moviepillows_
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martedì 20 febbraio 2024
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povere creature!, il film che è già un cult
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Bella Baxter è una donna adulta ma ha l’età mentale di un neonato. Il Dr. Godwin Baxter, il Frankenstein di turno, scienziato porco ortodosso dalla mente brillante, l’ha ripescata incinta dalle acque del fiume e per riportarla in vita le ha trapiantato il cervello del feto che portava in grembo. E così, Bella, nonostante il corpo di una 35 enne, deve imparare tutto da capo, dalle azioni più semplici, come camminare e mangiare, a quelle più complesse, come parlare o come comportarsi in presenza di estranei. Completamente priva di inibizione, Bella decide di partire alla scoperta del mondo e del suo corpo insieme a Dankan che pensa di sfruttarla a suo vantaggio e finirà invece stregato da quella donna, inclassificabile e libera.
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Bella Baxter è una donna adulta ma ha l’età mentale di un neonato. Il Dr. Godwin Baxter, il Frankenstein di turno, scienziato porco ortodosso dalla mente brillante, l’ha ripescata incinta dalle acque del fiume e per riportarla in vita le ha trapiantato il cervello del feto che portava in grembo. E così, Bella, nonostante il corpo di una 35 enne, deve imparare tutto da capo, dalle azioni più semplici, come camminare e mangiare, a quelle più complesse, come parlare o come comportarsi in presenza di estranei. Completamente priva di inibizione, Bella decide di partire alla scoperta del mondo e del suo corpo insieme a Dankan che pensa di sfruttarla a suo vantaggio e finirà invece stregato da quella donna, inclassificabile e libera.
Pur essendo prodotto dalla Disney, Povere Creature non è il solito film hollywoodiano. Il film di Lanthimos è sfacciato, grottesco, erotico. Pensandoci, “la società corretta ormai non esiste più”!
Caratterizzato da scenografie surreali simili a quadri viventi, il film alterna il bianco e nero al colore, facendo risaltare i momenti topici con una colonna sonora disturbante, piena di suoni identici e ripetuti. Celebre la scena in cui Bella scopre la povertà, guardandola dall’alto di una torre come se il basso fosse l’inferno in terra e l’alto il paradiso riservato solo a pochi.
Mettendo ancora una volta al centro la violenza e la crudeltà dell’uomo quale leitmotiv dei suoi film, il regista greco è riuscito stavolta a far riflettere anche su tematiche di più ampio spettro come il libero arbitro, il divario tra ricchi e poveri, e l’emancipazione femminile.
Vincitore di 2 Golden Globe e candidato a 10 Premi Oscar (tra cui Miglior attrice protagonista) è il primo film inusuale e scorretto prodotto da una major che non si vedeva da tempo. E affinché grandi star come Emma Stone e Mark Ruffalo ne facciano parte ci è voluto un vero outsider del cinema come Yorgos Lanthimos!
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nino pellino
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domenica 18 febbraio 2024
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pellicola gretta, troppo esplicita e grossolana
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Sono andato a vedere questo film spinto dai commenti entusiasti e da vari premi che esso ha ricevuto nel corso di questi mesi. Al termine della visione, purtroppo sono rimasto enormemente deluso e mi dispiace dirlo. E questo non tanto per la tematica trattata, per carità, è giusto ribadire il diritto all'emancipazione femminile dopo secoli di repressione subita a causa del patriarcato imperante ne corso della storia, ma il mio personale disappunto è per lo stile grossolano e di evidente "americanata" con cui viene trattato l'argomento. Il regista puntualizza in maniera marcata, quasi maniacale, il discorso sul sesso e lo fa con un'ironia puerile, troppo esplicita, quasi infantile.
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Sono andato a vedere questo film spinto dai commenti entusiasti e da vari premi che esso ha ricevuto nel corso di questi mesi. Al termine della visione, purtroppo sono rimasto enormemente deluso e mi dispiace dirlo. E questo non tanto per la tematica trattata, per carità, è giusto ribadire il diritto all'emancipazione femminile dopo secoli di repressione subita a causa del patriarcato imperante ne corso della storia, ma il mio personale disappunto è per lo stile grossolano e di evidente "americanata" con cui viene trattato l'argomento. Il regista puntualizza in maniera marcata, quasi maniacale, il discorso sul sesso e lo fa con un'ironia puerile, troppo esplicita, quasi infantile. E peggio ancora, lo fa ironizzando sulle debolezze maschili, attraverso uno stile stucchevole e fin troppo prevedibile: c'è lo scienziato eunuco, il cliente di una casa di appuntamento che soffre di eiaculazione precoce, un tiranno dittatore che alla fine viene ridotto a ragionare, per punizione, come una capra e così via con altri esempi. Proprio come l'odiosa e gretta comicità alla Paolo Bonolis che si fa bello, ridicolizzando gli altri. Ma si sa che il film americano per trasmettere dei messaggi lo fa troppo elementarmente e solo attraverso le immagini, le azioni, più che con lo spessore interpretativo ( di cui solo il Cinema italiano a mio parere resta primo al mondo in tale senso), attraendo pertanto lo spettatore proprio come se fosse un bambino a cui rimboccare il cucchiaino di minestra per spingerlo a mangiare. E poi cosa mai ha imparato la protagonista nel suo processo di emncipazione? A fare la prostituta dentro una casa di appuntamenti? Ma per carità, questo film chiamatelo pure un capolavoro, per me non meriterebbe neanche una stella, anzi forse al massimo si proprio perchè, perlomeno, la scenografia è bella
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ariep
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giovedì 15 febbraio 2024
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la scienza prima di tutto. ( cit. godwin )
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Film stranamente vietato ai minori di 14 e non 18, per ovvie ragioni che non occore spiegare.
La colonna sonora l'ho apprezzata molto come i costumi e le ambientazioni, grande interpretazione di Dafoe, Emma Stone è un attrice che non ho presente ma immagino abbia fatto un buon lavoro, Mark Rufallo ha fatto sicuremente ridere come il film in generale. Può essere interessante vedere la gente che si scandalizza in sala. A tratti grottesco, surreale, assurdo e al tempo stesso comico. Un film da fuori di testa! Da vedere per farsi due risate.
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costantino rover
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lunedì 12 febbraio 2024
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tra giulio verne e pinocchio; film non memorabile
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Non c'è niente da fare… da quando gli americani hanno perso gli immigrati (tedeschi e italiani) capaci di fare cinema (perché dotati di cultura sopraffina), dimostrano tutta la loro infantilità al costo di capitali astronomici, utili soltanto a imbellettare opere che dal loro punto di vista sono titaniche, ma che di fatto riducono a storielle alla loro portata.
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Non c'è niente da fare… da quando gli americani hanno perso gli immigrati (tedeschi e italiani) capaci di fare cinema (perché dotati di cultura sopraffina), dimostrano tutta la loro infantilità al costo di capitali astronomici, utili soltanto a imbellettare opere che dal loro punto di vista sono titaniche, ma che di fatto riducono a storielle alla loro portata.
Questa rivisitazione grottesca di Pinocchio con le ormai dovute correzioni moraliste di carattere “inclusivo” piace per la qualità realizzativa, più che per quella narrativa.
Quale favoletta sorretta dagli effetti visivi e dalle scenografie alla Giulio Verne (a suon di milioni son capaci tutti e ci si aspetta di più), sarebbe potuta durare una nezz'ora buona in meno senza che si sentisse la differenza.
Eccezionali le interpretazioni dei due protagonisti; un paio di attori di contorno più interessanti di quelli vacui scelti per il militare, a fondo storia e per la seconda ragazzina, avrebbero dato maggiore lustro al film.
Non memorabile.
Colonna sonora sufficiente fino alle prime scene; poi veramente ridondante, tediosa e superflua.
Voto 10 ai costumi.
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costantino rover
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lunedì 12 febbraio 2024
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una favoletta sorretta da effetti e verne
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Non c'è niente da fare… da quando gli americani hanno perso gli immigrati (tedeschi e italiani) capaci di fare cinema (perché dotati di cultura sopraffina), dimostrano tutta la loro infantilità al costo di capitali astronomici, utili soltanto a imbellettare opere che dal loro punto di vista sono titaniche, ma che di fatto riducono a storielle alla loro portata.
Quale favoletta sorretta dagli effetti visivi e dalle scenografie alla Giulio Verbe, sarebbe potuta durare una nezz'ora buona in meno.
Eccezionali le interpretazioni dei due protagonisti; un paio di attori di contorno più interessanti di quelli scelti per il militare a fondo storia e per la seconda ragazzina, avrebbero dato maggiore valore al film.
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Non c'è niente da fare… da quando gli americani hanno perso gli immigrati (tedeschi e italiani) capaci di fare cinema (perché dotati di cultura sopraffina), dimostrano tutta la loro infantilità al costo di capitali astronomici, utili soltanto a imbellettare opere che dal loro punto di vista sono titaniche, ma che di fatto riducono a storielle alla loro portata.
Quale favoletta sorretta dagli effetti visivi e dalle scenografie alla Giulio Verbe, sarebbe potuta durare una nezz'ora buona in meno.
Eccezionali le interpretazioni dei due protagonisti; un paio di attori di contorno più interessanti di quelli scelti per il militare a fondo storia e per la seconda ragazzina, avrebbero dato maggiore valore al film.
Non memorabile.
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weachilluminati
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domenica 11 febbraio 2024
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fantascienza esistenziale
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Con la presente formulo una recensione che è molto differente dalla critica prevalente fatto di circa 20 recensioni del film poveri creature !
il progetto è ambiziosa
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Con la presente formulo una recensione che è molto differente dalla critica prevalente fatto di circa 20 recensioni del film poveri creature !
il progetto è ambiziosa
riflessione sulla nostra stessa esistenza .
Laragazza protagonista è perfetta,bella e interessante: la regia ci propone è una riflessione forte sulla vita con tutte le possibili variazioni possono emergere nel corso dell'evoluzione dei tempi.
Non ho problemi a attribuire questo film un valore di quattro stelle sul 5 e sono profondamente contrario alla critica prevalente che tendono a sminuire in modo rilevante il valore di questo film .
Ricordo il contenuto esistenziale proposto dal regista che sembra dire che nulla è mai scontato e le mille possibilità dell'essere sono sempre a disposizione per tutti; questa recensione avviene dopo aver visto il film in sala In data 11 febbraio faccio presente che gli altri spettatori che erano insieme a me tutti hanno anche loro espresso parere favorevoli su questo film che consiglio a tutti di andare a vedere in sala
cordialmente weachilluminati
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maramaldo
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domenica 11 febbraio 2024
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things
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si traduce COSE. Oggetti, non soggetti. Cosalità, Sachlickeit, volendo giocare al piccolo metafisico. Film che già nei titoli crea problemi.
Mi chiedo se il cast, prima di intraprendere le interpretazioni, fu informato di quel che si voleva veramente dire. Personaggi negativi del tutto innocui, bonari, alcuni infantili e indifesi. Persino simpatici, Godwin, deturpato alla buona con imbastiture da sarta, pacioso come un pensionato, coccola le creature, si rammarica di non procreare alla vecchia maniera, vittoriano davvero.
Film pregevole per maestria, suggestione, inventiva. "Brutto" è chi lo ha fatto, nell'anima.
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si traduce COSE. Oggetti, non soggetti. Cosalità, Sachlickeit, volendo giocare al piccolo metafisico. Film che già nei titoli crea problemi.
Mi chiedo se il cast, prima di intraprendere le interpretazioni, fu informato di quel che si voleva veramente dire. Personaggi negativi del tutto innocui, bonari, alcuni infantili e indifesi. Persino simpatici, Godwin, deturpato alla buona con imbastiture da sarta, pacioso come un pensionato, coccola le creature, si rammarica di non procreare alla vecchia maniera, vittoriano davvero.
Film pregevole per maestria, suggestione, inventiva. "Brutto" è chi lo ha fatto, nell'anima. Anch'io scansai Lanthimos dopo The Lobster. Non per altro ma per igiene mentale, un depresso non può che deprimerti. Scoprii la distopia, percezione di malessere attuale prima di un arzigogolo su un futuro che,
stando così le cose, sarà comunque disastroso. L'ateniese ha del Greco la fisima dell'ineluttabile fato di tragedia. Oltre a ciò, secerne acredine, mastica amaro, cerca un cupio dissolvi. Lo ascriverei, pertanto, ai Balcanici. Senza offesa, orgogliosi e coraggiosi ma ingestibili sotto qualsiasi impero o cultura, riottosi e ribaldi in ogni temperie, da non andarci a braccetto.
La Stone? Non l'ho sublimata quando sgambettava sveltina, figurarsi ora che ballonzola. Però, mi è sempre piaciucchiata, Emmina, "la ragazza dagli occhi verdi". Solo giorni fa, ramingando con Klimt, l'ho collegata a La fille aux yeux verts. Il curioso è che sospetto che anche Yorgos l'abbia osservato. Notevole la somiglianza ma guardate alle spalle, in alto a sinistra. Matisse dimentica i suoi verdi inconfondibili e impiastriccia un biancastro gelido, mortuario. Un cadavere amputato su cui si scorge una cosa, anzi un coso. Lo maneggia nel film Bella, blandamente incuriosita, deve ancora crescere.
E' quando cresce che sorge il dramma. Quando donna si appropria finalmente di sè. Che fa? che ti fa? come ti riduce il maschietto dianzi vispo e preponderante? Ghiaccio le sue pupille, fissità di civetta, totem enigmatico, dietro s'indovina il vuoto.
Lanthimos vuole confonderci idee che nemmeno lui ha. Si affida a espedienti inventati da Playboy: i sentimenti si esprimono, i valori si proclamano esponendo il pubic hair. Rimane comunque limitato nella faccenda. Figurazioni semplici, elementari, accessibili a chiunque, avrei detto normali. Non insegno niente a nessuno ma mi sarei inoltrato in un grottesco più intricato, avrei apprezzato un kamasutra advanced.
Il film fin dal titolo deriva dal romanzo Poor Things. Tradotto da noi, pensate, dapprima con Poveracci. La parlata, l'inflessione borgatara che imperversa ancor prima del populismo di Pasolini. Poi ricondotto a Povere creature come il film. Di ambedue, travisati contenuti e messaggi. Tuttavia non mi dispiace. Mantiene l'illusione che siamo capaci di generare, di produrre non solo cose o fatti ma perfino esseri viventi in natura.
P.S. L'autore del romanzo è uno Scozzese non proprio mellow. Di sinistra a tempo pieno, secessionista non quaraquaquà, senza dubbio antieuropa e antiatlantico. Sano di mente, non mugugna da misogino frustrato ma non aspettatevi un corifeo del femminismo.
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[+] pardon
(di luca)
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[+] hahaha
(di paolorol)
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carlo
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domenica 11 febbraio 2024
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non mi uniformo
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a tutti i commenti entusiastici che ho letto. Se questo è da 5 stelle al Cacciatore o Apocalipse Now ed altri quante stelle dobbiamo dare.
Il regista si è fatto prendere un po' la mano dal lato sessuale, un po' pletorico. Gli esteti delle inquadrature con il grandangolo si
mostrano felici forse misurandolo con le fiabe della loro infanzia. Io un bel po' meno.
[+] quante stelle
(di samanta)
[ - ] quante stelle
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