David Bowie senza bellezza, e senza la sua musica: Gabriel Range firma una missione impossibile. Alla Festa di Roma
di Federico Pontiggia La Rivista del Cinematografo
Si può fare un film su David Bowie con un attore brutto o, se preferite, non bello come lui era a incarnare David Bowie? Soprattutto, si può fare un film su David Bowie senza le canzoni di David Bowie? Se vi piacciono, per così dire, le emozioni forti, Stardust è il vostro film.
In cartellone alla Festa del Cinema di Roma, regia di Gabriel Range, dà a Johnny Flynn (Emma) il compito di incarnare il ventiquattrenne Bowie che nel 1971 parte per l'America per promuovere il nuovo disco, The Man Who Sold the World. [...]
di Federico Pontiggia, articolo completo (1954 caratteri spazi inclusi) su La Rivista del Cinematografo 16 ottobre 2020