Dunkirk

Decisamente più interessante un documentario sulla biografia di Gargamella. 

Bellissimo film, molto emozionante ma per quanto riguarda la scelta del doppiaggio...delusione. In particolare per Alex interpretato da Harry Styles.

Un avvenimento storico dietro al film di Nolan, su quei nove giorni di quel maggio del 1940, infernali, interminabili, con il solo obiettivo, per quattrocentomila soldati inglesi e in minoranza francesi, di tornare salvi a casa. L'accuratezza con cui l'osannato regista britannico ripropone l'evento documentato conosciuto come "il miracolo di Dunkerque" si tinge di spettacolarità ed apprensione conducendoci dal primo all'ultimo minuto, tramite sequenze altamente drammatiche ed avvincenti, ad una certa trepidazione senza dover ricorrere a scene di spargimenti di sangue. [+]

Un avvenimento storico dietro al film di Nolan, su quei nove giorni di quel maggio del 1940, infernali, interminabili, con il solo obiettivo, per quattrocentomila soldati inglesi e in minoranza francesi, di tornare salvi a casa. L'accuratezza con cui l'osannato regista britannico ripropone l'evento documentato conosciuto come "il miracolo di Dunkerque" si tinge di spettacolarità ed apprensione conducendoci dal primo all'ultimo minuto, tramite sequenze altamente drammatiche ed avvincenti, ad una certa trepidazione senza dover ricorrere a scene di spargimenti di sangue.
Attraverso un meticoloso lavoro di studio e realizzazione, i costumi del film sono riproposti con accurata bravura. Il cast corale permette di elargire a tutti il ruolo di protagonista laddove ogni attore ha gli stessi spazi di tempo e d'importanza, inoltre le comparse utilizzate provengono proprio da Dunkirk e dalle aree circostanti per espressa volontà della produzione nel voler coinvolgere gli stessi cittadini della regione.

1940: ci troviamo a Dunkirk con le truppe anglo-francesi intrappolate, e facili bersagli per le avanzate da terra e cielo dell'armata tedesca.
Christopher Nolan con questo film ha voluto dare allo spettatore la sensazione della guerra vera e propria (le immagini degli scontri aerei con gli spitfire sono delle autentiche gemme cinematografiche, cosi' come gli affondamenti delle navi), ma non solo, ha messo in risalto il coraggio di un popolo, quello britannico, fatto di brava gente, che sara' determinante poi nel portare a termine la "resa". 
"Difenderemo la nostra isola a qualunque costo", ed il pilota che sacrifica se' stesso x portare a termine la missione. [+]

1940: ci troviamo a Dunkirk con le truppe anglo-francesi intrappolate, e facili bersagli per le avanzate da terra e cielo dell'armata tedesca.
Christopher Nolan con questo film ha voluto dare allo spettatore la sensazione della guerra vera e propria (le immagini degli scontri aerei con gli spitfire sono delle autentiche gemme cinematografiche, cosi' come gli affondamenti delle navi), ma non solo, ha messo in risalto il coraggio di un popolo, quello britannico, fatto di brava gente, che sara' determinante poi nel portare a termine la "resa". 
"Difenderemo la nostra isola a qualunque costo", ed il pilota che sacrifica se' stesso x portare a termine la missione... sono tutti esempi di cio' che Nolan ha voluto rimarcare in modo palese, ed in alcune scene anche in maniera un po' troppo forzata, scelta che ha fatto perdere un po' di mordente al film, che resta comunque un ottimo prodotto cinematografico, e testimonianza di un evento storico della seconda guerra mondiale. [-]

Tanto per cominciare, hanno sbagliato il titolo: Dunkirk è un villaggio dell'Inghilterra meridionale, vicino Canterbury, mentre il luogo in oggetto si chiama Dunkerque ed è sempre (prima di questo film di risonanza internazionale) stato chiamato così e con quest'appellativo è sempre stato citato in tutti i documentari e film che ho visto sull'argomento. Adesso noto che gli hanno cambiato nome persino su Google Maps, forse in omaggio al film in discussione (!); è come se Roma si chiamasse Rome.

Secondo poi, il film, come si diceva bene una volta, è un "mattone": monocorde, è ulteriormente aggravato dalla confusione temporale creata dall'alternarsi e sovrapporsi dei medesimi fatti, per cui alla fine non si capisce più come fa l'ora degli aviatori a coincidere col giorno dei marinai e dei soldati sulla spiaggia. [+]

Tanto per cominciare, hanno sbagliato il titolo: Dunkirk è un villaggio dell'Inghilterra meridionale, vicino Canterbury, mentre il luogo in oggetto si chiama Dunkerque ed è sempre (prima di questo film di risonanza internazionale) stato chiamato così e con quest'appellativo è sempre stato citato in tutti i documentari e film che ho visto sull'argomento. Adesso noto che gli hanno cambiato nome persino su Google Maps, forse in omaggio al film in discussione (!); è come se Roma si chiamasse Rome.

Secondo poi, il film, come si diceva bene una volta, è un "mattone": monocorde, è ulteriormente aggravato dalla confusione temporale creata dall'alternarsi e sovrapporsi dei medesimi fatti, per cui alla fine non si capisce più come fa l'ora degli aviatori a coincidere col giorno dei marinai e dei soldati sulla spiaggia. L'uso, sempre più invalso in molti spettacoli, di voler raccontare parecchie vicende parallele, finisce col confondere lo spettatore sullo svolgimento e sulle conclusioni.

Povera quella nazione che ha bisogno di eroi, diceva Brecht. Gli sfortunati quattrocentomila uomini sulle spiagge di Dunkerque sono stati semplicemente "lasciati andare" dalle forze nemiche, sia perché Hitler aveva esaurito le forze nei mesi precedenti, sia perché, comunque, si rendeva conto che non aveva mai avuto le risorse per invadere e occupare il Regno Unito, per cui contava in una resa britannica. Nemmeno la "strage" promessa da Goering con la sua Luftwaffe si poté attuare, a causa del cattivo tempo. Per fortuna il regista inglese ci ha risparmiato uno di quei disgustosi conati di patriottismo all'americana, mantenendosi sul dignitoso. [-]

Se questo film è il più brutto di Nolan significa che fa schifo forte, ma proprio forte. :)

Non sono per niente un amante di questo genere eppure i film di guerra li ho visti più o meno tutti, di ogni sottogenere, da film impegnativi (di registi come malick, Sepit'Ko, Spielberg, Coppola ecc)  fino ai War B movie ma qui siamo di fronte a un qualcosa di superiore. Un film perfetto, pochissimi dialoghi, niente parole inutili, solo immedesimazione allo stato puro dentro la battaglia e alle situazioni di guerra. Fotografia, effetti sonori e scenografia da urlo. Un capolavoro, niente da aggiungere.

bello,un po' noiosetto

Le uniche stelle il film le merita per le riprese e l'ambientazione scenica, il resto è noia. Peccato perchè anche film recenti come "land pf mine" dimostrano che si può ancora fare ottimi film di guerra nel 2017
"Dunkirk" manca di una vera trama , di una storia, di personaggi caratterizzati, studiabili, amabili oppure odiabili. E manca di un filo coerente della narrazione, le cui scene sono fin troppo slegate tra loro assomigliando più al ritmo di uno spot pubblicitario che a un film. Le scene di pura azione guerresca sono troppe e ripetitive, comprensibili solo agli amanti dei videogiochi. E stante l'assenza di figure umane forti, anche la recitazione degli attori è impalpabile. [+]

Le uniche stelle il film le merita per le riprese e l'ambientazione scenica, il resto è noia. Peccato perchè anche film recenti come "land pf mine" dimostrano che si può ancora fare ottimi film di guerra nel 2017
"Dunkirk" manca di una vera trama , di una storia, di personaggi caratterizzati, studiabili, amabili oppure odiabili. E manca di un filo coerente della narrazione, le cui scene sono fin troppo slegate tra loro assomigliando più al ritmo di uno spot pubblicitario che a un film. Le scene di pura azione guerresca sono troppe e ripetitive, comprensibili solo agli amanti dei videogiochi. E stante l'assenza di figure umane forti, anche la recitazione degli attori è impalpabile.
Dimenticabile.
[-]

Christopher Nolan si cimenta in un racconto storico di guerra che ha avuto luogo a Dunkerque nel 1940. Dietro la macchina da presa, il regista ci offre tre storie differenti ma unite fra di loro (Il Molo, Il Cielo, Il mare) che si fondono in un'unico contesto. Belle le riprese, il montaggio sonoro (tanto da valere un meritato oscar). Una pellicola che molto probabilmente resisterà al tempo e nel tempo.