| Titolo internazionale | Leave the Saints Alone |
| Anno | 2016 |
| Genere | Documentario, |
| Produzione | Italia |
| Durata | 75 minuti |
| Regia di | Gianfranco Pannone |
| Tag | Da vedere 2016 |
| Distribuzione | Cinecittà Luce |
| MYmonetro | 3,25 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 9 giugno 2017
Dai santi più antichi a quelli più recenti, il documentario percorre l'Italia indagando sulle sfumature della devozione religiosa.
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CONSIGLIATO SÌ
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Grazie a una vasta ed oculata selezione di materiali di repertorio il documentario propone un viaggio attraverso tutta l'Italia, odierna e del secolo scorso, nei momenti in cui si manifesta la devozione popolare con processioni e feste dedicate ai santi, alla Passione di Cristo e alla Madonna.
Gianfranco Pannone è uno dei documentaristi che più e meglio hanno letto e continuano a leggere nel profondo il nostro Paese. Grazie alla collaborazione di Ambrogio Sparagna, che gli ha offerto una consulenza su canti devozionali, popolari e non, di altissimo livello, in questa occasione ci consente una processione della durata di un secolo attraverso riti e manifestazioni di religiosità collettiva di grande interesse.
Se si guardasse in modo superficiale a queste folle che procedono a piedi scalzi su terreni sassosi o che ricoprono di serpenti la statua di un santo la reazione potrebbe essere di rigetto di forme devozionali che assumono aspetti contigui al paganesimo o al masochismo collettivo. Pannone ci invita invece a superare il pregiudizio e a chiederci se non si possa (o, meglio, si debba) andare più a fondo, nel tentativo di comprendere quali dinamiche culturali stiano alla base di ritualità che hanno attraversato i secoli e che l'invenzione del cinema ha permesso di documentare. I volti e i corpi che ci scorrono davanti portano impressi i segni di generazioni e agglomerati sociali diversissimi. Il mandriano di bufale sembra avere ben poco da spartire con chi partecipa alla Serenata alla Madonna del 2015. Ma non è così e Pannone ci aiuta a comprenderne il perché grazie a testi di autori tutti profondamente laici (si va da Lomax a Soldati, da Danilo Dolci a Gramsci e le uniche voci cattoliche sono quelle dei non omologati Ignazio Silone ed Enzo Bianchi).
È Pasolini a ricordarci che c'è un fondamento di sacro radicato nel cuore della nostra civiltà che la borghesia si è impegnata a distruggere o a far evaporare. Ecco allora che la lettura si fa diversa e il possibile sguardo supponente si trasforma in una capacità di osservare e comprendere che sostituisce il giudizio e apre alla conoscenza.
Lascia stare i santi un film di G. Pannone Italia 2016 Dagli studi di etno musicologia al recupero della vera antropologia culturale , il passo è breve, e in questo ottimo documentario di Gianfranco Pannone con la decisiva collaborazione di Ambrogio Sparagna vi sono entrambe le tracce di queste discipline ormai entrate a pieno titolo negli studi umanistici delle migliori [...] Vai alla recensione »