fioredizeus
|
lunedì 29 gennaio 2024
|
sopravvalutato
|
|
|
|
Il film è visivamente potenze e l’interpretazione di Emma Stone è efficace. Nel complesso, però, mi sembra infarcito di luoghi comuni e a tratti noioso, stanco nella sua ripetizione.
|
|
[+] lascia un commento a fioredizeus »
[ - ] lascia un commento a fioredizeus »
|
|
d'accordo? |
|
enripanda
|
lunedì 29 gennaio 2024
|
uno spettacolo per gli occhi..e non solo!
|
|
|
|
Adattamento cinematografico di un romanzo di Alasdair Gray del 1992, Povere creature! racconta la storia di Bella Baxter, della sua "creazione” e delle sue avventure in giro per il mondo. Il regista, Yorgos Lanthimos, confezione un film facendo un uso sapiente di tre elementi: la musica (colonna sonora curata da Jerskin Fendrix), dissonante, primitiva, fuori dal comune, finalizzata a sottolineare la scoperta (si scopre il suono di uno strumento, ad esempio un pianoforte, come si scopre pian piano la forma del proprio corpo); le inquadrature, con alternanze del fish-eye e di bellissimi grandangolari (lo spettatore è di volta in volta spaesato, catturato, immerso in un'atmosfera surreale), con movimenti della cinepresa all'interno delle stanze, scatti a sorpresa che talvolta ci fanno sentire dei curiosi come nel dipinto Susanna e i vecchioni di Tintoretto; il colore, che arriva dopo una lunga sequenza in bianco e nero, che si carica di un significato concettuale (la conquista del libero arbitrio da parte di Bella), e che ci trasporta da un horror universal anni ’30 ad un quadro espressionista (o impressionista), ad un mondo magico come quello di Alice nel paese delle meraviglie, e con disegni nel cielo che non chiedono di essere realistici, tutt'altro.
[+]
Adattamento cinematografico di un romanzo di Alasdair Gray del 1992, Povere creature! racconta la storia di Bella Baxter, della sua "creazione” e delle sue avventure in giro per il mondo. Il regista, Yorgos Lanthimos, confezione un film facendo un uso sapiente di tre elementi: la musica (colonna sonora curata da Jerskin Fendrix), dissonante, primitiva, fuori dal comune, finalizzata a sottolineare la scoperta (si scopre il suono di uno strumento, ad esempio un pianoforte, come si scopre pian piano la forma del proprio corpo); le inquadrature, con alternanze del fish-eye e di bellissimi grandangolari (lo spettatore è di volta in volta spaesato, catturato, immerso in un'atmosfera surreale), con movimenti della cinepresa all'interno delle stanze, scatti a sorpresa che talvolta ci fanno sentire dei curiosi come nel dipinto Susanna e i vecchioni di Tintoretto; il colore, che arriva dopo una lunga sequenza in bianco e nero, che si carica di un significato concettuale (la conquista del libero arbitrio da parte di Bella), e che ci trasporta da un horror universal anni ’30 ad un quadro espressionista (o impressionista), ad un mondo magico come quello di Alice nel paese delle meraviglie, e con disegni nel cielo che non chiedono di essere realistici, tutt'altro.
A completare il tutto gli incredibili costumi, i trucchi, ed il cast stellare, con Willem Dafoe e Mark Ruffalo in stato di grazia, e un'interpretazione sublime di Emma Stone.
I temi affrontati, quali il libero arbitrio, la crescita personale, le pulsioni sessuali, le convenzioni della società e le sue regole imposte, la crudeltà, la gelosia, il concetto di identità, sono importanti ed attuali.
Si rimane incollati allo schermo per oltre due ore, senza bisogno d'altro, affezionandosi a Bella e facendo il tifo per lei, imprigionata in un mondo maschile che cerca di trattenerla. Ma lei ha sete di conoscenza e di esperienze, ed una speranza nel suo cuore: che il mondo, e quindi le persone, possano diventare migliori.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a enripanda »
[ - ] lascia un commento a enripanda »
|
|
d'accordo? |
|
fioredizeus
|
lunedì 29 gennaio 2024
|
sopravvalutato
|
|
|
|
Il film è visivamente potenze e l’interpretazione di Emma Stone è efficace. Nel complesso, però, mi sembra infarcito di luoghi comuni e a tratti noioso, stanco nella sua ripetizione.
|
|
[+] lascia un commento a fioredizeus »
[ - ] lascia un commento a fioredizeus »
|
|
d'accordo? |
|
tozkino
|
lunedì 29 gennaio 2024
|
la parabola brutta... di bella
|
|
|
|
Dopo aver mietuto un grandissimo successo all’ ultima edizione del Festival di Venezia, il film di Yorgos Lanthimos, con Emma Stone, Povere Creature (Poor Things) dove si è aggiudicato il Leone d’oro, che come noto il premio più ambito della competizione. Da qualche giorno è il film è distribuito in tutto il mondo, attirando milioni di persone e valanghe di critiche, la stragrande maggioranza esaltanti, ma qua e là anche alcune pesanti stroncature: la curiosità e le aspettative anche per me erano tante. Ho deciso, come mio solito, di andare a vederlo. Debbo confessare che, non mi succeda quasi mai, dopo solo dieci minuti volevo alzarmi dalla poltrona e uscire… ma ho voluto resistere e arrivare fino alla fine.
[+]
Dopo aver mietuto un grandissimo successo all’ ultima edizione del Festival di Venezia, il film di Yorgos Lanthimos, con Emma Stone, Povere Creature (Poor Things) dove si è aggiudicato il Leone d’oro, che come noto il premio più ambito della competizione. Da qualche giorno è il film è distribuito in tutto il mondo, attirando milioni di persone e valanghe di critiche, la stragrande maggioranza esaltanti, ma qua e là anche alcune pesanti stroncature: la curiosità e le aspettative anche per me erano tante. Ho deciso, come mio solito, di andare a vederlo. Debbo confessare che, non mi succeda quasi mai, dopo solo dieci minuti volevo alzarmi dalla poltrona e uscire… ma ho voluto resistere e arrivare fino alla fine. A caldo posso dire, e un po’ mi dispiace il tono che dovrò usare, che è uno dei film più brutti che abbai mai visto nella mia vita: un film davvero orribile, inutile e grottesco. Probabilmente farà incetta di Oscar (il fatto che abbia vinto a Venezia la dice lunga, sul mondo dei Premi, sulla Critica cinematografica e sui lauti interessi che corrono nel dorato mondo del cinema), ma io non devo piacere per forza a qualcuno, compio solo un piccolo servizio ai lettori del nostro Settimanale diocesano, spero non ottusamente, pronto al dialogo con chi non la pensa come me, cercando di essere sempre rispettoso delle sensibilità e del modo di pensare degli altri. Rimango dunque fermo nella mia prima impressione: un film assolutamente insufficiente, volgare e banale. Certo ci sono anche, sparsi nel lungometraggio, molti elementi e lati positivi e interessanti: i meravigliosi costumi vittoriani, le architetture gotiche e liberty, le continue citazioni felliniane, i lati anche comici e fantascientifici, la protesta mai velata contro l’imperante cultura maschilista, la colonna sonora, la recitazione (a tratti intensa) dei due protagonisti principali (Emma Stone e il grandissimo Willem Dafoe). Per il resto, ripeto un gran brutto film. Mi pare comunque che il film del greco Lanthimos volesse partire da un'idea interessante che però è rimasta in superficie: la presentazione di un rivoluzionario modo di intendere la personalità e l’universo esistenziale delle donne, il loro più profondo bisogno di dichiarare che sono assolutamente diverse dall’uomo. Ho l’impressione è che il regista abbia preso in prestito il talento di Tim Burton (specie in La fabbrica di cioccolato e Alice nel paese delle meraviglie) per trasformarlo a suo gusto e piacimento in una storiella dalla fantasmagorica e luccicante cornice (realizzata però quasi tutta con la computer graphic) con l’inganno.
[-]
[+] rispettabile, ma...
(di fraullo)
[ - ] rispettabile, ma...
[+] minestrone delirante di vari generi filmatografici
(di dn)
[ - ] minestrone delirante di vari generi filmatografici
[+] concordo
(di samanta)
[ - ] concordo
[+] film proprio brutto, polpettone sconclusionato
(di angel dax)
[ - ] film proprio brutto, polpettone sconclusionato
[+] incommentabile
(di tiziana miceli)
[ - ] incommentabile
[+] a noi ha fatto schifo
(di nicoletta)
[ - ] a noi ha fatto schifo
[+] un film non deve per forza piacere a tutti
(di michele voss)
[ - ] un film non deve per forza piacere a tutti
[+] pasolini
(di paolorol)
[ - ] pasolini
[+] critica riduttiva
(di licia)
[ - ] critica riduttiva
|
|
[+] lascia un commento a tozkino »
[ - ] lascia un commento a tozkino »
|
|
d'accordo? |
|
temat825
|
lunedì 29 gennaio 2024
|
tutto perfetto,eppure…
|
|
|
|
Un film intelligente, anche profondo, ben costruito e benissimo recitato. Tutto perfetto, no? Eppure...
Eppure manca qualcosa, forse le esigenze didattiche della favola morale, se non addirittura le pretese del conte philosophique, alla fine lo rendono meccanico e sostanzialmente freddo, non pienamente coinvolgente.
|
|
[+] lascia un commento a temat825 »
[ - ] lascia un commento a temat825 »
|
|
d'accordo? |
|
aldot
|
domenica 28 gennaio 2024
|
un capolavoro
|
|
|
|
Un capolavoro. Personalmente non trovo un altro termine per descrivere questo ultimo film di Lanthimos. Sceneggiatura, regia, fotografia, scenografie, luci, musiche interpreti tutto concorre alla riuscita di un film curato che attraverso una favola racconta le profondità e le varietà dell'animo umano. Bravissimi gli interpreti, la Stone in primis.
|
|
[+] lascia un commento a aldot »
[ - ] lascia un commento a aldot »
|
|
d'accordo? |
|
|
domenica 28 gennaio 2024
|
terribile
|
|
|
|
[+] imbarazzante
(di paolorol)
[ - ] imbarazzante
|
|
[+] lascia un commento a »
[ - ] lascia un commento a »
|
|
d'accordo? |
|
adele nardulli
|
domenica 28 gennaio 2024
|
nuovi equilibri tra donna e uomo
|
|
|
|
Tutto detto, Bella protagonista fantastica dentro e fuori, musiche, scenografie e costumi sconvolgenti, riferimenti intertestuali, un vero capolavoro di ricerca interiore e sociale, tutto detto, nessuno parla della figura credo più innovativa del film, il ricercatore, promesso sposo di Bella, che, apparentemente sempre sullo sfondo, è in realtà uno dei suoi deus ex machina.
Da una parte, God, il creatore fisico, dall'altra Max, il timido ma coraggioso “spettatore” della mirabolante evoluzione di Bella.
[+]
Tutto detto, Bella protagonista fantastica dentro e fuori, musiche, scenografie e costumi sconvolgenti, riferimenti intertestuali, un vero capolavoro di ricerca interiore e sociale, tutto detto, nessuno parla della figura credo più innovativa del film, il ricercatore, promesso sposo di Bella, che, apparentemente sempre sullo sfondo, è in realtà uno dei suoi deus ex machina.
Da una parte, God, il creatore fisico, dall'altra Max, il timido ma coraggioso “spettatore” della mirabolante evoluzione di Bella. Uno spettatore che, proprio nella sua apparente debolezza, ne rispetta la libertà - il libero arbitrio concessole dal "padre" - e ne favorisce quindi la crescita nel mondo. E' presente ovunque nella vita della protagonista, da osservatore scientifico a complice dell'aberrante e burlesca "operazione" finale, ed è quello che, in fin dei conti, Bella sceglie sempre, rifugge e poi ricerca, fino al simil-bucolico quadretto di vita finale.
Una proposta per l'Uomo di oggi, confuso dal rivoluzionario e spesso poco "elegante" dirompere del nuovo Femminile, che sia in grado di affiancar dignitosamente e costruttivamente la libera espressione e affermazione della Donna moderna.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a adele nardulli »
[ - ] lascia un commento a adele nardulli »
|
|
d'accordo? |
|
cardclau
|
domenica 28 gennaio 2024
|
un re nudo!
|
|
|
|
Il film Povere creature (Poor things) di Yorgos Lanthimos ha vinto il Leon d’oro alla mostra del cinema di Venezia 2023. Cerchiamo di capire il perché. Dipende forse dalla storia originale che racconta? Ma mi sembra una brutta copia del Frankenstein di Mary Wollstonecraft Shelley; nel racconto originale c’era una potente componente affettiva legata al tentativo di elaborare il senso di colpa di ‘avere ucciso’ la madre alla nascita (che era morta di sepsi puerperale dando alla luce la figlia) che qui manca. Sostituita da un incesto rivisitato in cui la madre non giace più col figlio, ma riceve il trapianto del cervello fetale del figlio. E la scienza? Assurge a livello di Dio (così Bella chiama il suo ‘creatore’, il Dr.
[+]
Il film Povere creature (Poor things) di Yorgos Lanthimos ha vinto il Leon d’oro alla mostra del cinema di Venezia 2023. Cerchiamo di capire il perché. Dipende forse dalla storia originale che racconta? Ma mi sembra una brutta copia del Frankenstein di Mary Wollstonecraft Shelley; nel racconto originale c’era una potente componente affettiva legata al tentativo di elaborare il senso di colpa di ‘avere ucciso’ la madre alla nascita (che era morta di sepsi puerperale dando alla luce la figlia) che qui manca. Sostituita da un incesto rivisitato in cui la madre non giace più col figlio, ma riceve il trapianto del cervello fetale del figlio. E la scienza? Assurge a livello di Dio (così Bella chiama il suo ‘creatore’, il Dr. Godwin Baxter), con l’arroganza del potere di chi ‘sa’, ha sempre una risposta a tutto, a disdegno dei pochissimi che non sono alla ‘sua altezza’. Ma forse fondamento della conoscenza è l’umiltà. Bella? Certo Emma Stone ha una parte impegnativa, è come un bebè che deve apprendere tutto dalla vita, ma parte svantaggiata: non ha una madre, e il padre è fondamentalmente uno psicopatico, degno figlio di suo padre. Tutto si limita alla stimolazione di quello che ha in mezzo alle gambe, noioso sebbene piaccia al pubblico. Godwin Baxter? Willem Dafoe reso amimico da una plastica facciale mal riuscita, ripete il suo cliché dall’inizio alla fine. Parla di sentimenti ma è un’anaffettivo. La coreografia? Dove un pesante barocco si mescola con i soliti, essenzialmente frigidi, effetti speciali. Forse si tratta tutto di ironia? Potrebbe trattarsi di ironia tragica (nel teatro greco antico, il presagio della catastrofe) che stride col finalino familiare, con l’ex marito che ha ricevuto il trapianto di un cervello di capra … Yorgos Lanthimos è un Re che ha stregato i suoi valutatoti. Un Re nudo
[-]
[+] scontato
(di plgrulla)
[ - ] scontato
|
|
[+] lascia un commento a cardclau »
[ - ] lascia un commento a cardclau »
|
|
d'accordo? |
|
|