La promessa di aggiornare le commedie papaline di Luigi Magni e lo spirito del Marchese del Grillo si arena in una comoda e amorfa riproposizione del Canto di Natale: peccato
di Lorenzo Ciofani La Rivista del Cinematografo
A suo modo, Il principe di Roma certifica lo stato attuale della commedia italiana. Non tanto perché il film di Edoardo Falcone sia particolarmente memorabile o deprecabile, quanto per la sua capacità di offrire elementi che lo rendono un caso istruttivo: lo sguardo deferente fino all'inettitudine a un glorioso passato alle spalle; la volontà di seguire - proprio "come si faceva una volta" - la parabola di un mascalzone senza prendersi carico fino in fondo della negatività; l'incapacità di svincolarsi dalla timidezza moraleggiante e dalla pigrizia del finale rassicurante. [...]
di Lorenzo Ciofani, articolo completo (3661 caratteri spazi inclusi) su La Rivista del Cinematografo 16 ottobre 2022
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