandoci temi più recenti come quelli femministi finalmente in un modo non banale e forzato, una scenografia che lascia a bocca aperta nel suo modo di rielaborare le città che si andranno ad esplorare e che mantiene una coerenza stilistica che a volte ha dei tratti rievocativi della corrente futurista.
E' un film senza tempo, sia allegoricamente che letteralmente, in quanto è si collegabile in un periodo storico, ma ci sono degli elementi che lo estraniano da quell'epoca, creando un gioco di contrasti che si và a ritrovare anche nella regia, veramente ben fatta, dove il regista va a giocare nell'alternarsi tra le lenti grandangolari e quelle non, fino ad usarle insieme, portandoci ad avere una visione distorta dell'opera, come quella che ha l'uomo su molti aspetti della vita. Questo distorcere l'immagine viene aiutato anche dalla colonna sonora al quale anch'essa è perfettamente intrinseca, passando dalle note più stridule e stonate a quelle più dolci e armonizzate.
In tutto questo è impossibile non citare la fotografia, che fa da sfondo al susseguirsi delle vicende passando dal bianco e nero, ai colori caldi fino a quelli freddi, ma mantenendo dei toni densi, che a volte pitturano il mare e il cielo con pennellate veloci non definite, dando l'impressione di guardare un quadro impressionista.
Un'altro elemento che spicca è sicuramente il sesso, che quì non viene trattato come forma d'intrattenimento per lo spettatore, per dargli quei due o tre minuti di vedo non vedo, ma si mostra apertamente senza paura di sdoganarlo in quanto anch'esso fa parte della natura umana e quest'opera tenta il più possibile di aprirci gli occhi avvicinandosi a noi senza barriere.
Anche guardando quest'aspetto, si può dire che Emma Stone nei panni della protagonista, abbia fatto la sua miglior perfomance in un ruolo parecchio difficile, così come il resto del cast che è stato straordinario, con un Mark Ruffalo in gran forma, il solito ed inimatibile William Dafoe e Ramy Youssef che si lancia nell'industria grazie ad un'ottima interpetazione.
In conclusione è un film con un eccezzionale reparto estetico e narrativo, destinato a rimanere tra i migliori del ventennio e che rinnova la corrente contemporanea con delle trovate originali e ben riuscite, risultando divertente, riflessivo e affascinante.
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ludovico morandi
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giovedì 7 settembre 2023
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una ventata d''aria fresca nell''estetica di un film
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Poor Things è un film del 2023 scritto da Tony McNamara e diretto da Yorgos Lanthimos che ci narrano la storia di una ragazza di nome Bella Dexer tornata in vita grazie ad un'intervento chrirurgico del Dottore Godwin Dexter, ella però non ricorda niente della sua precedente vita e il suo livello intellettivo è quello di un bambino.
Partiamo con il dire che l'estetica di questo film porta una ventata d'aria fresca all'innovazione cinematografica, che nell'ultimo periodo viene spesso cercata solo nel lato tecnico e nello sviluppo della tecnologia, che non è un male, anzi, ma non riesce ad essere espressiva quanto un'evoluzione artistica, che qui si fa ben sentire grazie ad un'atmosfera surreale collocata sia nel passato sia in un futuro distopico, comunicandoci temi più recenti come quelli femministi finalmente in un modo non banale e forzato, una scenografia che lascia a bocca aperta nel suo modo di rielaborare le città che si andranno ad esplorare e che mantiene una coerenza stilistica che a volte ha dei tratti rievocativi della corrente futurista.
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Poor Things è un film del 2023 scritto da Tony McNamara e diretto da Yorgos Lanthimos che ci narrano la storia di una ragazza di nome Bella Dexer tornata in vita grazie ad un'intervento chrirurgico del Dottore Godwin Dexter, ella però non ricorda niente della sua precedente vita e il suo livello intellettivo è quello di un bambino.
Partiamo con il dire che l'estetica di questo film porta una ventata d'aria fresca all'innovazione cinematografica, che nell'ultimo periodo viene spesso cercata solo nel lato tecnico e nello sviluppo della tecnologia, che non è un male, anzi, ma non riesce ad essere espressiva quanto un'evoluzione artistica, che qui si fa ben sentire grazie ad un'atmosfera surreale collocata sia nel passato sia in un futuro distopico, comunicandoci temi più recenti come quelli femministi finalmente in un modo non banale e forzato, una scenografia che lascia a bocca aperta nel suo modo di rielaborare le città che si andranno ad esplorare e che mantiene una coerenza stilistica che a volte ha dei tratti rievocativi della corrente futurista.
E' un film senza tempo, sia allegoricamente che letteralmente, in quanto è si collegabile in un periodo storico, ma ci sono degli elementi che lo estraniano da quell'epoca, creando un gioco di contrasti che si và a ritrovare anche nella regia, veramente ben fatta, dove il regista va a giocare nell'alternarsi tra le lenti grandangolari e quelle non, fino ad usarle insieme, portandoci ad avere una visione distorta dell'opera, come quella che ha l'uomo su molti aspetti della vita. Questo distorcere l'immagine viene aiutato anche dalla colonna sonora al quale anch'essa è perfettamente intrinseca, passando dalle note più stridule e stonate a quelle più dolci e armonizzate.
In tutto questo è impossibile non citare la fotografia, che fa da sfondo al susseguirsi delle vicende passando dal bianco e nero, ai colori caldi fino a quelli freddi, ma mantenendo dei toni densi, che a volte pitturano il mare e il cielo con pennellate veloci non definite, dando l'impressione di guardare un quadro impressionista.
Un'altro elemento che spicca è sicuramente il sesso, che quì non viene trattato come forma d'intrattenimento per lo spettatore, per dargli quei due o tre minuti di vedo non vedo, ma si mostra apertamente senza paura di sdoganarlo in quanto anch'esso fa parte della natura umana e quest'opera tenta il più possibile di aprirci gli occhi avvicinandosi a noi senza barriere.
Anche guardando quest'aspetto, si può dire che Emma Stone nei panni della protagonista, abbia fatto la sua miglior perfomance in un ruolo parecchio difficile, così come il resto del cast che è stato straordinario, con un Mark Ruffalo in gran forma, il solito ed inimatibile William Dafoe e Ramy Youssef che si lancia nell'industria grazie ad un'ottima interpetazione.
In conclusione è un film con un eccezzionale reparto estetico e narrativo, destinato a rimanere tra i migliori del ventennio e che rinnova la corrente contemporanea con delle trovate originali e ben riuscite, risultando divertente, riflessivo e affascinante.
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peer gynt
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domenica 3 settembre 2023
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povere creature crescono (e imparano)
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Rilettura intelligente e fantasiosa del mito di Frankenstein e della creatura. Qui il dottore si chiama Godwin Baxter (un terrificante Willem Dafoe, sia per le cicatrici sul volto che lo rendono simile a un mostro sia per la disinvoltura con la quale mette in atto i suoi stravaganti esperimenti, dopo averne subiti a sua volta dal suo folle genitore scienziato), la creatura Bella Baxter e l'operazione cui è stata sottoposta, demenziale ed orrorifica, è il trapianto del cervello del feto che portava in grembo al posto del suo, danneggiato. Il processo di apprendimento della creatura, graduale, parte dunque da una fase molto infantile, per approdare ad una coscienza di sé e della propria libertà sia come essere in quanto tale che come donna.
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Rilettura intelligente e fantasiosa del mito di Frankenstein e della creatura. Qui il dottore si chiama Godwin Baxter (un terrificante Willem Dafoe, sia per le cicatrici sul volto che lo rendono simile a un mostro sia per la disinvoltura con la quale mette in atto i suoi stravaganti esperimenti, dopo averne subiti a sua volta dal suo folle genitore scienziato), la creatura Bella Baxter e l'operazione cui è stata sottoposta, demenziale ed orrorifica, è il trapianto del cervello del feto che portava in grembo al posto del suo, danneggiato. Il processo di apprendimento della creatura, graduale, parte dunque da una fase molto infantile, per approdare ad una coscienza di sé e della propria libertà sia come essere in quanto tale che come donna. Una regia ricca di idee, con un sapiente uso del bianco e nero e un debordante abuso delle ottiche grandangolari spinte, una scenografia lussureggiante, barocca e coloratissima (le città visitate da Bella Baxter sono tutte ricostruite come se fossero pensate da lei stessa, adolescente entusiasta e spasmodicamente alla ricerca di vivere tutte le esperienze possibili), una sceneggiatura ricca di ironia e sarcasmo e infine un'Emma Stone superlativa rendono il film un'altra perla che si aggiunge alla collana di film superlativi che il regista greco sta sfornando da alcuni anni a questa parte.
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[+] una feroce critica alle convenzioni sociali
(di antonio montefalcone)
[ - ] una feroce critica alle convenzioni sociali
[+] povere creature! perché tanta severità di giuidizi
(di weachilluminati)
[ - ] povere creature! perché tanta severità di giuidizi
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