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Kate è un monumento all’importanza per i mestieranti di riconoscere i propri limiti e il valore di saper stare al proprio posto. La sua salvezza è che è uscito un mese dopo Gunpowder Milkshake che era molto, ma molto, ma molto peggio e che se non altro si lascia guardare, ha almeno un paio di coreografie accettabili e non lesina sulla violenza.
Mary Elizabeth Winstead è Kate, un’assassina prezzolata addestrata fin da bambina per essere la migliore in quello che fa, al costo di un’infanzia traumatica e un’esistenza votata alla solitudine. Il suo unico amico, nonché handler, nonché figura paterna è Woody Harrelson, il volto affabile dell’organizzazione segreta che ha reso Kate un’assassina. Durante una missione che sembrava facile facile, Kate uccide una persona che non avrebbe dovuto uccidere, rendendo orfana una bambina e innescando una reazione a catena che porterà il sottobosco del crimine organizzato a volere la sua testa.
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