lucap96
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mercoledì 15 luglio 2015
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il solito spasso
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Grande commedia politically scorrect per Seth MacFarlane, come il precedente lavoro "Un milione di modi per morire nel west". Certo, come per tutti i sequel vale la regola che il primo è sempre meglio, ma questo non sfigura di certo, assicurando grande divertimento. Promosso.
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asdrubale03
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giovedì 9 luglio 2015
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il sequel perfetto
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Straordinario seguito di un già straordinario film.Seth MacFarlane in questo nuovo capitolo di "Ted" osa di più spingendo il "politicamente scorretto" ad un livello superiore migliorando nettamente la pellicola.Inoltre in questo nuovo capitolo più che parlare della vita privata di John Bennet (Mark Wahlberg) parla della vita privata di Ted che dovrà fare i conti con la giustizia per dimostrare di essere un umano vero e proprio e non un "bene".Ottime le gag,ottima la regia di Seth MacFarlane,ottime le colonne sonore e ottime le interpretazioni di Amanda Seyfried,Morgan Freeman,Mark Wahlberg e Liam Neeson che nel film fa un piccolo ma fantastico cameo.
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tmpsvita
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mercoledì 8 luglio 2015
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sequel sensazionale!
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Un sequel che supera il primo capito, già di per se molto bello, in tutto e per tutto. Il film è pieno di gag divertentissime e geniali. La trama non è per niente banale o stupida , anche se lo può sembrare, marca moltissimi temi importanti e seri come la dicriminazione, tema più importante del film, o la legalizzazione delle droghe, e tratta tutti questi temi in modo molto ironico, leggero e politicamente scorretto. Ed è questo il punto forte dei due film di ted ovvero quello di essere volgari ma seri e maturi allo stesso tempo e ti fanno anche molto riflettere. E questo film cerca di rispondere alla domanda: cosa definisce davvero una persona?.
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Un sequel che supera il primo capito, già di per se molto bello, in tutto e per tutto. Il film è pieno di gag divertentissime e geniali. La trama non è per niente banale o stupida , anche se lo può sembrare, marca moltissimi temi importanti e seri come la dicriminazione, tema più importante del film, o la legalizzazione delle droghe, e tratta tutti questi temi in modo molto ironico, leggero e politicamente scorretto. Ed è questo il punto forte dei due film di ted ovvero quello di essere volgari ma seri e maturi allo stesso tempo e ti fanno anche molto riflettere. E questo film cerca di rispondere alla domanda: cosa definisce davvero una persona?. Oltre a tutto ciò il film è pieno di citazioni di film degli anni '80/'90 come la citazione di jurassic park e la sua musica . Bellissimo e geniale pure il cameo di Liam Neeson, in cui lui prende in giro i personaggi che interpreta nei suoi film. VOTO: 9/10. Ps:Come avrete capito non sono molto daccordo con la frase di Gabriele Niola perché è vero che il film ha dei tempi comici impeccabili ma non perde mai per strada la sua parte più seria.
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filippotognoli
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domenica 5 luglio 2015
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politically scorrect 110%
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Iniziamo col dire la cosa piu' importante di tutte:il film mi ha fatto veramente ridere!!!Certamente il mio giudizio e' soggettivo e personale, e non potrebbe essere altrimenti.Le mie argomentazioni sono molto semplici.La sceneggiatura e' estremamente esilarante e i tempi comici sono perfetti.Certamente Seth MacFarlane riesce a trasmettere la sua comicita' irriverente, provocatoria, offensiva, volgarissima, all'ennesima potenza.I fratelli Farrelly, dei quali il regista e' un chiaro estimatore, in confronto sembrano due chierichetti.Chi apprezza i Griffin, American Dad e quel tipo di comicita' avra' la mia stessa impressione, in caso contrario meglio astenersi dalla visione.
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(di madeinloi)
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valentina72
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sabato 4 luglio 2015
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pessimo
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Un inno alla droga e alla volgarità'. Camuffato da quello che sembrerebbe un tenero orsetto. Questo il messaggio del film alle nuove generazioni. Grazie agli ideatori. In due ore siete riusciti a bruciare tutti gli insegnamenti buoni che i genitori faticosamente cercano di far comprendere ai figli. Ottimo il trailer, riesce ad evitare di far presagire il vero volto del film. Le menti che sono dietro questo film sono diaboliche. Fanno passare che è normale drogarsi pur avendo un lavoro quasi normale e tanto altro ancora attende i malcapitati che lo vedranno. Vergogna.
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ericanobis_
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venerdì 3 luglio 2015
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un volgare teddy bear
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Premetto che ho visto il film in inglese e che quindi qualche battuta potrei anche averla persa però penso di avere un giudizio netto su di esso. Non mi è piaciuto. Questo film è la volgarità con la V maiuscola incarnata in un orsacchiotto di peluche. I tempi comici sono molto buoni però il film perde quella che potrebbe essere una grande lezione morale (Ted non viene riconosciuto come “persona” ma come “bene materiale” e su questo si costruiscono una serie di parallelismi che ricordano la battaglia per i diritti civili degli schiavi africani e quella più contemporanea degli omosessuali) a causa delle troppe battute volgari che ostacolano la buona riuscita del film.
Penso che questo secondo capitolo di Ted sia anche peggio del primo film che, invece, risultava più simpatico e divertente.
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Premetto che ho visto il film in inglese e che quindi qualche battuta potrei anche averla persa però penso di avere un giudizio netto su di esso. Non mi è piaciuto. Questo film è la volgarità con la V maiuscola incarnata in un orsacchiotto di peluche. I tempi comici sono molto buoni però il film perde quella che potrebbe essere una grande lezione morale (Ted non viene riconosciuto come “persona” ma come “bene materiale” e su questo si costruiscono una serie di parallelismi che ricordano la battaglia per i diritti civili degli schiavi africani e quella più contemporanea degli omosessuali) a causa delle troppe battute volgari che ostacolano la buona riuscita del film.
Penso che questo secondo capitolo di Ted sia anche peggio del primo film che, invece, risultava più simpatico e divertente. A nulla servono le grandi presenze di Liam Neeson e Morgan Freeman che “compaiono” in ruoli piuttosto banali. Se si è amanti del genere comico che si dirige verso il demenziale allora Ted 2 è il film che fa per voi ma per una come me che ama i Thriller e i film Drammatici forse questo film è troppo.
Il risultato finale è un film adatto per rilassarsi, farsi qualche risata, rinfrescarsi grazie all’aria condizionata del cinema e basta. Quando si esce dalla sala non ti rimane nulla se non il pensiero che vorresti avere anche tu orsetto di peluche con il muso di Ted ma alla condizione che non parli.
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eugenio98
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mercoledì 1 luglio 2015
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uno spaccato comico e simbolico
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Continuano le avventure dell’orsacchiotto più irriverente che c’è. Ted si è sposato con la commessa del supermercato in cui lavora. Dopo un anno il matrimonio è già in rovina; a complicare le cose c’è lo Stato che non riconosce Ted come una persona, bensì un bene. Con l’aiuto del suo compagno d’infanzia John, e di un avvocato, Ted riuscirà a porre fine a questa ingiustizia e a vivere felice.
Il regista e doppiatore Seth Macfarlane scrive il surreale seguito del primo Ted, creando così una messa in scena che affonda perfettamente nella commedia e toccando, seppur in modo molto soft, il tema dell’uguaglianza dei diritti.
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Continuano le avventure dell’orsacchiotto più irriverente che c’è. Ted si è sposato con la commessa del supermercato in cui lavora. Dopo un anno il matrimonio è già in rovina; a complicare le cose c’è lo Stato che non riconosce Ted come una persona, bensì un bene. Con l’aiuto del suo compagno d’infanzia John, e di un avvocato, Ted riuscirà a porre fine a questa ingiustizia e a vivere felice.
Il regista e doppiatore Seth Macfarlane scrive il surreale seguito del primo Ted, creando così una messa in scena che affonda perfettamente nella commedia e toccando, seppur in modo molto soft, il tema dell’uguaglianza dei diritti. Pieno di gag e spassosissimo, questo secondo episodio si conferma all’altezza del primo; se in Ted, l’orsetto cercava di aiutare John a crescere (non completamente riuscendoci), in Ted 2 succede tutto il contrario: adesso è l’adulto/bimbo ad aiutare l’amico per fargli prendere un posto nella società. Probabilmente l’autore dei Griffin ha voluto creare una storia sul modello di Toy-Story: infatti, nel primo episodio di questa saga, Buzz è il giocattolo nuovo che crede di essere l’eroe prescelto per salvare la galassia, così come Ted nella sua prima avventura è l’orsetto nuovo che entra nella vita dell’uomo e si sente il migliore nel suo campo; adesso, nel secondo atto, è Ted ad avere bisogno d’aiuto, così come Woody, nel secondo episodio della saga di Toy-Story, credeva di essere un giocattolo pronto ad entrare nella Storia.
Insomma, Ted rappresenta un profondo spaccato comico e simbolico che riempie la sala di sorrisi, non rinunciando a tematiche sociali. È qui che si conferma il genio di Macfarlane: riesce a trovare le tematiche più strane per raccontarci una vicenda che fa ridere e pensare allo stesso tempo.
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flyanto
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martedì 30 giugno 2015
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ted alla riscossa con questioni legali
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Secondo appuntamento con l'orsetto irriverente che in questa occasione lo vede alle prese con la propria consorte, una bella ragazza bionda sua collega presso il supermercato dove lavora come cassiere, e con il loro reciproco desiderio di diventare genitori. Dopo svariati tentativi falliti di inseminazione artificiale, l' alquanto "curiosa" coppia tenta di diventare genitori attraverso la pratica dell'adozione ma qui iniziano per Ted i guai seri. Infatti, egli non viene riconosciuto come un essere umano ma come una proprietà e, cioè, un oggetto,e dunque avente pieno diritto di potere iniziare le pratiche per un'adozione, non gli viene conseguentemente riconosciuta valida la propria unione matrimoniale e gli viene anche sottratta la possibilità di mantenere il proprio posto di lavoro.
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Secondo appuntamento con l'orsetto irriverente che in questa occasione lo vede alle prese con la propria consorte, una bella ragazza bionda sua collega presso il supermercato dove lavora come cassiere, e con il loro reciproco desiderio di diventare genitori. Dopo svariati tentativi falliti di inseminazione artificiale, l' alquanto "curiosa" coppia tenta di diventare genitori attraverso la pratica dell'adozione ma qui iniziano per Ted i guai seri. Infatti, egli non viene riconosciuto come un essere umano ma come una proprietà e, cioè, un oggetto,e dunque avente pieno diritto di potere iniziare le pratiche per un'adozione, non gli viene conseguentemente riconosciuta valida la propria unione matrimoniale e gli viene anche sottratta la possibilità di mantenere il proprio posto di lavoro. Con anche l'aiuto del suo amico di sempre John, Ted allora ricorre ad un avvocato (Amanda Seyfried) al fine di fare valere i propri diritti di essere umano e da qui inizierà per lui e per i suoi compagni di avventure una serie di svariate battaglie legali e di avvenimenti che lo vedranno alla fine finalmente vittorioso e neo-papà.
"Ted 2" costituisce la diretta prosecuzione dell'omonimo precedente film: ugualmente al primo esso risulta pertanto divertente per le situazioni strampalate e comiche rappresentate ma un poco più edulcorato per ciò che concerne i dialoghi e l'ironia in generale, dunque meno sboccato, in quanto nel suo insieme la pellicola assume un contesto più "impegnato" affrontando, con la questione del riconoscimento della natura umana di Ted, svariati temi sociali quali, per esempio, la discriminazione nei confronti di coloro che vengono considerati diversi dalla società, l'uso illegale o meno delle droghe leggere e la difficoltà a diventare genitori. Insomma, in chiave molto leggera, comica e divertente il regista Seth Mac Farlane ha voluto creare un'opera seconda più "impegnata" ma sempre altamente esilarante in cui continuare a fare vivere e fare muovere il proprio beniamino che rimane per lo spettatore un personaggio sempre gradito ed amato come, appunto, l'orsetto di peluche che si possedeva da piccoli e da cui non ci si separava mai.
Leggero, divertente, adatto pertanto come puro e semplice scacciapensieri.
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alessandro197286
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martedì 30 giugno 2015
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da evitare.
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Un film da evitare come già scritto. Pieno di volgarità e luoghi comuni (gay, neri...). Tra le varie ignomie la descrizione di uno dei protagonisti single e divorziato. Perché forse chiacchiera con un orsacchiotto?. Inno alla droga, al piattume mentale. Un film da chiedere all'uscita il rimborso del biglietto. Non capisco come grandi attori possano partecipare a tali film.
Unica nota positiva è la colonna sonora, molto interessante la sigla iniziale.
alessandro
[+] da evitare per te
(di levante)
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laurence316
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sabato 27 giugno 2015
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l'orsacchiotto e la voglia di diritti
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Voto reale: 2 e mezzo. A 3 anni da quel primo Ted (esordio alla regia di MacFarlane, autore de I Griffin e American Dad), che nel mondo rastrellò, contro ogni aspettativa, quasi 550 milioni di dollari, arriva il seguito (com'era prevedibile). Senza la presenza (e si potrebbe dire per fortuna) di Mila Kunis, questo secondo film è molto più concentrato proprio su Ted, e non più sul suo "padrone" John Bennett, che era quasi il vero protagonista del predecessore, su Ted e sulla sua lotta per conquistarsi quei diritti civili che dovrebbero essere garantiti per tutti. Volgare, pieno di gag più o meno riuscite e anche divertente (a volte), il film perde però un pò per strada i suoi intenti, riducendosi alle battute più stupide e stantie, e deludendo con un finale leggermente sottotono (problema che affligeva anche il primo Ted).
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Voto reale: 2 e mezzo. A 3 anni da quel primo Ted (esordio alla regia di MacFarlane, autore de I Griffin e American Dad), che nel mondo rastrellò, contro ogni aspettativa, quasi 550 milioni di dollari, arriva il seguito (com'era prevedibile). Senza la presenza (e si potrebbe dire per fortuna) di Mila Kunis, questo secondo film è molto più concentrato proprio su Ted, e non più sul suo "padrone" John Bennett, che era quasi il vero protagonista del predecessore, su Ted e sulla sua lotta per conquistarsi quei diritti civili che dovrebbero essere garantiti per tutti. Volgare, pieno di gag più o meno riuscite e anche divertente (a volte), il film perde però un pò per strada i suoi intenti, riducendosi alle battute più stupide e stantie, e deludendo con un finale leggermente sottotono (problema che affligeva anche il primo Ted). Alcune scene sono anche riuscite, e riescono a far ridere (e molto), il nuovo personaggio Samantha Leslie Jackson (interpretato dalla Seyfried) è simpatico e dà origine ad una simpatica gag (con lei che chiede: -E chi è questo Samuel L. Jackson?-, e Ted che risponde: -Basta vedere un film qualsiasi. Lui è quello nero-), ma nel complesso il film risulta stiracchiato, spesso si riduce alla ripetizione e (pare) ricicli anche vecchie gag risalente addirittura a I Griffin. Poteva essere molto meglio, la trama di base era quantomeno interessante, ma viene un pò oscurata, soprattutto nel secondo tempo. Certo, offre (come detto) alcune gag felici, ma questo non basta a fare un film, che si risolve nel modo più banale possibile. Peccato.
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