tmpsvita
|
lunedì 8 gennaio 2018
|
affascinante trasposizione
|
|
|
|
Tratto dall'omonimo giallo della scrittrice di fama mondiale Agatha Christie, "Assassino sull'Orient Express" si presenta come una versione cinematografica alternativa a quella del 1974.
Ciò che attira di più lo spettatore è sicuramente il cast che si avvale di numerosi grandi nomi quali: Johnny Depp, Daisy Ridley, Penélope Cruz, Josh Gad, Michelle Pfeiffer, Derek Jacobi, Judi Dench, Willem Defoe e Kenneth Branagh, che inoltre dirige la pellicola.
Essendo un film corale però nessuno dei ruoli permette di offrire delle interpretazione memorabili, data la quantità limitata di tempo a disposizione per ogni personaggio, anche se tutti riescono comunque a fornire delle performance più che discrete, fatta eccezione per Branagh che, essendo il protagonista, ha avuto naturalmente più spazio e, anche per questo, si distingue dagli altri interpreti e regala al pubblico una perfetta trasposizione del celebre ispettore che viene ottimamente interpretato e che, grazie alla sua caratterizzazione, per lo più estetica (i bizzarri ed enormi baffi), riesce ad essere immediatamente riconosciuto dagli spettatori che hanno già letto il famoso libro, perché semplicemente è uguale, o almeno io non potevo chiedere una migliore trasposizione per questo personaggio.
[+]
Tratto dall'omonimo giallo della scrittrice di fama mondiale Agatha Christie, "Assassino sull'Orient Express" si presenta come una versione cinematografica alternativa a quella del 1974.
Ciò che attira di più lo spettatore è sicuramente il cast che si avvale di numerosi grandi nomi quali: Johnny Depp, Daisy Ridley, Penélope Cruz, Josh Gad, Michelle Pfeiffer, Derek Jacobi, Judi Dench, Willem Defoe e Kenneth Branagh, che inoltre dirige la pellicola.
Essendo un film corale però nessuno dei ruoli permette di offrire delle interpretazione memorabili, data la quantità limitata di tempo a disposizione per ogni personaggio, anche se tutti riescono comunque a fornire delle performance più che discrete, fatta eccezione per Branagh che, essendo il protagonista, ha avuto naturalmente più spazio e, anche per questo, si distingue dagli altri interpreti e regala al pubblico una perfetta trasposizione del celebre ispettore che viene ottimamente interpretato e che, grazie alla sua caratterizzazione, per lo più estetica (i bizzarri ed enormi baffi), riesce ad essere immediatamente riconosciuto dagli spettatori che hanno già letto il famoso libro, perché semplicemente è uguale, o almeno io non potevo chiedere una migliore trasposizione per questo personaggio.
Ciò che invece differenzia particolarmente questo film dal libro da cui è tratto, è la struttura narrativa: se il libro risulta lineare (i vari interrogatori vengono svolti uno dopo l'altro) e preciso, soprattutto nei dettagli, il film è invece molto più dinamico, veloce e meno lineare; ciò diminuisce la possibilità allo spettatore di riuscire a elaborare i vari indizi ma permette al film di essere molto più d'intrattenimento, leggero e se vogliamo anche divertente e coinvolgente; una tipologia di narrazione che si presta molto più al grande schermo che alle pagine di un libro e, per questo, ritengo azzeccata la scelta di Branagh di rendere il tutto più movimento, grazie per lo più ad un montaggio dinamico, una presentazione dei personaggi più sbrigativa ma funzionale e un colonna sonora incalzante ed immersiva, affidata al due volte nominato agli Oscar, Patrick Doyle, che in passato aveva già lavorato con il succitato.
Per quanto riguarda la regia è anch'essa molto dinamica, Kenneth Branagh si avvale, infatti, spesso dell'utilizzo di carrelli per poter realizzare numerosi movimenti di macchina lunghi e precisi, inoltre molte delle inquadrature sono studiate nei minimi dettagli e, se da un lato questa scrupolosa ricerca del perfetto da al film un ottimo aspetto estetico, dall'altro intoppa un po' la fluidità del film: in alcuni momenti sono rimasto più tempo a notare i vari virtuosismi del regista che nel prestare attenzione alla storia, proprio perché in alcuni casi mi distraevano. Nonostante questi mi siano piaciuti (i virtuosismi) alcuni mi hanno proprio stupito e compiaciuto, avrei preferito un po' più di naturalezza, in alcuni momenti, da parte del regista senza dover sempre per forza cercare la perfetta inquadratura o il perfetto movimento di macchina.
Per il resto sono rimasto molto colpito dalla fotografia che da al film un look moderno senza però tradire il periodo storico nel quale si svolge.
In generale l'ho trovata un ottima trasposizione e un buon film d'intrattenimento che può soddisfare vari tipi di pubblico senza deluderne alcuno.
Ora non mi resta che vedere il film del 1974 e aspettare il futuro sequel di questa versione.
Voto: 7+/10
[-]
|
|
[+] lascia un commento a tmpsvita »
[ - ] lascia un commento a tmpsvita »
|
|
d'accordo? |
|
|
mercoledì 3 gennaio 2018
|
un giallo di classe
|
|
|
|
Mi è piaciuta molto la direzione del film, l'ambientazione storica e lo stile con cui hanno scelto di girarlo. Sono contenta di averlo visto ne è valsa la pena. Film molto coinvolgente perché stimola lo spettatore a "collaborare" con l'investigatore nella risoluzione del caso. Bello davvero.
|
|
[+] lascia un commento a »
[ - ] lascia un commento a »
|
|
d'accordo? |
|
alesimoni
|
mercoledì 3 gennaio 2018
|
hercule fa il figo
|
|
|
|
Film godibile nel complesso grazie alla sensazionale trama di base, merito di Agatha Christie e ad una confezione tecnica ben riuscita. Nessuno slancio, nessuna altra chiave di lettura: non si va oltre un prodotto medio ma comunque riuscito: niente di speciale. Sicuramente , come hanno notato in molti, in tutto e per tutto si nota l'enorme ego di Branagh che cerca quasi di farti pesare quanto lui sia bravo, preparato e arguto: sia nell'interpretazione di Poirot sia per come gestisce il film. Non si è badato a spese per il cast, anche se il film non è lunghissimo e le parti dedicate ad ognuno dei protagonisti sono molto stringate: non c'era bisogno di prendere Dafoe per fargli dire due battute insomma.
[+]
Film godibile nel complesso grazie alla sensazionale trama di base, merito di Agatha Christie e ad una confezione tecnica ben riuscita. Nessuno slancio, nessuna altra chiave di lettura: non si va oltre un prodotto medio ma comunque riuscito: niente di speciale. Sicuramente , come hanno notato in molti, in tutto e per tutto si nota l'enorme ego di Branagh che cerca quasi di farti pesare quanto lui sia bravo, preparato e arguto: sia nell'interpretazione di Poirot sia per come gestisce il film. Non si è badato a spese per il cast, anche se il film non è lunghissimo e le parti dedicate ad ognuno dei protagonisti sono molto stringate: non c'era bisogno di prendere Dafoe per fargli dire due battute insomma. Depp imbarazzante. Bella la scena finale, rappresentata come fosse un' "ultima cena" vinciana.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a alesimoni »
[ - ] lascia un commento a alesimoni »
|
|
d'accordo? |
|
andreagiostra
|
venerdì 29 dicembre 2017
|
in onore di "new crime books"!
|
|
|
|
Kenneth Branagh si rivela il vero grande talentuoso mattatore di questa ennesima, ma assolutamente interessante, rivisitazione cinematografica del best seller di Agatha Christie “Murdered on the Orient Express” pubblicato in Inghilterra il 1 gennaio del 1934 da quella che fu un’importantissima casa editrice britannica specializzata in novelle e racconti di crimini, in particolare “new crime books”, ovvero la “Collins Crime Club”.
Sono passati 84 anni, e la narrazione, seppur con una sceneggiatura rivisitata e resa aderente ai giorni nostri, rimane catturante e ipnotizzante come un vero giallo deve essere.
Il film è da vedere, su questo non ci sono dubbi.
[+]
Kenneth Branagh si rivela il vero grande talentuoso mattatore di questa ennesima, ma assolutamente interessante, rivisitazione cinematografica del best seller di Agatha Christie “Murdered on the Orient Express” pubblicato in Inghilterra il 1 gennaio del 1934 da quella che fu un’importantissima casa editrice britannica specializzata in novelle e racconti di crimini, in particolare “new crime books”, ovvero la “Collins Crime Club”.
Sono passati 84 anni, e la narrazione, seppur con una sceneggiatura rivisitata e resa aderente ai giorni nostri, rimane catturante e ipnotizzante come un vero giallo deve essere.
Il film è da vedere, su questo non ci sono dubbi. Gli attori sono tutte delle star strepitose ed arcinote nel modo della settima arte, e ognuna di loro interpreta la relativa parte con un’efficacia recitativa da standing ovation. Tenere insieme un’intera squadra di fuoriclasse per vincere la Champions, non è impresa facile per nessuno. Qui il risultato è eccellente, e anche di questo il merito non può che andare a Branagh.
La fotografia è veramente bellissima e i paesaggi risultano molto aderenti ad una narrazione “gelida” e intelligente. La colonna sonora è poderosa e sintonica con il susseguirsi delle scene e con i ripetuti ed incalzanti flashback, e si conclude con il bellissimo “Never Forget” cantata da Michelle Pfeiffer in onore di Kenneth Branagh. Ed anche per questo il film è da vedere.
Dicevamo di Kenneth Branagh, grandissimo attore teatrale shakespeariano di eccellente talento, che nel film riveste i tre ruoli più importanti: produttore, sceneggiatore, regista. E questo basta per comprendere il peso nel film di questa vera grande star cinematografica e teatrale. Un film che per certi versi appare allo spettatore come una rappresentazione teatrale proiettata in una sala cinematografica. E anche questo ci sta, considerata la formazione culturale e artistica di Branagh.
Dopo un incarico a Gerusalemme portato a termine con grande successo, Hercule Poirot (Kenneth Branagh) decide di riposare un po’ concedendosi una breve vacanza. Quale migliore occasione che chiedere al suo amico e ammiratore Bouc (Tom Bateman), direttore dell’Oriente Express, di prenotargli un posto sul famosissimo treno? Durante il viaggio viene commesso un omicidio. Lo stesso Bouc prega Poirot di risolvere il caso prima che intervenga la polizia locale e possa incolpare uno qualunque dei passeggeri, magari mosso da pregiudizi razziali. Subito dopo l’assassinio, il tremo rimane bloccato in un altissimo ponte in legno sospeso in una scarpata impressionate. Il nostro detective avrà tutto il tempo per trovare l’assassino, prima che arrivino i soccorsi per liberare il treno dalla neve. L’indagine è incalzante, avvincente, intrigante, perspicace, come in tutte le storie di Agatha Christie. Ma questa è un’altra storia da vedere nelle sale cinematografiche perché il finale, come in tutti i romanzi gialli, è sorprendente, anche per il lettore che avrà già letto il romanzo originale, anche per lo spettatore che avrà visto una precedente produzione cinematografica.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a andreagiostra »
[ - ] lascia un commento a andreagiostra »
|
|
d'accordo? |
|
giajr
|
martedì 26 dicembre 2017
|
fedele all'originale e sempre di classe.
|
|
|
|
Chi non ricorda la versione originale? Anche allora un cast eccezionale ed oggi non è stato fatto nulla di meno. Il testo di Agatha Christie non è stato minimamente stravolto, anzi! Talmente fedele che per certi versi ci si aspettava qualcosa di nuovo che stupisse lo spettatore. Questo film è indubbiamente ben fatto, ottima la fotografia e gli effetti computerizzati. Nulla da dire sugli attori che sanno il fatto loro... diciamo solamente che alla fine dei conti si tratta di un ottimo remake! Non è grave però ed il film merita di essere visto... per gli appassionati però l'oiginale è meglio...
|
|
[+] lascia un commento a giajr »
[ - ] lascia un commento a giajr »
|
|
d'accordo? |
|
bb
|
domenica 24 dicembre 2017
|
bel film, visto con la famiglia
|
|
|
|
E’ un bel film. A chi lo criticherà vorrei domandare come l’avrebbe costruito.... Non credo sia giusto penalizzare questa lettura rispetto alla precedente datata, credo , 1974 ( che continuo peraltro a guardare ogni volta che viene riproposta in televisione ) perché interpreta bene il modo di leggere lo schermo del cinema che abbiamo nel 2017. L’umanita’ dei protagonisti ( tutti protagonisti , gli attori , nel loro proprio ruolo, compreso Poirot) supera la storia narrata nella trama . La morale lascia ampi spazi di riflessione a tutte le fasce d’età.
E’ piaciuto a tutta la famiglia , papà , mamma e figlia adolescente, che l’aveva scelto .
[+]
E’ un bel film. A chi lo criticherà vorrei domandare come l’avrebbe costruito.... Non credo sia giusto penalizzare questa lettura rispetto alla precedente datata, credo , 1974 ( che continuo peraltro a guardare ogni volta che viene riproposta in televisione ) perché interpreta bene il modo di leggere lo schermo del cinema che abbiamo nel 2017. L’umanita’ dei protagonisti ( tutti protagonisti , gli attori , nel loro proprio ruolo, compreso Poirot) supera la storia narrata nella trama . La morale lascia ampi spazi di riflessione a tutte le fasce d’età.
E’ piaciuto a tutta la famiglia , papà , mamma e figlia adolescente, che l’aveva scelto ... e ora vuole leggere il libro ....Quando un film ti porta a leggere un ottimo libro , diventa un buon film .
[-]
|
|
[+] lascia un commento a bb »
[ - ] lascia un commento a bb »
|
|
d'accordo? |
|
stefano
|
sabato 23 dicembre 2017
|
no
|
|
|
|
Ho visto, recentemente, il rifacimento del film "dieci piccoli indiani" diretto da Craig Viveiros, lo definirei un capolavoro di suspance, di dettagli così curati da essere degno di una scrittrice geniale come Agatha Christie.
Contro, assassinio sull'Orient Express, film molto deludente, privo di emozione, assente di passaggi importanti, assurdo, dozzinale, composto da un cast stellare così sprecato, non si può neanche lontanamente paragonare al capolavoro di Sidney Lumet.
Infine, mio caro Poirot, spero che il battello sul nilo riesca a salpare prima del tuo arrivo in Egitto.
[+]
Ho visto, recentemente, il rifacimento del film "dieci piccoli indiani" diretto da Craig Viveiros, lo definirei un capolavoro di suspance, di dettagli così curati da essere degno di una scrittrice geniale come Agatha Christie.
Contro, assassinio sull'Orient Express, film molto deludente, privo di emozione, assente di passaggi importanti, assurdo, dozzinale, composto da un cast stellare così sprecato, non si può neanche lontanamente paragonare al capolavoro di Sidney Lumet.
Infine, mio caro Poirot, spero che il battello sul nilo riesca a salpare prima del tuo arrivo in Egitto.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a stefano »
[ - ] lascia un commento a stefano »
|
|
d'accordo? |
|
morosan
|
sabato 23 dicembre 2017
|
un remake cosi era necessario?
|
|
|
|
mi dispiace che sia di kenneth branagh. un remake senza mordente, un giallo senza suspance. personaggi non caratterizzati, nomi professioni e nazionalità cambiate senza motivo. con un cast come questo ci si aspettava di meglio.anche perche non viene minimamente sfruttato incentrando tutto su Poirot.
|
|
[+] lascia un commento a morosan »
[ - ] lascia un commento a morosan »
|
|
d'accordo? |
|
criscvi1
|
giovedì 21 dicembre 2017
|
magnifico
|
|
|
|
Un film remake che non perde nulla di quello di Lumet del 1974. Il magnetismo, la compostezza, l'ironia e l 'intensa drammaticità shakespeariana di Kenneth Branagh si staglia nel panorama del film, come un intensa, rediviva, Michelle Pfeiffer.
Ottima fotografia, trama accompagnata nel finale dalla commovente, coinvolgente musica di Never Forget del grande Patrick Doyle.
Godibilissimo nell'intrecciarsi della nota trama del romanzo.
|
|
[+] lascia un commento a criscvi1 »
[ - ] lascia un commento a criscvi1 »
|
|
d'accordo? |
|
|
giovedì 21 dicembre 2017
|
luoghi comuni stile americano
|
|
|
|
Noioso no. Dovrebbe attirare spettatori data la presenza di Johnny Depp. Ma mi dispiace deludere le vostre aspettative, dato che l’attore recita solo una partuccia iniziale. Film scontato, banale.. per non parlare della recitazione mediocre e delle scenette stile americano.
|
|
[+] lascia un commento a »
[ - ] lascia un commento a »
|
|
d'accordo? |
|
|