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            | imperior max | martedì 30 gennaio 2024 |  
            | l''umana più umana degli umani stessi.   |  |  |  |  
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                        POVERE CREATURE! di Yorgos Lanthimos. Sicuramente Joe d’Amato o Tinto Brass si sarebbero divertiti come i pazzi a dirigerlo! Ma anche Yorgos va più che bene, anzi…
 In una Londra vittoriana retro futuristica Bella Baxter, dopo il suicidio, viene riportata in vita dallo scienziato Godwin Baxter. Essendo un esperimento unico nel suo genere, Godwin incarica il suo studente Max McCandles a monitorare i suoi progressi cognitivi e motori. Bella diventa sempre più consapevole e assetata di conoscenza e di piaceri senza alcun filtro o pregiudizio imposto, al punto di fuggire con l’avvocato Duncan Wedderburn in giro per il mondo.
                        [+]
 
                    
                        POVERE CREATURE! di Yorgos Lanthimos. Sicuramente Joe d’Amato o Tinto Brass si sarebbero divertiti come i pazzi a dirigerlo! Ma anche Yorgos va più che bene, anzi…
 In una Londra vittoriana retro futuristica Bella Baxter, dopo il suicidio, viene riportata in vita dallo scienziato Godwin Baxter. Essendo un esperimento unico nel suo genere, Godwin incarica il suo studente Max McCandles a monitorare i suoi progressi cognitivi e motori. Bella diventa sempre più consapevole e assetata di conoscenza e di piaceri senza alcun filtro o pregiudizio imposto, al punto di fuggire con l’avvocato Duncan Wedderburn in giro per il mondo. Lì scoprirà l’umanità in tutte le sue forme, sfaccettature e filosofie. Il tutto con tante ironie, confronti e scopate.
 
 Se con Kynodontas e Il sacrificio del cervo sacro mi aveva fatto stare sulle palle il genere umano, anche stavolta Lanthimos lo ha rifatto, seppur in calcio d’angolo, ma con l’aggiunta di elementi e tematiche importanti quali la sessualità, l’emancipazione femminile, la scoperta dell’io e del mondo, delle divisioni classiste e sociali, del maschilismo possessivo e della dignità umana. Le risate sono garantite con battute divertenti, tempi comici quasi inaspettati e situazioni delle volte sopra le righe, ma ben scritte. Non mancheranno scene parecchio osé tra nudi, bodyhorror, steampunk, piccoli sprizzi di sangue e interiora e volgarità; tutte volute e contestualizzate lungo tutto il film.
 
 Il livello tecnico è ineccepibile, i bianchi e neri da espressionismo tedesco, i colori accesi e desaturati che si intrecciano in musiche molto presenti e mai invasive, ma che anzi accompagnano molto bene la storia. Gli attori formidabili, una Emma Stone impressionante e accattivante molto calata nella parte, Mark Ruffalo molto ben credibile e mai sbilanciato anche quando si ridicolizza, Willem Dafoe continua ancora a mettermi in dubbio l’eterosessualità nonostante il viso deturpato e i rutti bollosi. Montaggio scorrevole, ritmo asservito alla storia, ogni inquadratura e ripresa azzeccate e la divisione in capitoli con dissolvenze incrociate belle artistoidi da favola postmoderna.
 
 Peccato per l’ultima parte dove alcune tematiche di posizioni politiche e socialiste sono sì interessanti, ma non abbastanza approfondite. In più, ma è un difetto relativo, nell’ultimo quarto d’ora il ritmo cala vertiginosamente e il tutto diventa pesante. Bello il fatto però che ci trascina a comprendere il perché delle scelte di Bella prese a inizio film.
 
 A dir poco una grande opera, tra le migliori dell’anno sicuramente e che non ha nulla da spartire con una certa bambola di merda rosa.
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            | athos | lunedì 29 gennaio 2024 |  
            | un po'' freddino   |  |  |  |  
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                        Un film perfetto per interpretazione (Emma Stone bravissima), spinto al limite del grottesco, con una bellissima fotografia e una filosofia di fondo che intriga. Quindi un bel vedere che purtroppo pecca di intensità emotiva e alla fine risulta un po' freddino e impersonale. 
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            | fioredizeus | lunedì 29 gennaio 2024 |  
            | sopravvalutato   |  |  |  |  
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                         Il film è visivamente potenze e l’interpretazione di Emma Stone è efficace. Nel complesso, però, mi sembra infarcito di luoghi comuni e a tratti noioso, stanco nella sua ripetizione.
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            | enripanda | lunedì 29 gennaio 2024 |  
            | uno spettacolo per gli occhi..e non solo!   |  |  |  |  
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	Adattamento cinematografico di un romanzo di Alasdair Gray del 1992, Povere creature! racconta la storia di Bella Baxter, della sua "creazione” e delle sue avventure in giro per il mondo. Il regista, Yorgos Lanthimos, confezione un film facendo un uso sapiente di tre elementi: la musica (colonna sonora curata da Jerskin Fendrix), dissonante, primitiva, fuori dal comune, finalizzata a sottolineare la scoperta (si scopre il suono di uno strumento, ad esempio un pianoforte, come si scopre pian piano la forma del proprio corpo); le inquadrature, con alternanze del fish-eye e di bellissimi grandangolari (lo spettatore è di volta in volta spaesato, catturato, immerso in un'atmosfera surreale), con movimenti della cinepresa all'interno delle stanze, scatti a sorpresa che talvolta ci fanno sentire dei curiosi come nel dipinto Susanna e i vecchioni di Tintoretto; il colore, che arriva dopo una lunga sequenza in bianco e nero, che si carica di un significato concettuale (la conquista del libero arbitrio da parte di Bella), e che ci trasporta da un horror universal anni ’30 ad un quadro espressionista (o impressionista), ad un mondo magico come quello di Alice nel paese delle meraviglie, e con disegni nel cielo che non chiedono di essere realistici, tutt'altro.
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	Adattamento cinematografico di un romanzo di Alasdair Gray del 1992, Povere creature! racconta la storia di Bella Baxter, della sua "creazione” e delle sue avventure in giro per il mondo. Il regista, Yorgos Lanthimos, confezione un film facendo un uso sapiente di tre elementi: la musica (colonna sonora curata da Jerskin Fendrix), dissonante, primitiva, fuori dal comune, finalizzata a sottolineare la scoperta (si scopre il suono di uno strumento, ad esempio un pianoforte, come si scopre pian piano la forma del proprio corpo); le inquadrature, con alternanze del fish-eye e di bellissimi grandangolari (lo spettatore è di volta in volta spaesato, catturato, immerso in un'atmosfera surreale), con movimenti della cinepresa all'interno delle stanze, scatti a sorpresa che talvolta ci fanno sentire dei curiosi come nel dipinto Susanna e i vecchioni di Tintoretto; il colore, che arriva dopo una lunga sequenza in bianco e nero, che si carica di un significato concettuale (la conquista del libero arbitrio da parte di Bella), e che ci trasporta da un horror universal anni ’30 ad un quadro espressionista (o impressionista), ad un mondo magico come quello di Alice nel paese delle meraviglie, e con disegni nel cielo che non chiedono di essere realistici, tutt'altro. 
	A completare il tutto gli incredibili costumi, i trucchi, ed il cast stellare, con Willem Dafoe e Mark Ruffalo in stato di grazia, e un'interpretazione sublime di Emma Stone. 
	I temi affrontati, quali il libero arbitrio, la crescita personale, le pulsioni sessuali, le convenzioni della società e le sue regole imposte, la crudeltà, la gelosia, il concetto di identità, sono importanti ed attuali. 
	Si rimane incollati allo schermo per oltre due ore, senza bisogno d'altro, affezionandosi a Bella e facendo il tifo per lei, imprigionata in un mondo maschile che cerca di trattenerla. Ma lei ha sete di conoscenza e di esperienze, ed una speranza nel suo cuore: che il mondo, e quindi le persone, possano diventare migliori.  [-] |  |  
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            | fioredizeus | lunedì 29 gennaio 2024 |  
            | sopravvalutato |  |  |  |  
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                        Il film è visivamente potenze e l’interpretazione di Emma Stone è efficace. Nel complesso, però, mi sembra infarcito di luoghi comuni e a tratti noioso, stanco nella sua ripetizione.
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            | tozkino | lunedì 29 gennaio 2024 |  
            | la parabola brutta... di bella   |  |  |  |  
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                        Dopo aver mietuto un grandissimo successo all’ ultima edizione del Festival di Venezia, il film di Yorgos Lanthimos, con Emma Stone, Povere Creature (Poor Things) dove si è aggiudicato il Leone d’oro, che come noto il premio più ambito della competizione. Da qualche giorno è il film è distribuito in tutto il mondo, attirando milioni di persone e valanghe di critiche, la stragrande maggioranza esaltanti, ma qua e là anche alcune pesanti stroncature: la curiosità e le aspettative anche per me erano tante. Ho deciso, come mio solito, di andare a vederlo. Debbo confessare che, non mi succeda quasi mai, dopo solo dieci minuti volevo alzarmi dalla poltrona e uscire… ma ho voluto resistere e arrivare fino alla fine.
                        [+]
                        
                     
                    
                        Dopo aver mietuto un grandissimo successo all’ ultima edizione del Festival di Venezia, il film di Yorgos Lanthimos, con Emma Stone, Povere Creature (Poor Things) dove si è aggiudicato il Leone d’oro, che come noto il premio più ambito della competizione. Da qualche giorno è il film è distribuito in tutto il mondo, attirando milioni di persone e valanghe di critiche, la stragrande maggioranza esaltanti, ma qua e là anche alcune pesanti stroncature: la curiosità e le aspettative anche per me erano tante. Ho deciso, come mio solito, di andare a vederlo. Debbo confessare che, non mi succeda quasi mai, dopo solo dieci minuti volevo alzarmi dalla poltrona e uscire… ma ho voluto resistere e arrivare fino alla fine. A caldo posso dire, e un po’ mi dispiace il tono che dovrò usare, che è uno dei film più brutti che abbai mai visto nella mia vita: un film davvero orribile, inutile e grottesco. Probabilmente farà incetta di Oscar (il fatto che abbia vinto a Venezia la dice lunga, sul mondo dei Premi, sulla Critica cinematografica e sui lauti interessi che corrono nel dorato mondo del cinema), ma io non devo piacere per forza a qualcuno, compio solo un piccolo servizio ai lettori del nostro Settimanale diocesano, spero non ottusamente, pronto al dialogo con chi non la pensa come me, cercando di essere sempre rispettoso delle sensibilità e del modo di pensare degli altri. Rimango dunque fermo nella mia prima impressione: un film assolutamente insufficiente, volgare e banale. Certo ci sono anche, sparsi nel lungometraggio, molti elementi e lati positivi e interessanti: i meravigliosi costumi vittoriani, le architetture gotiche e liberty, le continue citazioni felliniane, i lati anche comici e fantascientifici, la protesta mai velata contro l’imperante cultura maschilista, la colonna sonora, la recitazione (a tratti intensa) dei due protagonisti principali (Emma Stone e il grandissimo Willem Dafoe). Per il resto, ripeto un gran brutto film. Mi pare comunque che il film del greco Lanthimos volesse partire da un'idea interessante che però è rimasta in superficie: la presentazione di un rivoluzionario modo di intendere la personalità e l’universo esistenziale delle donne, il loro più profondo bisogno di dichiarare che sono assolutamente diverse dall’uomo. Ho l’impressione è che il regista abbia preso in prestito il talento di Tim Burton (specie in La fabbrica di cioccolato e Alice nel paese delle meraviglie) per trasformarlo a suo gusto e piacimento in una storiella dalla fantasmagorica e luccicante cornice (realizzata però quasi tutta con la computer graphic) con l’inganno.
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                        [+] rispettabile, ma...
                         (di fraullo)
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            | temat825 | lunedì 29 gennaio 2024 |  
            | tutto perfetto,eppure…   |  |  |  |  
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                        Un film intelligente, anche profondo, ben costruito e benissimo recitato. Tutto perfetto, no? Eppure...Eppure manca qualcosa, forse le esigenze didattiche della favola morale, se non addirittura le pretese del conte philosophique, alla fine lo rendono meccanico e sostanzialmente freddo, non pienamente coinvolgente.
 
 
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            | aldot | domenica 28 gennaio 2024 |  
            | un capolavoro   |  |  |  |  
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                        Un capolavoro. Personalmente non trovo un altro termine per descrivere questo ultimo film di Lanthimos. Sceneggiatura, regia, fotografia, scenografie, luci, musiche interpreti tutto concorre alla riuscita di un film curato che attraverso una favola racconta le profondità e le varietà dell'animo umano. Bravissimi gli interpreti, la Stone in primis.
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            |  | domenica 28 gennaio 2024 |  
            | terribile   |  |  |  |  
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                        [+] imbarazzante
                         (di paolorol)
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