Una donna si trova a dover affrontare la polizia sovietica. Espandi ▽
Unione Sovietica anni '50. Natasha e Olga lavorano nella mensa di un Istituto di ricerca segreto. La mensa è il luogo da cui tutti finiscono per passare, compresi gli scienziati. Con uno di essi, il francese Luc Bigé, la donna ha un rapporto sessuale in un momento in cui è decisamente ubriaco. I servizi segreti lo verranno a sapere e Natasha verrà umiliata e forzata a divenire una spia.
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Da una storia vera, un film realistico e perfettamente sintonizzato con i dubbi e la paure di un'adolescente.
Drammatico,
Svizzera,
Ucraina,
Francia 2021.
Durata 87 Minuti. Consigli per la visione:
2013. Una ginnasta di 15 anni è divisa tra la Svizzera, dove si allena, e l'Ucraina, dove sua madre, una giornalista, segue gli eventi di Euromaidan. Espandi ▽
Olga, basato su una storia vera, è stato girato prima e dopo la pandemia, con in mezzo una lunga pausa dovuta al lockdown, e il percorso di riprese ha visto la situazione ucraina precipitare. Il regista franco-svizzero Elie Grappe aveva solo 22 anni quando ha iniziato a scrivere la sceneggiatura, e ha concluso le riprese appena 27enne: probabilmente la sua giovane età gli ha consentito di sintonizzarsi perfettamente con i dubbi e la paure di un’adolescente che, oltre al consueto carico emotivo legato all’età, deve confrontarsi con una situazione politica difficile, con la preoccupazione per un genitore costantemente in pericolo, e con la tensione per le gare sportive in arrivo. Grappe racconta molto bene le lealtà divise all’interno della mente della ragazza, che ha tutto il diritto di investire sul suo futuro sportivo ma anche tutto il rimpianto di doverlo fare lontana da Kiev e da sua madre. In questo senso il film di Grappe, già narrativamente riuscito, diventa efficace metafora di una situazione comune a molti e dolorosamente attuale.
La consacrazione di un regista capace di elaborare la storia contemporanea. Questa volta però ha rischiato di estetizzare la violenza.
Drammatico,
Ucraina 2021.
Durata 125 Minuti. Consigli per la visione:
Un chirurgo ucraino torna a casa dopo esser stato catturato e torturato dalle forze militari russe. Espandi ▽
Partito volontario per la guerra nel Donbass, il chirurgo di Kiev Serhiy finisce per errore nelle mani delle forze militari russe e viene fatto prigioniero. Tenuto in vita per le sue competenze mediche, l’uomo assiste impotente a scene di tortura e violenza inaudita, aiutando i suoi carcerieri a smaltire i cadaveri degli altri prigionieri torturati. Fra questi anche Andrii, nuovo compagno dell’ex moglie, molto amato anche da sua figlia, ragazzina innocente e ingenua. Tornato a Kiev, Serhiy sceglie di stare al fianco della figlia e di aiutarla ad accettare l’idea della morte di Andrii.
Il film arriva come una consacrazione, come la conferma di una voce definita e riconoscibile capace di elaborare la realtà e la storia contemporanee in termini visivi e concettuali. Peccato che il film metta a nudo i limiti di un approccio che rischia di estetizzare la violenza o, peggio ancora, di mostrarne la pura superficie.
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