"La Fanto^me de Canterville"(Yann Samuelll, anche sceneggiatura, lontamente ispirato dal racconto del 1887"The Canterivlle Ghost"di Oscar Wilde, 2016). Un fanatasma vive da anni, anzi da secoli"bloccato" nel suo castello, con la sola compagnia del suo domestico. Vuole spaventare tutti i visitatori, eredi e non. Ma al castello capita una più che"vaccinata"famiglia del 21°secolo, in fuga da Parigi, che si scontra subito con la di per sé ombraosa famiglaid ell'antenato: i bambini gli fanno scherzi , i genitori, cinici e chiusi nei loro preigudizi"moderni"o post.-tali, si fanno bene dell'anziano antenato. Solo la figlia quindicenne sembra avere qualche tratto"empatico"con l'anziano "direttore del castello", tanto da attirseene le simatie, dopo l'ovvia, inziale diffidenza.
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"La Fanto^me de Canterville"(Yann Samuelll, anche sceneggiatura, lontamente ispirato dal racconto del 1887"The Canterivlle Ghost"di Oscar Wilde, 2016). Un fanatasma vive da anni, anzi da secoli"bloccato" nel suo castello, con la sola compagnia del suo domestico. Vuole spaventare tutti i visitatori, eredi e non. Ma al castello capita una più che"vaccinata"famiglia del 21°secolo, in fuga da Parigi, che si scontra subito con la di per sé ombraosa famiglaid ell'antenato: i bambini gli fanno scherzi , i genitori, cinici e chiusi nei loro preigudizi"moderni"o post.-tali, si fanno bene dell'anziano antenato. Solo la figlia quindicenne sembra avere qualche tratto"empatico"con l'anziano "direttore del castello", tanto da attirseene le simatie, dopo l'ovvia, inziale diffidenza...In qualche modo riuscirà anche a salvarlo dalla maledizione che lo blocca nel suo castello e nel tentativo, quasi sempre fallimentare, di tormenrtare gli"ospiti". Piacevole, ma abbastanza nfedele all'originale racconto di Wilde(che ha conoscouto ben altre messe in scena, teatrali, filmiche, televisive, in forma di operetta etc.), in quanto va perso lo scherno wildiano verso i ricchi"parvenus"gringos, insomma made in the USA, che credono di colonizzare l'antica madre patria inglese, fregandosnee altamente del rispetto per i millenni e per le tradizioni orrorifiche e non, che comprendono certo castelli abitati da fantasmi...Questa nota"antcapitalistica" e neppure veltamente antiborghse(meglio il buon tempo antico aristrocratico-feudelae sembra dirci, certo con prudenza, Wilde, in un'epoca, la fine dell'Ottocento, in cui la trasformazione borghese.capitalista conosceva ancora qualche tentammento e qualche"ritorno all'indietro")nel film non c'è, perchè non può esserci, essendo lo spirito frnacese diverso da quello inglese(ol che è laplissiano)ma anche percjché la fine del 1800 ha ben poco(nulla, in realtà)a che vedere e a che spartire con la condizione odierna, degli anni Duemila ormai"suonati a vele spiegate"... In complesso il film, coprodouzione francese.belga(una collaborazione un tempo quasi impensabile per i noti motivi...), è comunque diverente, quasi un"family.movie"piacevole, che comunque vede un tottimo Audrey Fleurot(il famtasma), Michael Youn(il domsestico), una brava Mathilde Daffe, la ragazza e comunque un team attorale di qualità, capaci di reggere la scena, anzi lo schermo per uttto il tempo previsto. El Gato
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