"Vortex": il film più intimo di Gaspar Noé tra split screen e presagi di morte. Con un inedito Dario Argento
di Gioele Barsotti Cinemonitor.it
"La vita non è altro che un sogno", afferma Dario Argento, parafrasando Edgar Allan Poe, all'interno di una delle prime sequenze di "Vortex", l'ultimo lungometraggio del regista franco-argentino Gaspar Noé. Un sogno che, trasformandosi progressivamente in incubo, si fa presagio di morte. Nella sua prima prova attoriale il maestro del brivido interpreta un anziano scrittore che assiste all' inesorabile declino della salute di sua moglie, impersonificata da Françoise Lebrun. Il figlio della coppia (Alex Lutz), tossicodipendente, cerca di mediare senza successo tra le posizioni dei due anziani, logorato dal rapido decadimento della condizione medica della madre, un'ex psichiatra che si prescrive da sola gli psicofarmaci. [...]
di Gioele Barsotti, articolo completo (3316 caratteri spazi inclusi) su Cinemonitor.it 3 luglio 2022