Odio l'estate

Antonella Gaeta

Alcune considerazioni sul ritorno-reunion del trio al cinema. Aldo, Giovanni e Giacomo sono diventati molto più mansueti di come li ricordavamo. Proprio sulla scia della memoria questo film, diretto dal ritrovato Massimo Venier, regista dei momenti più belli dalla televisione al cinema, all'enorme successo di Tre uomini e una gamba, per intendersi, si gioca. Non perché lo sia propriamente, ma perché viene richiamata quella dei topos, se così vogliamo definirli, della storia cinematografica di Aldo, Giovanni e Giacomo: il viaggio, l'estate, l'eterogeneità, l'incompatibilità, la riconciliazione, il tempo, persino la partita di pallone in spiaggia (una delle nostre, di Puglia travestita da isola, dove è stato interamente girato). E questo non è un male, perché Odio l'estate (e nessuno di loro la odia veramente) finisce per essere una carezza, perdonabilmente schematica certo, ma piacevole, da vivere come un tratto di vacanza in una casa da condividere, dove imparare la spicciola convivenza dei ripiani del frigorifero, ma anche il piacere dello stare insieme. Menzione speciale alle musiche di Brunori Sas e alla riuscita composizione del cast trifamiliare con, "le mogli" Lucia Mascino, Carlotta Natoli e da Maria Di Biase e partecipazione straordinaria di Michele Placido e Massimo Ranieri (e capirete perché).
Da La Repubblica, 21 febbraio 2020


di Antonella Gaeta, 21 febbraio 2020