flaw54
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domenica 15 marzo 2015
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il taglio della mazzantini
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Un film che si regge su di una recitazione eccellente sia della Trinca che di Scamarcio e che va apprezzato per quello che molti criticano, cio la sua talvolta esasperante lentezza. Il limite sta nella storia che come sempre nelle opere della Mazzantini appare artificiosa e talvolta forzata. Comunque un film da vedere. Buona anche la piccola parte della Galiena. In ultimo un mea culpa: non ho riconosciuto Vecchioni e ho dovuto attendere i titoli di coda per scoprir l'arcano visto che sapevo che aveva una parte nel film. Mi dispiace dirlo, ma è proprio invecchiato!
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lucia6969
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sabato 14 marzo 2015
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bellissimo film!!!!
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Concordo pienamente con la recensione che invitava a non lasciare commenti gratuiti.Film decisamente intenso e meraviglioso!!!! Per fortuna non sono facilmente influenzabile dalle recensioni altrui. Consigliatissimo!!!! Bravissimi tutti gli attori!!!!
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flyanto
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venerdì 13 marzo 2015
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l'excursus di una coppia fortemente in crisi
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Film in cui si narra di una coppia ormai fortemente in crisi che si incontra una sera a cena al fine di definire il tempo da trascorrere insieme ai propri figli durante le vacanze estive. Nel corso della cena scaturiranno sia i bei ricordi passati legati al periodo in cui i due protagonisti erano follemente innamorati l'uno dell'altro che i forti rancori sopiti e non sopraggiunti in seguito alla crisi. Finale con una nota di speranza.
Questa pellicola è diretta e sceneggiata da Sergio Castellitto in collaborazione con la moglie Margaret Mazzantini, dal cui omonimo romanzo è peraltro tratto il film, e, direi, che condensa perfettamente il significato e la trama dell'opera della moglie che invece in alcuni punti si dilungava parecchio, svilendo un poco il suo valore.
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Film in cui si narra di una coppia ormai fortemente in crisi che si incontra una sera a cena al fine di definire il tempo da trascorrere insieme ai propri figli durante le vacanze estive. Nel corso della cena scaturiranno sia i bei ricordi passati legati al periodo in cui i due protagonisti erano follemente innamorati l'uno dell'altro che i forti rancori sopiti e non sopraggiunti in seguito alla crisi. Finale con una nota di speranza.
Questa pellicola è diretta e sceneggiata da Sergio Castellitto in collaborazione con la moglie Margaret Mazzantini, dal cui omonimo romanzo è peraltro tratto il film, e, direi, che condensa perfettamente il significato e la trama dell'opera della moglie che invece in alcuni punti si dilungava parecchio, svilendo un poco il suo valore. Pertanto in un equilibrio perfetto si assiste ad una reale crisi coniugale, dovuta a svariati e comprensibili motivi, che riflette molto bene, purtroppo, molteplici situazioni reali di coppia. Tramite una regia attenta e lineare in cui Castellitto peraltro è maestro ed una sceneggiatura caratterizzata da dialoghi in alternanza ora taglienti, ora più smorzati e dolci, vengono descritte le differenti situazioni e stati d'animo dei due coniugi, evidenziandone i diversi punti di vista.
A tutto ciò, si deve poi aggiungere l'ottima interpretazione degli attori: riguardo Jasmine Trinca, nella parte della moglie, non si hanno sorprese in quanto già in tutti i suoi films precedenti si è dimostrata una valida ed emergente professionista, ma per ciò che riguarda Riccardo Scamarcio si ha invece una piacevole sorpresa nel constatare l'efficacia e la riuscita positiva della sua interpretazione da ritenersi, sinora, senza alcun dubbio, la sua migliore rispetto alle passate. Pertanto consegnando entrambi un ritratto veritiero e credibile di una coppia ormai alla deriva, il film risulta altamente riuscito e sicuramente consigliabile a chi è interessato ad una trama sentimentale ma non stucchevole.
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anima65
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giovedì 12 marzo 2015
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com'è difficile amare ..com'è difficile farsi amar
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...com'è difficile Amare e com'è difficile farsi Amare, sopratutto per quello che si è ! .. A me il film è piaciuto.
Tematiche attuali. Un film che fa riflettere, anche se apparentemente possono esserci tanti luoghi comuni, ma di fatto è "la nostra realta'" nel bene e nel male .. si potrebbe gia' discutere il titolo del film " nessuno si salva da solo" e forse è cosi' ! . .. .. sono di parte, lo so .. adoro Scamarcio nella sua "stralunata" semplicita' ... e una nota di merito alla scelta delle canzoni ...
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agc_89
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giovedì 12 marzo 2015
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una scoperta
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Partendo dal presupposto che Riccardo Scamarcio non mi è mai piaciuto; devo dire invece che mi ha stupita; ha fatto un'interpretazione straordinaria.
Credo che finalmente il "ragazzaccio" di TRE METRI SOPRA AL CIELO (non commento che è meglio) sia cresciuto.
Ha fatto un ottimo lavoro.E' stato molto vicino al personaggio descritto nel LIBRO.
Il libro lo lessi un anno fa, e devo essere sincera, il film è stato molto fedele al racconto - per non dire quasi che è stato più "rilevante" il film che il libero.
Faccio i miei complimenti ad uno Scamarcio a 5 stelle e al regista; gli ultimi 5 minuti finali della pellicola non sono menzionati nel libro, ma chiudono il film in maniera completa; in quegli ultimi 5 min.
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Partendo dal presupposto che Riccardo Scamarcio non mi è mai piaciuto; devo dire invece che mi ha stupita; ha fatto un'interpretazione straordinaria.
Credo che finalmente il "ragazzaccio" di TRE METRI SOPRA AL CIELO (non commento che è meglio) sia cresciuto.
Ha fatto un ottimo lavoro.E' stato molto vicino al personaggio descritto nel LIBRO.
Il libro lo lessi un anno fa, e devo essere sincera, il film è stato molto fedele al racconto - per non dire quasi che è stato più "rilevante" il film che il libero.
Faccio i miei complimenti ad uno Scamarcio a 5 stelle e al regista; gli ultimi 5 minuti finali della pellicola non sono menzionati nel libro, ma chiudono il film in maniera completa; in quegli ultimi 5 min. capisci e realizzi, se fino a prima non hai avuto modo, il senso della pellicola.
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brigitte
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giovedì 12 marzo 2015
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l'amore trsforma la vita in un sogno
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Non e' da descrivere ....ognuno dovra' vederlo con gli occhi dell'anima...
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luigi chierico
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giovedì 12 marzo 2015
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neanche in coppia
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Un film che non dice nulla di nuovo e nulla lascia; per qualcuno una speranza legata ad un sottilissimo filo di ottimismo. Una storia squisitamente personale e non coinvolgente, sebbene tante giovani coppie potrebbero riconoscersi in Stefano(Riccardi Scamarcio) e in Delia(Jasmine Trinca). Tante storie si somigliano ma mai nessuna è uguale. Innamorarsi, sposarsi, avere dei figli, lasciarsi sotto una pioggia di rimpianti al primo temporale che si abbatte, ritrovarsi a cena, scherzare ed accusarsi, nulla cambia, tutto resta come prima, non si torna più indietro. Una cena necessaria allo spettatore ed ai protagonisti per sapere di più; cosa è successo, come, quando e perché, non basta a fare chiarezza.
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Un film che non dice nulla di nuovo e nulla lascia; per qualcuno una speranza legata ad un sottilissimo filo di ottimismo. Una storia squisitamente personale e non coinvolgente, sebbene tante giovani coppie potrebbero riconoscersi in Stefano(Riccardi Scamarcio) e in Delia(Jasmine Trinca). Tante storie si somigliano ma mai nessuna è uguale. Innamorarsi, sposarsi, avere dei figli, lasciarsi sotto una pioggia di rimpianti al primo temporale che si abbatte, ritrovarsi a cena, scherzare ed accusarsi, nulla cambia, tutto resta come prima, non si torna più indietro. Una cena necessaria allo spettatore ed ai protagonisti per sapere di più; cosa è successo, come, quando e perché, non basta a fare chiarezza. Non serve alla coppia andare con la memoria al loro primo incontro, alla spensieratezza e all’allegria dei primi tempi, quando è naturale tenersi per mano o rincorrersi sulla sabbia accanto al mare, pronto ad abbracciare la coppia in unico abbraccio, a far l’amore.. Non serve rivivere interiormente i mille e mille momenti che qualsiasi coppia vive, non serve rivedersi per ricredersi. Si cerca di vedere il futuro guardando il passato, così un approccio sereno, civile non è servito a nulla per Stefano e Delia, come in quasi tutte le coppie. Quante ce ne sono pronte ad incontrarsi a cena per un civile e cordiale scambio di confessioni ed ammissioni senza gettarsi in faccia un bicchiere di vino o il dolce? Così anche nell’immaginario di questo film il dolce incontro non è servito a nulla alla coppia per una riconciliazione in nome dei figli. C’è chi insegna, facendo uso di un fantoccio, come dar vita ad un corpo inerme, a dar vita ad un matrimonio agonizzante, alla fine il fantoccio inerme, così come era, lo si fa a pezzi, lo si mette in valigia e via, un po’ come fa il marito dopo aver ucciso la moglie in “La finestra sul cortile” E’ questa la fine di una giovane coppia dopo appena pochi anni di convivenza ? “Nessuno si salva da solo”, dice l’autrice del libro, e così una coppia di anziani suggerisce di tenersi per mano anche quando la morte è prossima. Non serve a nulla il consiglio, non serve a nulla la fede. Un tempo nei paesi c’era l’ombrellaro a cui si portavano i piatti lesionati perché li cucissero con un sottile filo di ferro, oggi basta una scheggia per cambiare un intero servizio da 12. Tutta qui la trasformazione del rapporto uomo-donna,marito-moglie. Ma ci sono ancora tanti per i quali “L’amore è una cosa meravigliosa” e l’amore è “Amour”.
Contrariamente ai precedenti film tratti da romanzi della stessa autrice Mrgaret Mazzantini e diretti dallo stesso regista Sergio Catellitto: “Non ti muovere” e “Venuto al mondo”, in questo non c’è patema, dolore, sofferenza, il marito cacciato via di casa finisce facendo salti di gioia per la strada. Un monito per chi resta sola in casa a guardare? Manca il dramma psicologico, interiore e alla fine tanti punti sospensivi…., lo spettatore che vede sempre il bicchiere mezzo pieno sarà ottimista.
Ottima la fotografia in qualsiasi ripresa all’interno e all’esterno, scene nuove e superlative, comunque tutte belle e fuori dal comune, il regista ha offerto quel che voleva offrirci da par suo, gli attori pur recitando beene non hanno offerto emozioni.
Tutto questo non basta per essere considerato col mio metro un ottimo film.
chibar22@libero.it
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[+] livello di attenzione pari a zero
(di agc_89)
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[+] meno male c'è chi è attento!
(di flaw54)
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brigitte
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mercoledì 11 marzo 2015
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l'amore genera una vita da sogno!
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E' un film che si lascia scorrere non solo con gli occhi ma con il cuore che rapisce lo spettatore in un vortice di sensazioni autentiche forti ma gustose! Finale grazioso e ottimista!
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gianluca sersante
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martedì 10 marzo 2015
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complesso e affascinante..
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un film non banale ,difficile, complesso,forse imperfetto ma decisamente affascinante sotto tutti i punti di vista ps quando voglio andare a vedere un film non leggo mai nulla ne forum ne giornali perche mi baso sull'intuito e di solito sulla mia conoscenza del regista e degli attori. soltanto dopo do uno sguardo al commento del sito e del forum ed e' bello vedere pareri differenti ma nessuno puo togliermi la mia idea sul film. consiglio ...fate come me e non leggete mai prima il forum del pubblico.
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fra_by
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lunedì 9 marzo 2015
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la costruzione di un amore
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Il film inizia con una cena tra separati: una giovane coppia con due figli deve pianificare le vacanze estive. La cena si rivela però un tuffo nel passato; continui flashback riportano alla nascita di questo amore, alla sua crescita, tra alti e bassi, continuando ad alternarsi a scene in cui i protagonisti ripercorrono a parole quei trascorsi. Film ricco di sentimento e sofferenza, passione ed amore. Un film che fa pensare a come un amore possa mutare nel tempo, come una relazione possa cambiare nel corso degli anni, come l'amore possa diventare sopportazione reciproca, fino a non sopportarsi più. Personalmente non ho letto il libro, ma ero incuriosita da questo film avendo visto in passato "Non ti muovere", tratto dall'omonimo romanzo di Margaret Mazantini, regia di Sergio Castellitto, esattamente com'è per "Nessuno si salva da solo".
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Il film inizia con una cena tra separati: una giovane coppia con due figli deve pianificare le vacanze estive. La cena si rivela però un tuffo nel passato; continui flashback riportano alla nascita di questo amore, alla sua crescita, tra alti e bassi, continuando ad alternarsi a scene in cui i protagonisti ripercorrono a parole quei trascorsi. Film ricco di sentimento e sofferenza, passione ed amore. Un film che fa pensare a come un amore possa mutare nel tempo, come una relazione possa cambiare nel corso degli anni, come l'amore possa diventare sopportazione reciproca, fino a non sopportarsi più. Personalmente non ho letto il libro, ma ero incuriosita da questo film avendo visto in passato "Non ti muovere", tratto dall'omonimo romanzo di Margaret Mazantini, regia di Sergio Castellitto, esattamente com'è per "Nessuno si salva da solo". Anche in questo caso, come per "Non ti muovere", ho apprezzato molto il film: dalla regia, ai dialoghi, alla scelta degli attori. Jasmine Trinca, che impersona Delia, la protagonista, è decisamente credibile in questa parte. Non ho mai apprezzato molto Scamarcio, ma devo dire che, in questo caso, la sua performance non è affatto male; sono rimasta piacevolmente sorpresa. In conclusione, film che consiglio, drammatico ma con qualche battuta che sdrammatizza. Sicuramente più meritevole di tanti altri film stranieri! Anche il cinema italiano può partorire bei film.
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