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mercoledì 3 gennaio 2018
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un giallo di classe
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Mi è piaciuta molto la direzione del film, l'ambientazione storica e lo stile con cui hanno scelto di girarlo. Sono contenta di averlo visto ne è valsa la pena. Film molto coinvolgente perché stimola lo spettatore a "collaborare" con l'investigatore nella risoluzione del caso. Bello davvero.
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alesimoni
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mercoledì 3 gennaio 2018
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hercule fa il figo
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Film godibile nel complesso grazie alla sensazionale trama di base, merito di Agatha Christie e ad una confezione tecnica ben riuscita. Nessuno slancio, nessuna altra chiave di lettura: non si va oltre un prodotto medio ma comunque riuscito: niente di speciale. Sicuramente , come hanno notato in molti, in tutto e per tutto si nota l'enorme ego di Branagh che cerca quasi di farti pesare quanto lui sia bravo, preparato e arguto: sia nell'interpretazione di Poirot sia per come gestisce il film. Non si è badato a spese per il cast, anche se il film non è lunghissimo e le parti dedicate ad ognuno dei protagonisti sono molto stringate: non c'era bisogno di prendere Dafoe per fargli dire due battute insomma.
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Film godibile nel complesso grazie alla sensazionale trama di base, merito di Agatha Christie e ad una confezione tecnica ben riuscita. Nessuno slancio, nessuna altra chiave di lettura: non si va oltre un prodotto medio ma comunque riuscito: niente di speciale. Sicuramente , come hanno notato in molti, in tutto e per tutto si nota l'enorme ego di Branagh che cerca quasi di farti pesare quanto lui sia bravo, preparato e arguto: sia nell'interpretazione di Poirot sia per come gestisce il film. Non si è badato a spese per il cast, anche se il film non è lunghissimo e le parti dedicate ad ognuno dei protagonisti sono molto stringate: non c'era bisogno di prendere Dafoe per fargli dire due battute insomma. Depp imbarazzante. Bella la scena finale, rappresentata come fosse un' "ultima cena" vinciana.
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andreagiostra
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venerdì 29 dicembre 2017
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in onore di "new crime books"!
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Kenneth Branagh si rivela il vero grande talentuoso mattatore di questa ennesima, ma assolutamente interessante, rivisitazione cinematografica del best seller di Agatha Christie “Murdered on the Orient Express” pubblicato in Inghilterra il 1 gennaio del 1934 da quella che fu un’importantissima casa editrice britannica specializzata in novelle e racconti di crimini, in particolare “new crime books”, ovvero la “Collins Crime Club”.
Sono passati 84 anni, e la narrazione, seppur con una sceneggiatura rivisitata e resa aderente ai giorni nostri, rimane catturante e ipnotizzante come un vero giallo deve essere.
Il film è da vedere, su questo non ci sono dubbi.
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Kenneth Branagh si rivela il vero grande talentuoso mattatore di questa ennesima, ma assolutamente interessante, rivisitazione cinematografica del best seller di Agatha Christie “Murdered on the Orient Express” pubblicato in Inghilterra il 1 gennaio del 1934 da quella che fu un’importantissima casa editrice britannica specializzata in novelle e racconti di crimini, in particolare “new crime books”, ovvero la “Collins Crime Club”.
Sono passati 84 anni, e la narrazione, seppur con una sceneggiatura rivisitata e resa aderente ai giorni nostri, rimane catturante e ipnotizzante come un vero giallo deve essere.
Il film è da vedere, su questo non ci sono dubbi. Gli attori sono tutte delle star strepitose ed arcinote nel modo della settima arte, e ognuna di loro interpreta la relativa parte con un’efficacia recitativa da standing ovation. Tenere insieme un’intera squadra di fuoriclasse per vincere la Champions, non è impresa facile per nessuno. Qui il risultato è eccellente, e anche di questo il merito non può che andare a Branagh.
La fotografia è veramente bellissima e i paesaggi risultano molto aderenti ad una narrazione “gelida” e intelligente. La colonna sonora è poderosa e sintonica con il susseguirsi delle scene e con i ripetuti ed incalzanti flashback, e si conclude con il bellissimo “Never Forget” cantata da Michelle Pfeiffer in onore di Kenneth Branagh. Ed anche per questo il film è da vedere.
Dicevamo di Kenneth Branagh, grandissimo attore teatrale shakespeariano di eccellente talento, che nel film riveste i tre ruoli più importanti: produttore, sceneggiatore, regista. E questo basta per comprendere il peso nel film di questa vera grande star cinematografica e teatrale. Un film che per certi versi appare allo spettatore come una rappresentazione teatrale proiettata in una sala cinematografica. E anche questo ci sta, considerata la formazione culturale e artistica di Branagh.
Dopo un incarico a Gerusalemme portato a termine con grande successo, Hercule Poirot (Kenneth Branagh) decide di riposare un po’ concedendosi una breve vacanza. Quale migliore occasione che chiedere al suo amico e ammiratore Bouc (Tom Bateman), direttore dell’Oriente Express, di prenotargli un posto sul famosissimo treno? Durante il viaggio viene commesso un omicidio. Lo stesso Bouc prega Poirot di risolvere il caso prima che intervenga la polizia locale e possa incolpare uno qualunque dei passeggeri, magari mosso da pregiudizi razziali. Subito dopo l’assassinio, il tremo rimane bloccato in un altissimo ponte in legno sospeso in una scarpata impressionate. Il nostro detective avrà tutto il tempo per trovare l’assassino, prima che arrivino i soccorsi per liberare il treno dalla neve. L’indagine è incalzante, avvincente, intrigante, perspicace, come in tutte le storie di Agatha Christie. Ma questa è un’altra storia da vedere nelle sale cinematografiche perché il finale, come in tutti i romanzi gialli, è sorprendente, anche per il lettore che avrà già letto il romanzo originale, anche per lo spettatore che avrà visto una precedente produzione cinematografica.
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giajr
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martedì 26 dicembre 2017
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fedele all'originale e sempre di classe.
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Chi non ricorda la versione originale? Anche allora un cast eccezionale ed oggi non è stato fatto nulla di meno. Il testo di Agatha Christie non è stato minimamente stravolto, anzi! Talmente fedele che per certi versi ci si aspettava qualcosa di nuovo che stupisse lo spettatore. Questo film è indubbiamente ben fatto, ottima la fotografia e gli effetti computerizzati. Nulla da dire sugli attori che sanno il fatto loro... diciamo solamente che alla fine dei conti si tratta di un ottimo remake! Non è grave però ed il film merita di essere visto... per gli appassionati però l'oiginale è meglio...
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bb
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domenica 24 dicembre 2017
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bel film, visto con la famiglia
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E’ un bel film. A chi lo criticherà vorrei domandare come l’avrebbe costruito.... Non credo sia giusto penalizzare questa lettura rispetto alla precedente datata, credo , 1974 ( che continuo peraltro a guardare ogni volta che viene riproposta in televisione ) perché interpreta bene il modo di leggere lo schermo del cinema che abbiamo nel 2017. L’umanita’ dei protagonisti ( tutti protagonisti , gli attori , nel loro proprio ruolo, compreso Poirot) supera la storia narrata nella trama . La morale lascia ampi spazi di riflessione a tutte le fasce d’età.
E’ piaciuto a tutta la famiglia , papà , mamma e figlia adolescente, che l’aveva scelto .
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E’ un bel film. A chi lo criticherà vorrei domandare come l’avrebbe costruito.... Non credo sia giusto penalizzare questa lettura rispetto alla precedente datata, credo , 1974 ( che continuo peraltro a guardare ogni volta che viene riproposta in televisione ) perché interpreta bene il modo di leggere lo schermo del cinema che abbiamo nel 2017. L’umanita’ dei protagonisti ( tutti protagonisti , gli attori , nel loro proprio ruolo, compreso Poirot) supera la storia narrata nella trama . La morale lascia ampi spazi di riflessione a tutte le fasce d’età.
E’ piaciuto a tutta la famiglia , papà , mamma e figlia adolescente, che l’aveva scelto ... e ora vuole leggere il libro ....Quando un film ti porta a leggere un ottimo libro , diventa un buon film .
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stefano
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sabato 23 dicembre 2017
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no
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Ho visto, recentemente, il rifacimento del film "dieci piccoli indiani" diretto da Craig Viveiros, lo definirei un capolavoro di suspance, di dettagli così curati da essere degno di una scrittrice geniale come Agatha Christie.
Contro, assassinio sull'Orient Express, film molto deludente, privo di emozione, assente di passaggi importanti, assurdo, dozzinale, composto da un cast stellare così sprecato, non si può neanche lontanamente paragonare al capolavoro di Sidney Lumet.
Infine, mio caro Poirot, spero che il battello sul nilo riesca a salpare prima del tuo arrivo in Egitto.
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Ho visto, recentemente, il rifacimento del film "dieci piccoli indiani" diretto da Craig Viveiros, lo definirei un capolavoro di suspance, di dettagli così curati da essere degno di una scrittrice geniale come Agatha Christie.
Contro, assassinio sull'Orient Express, film molto deludente, privo di emozione, assente di passaggi importanti, assurdo, dozzinale, composto da un cast stellare così sprecato, non si può neanche lontanamente paragonare al capolavoro di Sidney Lumet.
Infine, mio caro Poirot, spero che il battello sul nilo riesca a salpare prima del tuo arrivo in Egitto.
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morosan
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sabato 23 dicembre 2017
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un remake cosi era necessario?
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mi dispiace che sia di kenneth branagh. un remake senza mordente, un giallo senza suspance. personaggi non caratterizzati, nomi professioni e nazionalità cambiate senza motivo. con un cast come questo ci si aspettava di meglio.anche perche non viene minimamente sfruttato incentrando tutto su Poirot.
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criscvi1
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giovedì 21 dicembre 2017
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magnifico
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Un film remake che non perde nulla di quello di Lumet del 1974. Il magnetismo, la compostezza, l'ironia e l 'intensa drammaticità shakespeariana di Kenneth Branagh si staglia nel panorama del film, come un intensa, rediviva, Michelle Pfeiffer.
Ottima fotografia, trama accompagnata nel finale dalla commovente, coinvolgente musica di Never Forget del grande Patrick Doyle.
Godibilissimo nell'intrecciarsi della nota trama del romanzo.
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giovedì 21 dicembre 2017
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luoghi comuni stile americano
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Noioso no. Dovrebbe attirare spettatori data la presenza di Johnny Depp. Ma mi dispiace deludere le vostre aspettative, dato che l’attore recita solo una partuccia iniziale. Film scontato, banale.. per non parlare della recitazione mediocre e delle scenette stile americano.
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samanta
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martedì 19 dicembre 2017
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poirot ha colpito ancora
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Il film è un remake del film del 1974 direttto dal regista Sidney Lumet. La regia è di di Kenneth Branagh (come regista ha spaziato da Enrico V al recente Cenerentola) che interpreta anche Poiroti (come attore ha un notevole curriculum la più recente interpretazione è Dunkirk in cui interpreta un ufficiale della marina inglese). Rispetto alla versione precedente il film fa alcune disgessioni rispetto al romanzo di Agatha Christie, come l'incipit del film opppure la scena conclusiva in cui si risolve ogni mistero e che avviene non nella carrozza ristorante come nel romanzo ma nella galleria ferroviaria in cui il treno è bloccato, scena, peraltro estremamente sugggestiva ed efficace.
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Il film è un remake del film del 1974 direttto dal regista Sidney Lumet. La regia è di di Kenneth Branagh (come regista ha spaziato da Enrico V al recente Cenerentola) che interpreta anche Poiroti (come attore ha un notevole curriculum la più recente interpretazione è Dunkirk in cui interpreta un ufficiale della marina inglese). Rispetto alla versione precedente il film fa alcune disgessioni rispetto al romanzo di Agatha Christie, come l'incipit del film opppure la scena conclusiva in cui si risolve ogni mistero e che avviene non nella carrozza ristorante come nel romanzo ma nella galleria ferroviaria in cui il treno è bloccato, scena, peraltro estremamente sugggestiva ed efficace. Lumet era stato più aderente alla trama del romanzo e ebbe a disposizione un cast ultra stellare tra gli altri Ingrid Bergman (che ebbe l'Oscar) Albert Finney (che interpretò Poirot ed ebbe la nomination) Sean Connery, John Gielgud, Richard Widmark (il cattivo) e tanti altri che il regista seppe coordinare bene approfondendo i singoli personaggi, Branagh ha avuto a disposizione un cast molto buono che però ha forse diretto non armonizzando le varie personalità per cui alcune risultano un pò sfocate. Però un giudizio è da dare subito, pur con tutta la bravura che si deve riconoscere ad Albert Finney, il Poirot interpretato da Branagh risulta più credibile e convincente. La trama è assai nota siamo negli anni trenta e durante il viaggio nel treno Orient Express da Istanbul a Calais avviene un omicidio di un passeggero che si appalesa come un lestofante criminale (interpretato da Johnny Depp) chi sarà l'assassino? Uno o più dei dei 12 passseggeri del vagone, ovvero una misteriosa figura scomparsa approfittando del fatto che il treno è bloccato da una valanga? Ovviamente per chi non conosce ancora la storia non diremo il finale. Il giudizio sul film non può che essere molto positivo, il regista ha cercato, riuscendoci, a non fare un mero remake, ma a creare un'opera con le sue originalità rispetto al precedente film, senza peraltro tradire lo spirito del romanzo. Gli attori sono tutti a un buon livello di recitazione, bene l'interpretazione di Daisy Ridley che si era già messa in evidenza nei due ultimi film di Star Wars , da segnalare le ottime interpretazioni di Michelle Pfeiffer, Judi Dench nei panni della vecchia aristocratica e di Penelope Cruz. Un apprezzamento anche per gli effetti speciali, la scena del treno che corre tra i monti e viene investito da una valanga immane di neve è molto efficace e ben realizzata. Finalmente un remake girato con classe e originalità che non si limita a una mera ripetizione di scene, ma crea un qualcosa di nuovo.
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