elgatoloco
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mercoledì 15 settembre 2021
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a suo modo "tollerabile"
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"Better Ratch Out", noto anche come"Scary Christmas"(Zack Kahn, anche autore della sceneggiatura con Chris Peckover, autore del soggetto, 2016)parla di una notte di Natale nella quale il tredicenne, voglioso di ragazze, lasciato per l'ultima volta in compagnia di una baby sitter che"gli piace molto", cerca in ogni modo di sedurla, anche ricorrendo a un amico"del cuore", con strumenti e mezzi certo illeciti. Arriverà a uccidere il boyfriend della ragazza(che ha 17 anni)e ad arrivae vicino alll'omicidio della stessa ragazza, che si salva per miracolo, per"un pelo". Nel frattempo rientrano i genitori, che avevano trascorso, sembra litigandolo quasi sempre, la notte di Natale fuori casa, constatando l'avvenuto.
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"Better Ratch Out", noto anche come"Scary Christmas"(Zack Kahn, anche autore della sceneggiatura con Chris Peckover, autore del soggetto, 2016)parla di una notte di Natale nella quale il tredicenne, voglioso di ragazze, lasciato per l'ultima volta in compagnia di una baby sitter che"gli piace molto", cerca in ogni modo di sedurla, anche ricorrendo a un amico"del cuore", con strumenti e mezzi certo illeciti. Arriverà a uccidere il boyfriend della ragazza(che ha 17 anni)e ad arrivae vicino alll'omicidio della stessa ragazza, che si salva per miracolo, per"un pelo". Nel frattempo rientrano i genitori, che avevano trascorso, sembra litigandolo quasi sempre, la notte di Natale fuori casa, constatando l'avvenuto. Verrà consultato uno psicoterapeuta cui viene affifato il rgazzo "assassino": Il film si può leggere in due modi: il film horror"little", a basso costo, con non troppo impegno produttivo, che è provocatoriamente ambientato in una notte"topica"(Quella di Natale, tra il 24 e il 25 dicembre, dunque), con risvolti horror, appunto, e come tale, i"colpi di scena"appaiono abbastanza "azzeccati", anche se ad un certo punto diventano francamente prevedibili oppure, invece, un flm von velleità educative, dato che tra i due genitori non corrono rapporti idilliaci, che intendono l'educazione del figlio più come"custodia"che altro, che il ragazzino , troppo in balia di computer, cellulare, film et tv.movies "diseducativi"e di amici nella sua stessa condizione, finisce per ubriacarsi e per farsi un"joint"senza problemi, non avendo remore di carattere sessuale verso la ragazza, finisce per delinquere senza capire ciò che fa. Ecco allora che il"messaggio"(se c'è, sempre ammesso e non concesso che voglia esserci,,,)è retorico, sbagliato o meglio inadeguato, non conforme a regole di creazione filmica ma finalizzato alla mera retorica educativa, senza proporre reali alternative o rimane(il che è più probabile)tra i due livelli, ossia tra la velleità"educazionistica"e la produzione di un, peraltro molto modesto, film"horror". Non so bene che cosa si possa aggiungere, salvo il fato che, certo realizzato in economia, il film vede interpreti abbastanza scialbi, dai ragazzini preadolscenti, alla giovanissima Olivia De Longe ad altrettanto scialbi intepreti adulti, nella parte dei genitori. Poco o nulla, dunque. El Gato
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dandy
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sabato 23 febbraio 2019
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you really better watch out....
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Soprendende thriller horrorifico che parte seguendo le regole dell'"home invasion" per poi ribaltare d'improvviso la storia e trasformarsi in una sorta di "Funny Games" adolescenziale.La tensione da lì in poi si mantiene alta,si passa a toni sempre più cattivi e allucinanti,e sebbene le scene di violenza non manchino(dure pur essendo contenute)a sconcertare è il ritratto del "cattivo" di turno.Quanto di più freddo,odioso,spietato e calcolatore si possa immaginare.Sintesi di una generazione di piccoli mostri in senso letterale.Perfetta anche la descrizione di chi lo ha cresciuto,mostrati appena all'inizio e alla fine,e disprezzabili quasi quanto lui(la liftatissima Madsen,è più odiosa che mai).
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Soprendende thriller horrorifico che parte seguendo le regole dell'"home invasion" per poi ribaltare d'improvviso la storia e trasformarsi in una sorta di "Funny Games" adolescenziale.La tensione da lì in poi si mantiene alta,si passa a toni sempre più cattivi e allucinanti,e sebbene le scene di violenza non manchino(dure pur essendo contenute)a sconcertare è il ritratto del "cattivo" di turno.Quanto di più freddo,odioso,spietato e calcolatore si possa immaginare.Sintesi di una generazione di piccoli mostri in senso letterale.Perfetta anche la descrizione di chi lo ha cresciuto,mostrati appena all'inizio e alla fine,e disprezzabili quasi quanto lui(la liftatissima Madsen,è più odiosa che mai).Perversamente ironico il finale,che lascia in sospeso il dubbio su chi l'avrà vinta tra carnefice e vittima.Veramente una sorpresa.Grande successo in patria e altrove.Da noi è finito su Netflix.
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laurence316
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domenica 6 gennaio 2019
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disturbante. non certo il classico film di natale
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Prodotto a bassissimo budget, un piccolo horror con venature sarcastiche e carico di umorismo nero, profondamente disturbante e, proprio per questo, non per tutti i gusti. A seguito della rivelazione a circa metà film, infatti, questo Better Watch Out, che fino a quel momento pareva essere un banale horror del filone home invasion dai toni giusto un po’ più caustici, si tramuta in qualcosa di decisamente più inquietante.
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Prodotto a bassissimo budget, un piccolo horror con venature sarcastiche e carico di umorismo nero, profondamente disturbante e, proprio per questo, non per tutti i gusti. A seguito della rivelazione a circa metà film, infatti, questo Better Watch Out, che fino a quel momento pareva essere un banale horror del filone home invasion dai toni giusto un po’ più caustici, si tramuta in qualcosa di decisamente più inquietante.
Un thriller carico di scene forti, ben interpretato (non solo dalla protagonista) e diretto.
Il tutto non va, ovviamente, oltre il prodotto d’intrattenimento, se si vuole il divertissement, e tutti i tentativi di rintracciarvi interpretazioni ulteriori appaiono sinceramente un po’ forzati. Ma, per l’appunto, come puro prodotto di genere, il film funziona eccome, è capace di costruire un clima angoscioso e riserva un sarcastico finale (reso ancor più diabolico dalla scena nascosta ad un minuto dall’inizio dei titoli di coda).
Buona la fotografia di Robertson. E difficile da dimenticare il Luke ghignante di Miller.
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