Sette giorni

Ivan, un botanico, attende su una piccola isola della Sicilia l'arrivo di Chiara, una costumista. Lui è il fratello di Richard, lei la migliore amica di Francesca e debbono organizzare il matrimonio dei due. I due sposi sono entrambi ex tossicodipendenti e quel luogo è molto importante per Richard. I problemi non sono pochi perché l'isola ha pochi abitanti e l'albergo e il faro (dove lo sposo vuole trascorrere la prima notte di nozze) non sono nelle migliori condizioni. Ivan e Chiara decidono di impegnarsi perché tutto riesca al meglio mentre tra loro sta nascendo un sentimento da cui è difficile sottrarsi.

Rolando Colla conferma con questo film la sua capacità di leggere a fondo non solo il 'sentire' dei personaggi che porta sullo schermo ma anche il contesto antropologico in cui essi si trovano ad agire.

L'attenzione che offre alle tradizioni dell'isola, la ricerca di volti e di suoni che offrano il senso di un tempo che passa senza cancellare la memoria della cultura più profonda non è occasionale o folkloristica ma la si avverte come frutto di una ricerca che ha il pregio ulteriore di non cadere mai nel didascalico.

Su questo intreccio di muri, facce e musiche trova il proprio spazio il rapporto tra i due protagonisti che, come già il titolo anticipa, si sviluppa sulla dimensione del tempo. Non si tratta però solo della scansione dei giorni ma di un tempo misurabile con parametri diversi. È quella dimensione nella quale nasce il sentimento e dove l'istante in cui due mani si sfiorano apre davanti a sé una lettura diversa del futuro. C'è chi, per proteggersi, pensa di poterlo fissare entro confini precisi e chi invece sa perfettamente che si tratta di un desiderio irrealizzabile perché non si possono porre limiti temporali a un sentimento, se è vero. Sul presente e sulle visioni del futuro incombe poi il passato che ha lasciato segni ben precisi, ricordi, timori ma anche doveri di riconoscenza. È interessante che tutto ciò venga inserito nella preparazione di un matrimonio, cioè di un legame riconosciuto e riconoscibile tra due persone che hanno dovuto superare grossi problemi e che ora sentono di potersi concedere l'aspirazione alla durata.

Mentre sposta detriti e trasporta suppellettili Ivan è costretto a rendersi progressivamente conto che ciò che si prova per un'altra persona non può essere bloccato tra due pagine di vita come i fiori che raccoglie per studiarli. Ha bisogno di un respiro diverso e sarà Chiara a insegnargli quale sia. Chiara che a sua volta dovrà capire che non può mentire a se stessa quale che sia l'esito che vorrà dare al loro percorso. 