viperagentile
|
martedì 2 ottobre 2018
|
bellissimo
|
|
|
|
Quello che mi ha colpito di questo film è la fotografia, talmente realistica da dare il capogiro. Bravi gli interpreti. Non so valutare invece la trama avendo già letto il libro; ma è un film che rivedrei.
|
|
[+] lascia un commento a viperagentile »
[ - ] lascia un commento a viperagentile »
|
|
d'accordo? |
|
elgatoloco
|
martedì 2 ottobre 2018
|
a great branagh's movie
|
|
|
|
Credo che questo"Murder on the Orient Express"(di Kenneth Branagh, 2017)sia la quinta o sesta trasposizione filmica, forse anche contando una versione in TV con David Suchat. Che Branagh sia un grande quanto originale trascrittore dei classici, da Shakespeare a Oscar Wilde alla Christie(Agatha), appunto, qui"resa"ottmiamenteè chiaro a tutti(e), ben noto e assolutamente da verificare anche vedendo quest'opera. Lo è come regista e come protagonista-deus ex machina continuo, come vero"facitore"assoluto, qui anche caricando la componente sentimentale e etica-morale di Poirot che, ovviamente, interpreta, dove tale accentuazione etica si spige fino all'"assoluzione" finale dei passeggeri(anche passeggere)del treno, vista e considerata la natura malvagia(questo elemento è qui accentuato ben più che nelle altre versioni)della vittima.
[+]
Credo che questo"Murder on the Orient Express"(di Kenneth Branagh, 2017)sia la quinta o sesta trasposizione filmica, forse anche contando una versione in TV con David Suchat. Che Branagh sia un grande quanto originale trascrittore dei classici, da Shakespeare a Oscar Wilde alla Christie(Agatha), appunto, qui"resa"ottmiamenteè chiaro a tutti(e), ben noto e assolutamente da verificare anche vedendo quest'opera. Lo è come regista e come protagonista-deus ex machina continuo, come vero"facitore"assoluto, qui anche caricando la componente sentimentale e etica-morale di Poirot che, ovviamente, interpreta, dove tale accentuazione etica si spige fino all'"assoluzione" finale dei passeggeri(anche passeggere)del treno, vista e considerata la natura malvagia(questo elemento è qui accentuato ben più che nelle altre versioni)della vittima. Se si accettano le"regole del gioco", ossia un Poirot così, bene, altrimenti, con grande profitto(come si suol dire)si può rivedere la bellissima, ma totalmente diversa, versione del 1974, del grandissimo Sidney Lumet. Prendere o lasciare, dunque, per Branagh. Eccelsi anche gli altri/le altre intepreti: da Johhny Depp(immaginate in che ruolo)a Penelope Cruz, a Tom Bateman , da Michelle Pfeiffer a Willam Dafoe(grande e sia detto almeno tra volte, come per Ermete Trismegisto!), tutti/e diretti splendidamente da quel"nuovo Lawrence Oliver"che è Mister Kenneth... El Gato
[-]
|
|
[+] lascia un commento a elgatoloco »
[ - ] lascia un commento a elgatoloco »
|
|
d'accordo? |
|
fabio
|
martedì 28 agosto 2018
|
un remake godibile
|
|
|
|
Ottimi interpreti al servizio del celebre racconto di Agatha Christie. Il confronto con Lumet avviene alla distanza in quanto Branagh opta per una lettura più teatrale.
C'è spazio per una riflessione sulla giustizia ma anche sull'irrazionalità dell'uomo; la fede positivista d'inizio secolo deve fare i conti con lo squilibrio di un mondo caotico (lo spettro della guerra è sullo sfondo). Ci sono le domande: quelle che Poirot pone agli indagati e a noi stessi. Ci sono le suggestioni: l'esotica Istambul, un treno di lusso che attraversa i Carpazi innevati, persone cosi diversi eppure tutti in qualche modo legati insieme dal destino.
|
|
[+] lascia un commento a fabio »
[ - ] lascia un commento a fabio »
|
|
d'accordo? |
|
alejazz
|
venerdì 3 agosto 2018
|
un classico di christie riproposto al cinema
|
|
|
|
Rivedere uno dei capolavori della scrittrice Agatha Christie al cinema non ha prezzo. Anche questa volta il film è stato impeccabile; bene tutto il cast a partire dal protagonista (ispettore Poirot) fino a tutti i sospettati.
Cosa mi è piaciuto:
- la fotografia, in particolare la location del film ambientato tutto nei vagoni del treno
- l'enfasi della recitazione degli attori
- la suspence dovuta al genere (giallo/thriller) del film
Cosa non mi è piaciuto:
- sebbene il film si sia attenuto al libro molti particolari sono stati sorvolati e non riportati; particolari che a mio avviso dovevano essere approfonditi.
[+]
Rivedere uno dei capolavori della scrittrice Agatha Christie al cinema non ha prezzo. Anche questa volta il film è stato impeccabile; bene tutto il cast a partire dal protagonista (ispettore Poirot) fino a tutti i sospettati.
Cosa mi è piaciuto:
- la fotografia, in particolare la location del film ambientato tutto nei vagoni del treno
- l'enfasi della recitazione degli attori
- la suspence dovuta al genere (giallo/thriller) del film
Cosa non mi è piaciuto:
- sebbene il film si sia attenuto al libro molti particolari sono stati sorvolati e non riportati; particolari che a mio avviso dovevano essere approfonditi.
Tutto sommato alla fine consiglio la visione del film.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a alejazz »
[ - ] lascia un commento a alejazz »
|
|
d'accordo? |
|
liuk
|
mercoledì 7 marzo 2018
|
ottima trasposizione
|
|
|
|
La versione di Branagh di questo classico mi è piaciuta, molto elegante, eccellentemente recitata e con una drammaticità inaspettata. Un cast strepitoso ha sicuramente molto aiutato. Complimenti. Da non perdere.
|
|
[+] lascia un commento a liuk »
[ - ] lascia un commento a liuk »
|
|
d'accordo? |
|
nikki98
|
mercoledì 21 febbraio 2018
|
eccellenza
|
|
|
|
Ottimo lavoro per Kenneth Branagh che ha reso perfettamente i personaggi del libro.Il cast di eccellenza ha sicuramente portato a livelli estremamente alti. Sicuramente consligliato.
|
|
[+] lascia un commento a nikki98 »
[ - ] lascia un commento a nikki98 »
|
|
d'accordo? |
|
redfantos
|
lunedì 5 febbraio 2018
|
ennesimo remake o trasposizione teatrale di lusso?
|
|
|
|
Assassinio sull’ Orient Express, è un film del 2017 tratto dal romanzo giallo della pioniera femminista Agatha Christie.
Il libro fu scritto a Istanbul nella stanza 411 del Pera Palace Hotel (attualmente adibita a museo in onore di A.
[+]
Assassinio sull’ Orient Express, è un film del 2017 tratto dal romanzo giallo della pioniera femminista Agatha Christie.
Il libro fu scritto a Istanbul nella stanza 411 del Pera Palace Hotel (attualmente adibita a museo in onore di A.Christie ), e fu pubblicato a “puntate” nell’estate del 1933 dal Saturday Evening Post, ne venne pubblicata in Italia una versione nel 1935 censurata sotto il regime fascista sia per i riferimenti al sesso, che al suicidio e ai luoghi comuni sugli italiani ( gangster per eccellenza );
e solo nel 1987 ne venne pubblicata una versione integrale.
Il personaggio principale è il detective belga Hercule Poirot, un soggetto baffuto e goloso, narcisista ed esteta, ma anche un sensibile gentiluomo, con una personalità spesso riconosciuta come arrogante perché profondamente consapevole di se stesso in una maniera decisamente introspettiva, tanto da rendere alla sua mente genialmente quadrata, il mondo esterno costantemente in disordine; da qui la sua mania ossessiva per la perfezione e l’equilibrio.
La storia ha inizio a Gerusalemme, siamo nel 1934 davanti al muro del pianto, Chiesa del Santo Sepolcro, Poirot ha appena risolto un caso e si accinge a scrollarsi di dosso la realtà andando in ferie ad Istanbul, progetto vanificato da un caso urgente che lo aspetta a Londra.
Per cui si unisce alla compagnia di un treno in teoria già al completo, su cui trova accesso solo grazie all’amicizia col direttore del mezzo..ed ecco l’ Orient Express in questione, tratta Istanbul - Trieste - Calais.
Sul treno viene quasi immediatamente avvicinato, tra gli altri, dal Signor Samuel Edward Ratchett, che gli propone un lavoro da “sentinella”, rivelandogli di essere minacciato e di sentirsi ormai costantemente in pericolo, ma Poirot rifiuta di immischiarsi ad un soggetto così losco.
Poco dopo il treno è costretto a fermarsi in seguito ad una slavina di neve sulle rotaie di una tratta in Jugoslavia, e all’indomani mattina viene ritrovato il corpo esanime di Ratchett.
L’amico capotreno è costretto a chiedere aiuto a Poirot in maniera da chiudere il caso prima che arrivino i soccorsi, visto che altrimenti il treno non riuscirebbe a ripartire.
Dopo le prime verifiche e i primi interrogatori emerge subito che il Signor Ratchett è in realtà un ricercato italiano di nome John Cassetti, fuggitivo da anni per il delitto della piccola Daisy Armstrong, (ispirato alla tragedia dell’aviatore Statunitense Charles Lindbergh noto per aver compiuto la prima traversata in solitaria dell’oceano Atlantico, suo figlio Charles fu uno dei primi casi di rapimento di risonanza internazionale proprio per questa notorietà del padre,e anche perché nonostante avesse pagato il riscatto del rapimento fu comunque ucciso a soli due anni, e ritrovato a poche miglia di distanza da casa, il presunto colpevole sempre dichiaratosi innocente venne condannato alla sedia elettrica; questione che ispirò anche un altro libro stavolta di J. Roth e il film con L.Di Caprio J.Edgar) figlia del colonnello John e Sonia Armstrong che incinta del secondo figlio partorì prematuramente per lo shock, parto al quale non sopravvissero entrambi, e motivo per cui il colonnello stesso trovò conforto solo nel suicidio.
Le indagini sono un susseguirsi di indizi, così com’era stata tutta la campagna pubblicitaria, i poster e le interviste. Il film diventa un susseguirsi di incroci tra le due storie.
Le immagini sono di pura teatralità, con le inquadrature tipiche dalle tende di velluto rosso, e con un elegante tocco bretone ( vedi scena sotto alla galleria ).
Il film è un remake, dopo le versioni del 2010/2001, dell’ancor più storica versione del 1974 di Sidney Lumet con A.Finney, L.Bacall, I.Bergman, e S.Connery, versione girata con la pellicola 65mm, quindi con una definizione decisamente miglior e in netto contrasto con le altre, ed è chiaro in ogni fotogramma rinforzato dalla costruzione in digitale; costato ben 50 milioni di dollari ne ha incassati 330 in tutto il mondo.
Motivo per cui è stato subito annunciato un sequel, riferito al libro “Poirot sul Nilo”, un pò come preannunciato anche da questo finale.
Le riprese sono state fatte in gran parte ai Longcross studios di Londra, e poi a Malta, e al Colle del Gran San Bernardo tra Italia e Svizzera, è uscito nelle sala Usa il 10/11/2017 e in Italia il 30/11/2017. Prodotto tra gli altri da Ridley Scott, e Kenneth Branagh ( noto membro irlandese della Royal Academy of Dramatic Arts di Londra, visto di recente anche in Dunkirk di C.Nolan ) che si occupa anche della regia e del ruolo principale, porta la firma di Michael Green (Blade Runner 2049/Alien/Thor/Logan) la sceneggiatura, e quella di Haris Zambarloukos (Cenerentola, Thor, Mamma mia ) la fotografia , le musiche sono di Patrick Doyle ( Cenerentola, Mamma mia, Thor ) ed il cast stellare comprende tra gli altri P. Cruz, W.Dafoe, J. Dench, J. Depp, M. Pfeiffer che non eccellono in un contesto così ibridato tra teatralità e commercialità, e una promettente D.Ridley già vista di recente in alcuni Star Wars.
La versione è decisamente sopra le righe per quello che è il libro in se, e per quello che è stato il primo film, non si può confrontare un' icona della letteratura britannica come Poirot a quello che è questa versione decisamente moderna ma con classe.
Il grande pubblico potrebbe tranquillamente appassionarsi a questo personaggio ultra baffuto e palesemente melenso, specialmente se in compagnia di cast di attori così riconosciuti dai più.
“L’omicidio prevede una frattura nell’animo umano”, ci fa notare il detective nel film, teoria che evidentemente accomuna gli scrittori inglesi visto che viene subito in mente l’analogia degli Horcrux, per lo meno agli appassionati della saga della scrittrice bretone J.K.Rowling, chissà allora in questo nostro momento storico cosa penserebbe Poirot sull’animo umano…
[-]
|
|
[+] lascia un commento a redfantos »
[ - ] lascia un commento a redfantos »
|
|
d'accordo? |
|
redfantos
|
lunedì 5 febbraio 2018
|
ennesimo remake o geniale trasposizione teatrale?
|
|
|
|
Assassinio sull’ Orient Express, è un film del 2017 tratto dal romanzo giallo della pioniera femminista Agatha Christie. Il libro fu scritto a Istanbul nella stanza 411 del Pera Palace Hotel (attualmente adibita a museo in onore di A.Christie ), e fu pubblicato a “puntate” nell’estate del 1933 dal Saturday Evening Post, ne venne pubblicata in Italia una versione nel 1935 censurata sotto il regime fascista sia per i riferimenti al sesso, che al suicidio e ai luoghi comuni sugli italiani ( gangster per eccellenza ); e solo nel 1987 ne venne pubblicata una versione integrale. Il personaggio principale è il detective belga Hercule Poirot, un soggetto baffuto e goloso, narcisista ed esteta, ma anche un sensibile gentiluomo, con una personalità spesso riconosciuta come arrogante perché profondamente consapevole di se stesso in una maniera decisamente introspettiva, tanto da rendere alla sua mente genialmente quadrata, il mondo esterno costantemente in disordine; da qui la sua mania ossessiva per la perfezione e l’equilibrio.
[+]
Assassinio sull’ Orient Express, è un film del 2017 tratto dal romanzo giallo della pioniera femminista Agatha Christie. Il libro fu scritto a Istanbul nella stanza 411 del Pera Palace Hotel (attualmente adibita a museo in onore di A.Christie ), e fu pubblicato a “puntate” nell’estate del 1933 dal Saturday Evening Post, ne venne pubblicata in Italia una versione nel 1935 censurata sotto il regime fascista sia per i riferimenti al sesso, che al suicidio e ai luoghi comuni sugli italiani ( gangster per eccellenza ); e solo nel 1987 ne venne pubblicata una versione integrale. Il personaggio principale è il detective belga Hercule Poirot, un soggetto baffuto e goloso, narcisista ed esteta, ma anche un sensibile gentiluomo, con una personalità spesso riconosciuta come arrogante perché profondamente consapevole di se stesso in una maniera decisamente introspettiva, tanto da rendere alla sua mente genialmente quadrata, il mondo esterno costantemente in disordine; da qui la sua mania ossessiva per la perfezione e l’equilibrio. La storia ha inizio a Gerusalemme, siamo nel 1934 davanti al muro del pianto, Chiesa del Santo Sepolcro, Poirot ha appena risolto un caso e si accinge a scrollarsi di dosso la realtà andando in ferie ad Istanbul, progetto vanificato da un caso urgente che lo aspetta a Londra. Per cui si unisce alla compagnia di un treno in teoria già al completo, su cui trova accesso solo grazie all’amicizia col direttore del mezzo..ed ecco l’ Orient Express in questione, tratta Istanbul - Trieste - Calais. Sul treno viene quasi immediatamente avvicinato, tra gli altri, dal Signor Samuel Edward Ratchett, che gli propone un lavoro da “sentinella”, rivelandogli di essere minacciato e di sentirsi ormai costantemente in pericolo, ma Poirot rifiuta di immischiarsi ad un soggetto così losco. Poco dopo il treno è costretto a fermarsi in seguito ad una slavina di neve sulle rotaie di una tratta in Jugoslavia, e all’indomani mattina viene ritrovato il corpo esanime di Ratchett. L’amico capotreno è costretto a chiedere aiuto a Poirot in maniera da chiudere il caso prima che arrivino i soccorsi, visto che altrimenti il treno non riuscirebbe a ripartire. Dopo le prime verifiche e i primi interrogatori emerge subito che il Signor Ratchett è in realtà un ricercato italiano di nome John Cassetti, fuggitivo da anni per il delitto della piccola Daisy Armstrong, (ispirato alla tragedia dell’aviatore Statunitense Charles Lindbergh noto per aver compiuto la prima traversata in solitaria dell’oceano Atlantico, suo figlio Charles fu uno dei primi casi di rapimento di risonanza internazionale proprio per questa notorietà del padre,e anche perché nonostante avesse pagato il riscatto del rapimento fu comunque ucciso a soli due anni, e ritrovato a poche miglia di distanza da casa, il presunto colpevole sempre dichiaratosi innocente venne condannato alla sedia elettrica; questione che ispirò anche un altro libro stavolta di J. Roth e il film con L.Di Caprio J.Edgar) figlia del colonnello John e Sonia Armstrong che incinta del secondo figlio partorì prematuramente per lo shock, parto al quale non sopravvissero entrambi, e motivo per cui il colonnello stesso trovò conforto solo nel suicidio. Le indagini sono un susseguirsi di indizi, così com’era stata tutta la campagna pubblicitaria, i poster e le interviste. Il film diventa un susseguirsi di incroci tra le due storie. Le immagini sono di pura teatralità, con le inquadrature tipiche dalle tende di velluto rosso, e con un elegante tocco bretone ( vedi scena sotto alla galleria ). Il film è un remake, dopo le versioni del 2010/2001, dell’ancor più storica versione del 1974 di Sidney Lumet con A.Finney, L.Bacall, I.Bergman, e S.Connery, versione girata con la pellicola 65mm, quindi con una definizione decisamente miglior e in netto contrasto con le altre, ed è chiaro in ogni fotogramma rinforzato dalla costruzione in digitale; costato ben 50 milioni di dollari ne ha incassati 330 in tutto il mondo. Motivo per cui è stato subito annunciato un sequel, riferito al libro “Poirot sul Nilo”, un pò come preannunciato anche da questo finale. Le riprese sono state fatte in gran parte ai Longcross studios di Londra, e poi a Malta, e al Colle del Gran San Bernardo tra Italia e Svizzera, è uscito nelle sala Usa il 10/11/2017 e in Italia il 30/11/2017. Prodotto tra gli altri da Ridley Scott, e Kenneth Branagh ( noto membro irlandese della Royal Academy of Dramatic Arts di Londra, visto di recente anche in Dunkirk di C.Nolan ) che si occupa anche della regia e del ruolo principale, porta la firma di Michael Green (Blade Runner 2049/Alien/Thor/Logan) la sceneggiatura, e quella di Haris Zambarloukos (Cenerentola, Thor, Mamma mia ) la fotografia , le musiche sono di Patrick Doyle ( Cenerentola, Mamma mia, Thor ) ed il cast stellare comprende tra gli altri P. Cruz, W.Dafoe, J. Dench, J. Depp, M. Pfeiffer che non eccellono in un contesto così ibridato tra teatralità e commercialità, e una promettente D.Ridley già vista di recente in alcuni Star Wars.
La versione è decisamente sopra le righe per quello che è il libro in se, e per quello che è stato il primo film, non si può confrontare un' icona della letteratura britannica come Poirot a quello che è questa versione decisamente moderna ma con classe. Il grande pubblico potrebbe tranquillamente appassionarsi a questo personaggio ultra baffuto e palesemente melenso, specialmente se in compagnia di cast di attori così riconosciuti dai più. “L’omicidio prevede una frattura nell’animo umano”, ci fa notare il detective nel film, teoria che evidentemente accomuna gli scrittori inglesi visto che viene subito in mente l’analogia degli Horcrux, per lo meno agli appassionati della saga della scrittrice bretone J.K.Rowling, chissà allora in questo nostro momento storico cosa penserebbe Poirot sull’animo umano…
[-]
|
|
[+] lascia un commento a redfantos »
[ - ] lascia un commento a redfantos »
|
|
d'accordo? |
|
antoniapo
|
lunedì 29 gennaio 2018
|
soporifero
|
|
|
|
Non mi è piaciuto .Lento , nessun brivido.Deludente l'interpretazione della bravissima Penelope Cruz.
I vari personaggi non sono ben caratterizzati.Si dà molto risalto a Poirot che trovo poco convincente in questa versione.
Ciò che mi è piaciuto in assoluto è il fascino del treno e della antica locomotiva. E i paesaggi che attraversa.
|
|
[+] lascia un commento a antoniapo »
[ - ] lascia un commento a antoniapo »
|
|
d'accordo? |
|
lbavassano
|
lunedì 15 gennaio 2018
|
oltre la maschera
|
|
|
|
Lo splendore cartolinesco delle immagini, la ricchezza della ricostruzione ambientale, la perfetta caratterizzazione dei personaggi, frutto di un cast d'eccellenza, tutto nella migliore tradizione dei film celebrati tratti dai romanzi di Agatha Christie. Un valore aggiunto però, dovuto a Kenneth Branagh, regista ed interprete capace di donare risvolti amaramente umani ad i vizi ed ai vezzi di Hercule Poirot, senza rinunciarvi, senza tradirne la maschera, aggiungendo però profondità inattese, note dolenti, capacità di comprensione dell'essere umano che va oltre il meccanismo poliziesco implacabilmente congegnato.
|
|
[+] lascia un commento a lbavassano »
[ - ] lascia un commento a lbavassano »
|
|
d'accordo? |
|
|