Olga |
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Un film di Elie Grappe.
Con Anastasia Budiashkina, Sabrina Rubtsova, Caterina Barloggio, Thea Brogli.
continua»
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 87 min.
- Svizzera, Ucraina, Francia 2021.
- Wanted
uscita giovedì 8 giugno 2023.
MYMONETRO
Olga
valutazione media:
3,25
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Acrobazie parallele
di Fabio Ferzetti L'Espresso
Olga ha 15 anni e quando è contenta va a dormire catapultandosi a letto con un salto mortale. Sua madre fa la giornalista e i salti mortali deve farli per non farsi ammazzare. Olga e sua madre infatti vivono a Kiev, nel 2013, ma non per molto. La madre ha pubblicato qual che inchiesta di troppo sulla corruzione e gliel'hanno giurata. Inoltre la piccola Olga, fisico compresso e sguardo inafferrabile, è una promessa della ginnastica artistica (l'attrice, formidabile Anastasia Budia shkina, è una vera atleta come tutte le altre nel film). Deve prepararsi per i campiona ti europei, forse qualificarsi per le Olimpiadi. Perché restare in quella città sempre più pericolosa quando può raggiungere la famiglia del padre, in Svizzera, e allenarsi con l'equipe elvetica? Ci sono film così pieni di idee che rischiano di perdersi. E altri dove le idee sono così nitide e circoscritte che finiscono per imporsi. Esordio di uno svizzero nato nel 1994, premiato nel 2021 alla prestigiosa Semaine de la Critique di Cannes, "Olga" appartiene alla seconda categoria. Tutto infatti riposa sulla posizione, visiva ancor prima che drammaturgica, tra due mondi lontanissimi ma resi indissolubili dalla regia. Due mondi, cioè due Paesi, e due regimi visivi, riuniti nella vita della protagonista. Tolti prologo e epilogo, l'Ucraina appare solo sugli schermi di computer e cellulari. E li che seguiamo lo scoppio della rivolta di piazza Maidan, i manifestanti sempre più numerosi, gli scontri sempre più violenti. Con le ripercussioni che si possono immaginare sulla povera Olga, dilaniata dai sensi di colpa per i privilegi di cui gode e i pericoli, presto re ali, corsi da sua madre e dall'intera Ucraina. A rendere così emozionante il film però non sono gli sviluppi tutt'altro che imprevedibili di questo elementare schema narrativo, ma il modo in cui il che regista, viene da studi di musica classica, sfrutta ogni differenza tra i due mondi per portarci nella mente e nel cuore di Olga. Se da Kiev arrivano solo video caotici e confusi, la Svizzera è un trionfo di ordine e organizza zione. Se le piazze ucraine riprese "in diretta" sono il luogo della contestazione e della perdita di controllo, le acrobazie compiute da Olga e dalle altre giovanissime ginnaste, culminanti nel famigerato "jaeger", sono caratterizzate da un controllo fisico e registico totali. Che esalta le prove ginniche delle ragazze, e le relative difficoltà, in un vortice di contrasti e rimandi che traduce in ritmo, movimenti, figure, conflitti interiori della protagonista. La guerra in Ucraina produrrà film più complessi e maturi. Ma "Olga" la accorda al battito universale di un'adolescente. In sala dall'8 giugno.
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