jaylee
|
domenica 8 dicembre 2019
|
agatha christie 2.0
|
|
|
|
Dopo il remake ufficiale di un classico di Agatha Christie lo scorso anno (Assassinio Sull’Orient Express, al quale seguirà Assassinio Sul Nilo nel 2020), arriva sugli schermi la versione bootleg, ad opera del Rian Johnson de Gli Ultimi Jedi.
Bootleg perché si tratta questo Knives Out (con un titolo italiano fin troppo prosaico), di fatto ricorda in pieno la trilogia di Agatha Christie dal 1974 al 1982, con un vecchio patriarca morto stecchito; una famiglia piena di moventi e segreti; un detective dall’accento e dal nome esotico e dall’acume quasi sovrannaturale. Tutto rivisitato e trasportato ai giorni nostri, con l’aggiunta (più o meno politica) della co-protagonista della storia, una giovane infermiera immigrata dal Sudamerica, che si rivelerà quasi subito ben più che una semplice Watson per il nostro Sherlock/Poirot.
[+]
Dopo il remake ufficiale di un classico di Agatha Christie lo scorso anno (Assassinio Sull’Orient Express, al quale seguirà Assassinio Sul Nilo nel 2020), arriva sugli schermi la versione bootleg, ad opera del Rian Johnson de Gli Ultimi Jedi.
Bootleg perché si tratta questo Knives Out (con un titolo italiano fin troppo prosaico), di fatto ricorda in pieno la trilogia di Agatha Christie dal 1974 al 1982, con un vecchio patriarca morto stecchito; una famiglia piena di moventi e segreti; un detective dall’accento e dal nome esotico e dall’acume quasi sovrannaturale. Tutto rivisitato e trasportato ai giorni nostri, con l’aggiunta (più o meno politica) della co-protagonista della storia, una giovane infermiera immigrata dal Sudamerica, che si rivelerà quasi subito ben più che una semplice Watson per il nostro Sherlock/Poirot. Chi è stato?
Spendere di più sulla trama sarebbe uno spoiler di per sé, tanto che a dire la verità non ce né ulteriore bisogno: si tratta del più classico Whodunnit, che, tolto appunto il tentativo (non troppo riuscito, secondo noi) di Kenneth Branagh di un paio di anni fa, aveva visto estinto il proprio genere persino in TV. Ma si sa, Hollywood ormai ricicla tutto, e non proprio per motivi ambientalistici.
A dire la verità, però questa Cena Con Delitto è un piatto piuttosto riuscito. Riuscito per il ritmo, riuscito per il twist piuttosto imprevisto di depistaggio, riuscito per gli attori davvero in palla: un Daniel Craig finalmente emancipato dal ruolo di James Bond che qui duetta benissimo con la co-protagonista Ana De Armas, che incidentalmente o meno, troverà nel 26° episodio della saga di Ian Fleming; un Chris Evans finalmente uscito dagli impegni degli Avengers e che, per l’ennesima volta ad essere sinceri (vedi Snowpiercer o Gifted), mostra una buonissima versatilità; per passare dai vari Jamie Lee Curtis, Michael Shannon, Toni Collette, Don Johnson, tutti credibilissimi con poche battute a disposizione, proprio come nella miglior tradizione dei thriller corali. Bellissima l’ambientazione e i colori che fanno della villa di Harlan Thrombey (Christopher Plummer di cui ormai non ricordiamo più una parte non diciamo da giovane, ma neanche una da personaggio di mezza età) una credibilissima ed elegantissima versione dal vero del Cluedo (come uno dei protagonisti dichiara furbescamente all’inizio).
Non solo il film dicevamo ha un buon ritmo ma, a differenza del film di Branagh, questo dissemina indizi sin dall’inizio senza che sembri forzato e non solo, riesce ad inserire una sottotrama politica molto intelligente: che ruolo hanno gli immigrati nella nostra società? Ci vanno bene solo finché ci fanno da badanti ed infermiere, ma non quando vogliono un posto al tavolo delle pari opportunità?
Più di due ore per un film divertente e di svago nel miglior senso del termine. Scommettiamo su una nuova trilogia? Cena con Delitto si, ma deliziosa. (www.versionekowalski.it)
[-]
|
|
[+] lascia un commento a jaylee »
[ - ] lascia un commento a jaylee »
|
|
d'accordo? |
|
samanta
|
domenica 15 dicembre 2019
|
fuori i coltelli ...
|
|
|
|
Il delitto c'é ma non si vede la cena, siamo in una famiglia amaricana che si riunisce per festegguare l'85° compleanno del patriarca, in una fastosa villa su più piani vari ammezzati, corridoi nascosti, piena di oggetti in stile antico e con interni fasciati di boiserie e quadri. c'è anche un curioso trono di coltelli (evidentemente riferito al Trono di spade). Il festeggiato è Harlan Thrombey (Cristopher Plummer ormai novantenne in ottima forma), famoso scrittore che ha accumulato un patrimonio di centinaia di milioni di dollari oltre a inesauribili diritti d'autore.
[Spoiler] Partecipano alla festa la figlia Linda (Jamie Lee Curtis, la figlia di Tony Curtis) con il marito Richard (Don Johnson) e figli Hugh (Chris Evans: Avengers, Captain America), e Meg, il figlio Walt (Michael Shannon) che dirige la casa editrice, con moglie e figlio Jacob, è partecipa alla cena anche la fidata (forse troppo!) infermiera di notte Marta (Ana de Armas Blade Runner e un pò di film scollacciati) .
[+]
Il delitto c'é ma non si vede la cena, siamo in una famiglia amaricana che si riunisce per festegguare l'85° compleanno del patriarca, in una fastosa villa su più piani vari ammezzati, corridoi nascosti, piena di oggetti in stile antico e con interni fasciati di boiserie e quadri. c'è anche un curioso trono di coltelli (evidentemente riferito al Trono di spade). Il festeggiato è Harlan Thrombey (Cristopher Plummer ormai novantenne in ottima forma), famoso scrittore che ha accumulato un patrimonio di centinaia di milioni di dollari oltre a inesauribili diritti d'autore.
[Spoiler] Partecipano alla festa la figlia Linda (Jamie Lee Curtis, la figlia di Tony Curtis) con il marito Richard (Don Johnson) e figli Hugh (Chris Evans: Avengers, Captain America), e Meg, il figlio Walt (Michael Shannon) che dirige la casa editrice, con moglie e figlio Jacob, è partecipa alla cena anche la fidata (forse troppo!) infermiera di notte Marta (Ana de Armas Blade Runner e un pò di film scollacciati) . In famiglia volano basse le insinuazioni e le accuse: dalla figlia che frega il padre a colpi di 100,000 $ falsificando fatture, all'incapace figlio che dirige la casa editrice tutti hanno vizi e difetti, insomma il patriarca si stufa e dice al nipote Hugh (ma la notizia la sentano anche altri ...) che intende diseredare tutti e ha dato l'immenso patrimonio all'infermiera, verrà trovato al mattino con la gola tagliata, ma per la polizia è un suicidio, i poliziotti si fanno assistere da un celebre poliziotto privato Benoit Blanc (Daniel Craig) incaricato da un anonimo a indagare, così parte l'inchiesta con risultato a sorpresa.
Il film vuole essere una rilettura dei romanzi gialli alla Agata Christie o io aggiungerei alla Edgard Wallace,. L'ambientazione della villa all'interno è fascinosa, con una moltitudine di oggetti stile Liberty o floreale, statue vasi mobili di stile ottocento, immersa in un grande parco. La trama, un pò complicata è comunque atttraente e si svolge con l'utilizzo di numerosi flashback o flashforward, con inevitabili colpi di scena abbastanza ben costruiti. La regia di Rian Johnson (modesto curriculum: Looper, Star Wars: gli ultimi Jedi) è discreta, è riesce a dare un finale accettabile a una trama un pò intricata, tenendo in pugno la situazione. La recitazione complessiva lascia a desiderare, lasciando da parte quel fenomeno di Christopher Plummer che è a un livello superiore, deludente mi è sembrato Daniel Craig (oltre tutto imbolsito) che cerca di fare il Poirot della situazione non riuscendoci: siamo lontani mille miglia dal bravissimo Peter Ustinov (13 a tavola, Assassinio sul Nilo e tanti altri), dal memorabile Albert Finney (Assassinio sull'Orient Express) e anche dall'ultimo Kenneth Branagh (remake de Assassinio sull'Orient Express) , francamente sembra capitato sulla scena per caso, evidentemente non è in parte. Quanto ad Ana de Armas a parte l'avvenenza è di una completa inespressività, così come Chris Evans, decorosa la recitazione degli altri interpreti. Un film comunque che presenta un giallo avvincente e ben costruito e lascia lo spettatore soddisfatto.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a samanta »
[ - ] lascia un commento a samanta »
|
|
d'accordo? |
|
umberto
|
lunedì 23 dicembre 2019
|
cluedo 2.0
|
|
|
|
Bello, intrigante e ironico. In tre parole la sintesi di questo giallo in stile Agatha Christie che vanta un cast d'eccezione abilmente diretto da Rian Johnson. Storia avvincente che, nonostante la sua scontatezza apparente, ti fa venire i dubbi almeno ogni 10 minuti su quale sia la verità. Questo grazie alle magistrali interpretazioni di Christopher Plummer, Jamie Lee Curtis, Don Johnson, Michael Shannon, Toni Collette e Chris Evans che comunque fanno da contorno ad un grande Daniel Craig, che fa una vera e propria parodia di 007 e, soprattutto, ad una meravigliosa Ana de Armas che fa vedere di essere brava anche in ruoli più impegnativi. Fotografia, scenografia, musiche ed una impeccabile regia completano questa piccola opera d'arte.
[+]
Bello, intrigante e ironico. In tre parole la sintesi di questo giallo in stile Agatha Christie che vanta un cast d'eccezione abilmente diretto da Rian Johnson. Storia avvincente che, nonostante la sua scontatezza apparente, ti fa venire i dubbi almeno ogni 10 minuti su quale sia la verità. Questo grazie alle magistrali interpretazioni di Christopher Plummer, Jamie Lee Curtis, Don Johnson, Michael Shannon, Toni Collette e Chris Evans che comunque fanno da contorno ad un grande Daniel Craig, che fa una vera e propria parodia di 007 e, soprattutto, ad una meravigliosa Ana de Armas che fa vedere di essere brava anche in ruoli più impegnativi. Fotografia, scenografia, musiche ed una impeccabile regia completano questa piccola opera d'arte.
Voto: 9,5
[-]
|
|
[+] lascia un commento a umberto »
[ - ] lascia un commento a umberto »
|
|
d'accordo? |
|
felicity
|
lunedì 6 aprile 2020
|
fresco, agile, ben ritmato
|
|
|
|
Cena con delitto è una complessa macchina cinematografica, esempio virtuoso di intrattenimento, sottile gioco di equilibrismi tenuto in piedi da una professionalità eccelsa.
Un film da vedere e da godere in cui l’intelligenza e il divertimento riescono a procedere con passo fermo e sicuro nel nome di Agatha Christie.
Cena con delitto – Knives Out si diverte molto a smascherare i cliché e gli elementi ricorrenti del genere e riesce così ad essere particolarmente autoironico ed acuto.
Un film “fresco”, agile, ben ritmato, grazie soprattutto alla sua penna, con dialoghi affilatissimi, ed a un cast solidissimo.
Tutti gli attori consegnano una prova da sottolineare nella loro filmografia, su cui svetta, nel ruolo di protagonista, Daniel Craig.
[+]
Cena con delitto è una complessa macchina cinematografica, esempio virtuoso di intrattenimento, sottile gioco di equilibrismi tenuto in piedi da una professionalità eccelsa.
Un film da vedere e da godere in cui l’intelligenza e il divertimento riescono a procedere con passo fermo e sicuro nel nome di Agatha Christie.
Cena con delitto – Knives Out si diverte molto a smascherare i cliché e gli elementi ricorrenti del genere e riesce così ad essere particolarmente autoironico ed acuto.
Un film “fresco”, agile, ben ritmato, grazie soprattutto alla sua penna, con dialoghi affilatissimi, ed a un cast solidissimo.
Tutti gli attori consegnano una prova da sottolineare nella loro filmografia, su cui svetta, nel ruolo di protagonista, Daniel Craig.
Ma a sorprendere maggiormente è Ana de Armas: l’attrice e modella cubana è decisamente in ascesa. Il suo faccia a faccia con Daniel Craig mostra tutto il talento dei due interpreti. Ma anche di Johnson a dirigere un film al tempo stesso corale ma anche più privato.
Cena con delitto – Knives out è uno di quei film americani finemente confezionati, dove pare tutto a proprio posto e curato nei dettagli. Non possiamo che consigliarlo a tutti, si divertiranno molto fra serio e faceto alla scoperta di un genere troppo spesso dimenticato nell’industria di oggi.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a felicity »
[ - ] lascia un commento a felicity »
|
|
d'accordo? |
|
vanessa zarastro
|
domenica 19 luglio 2020
|
un giallo corale
|
|
|
|
Un cast eccezionale per un giallo di stampo classico con citazioni e rimandi ai grandi intramontabili di Agatha Christie e quelli di Arthur Conan Doyle. “Knives out” è un whodunnit, cioè un testo che è stato scritto appositamente da Rian Johnson, il cugino Nathan ha curato le musiche, mentre il fratello Ram lo ha prodotto.
Il film racconta del famoso scrittore ed editore Harlan Thrombey (Christopher Plummer) che muore la notte del suo 85mo compleanno nella sua villa di campagna. Tutto fa pensare a un suicidio: Harlan si è tagliato la gola con un coltello e non ci sono segni di effrazione nel suo studio.
[+]
Un cast eccezionale per un giallo di stampo classico con citazioni e rimandi ai grandi intramontabili di Agatha Christie e quelli di Arthur Conan Doyle. “Knives out” è un whodunnit, cioè un testo che è stato scritto appositamente da Rian Johnson, il cugino Nathan ha curato le musiche, mentre il fratello Ram lo ha prodotto.
Il film racconta del famoso scrittore ed editore Harlan Thrombey (Christopher Plummer) che muore la notte del suo 85mo compleanno nella sua villa di campagna. Tutto fa pensare a un suicidio: Harlan si è tagliato la gola con un coltello e non ci sono segni di effrazione nel suo studio.
Ciononostante due ispettori di polizia devono comunque indagare, coadiuvati dal famoso investigatore privato Benoit Blanc (Daniel Craig). Questi ha un forte accento meridionale (ricordiamoci che Craig è l’unico attore inglese e che la pronuncia del sud degli US è la più vicina all’accento britannico), ma non si sa da chi sia stato ingaggiato, infatti aveva ricevuto una busta anonima per svolgere l’inchiesta, con molti soldi dentro.
Harlan Thrombey aveva tre figli (di cui vivi solo due) ed erano tutti presenti alla cena di festeggiamento con le proprie famiglie: Linda (Jamie Lee Curtis) con il marito Richard (Don Johnson), Walter (Michael Shannon) con la moglie (Riki Lindhome) e la nuora Joni (Toni Collette). Hanno inoltre partecipato altrettanti nipoti, Ramson (Chris Evans), Meg (Katherine Langford,) e Jacob (Jaeden Martell, più la sua fidatissima infermeria uruguaiana Marta (Ana de Armas), la cameriera Fran (Edie Patterson) e la vecchissima madre (Katherine Elizabeth Callan).
Svelare tutte le problematiche della famiglia sembra essere il vero scopo del regista. Dietro un apparente tranquillità borghese si celano, invidie, ipocrisie, menzogne e altro.
Si scoprirà che Harlan aveva deciso di dare il benservito a ogni membro della famiglia proprio in quella occasione e quindi tutti, teoricamente, potevano avere motivazioni (ma sufficienti?) per un delitto.
Il regista Rian Johnson è noto per saper calibrare il registro drammatico e quello effettivamente comico. L’ispettore Blanc è descritto in maniera grottesca, ma anche se caricato nell’interpretazione di Daniel Craig, è dotato di ironia, come ad esempio il monologo sulla ciambella e l'elemento investigativo/deduttivo non viene mai sovrastato dal resto.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a vanessa zarastro »
[ - ] lascia un commento a vanessa zarastro »
|
|
d'accordo? |
|
stenoir
|
sabato 25 febbraio 2023
|
quei bei gialli di una volta...
|
|
|
|
Nell’enorme tenuta della famiglia Thrombey, situata in Massachusetts, viene ritrovato privo di vita, il patriarca Harlan (Christopher Plummer); la sera prima, la vittima ha festeggiato l’85° compleanno, alla presenza dell’intera famiglia (considerarla disfunzionale è dir poco: continui litigi, differenza di vedute, conflitti tra i vari componenti…), della domestica e dell’infermiera personale Marta Cabrera (Ana De Armas). Una settimana dopo, tutti i partecipanti sono convocati e invitati a presentarsi nella tenuta, perché, se per il detective tenente Eliot (Lakeith Stanfield), Harlan Thrombey si è suicidato, per l’investigatore privato Benoit Blanc (Daniel Craig), invece, si tratta di omicidio; il motivo è semplice: quella mattina, egli, ha ricevuto una busta anonima, con dentro del denaro e la richiesta di indagare.
[+]
Nell’enorme tenuta della famiglia Thrombey, situata in Massachusetts, viene ritrovato privo di vita, il patriarca Harlan (Christopher Plummer); la sera prima, la vittima ha festeggiato l’85° compleanno, alla presenza dell’intera famiglia (considerarla disfunzionale è dir poco: continui litigi, differenza di vedute, conflitti tra i vari componenti…), della domestica e dell’infermiera personale Marta Cabrera (Ana De Armas). Una settimana dopo, tutti i partecipanti sono convocati e invitati a presentarsi nella tenuta, perché, se per il detective tenente Eliot (Lakeith Stanfield), Harlan Thrombey si è suicidato, per l’investigatore privato Benoit Blanc (Daniel Craig), invece, si tratta di omicidio; il motivo è semplice: quella mattina, egli, ha ricevuto una busta anonima, con dentro del denaro e la richiesta di indagare. Pertanto, agli occhi di Blanc, ognuno dei presenti alla festa, potrebbe essere un potenziale assassino… Durante la visione di Knives Out, è impossibile non pensare, soprattutto per gli amanti del genere giallo, alle storie dell’indiscussa Maestra Agatha Christie e, in particolar modo ad alcuni film tratti dai suoi libri: basti citare Assassinio sull’Orient Express e Assassinio sul Nilo. Un’altra caratteristica in comune con i suddetti è il cast di prim’ordine: diverse stelle di Hollywood, “sulla cresta dell’onda” negli anni ’70 -e non solo-, per i due lungometraggi sopraccitati, altrettanti svariati attori famosi di queste ultime -a parte Plummer, Jamie Lee Curtis e Don “Sonny di Miami Vice” Johnson- decadi, per Knives Out; possiamo poi notare Daniel Craig muoversi e imbastire supposizioni come un provetto Hercule Poirot (l’investigatore per eccellenza creato dalla fantasia della Christie). Doveroso, anche, citare il quasi omonimo Invito a cena con delitto (1976) eSignori, il delitto è servito (1985 - in pratica il tentativo di mettere su pellicola il gioco in scatola Cluedo), ma, se in questi due casi, si trattava perlopiù di prendersi gioco del genere (ne è un esempio lampante, in Invito a cena con delitto, il fatto di avere come nomi dei personaggi, quelli relativi ai detective immaginari, ma storpiati) e perché no, anche dello spettatore, in Knives Out, la storia, pur presentando, a volte, situazioni divertenti e grottesche -come dimenticare i rigurgiti veritieri dell’infermiera?- è un vero e proprio thriller, che non farà di certo “saltare sulla sedia”, ma sicuramente riuscirà a coinvolgere fino alla conclusione, chi lo sta vedendo. E di questi tempi, certamente, non è poco.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a stenoir »
[ - ] lascia un commento a stenoir »
|
|
d'accordo? |
|
gbavila
|
mercoledì 1 aprile 2020
|
un bel sole tagliente
|
|
|
|
L'abbagliante bellezza di una scultura che forse vuole rappresentare il sole, gioca con l'oscurità della verità della famiglia di quella casa. Tutto è delusione e inganno, e una vita spesa alla ricerca dell'armonia, della famiglia prospera e felice, è un colossale fallimento. La ricchezza e il successo di Harlan sono il triste viatico della vanità e dell'egoismo di tutti i suoi famigliari che lo circondano assediandolo con apparente affetto ma che si rivela, al culmine della sua vita, un grande fallimento. Per mettervi finalmente ordine opera una purificazione di se stesso attraverso la demolizione delle vanità che involontariamente ha prodotto con il suo lavoro: questa gloriosa vita passata a scrivere romanzi gialli di grande successo diventa il riflesso perfettamente rappresentato dalla scultura radiosa, abbagliante, dove una miriade di coltelli irraggiano come un grande ostensorio (la vera cena?) una verità dolorosa di difficile lettura.
[+]
L'abbagliante bellezza di una scultura che forse vuole rappresentare il sole, gioca con l'oscurità della verità della famiglia di quella casa. Tutto è delusione e inganno, e una vita spesa alla ricerca dell'armonia, della famiglia prospera e felice, è un colossale fallimento. La ricchezza e il successo di Harlan sono il triste viatico della vanità e dell'egoismo di tutti i suoi famigliari che lo circondano assediandolo con apparente affetto ma che si rivela, al culmine della sua vita, un grande fallimento. Per mettervi finalmente ordine opera una purificazione di se stesso attraverso la demolizione delle vanità che involontariamente ha prodotto con il suo lavoro: questa gloriosa vita passata a scrivere romanzi gialli di grande successo diventa il riflesso perfettamente rappresentato dalla scultura radiosa, abbagliante, dove una miriade di coltelli irraggiano come un grande ostensorio (la vera cena?) una verità dolorosa di difficile lettura. Il paradosso prende a poco a poco la sua luce vera e le lame abbaglianti della scultura diventano segnali direzionali per Harlan che vuole mettere ordine nella sua vita demolendo le aspettative della sua vischiosa famiglia. Non si ferma neanche davanti al suicidio a beneficio della sua amica infermiera Marta, novella cenerentola, inciampata in un tragico errore e che non sa dire bugie. Blanc è un grande detective chiamato misteriosamente a mettere ordine ma pure lui in un progetto di oscure macchinazioni nell'intento di assegnargli il ruolo del burattino invece che del burattinaio.
Come la piccola scultura di una palla da baseball, la storia ha continui e sorprendenti rimbalzi come nel gioco da tavolo caro ad Harlan. Tutto simulazione e apparenza, il delitto è di fatto un suicidio, gli innocenti sono effettivamente assassini, l'assassina è concretamente la vittima, l'America della grande democrazia non è l'emblema della libertà, perfino il bellissimo inseguimento di un'utilitaria non è un vero inseguimento e fa' giustizia di tanti orribili inseguimenti di superbolidi ed enormi disastri. Striscia lungo il film un serpente razzista che lascia intravvedere, o meglio a non nascondere, l'opportunismo di una conveniente sottomissione di chi non ha diritti. L'impianto teatrale del film ben richiama il clima claustrofobico che pervade nella storia e i personaggi, di grande livello, sono ben incastonati. La scenografia è bellissima e Rian Jhonson riesce a manovrare la grande macchina degli attori con sottile ironia, armonia e credibilità. Bellissima la scena finale del cane che si "stupisce" rumorosamente per l'epilogo. Eccellente.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a gbavila »
[ - ] lascia un commento a gbavila »
|
|
d'accordo? |
|
carloalberto
|
martedì 1 dicembre 2020
|
fatte le debite proporzioni...
|
|
|
|
Cena con delitto - Knives Out sta ad Assassinio sull'Orient Express come Rian Johnson sta ad Agatha Christie e Benoit Blanc sta a Hercule Poirot come Daniel Craig sta a Peter Ustinov.
Fatte le debite proporzioni, il film ripropone gli elementi del più classico dei gialli: il cadavere di uomo ritrovato in una stanza di una grande villa, con una piccola variazione sul tema dell’enigma della porta chiusa, tanti sospettati, ognuno con un proprio movente, ed il detective flemmatico che deve individuare il colpevole, dipanando la matassa di falsi indizi, grazie al suo formidabile acume.
[+]
Cena con delitto - Knives Out sta ad Assassinio sull'Orient Express come Rian Johnson sta ad Agatha Christie e Benoit Blanc sta a Hercule Poirot come Daniel Craig sta a Peter Ustinov.
Fatte le debite proporzioni, il film ripropone gli elementi del più classico dei gialli: il cadavere di uomo ritrovato in una stanza di una grande villa, con una piccola variazione sul tema dell’enigma della porta chiusa, tanti sospettati, ognuno con un proprio movente, ed il detective flemmatico che deve individuare il colpevole, dipanando la matassa di falsi indizi, grazie al suo formidabile acume.
C’è tutto, tranne la sorpresa della rivelazione finale dell’assassino, di cui, purtroppo, si intuisce l’identità già a metà film.
La migliore interpretazione è del novantenne Christopher Plummer. Per il resto la caratterizzazione degli altri personaggi è piuttosto scarsa, nonostante il cast a disposizione, e, cosa più grave, manca quasi del tutto quella del protagonista, la cui figura appare appena abbozzata.
Il personaggio di Craig, più a suo agio nei film d’azione nei panni di James Bond, un tipo di eroe agli antipodi di quello costretto ad interpretare in questa pellicola, non convince e non coinvolge. L’investigatore privato Benoit Blanc, ingaggiato da un’entità misteriosa, motore immobile di tutta l’azione e naturalmente al centro della scena in questo genere di film, se raffrontato con personaggi analoghi, ben altrimenti tratteggiati dalla penna di grandi scrittori e portati sullo schermo, il già citato Poirot o anche Nero Wolfe o Maigret, risulta privo di personalità e di carisma e talmente scialbo ed insignificante da passare in secondo piano anche rispetto al personaggio, decisamente più marcato, dell’infermiera del vegliardo Plummer, interpretata da una giovane attrice cubana, Ana de Armas, brava si, ma non tanto da poter rubare la scena al protagonista, se non con la complicità, si spera involontaria, dello sceneggiatore.
Alcune battute, ispirate da un sottile umorismo inglese, sarebbero dovute risultare ironiche ed alcune trovate, come quella dell’infermiera che vomita quando mente, addirittura divertenti. Ma lo humour è forse troppo anglosassone e finisce per essere quasi impalpabile e la scenetta comica della ragazza che vomita, peraltro ripetuta più volte, è troppo grossolana e non fa nemmeno sorridere.
Il film, dopo la prima mezz’ora, in cui ancora succede qualcosa, scorre via monotono senza mordente e senza veri colpi di scena, trascinandosi stancamente sino al finale ampiamente prevedibile.
Miracolosamente il cast riesce a tenere desta l’attenzione ed evita per un pelo lo sbadiglio.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a carloalberto »
[ - ] lascia un commento a carloalberto »
|
|
d'accordo? |
|
adriana moltedo
|
mercoledì 11 dicembre 2019
|
un vero giallo
|
|
|
|
L’originale Rian Johnson in Cena con delitto, ci presenta un nuvolone di grandi attori in un geniale thriller che a tratti ci fa anche ridere.
Daniel Craig, lo 007 biondo nei panni di un detective che non si sa chi l’abbia Ingaggiato.
Ana de Amas attrice cubana nota per Blade Runner, è la vera protagonista, ingenua adolescente amata e poi odiata da tutti quando si saprà che l’immortale Chrisofer Plummer nei panni di Harlan Thrombey, ha lasciato tutta l’eredità a lei.
Jamie Lee Curtis, figlia di Tony Curtis e Janet Leigh, interprete strepitosa di “Un pesce di nome Wanda”, ancora una presenza scenica importante e di grande ironia.
[+]
L’originale Rian Johnson in Cena con delitto, ci presenta un nuvolone di grandi attori in un geniale thriller che a tratti ci fa anche ridere.
Daniel Craig, lo 007 biondo nei panni di un detective che non si sa chi l’abbia Ingaggiato.
Ana de Amas attrice cubana nota per Blade Runner, è la vera protagonista, ingenua adolescente amata e poi odiata da tutti quando si saprà che l’immortale Chrisofer Plummer nei panni di Harlan Thrombey, ha lasciato tutta l’eredità a lei.
Jamie Lee Curtis, figlia di Tony Curtis e Janet Leigh, interprete strepitosa di “Un pesce di nome Wanda”, ancora una presenza scenica importante e di grande ironia.
Tanti caratteristi visti in moltissime altre produzioni, come Toni Collette affascinante e poliedrica con diversi riconoscimenti alle spalle.
Don Jonson, Michael Shannon, Lakeith Stanfield, Katherine Segan, Riki Lindhome attrice, regista, sceneggiatrice, produttrice, e compositrice statunitense.
Rian Johnson dietro la cinepresa è chiaro che si diverte e ci fa divertire.
Harlan Thrombey muore in circostanze misteriose e il detective Benoit Blanc deve indagare per scoprire il colpevole.
Un film semplice, con un certo ritmo, pieno di colpi di scena come si addice a un giallo che si rispetti.
Pieno di colori a cominciare dal manifesto in cui la famiglia al completo si riunisce per festeggiare il vecchio padre, per nulla amato che no ama.
Tutti si aspettano la sua eredità.
Una famiglia conflittuale e priva di amore, ma che pretende l’amore paterno.
Il film ha ottenuto 3 candidature a Golden Globes.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a adriana moltedo »
[ - ] lascia un commento a adriana moltedo »
|
|
d'accordo? |
|
|