Rosso Istanbul

Ozpetek e il cuore divino di Istanbul

Un ex scrittore di favole torna in Anatolia dove c'erano una volta sia la sua prima vita che la sua prima morte. Pare infatti che l'uomo ora di base a Londra avesse lasciato Istanbul in fretta e furia a causa di una non meglio precisata tragedia familiare. Si chiama Orhan (Halit Ergenc), ha gli occhi azzurri ma non c'è niente di vivo, o vivace, nel suo sguardo. Dovrebbe lavorare come editor al romanzo dell'amico regista Deniz ma dopo un inizio abbagliato dalle mille luci di Istanbul (ripresa come fosse New York) e una chiacchiera tra ubriachi a ridosso delle acque pericolose del Bosforo, l'amico scompare. [...]

di Francesco Alò, articolo completo (2808 caratteri spazi inclusi) su Il Messaggero 2 marzo 2017