leonardo strano
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domenica 29 marzo 2015
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kingsman: se bond fosse un x-men
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Vaughn fa cinema violento e pop, o si dovrebbe dire che fa cinema pop moderno e quindi violento? Non poteva forse fare altro un cresciuto con il mito del Bond di Connery e Moore, un fervente adepto delle sette tarantiniane, e un assiduo appassionato di fumetti. Non poteva che arrivare a Kingsman, unione di tutte le sue passioni giovanili e prodotto di intrettenimento travolgente. Ma chi sono i Kingsman? Ovviamente una organizzazione supersegreta londinese che recluta, forma e mette sul campo spie eccezionali. È una di queste infatti, l’agente Harry Hart, che inserisce nel programma il giovane Eggsy, ragazzo di strada dotato di grande potenzialità. Insieme dovranno impedire al malefico quanto geniale Richard Valentine di portare a termine il suo folle piano.
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Vaughn fa cinema violento e pop, o si dovrebbe dire che fa cinema pop moderno e quindi violento? Non poteva forse fare altro un cresciuto con il mito del Bond di Connery e Moore, un fervente adepto delle sette tarantiniane, e un assiduo appassionato di fumetti. Non poteva che arrivare a Kingsman, unione di tutte le sue passioni giovanili e prodotto di intrettenimento travolgente. Ma chi sono i Kingsman? Ovviamente una organizzazione supersegreta londinese che recluta, forma e mette sul campo spie eccezionali. È una di queste infatti, l’agente Harry Hart, che inserisce nel programma il giovane Eggsy, ragazzo di strada dotato di grande potenzialità. Insieme dovranno impedire al malefico quanto geniale Richard Valentine di portare a termine il suo folle piano. Percorso di formazione next-gen, il film che arriva dopo The Pusher, Kick Ass, e X-men: l’inizio, è un petardo policromatico di divertimento ed emozioni vecchio stile, dove c’è tutto: Bond, Ipcress, My Fair Lady, Pretty Woman, X-Men, Guerre Stellari, Mission Impossible, 24 e molto altro. Una prova di conoscenza cinematografica notevole, che suona come una sfida allo spettatore su quante citazioni, più o meno colte, indovinare. Difficile inoltre davvero non essere presi da trama più che mai tagliente, colpi di scena a ripetizione, effetti speciali ben utilizzati e attori, a parte l’inutilmente caricaturale Caine, che si divertono molto. E la frenesia e la freschezza nel modo di raccontare è talmente convincente, sia per chi amerà i riferimenti, che per chi è totalmente profano, che imitazione diventa emulazione, che plagio diventa citazione, che rifacimento diventa parodia consapevole e responabilizzata. Ed è più di quanto ci si può apsettare dal cinema d’evasione odierno.
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cinemalove
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mercoledì 3 giugno 2015
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bond pop
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Ho atteso molto di vedere questo film essendo un fan dei film "matriosca", congegni, gallerie segrete che sfociano in sotterranei segreti e via dicendo. L'attesa è stata ripagata? si per le scene di violenza, ottimizzate a tal punto da rendere un effetto realistico al cento per cento, comprese le abili mosse dei Kingsman da studiare al rallenty. Come succede spesso in confronto ad un ottima serie di effetti speciali, pecca leggermente la trama e il corso degli eventi. Un pò maldestramente distrubuiti nella pellicola, soprattutto nella seconda metà si intuisce l'esagerata superficialità e la troppa fretta con cui viene portata a termine la storia.
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Ho atteso molto di vedere questo film essendo un fan dei film "matriosca", congegni, gallerie segrete che sfociano in sotterranei segreti e via dicendo. L'attesa è stata ripagata? si per le scene di violenza, ottimizzate a tal punto da rendere un effetto realistico al cento per cento, comprese le abili mosse dei Kingsman da studiare al rallenty. Come succede spesso in confronto ad un ottima serie di effetti speciali, pecca leggermente la trama e il corso degli eventi. Un pò maldestramente distrubuiti nella pellicola, soprattutto nella seconda metà si intuisce l'esagerata superficialità e la troppa fretta con cui viene portata a termine la storia. In ogni caso rimane un buonissimo film, in classico stile inglese con humor ben dosato. Ottimo per gli occhi più che per altro.
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kyotrix
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giovedì 25 giugno 2015
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bello!
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Abbastanza originale, uno spyfilm che riprende lo stile leggero anni 70, forzandone le cose in maniera allegra e fantasiosa, un pò anche presa in giro. Ovviamente per piacere bisgona guardarlo capendo a cosa si va incontro.
Note negative trama abbastanza scontata e recitazione del giovane protagonista negli abiti eleganti che non mi ha convinto affatto.
Consigliato a tutti ( beh, non a bimbi piccoli viste le molteplici uccisioni violente, anche se in stile comico )
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wolvie
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venerdì 1 gennaio 2021
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divertissement english
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Tratto dal fumetto "The Secret Service" di Marc Millar e Dave Gibbons, lo stesso regista di "Kick-Ass" torna a dimostrarci come il costume di un supereroe la dica lunga sul personaggio che lo indossa. Qui la sartoria elegante in Saville Row crea "divise" per gli agenti segreti super addestrati che utilizzano i nomi in codice dei cavalieri arturiani del ciclo bretone. Colin Firth-Galahad in versione action funziona benissimo e il film, pur essendo esclusivamente un prodotto commerciale, riesce nell' intento di farci passare più di due ore, in piena goduria filmica. Al di là delle citazioni sugli spy-film anglosassoni, l' impronta violenta che raggiungeva il parossismo visivo in "Kick-Ass 2", qui riesce a trovare una sua collocazione non disturbante.
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Tratto dal fumetto "The Secret Service" di Marc Millar e Dave Gibbons, lo stesso regista di "Kick-Ass" torna a dimostrarci come il costume di un supereroe la dica lunga sul personaggio che lo indossa. Qui la sartoria elegante in Saville Row crea "divise" per gli agenti segreti super addestrati che utilizzano i nomi in codice dei cavalieri arturiani del ciclo bretone. Colin Firth-Galahad in versione action funziona benissimo e il film, pur essendo esclusivamente un prodotto commerciale, riesce nell' intento di farci passare più di due ore, in piena goduria filmica. Al di là delle citazioni sugli spy-film anglosassoni, l' impronta violenta che raggiungeva il parossismo visivo in "Kick-Ass 2", qui riesce a trovare una sua collocazione non disturbante. Tante le scene cult, a solo titolo esemplificativo, la rissa nel pub di periferia, con protagonista Galahad armato dell' ipertecnologico ombrello. Addestramento e conseguente missione operativa del proletario Eggsy, che si ritrova catapultato nel mondo dei Kingsman, agenzia di agenti segreti indipendente dal governo e dalla corona Made in U.K. Bisogna fermare il multimiliardario Valentine ( un raro Samuel L. Jackson cattivo) che vuole decimare la popolazione terrestre. Tra combattimenti mirabolanti, gadget tecnologici e letali, humour ed eleganza very british, il film che non ti aspetti, da poter gustare anche con tuo figlio diciassettenne. Occhio alla principessina svedese, è sua la scena nel finale che non ti aspetti, con la proposta ad Egssy che lascia spiazzati.
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kondor17
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giovedì 30 luglio 2015
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divertentissimo!
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Sono uscito dalla visione come dopo una doccia fresca, con un sorriso da Jocker del Cavaliere Oscuro e la voglia di rivederlo. E me lo sono rivisto e probabilmente, tra un pò di tempo, anche me lo rivedrò. Perchè? Perchè è un film geniale a cui si perdonano tutte le (evidenti) incongruenze che stanno alla base. E perchè si perdonano? Perchè è un film sincero, non ti prende in giro. Passa dal pulp al sci-fi allo spy - story con estrema naturalezza, prendendosi in giro, con effetti strabilianti e attori sopra le righe. In fondo è un film comico, almeno io ho riso tanto. È un film che piacerà a Tarantino, un pò meno forse ai fratelli intimi wachowsky, viste le reprise del ballet motion e l'eletto, gli eletti.
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Sono uscito dalla visione come dopo una doccia fresca, con un sorriso da Jocker del Cavaliere Oscuro e la voglia di rivederlo. E me lo sono rivisto e probabilmente, tra un pò di tempo, anche me lo rivedrò. Perchè? Perchè è un film geniale a cui si perdonano tutte le (evidenti) incongruenze che stanno alla base. E perchè si perdonano? Perchè è un film sincero, non ti prende in giro. Passa dal pulp al sci-fi allo spy - story con estrema naturalezza, prendendosi in giro, con effetti strabilianti e attori sopra le righe. In fondo è un film comico, almeno io ho riso tanto. È un film che piacerà a Tarantino, un pò meno forse ai fratelli intimi wachowsky, viste le reprise del ballet motion e l'eletto, gli eletti. Taron Egerton una grande, grandissima sorpresa. Mamma mia quanto assomiglia a Di Caprio da giovane: gli occhi, l'espressione, la presenza. Ottima, veramente grande la regia, il montaggio, la musica, il casting, per così dire stellare e scintillante. Un'ultima citazione per quello che forse è il personaggio più azzeccato, direi già cult, quello della assistente dii Samuel Lee Jackson con protesi affilate e micidiali al posto dei piedi. Che dire poi di Colin Firth? Geniale, col l'ombrello antiproiettile made in Italy e la parola d'ordine "oxford no brogues".
I lati perdonabili sono invece un tema di partenza più che opinabile, che sta alla base del progetto del ricco Yankee Valentine - Lee Jackson. Ammesso sub judice che il riscaldamento globale sia l'emergenza primaria del pianeta, non è di certo causato dalla sovrappopolazione. E il chip che viene implantato, che si surriscalda e che trasmette al cervello impulsi... o il cellulare che emette un segnale e la gente impazzisce... caro Vaughn, un minimo di spiegazione, niente? Non ti chiedo di essere Kip Thorne, il fisico dietro Interstellar, ma siccome credo che non sia costato due lire un pò di coerenza. Io sono curioso.
Mitica la scena della chiesa. Gli amanti di tanti generi, anche pulp e splatter, usciranno soddisfatti. Voto 9
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elgatoloco
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giovedì 31 dicembre 2015
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piacevolezza, rien de plus.
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IL film è, appunto, un piacevole pastiche che concilia un po'di suspense, spionaggio, azione, ma soprattutto l'origine "comic", con una regia"pigliatutto"di Matthew Vaughn, che non scontenta nessuno, ripropoendo il mito della"Super-Anti-Spectre"(per dirla con una formula, per nulla magica)con quella della minaccia mondiale derviante dal solito"esaltato"(semplificazione tipica dei"cartoons"e del cinema che li segue abbastanza pedissequamente). Molte"toppe"sono salvate da Colin Firth, eccelso nella parte dell'agente"very british", dove però James Bond non c'entra per nulla... con alcune derive"crudeli"quanto inaspettate e altro, dove francamente , se c'è la "regia pigliatutto"ci sarà anche lo spettatore(o spettatrice)capace di prendere quanto gli/le piace, lasciando da parte quanto gli/le piace meno.
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IL film è, appunto, un piacevole pastiche che concilia un po'di suspense, spionaggio, azione, ma soprattutto l'origine "comic", con una regia"pigliatutto"di Matthew Vaughn, che non scontenta nessuno, ripropoendo il mito della"Super-Anti-Spectre"(per dirla con una formula, per nulla magica)con quella della minaccia mondiale derviante dal solito"esaltato"(semplificazione tipica dei"cartoons"e del cinema che li segue abbastanza pedissequamente). Molte"toppe"sono salvate da Colin Firth, eccelso nella parte dell'agente"very british", dove però James Bond non c'entra per nulla... con alcune derive"crudeli"quanto inaspettate e altro, dove francamente , se c'è la "regia pigliatutto"ci sarà anche lo spettatore(o spettatrice)capace di prendere quanto gli/le piace, lasciando da parte quanto gli/le piace meno. Ma è così nel cinema abbastanza meltingpot e"tuttifrutti", diciamo così, con un preciso riscontro tra domanda e offerta...La storia del giovane"disadattato"e di umili origini che entra nel"cerchio magico"sembra un po'costruita su misura per intenerire i cuori(certi cuori, meglio)e anche per crearsi una certa fama da"politically correct", che arriverà o meglio...sarà già arrivato.Qualcosa che, anche nella Great Britain di Cameron, non guasta mai, anzi. El Gato
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florentin
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domenica 31 gennaio 2016
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il lancio-loop del bicchiere con l'ombrello...
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...non l'avrebbe forse pensato nemmeno Sergio Leone.
Ho un metodo tutto mio per dire se un film -sala o tv che sia e sempre senza pubblicità nel mezzo, ovvio: se non guardo l'orologio per tutta la sua durata il fim lo rivedrò. Magari non subito, però lo rivedrò.
Questo è uno di quelli. Già per tre volte.
Certo i rimandi, come quello del sermone dove chi lo tiene non è il James Brown dei Blues Brothers e dove mancano i ballerini, nonché senza vaghezze quelli inumerevoli a 007, ma il film corre sull'onda -soprattutto- di un magnifico multicromatico in tutti i sensi Samuel L. Jackson, tanto più apprezzabile in quanto meno ciarliero e apodittico di quando è diretto da Tarantino.
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...non l'avrebbe forse pensato nemmeno Sergio Leone.
Ho un metodo tutto mio per dire se un film -sala o tv che sia e sempre senza pubblicità nel mezzo, ovvio: se non guardo l'orologio per tutta la sua durata il fim lo rivedrò. Magari non subito, però lo rivedrò.
Questo è uno di quelli. Già per tre volte.
Certo i rimandi, come quello del sermone dove chi lo tiene non è il James Brown dei Blues Brothers e dove mancano i ballerini, nonché senza vaghezze quelli inumerevoli a 007, ma il film corre sull'onda -soprattutto- di un magnifico multicromatico in tutti i sensi Samuel L. Jackson, tanto più apprezzabile in quanto meno ciarliero e apodittico di quando è diretto da Tarantino.
Colin Firth (forse col parrucchino ahimé, vorrei sbagliarmi) è proprio inglese -non come ...Giorgio VI- ma molto sì. Bravo pure se poi muore- quindi per i sequel eventuali solo flashback nel caso.
Effetti speciali e stunt a josa, velocità, montaggio incalzante ma appropriato. Il plot , pardon l'intreccio, s'è già visto ( un mediaman uptodate che vuole salvare il mondo rovinandolo), ma la storia e le invenzioni ci sono. Sangue a sfare, ma si sa, è finto.
Ah sì: la scena finale in cui il giovane protagonista incappa nella cella ( confortevole però s'intuisce) della 'principessa svedese' (chissà perché svedese) la quale gli chiede se poi quando tutto sarà finito potrà fare " sesso anale", è spiazzante ma una buona trovata tanto per rimettere il tutto nell'ironia, e che poi quando lui va perché lei mantenga la promessa...in un'edizione (vista su Sky) lei lo riceve in posizione...diciamo così teatralmente preparatoria, mentre visto su un altro canale (non ricordo quale) tale flash non proprio subliminale è stato tagliato. Family day anche lì. Chissà nel dvd quale delle due versioni è presente...
Un'ultima annotazione:
se l'assistente protesizzata dalle rotule in giù del madman Jackson fosse stata Olga Kurylenko il film avrebbe incassato ancora di più. Ci scommetto.
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hollyver07
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martedì 11 luglio 2017
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non è bond... e proprio non vuole esserlo!
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Ciao. Premetto che avevo già provato a "postare" un commento ma non ho idea se apparirà perchè nel bel mezzo del cammino... la rete si "strappò". Comunque sia, Il film l'ho visto in dvd e devo ammettere che mi è piaciuto, questo... nonostante il regista non sia tra i miei preferiti. La storia ha il pregio di manifestare una evidente e forte ironia (non sarcasmo) nei confronti del cinema di genere. A tratti è evidente il vezzo di "comunicare" quasi in prima persona con lo spettatore, peraltro senza esplicitamente abbattere la barriera realtà-finzione.
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Ciao. Premetto che avevo già provato a "postare" un commento ma non ho idea se apparirà perchè nel bel mezzo del cammino... la rete si "strappò". Comunque sia, Il film l'ho visto in dvd e devo ammettere che mi è piaciuto, questo... nonostante il regista non sia tra i miei preferiti. La storia ha il pregio di manifestare una evidente e forte ironia (non sarcasmo) nei confronti del cinema di genere. A tratti è evidente il vezzo di "comunicare" quasi in prima persona con lo spettatore, peraltro senza esplicitamente abbattere la barriera realtà-finzione. I toni di alcune scene sono estremamente vividi ed accesi (dipende da quale versione si guardi- con e senza tagli... e qui evito gli spoiler). In termini di cast... Colin Firth su tutti. In questo film appare come la quintessenza di se stesso e dei suoi tipici ruoli. Una (forse..!?) curiosità - apparentemente in un ruolo implicante la figura del "sarto" e guarda un pò... aveva interpretato la parte di "Taylor" in "La Talpa" fra l'altro insieme a Mark Strong. Egli è inoltre oggetto di un inusitato (!) impiego action (ma anche splatter...) che tutto sommato non cozza così tragicamente con la sua presenza ed immagine attoriale. Michael Caine, nel film recita esclusivamente assiso ma inconfondibilmente presente come impatto di personalità artistica. Non male... Taron Egerton; per ora non ha un briciolo dell'eleganza formale di Firth (anche quando tirato a lucido) ma non è certo questo il genere di film dove mostrare significative doti attoriali - fermo restando che tra i personaggi del film è quello che maggiormente orienta la bussola della vicenda. Discreto anche Mark Strong, insolitamente meno duro, ambiguo ed abbastanza soffocato nel ruolo da comprimario. Invece, il Villain del caso - S.L. Jakson è psicopaticamente azzeccato. Non eccede nelle manifestazioni d'ira ma copia alla perfezione la figura, spesso bambinesca o d'adolescenti schizzati, quale i britannici sovente associano ai cugini americani. Sofia Boutella... esteticamente... tanta atletica roba... anche se sembra le abbiano fatto fare un corso di taglio e cucito (no... solo taglio) da Edward mani di forbice! Attorialmente... non saprei come giudicarla... è altresì il caso d'affermare: scenograficamente "ad hoc" nel ruolo di spietata controparte femminile del Villain. Scenografie, ritmo e montaggio... adeguati a tutte le spy story in salsa British. Qui c'è solo l'imbarazzo della scelta su film e serie televisive dalle quali il regista ha strappato significativi frames cognitivi da coniugare al fumetto d'origine. Il regista, anche produttore e sceneggiatore (insieme a Mark Millar) a mio avviso ha centrato l'obbiettivo, ovvero... divertire il pubblico con una pellicola ben studiata ma non preconfezionata. Accettando il fatto che l'incipit non sia originale, il merito maggiore consiste nella capacità di rendere "ammiccanti" storia e scene (talune virate allo splatter) ad un'ampia platea di persone - tra le varie... mi sbaglio o qualche "omaggiata" a Tarantino e Rodriguez il regista l'ha fatta? -. Inoltre, qualche fantasiosa "pseudo-riflessione" si può proporre: il modo con la quale il Villain vuole "purificare" il mondo... forse è già in atto... magari non così clamorosamente ma... sovente sembriamo talmente presi da irresistibili forme d'immotivata eutanasia che pare basti premere un interrutore per scatenare il caos. Facezie a parte, per concludere, fotografia e scenografie ottime così come le musiche scelte. Film per me valido per più palati. Chiudo auspicando che il sequel sia altrettanto azzeccato e buona visione a tutti
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[+] tanto per gradire... ahimè! errata corrige
(di hollyver07)
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belliteam
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mercoledì 14 agosto 2024
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"i modi definiscono l''uomo"
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Gli spettacolari titoli di testa sulla musica di "money for nothing" dei Dire Straits, ci fanno da subito immergere nelle atmosfere adrenalitiche di questo buon film di spionaggio.
chiariamo subito che lo stile e' quello Hollywoodyano, x cui scene ad effetto, improbabili, ed i richiami sono evidenti a pietre miliari del genere come James Bond, o ancor di piu' alle Charlie's Angels.
Kingsman (dietro al nome di una sartoria storica) si cela un'organizzazione segreta x sventare i crimini, in questo caso impersonificati dal "cattivo" Samuel L Jackson.
con un cast stratosferico che comprende tra gli altri Colin Firth e Michael Caine, Kingsman secret service e' un buon film, leggero, da godersi come se si stesse guardando un film di Batman, Superman, o uno dei supereroi marvel; ed in questo caso lo si puo' apprezzare fino in fondo.
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sabrina lanzillotti
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martedì 3 marzo 2015
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uno spy movie ironico e surreale
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Medio Oriente. Un agente segreto, Harry Hart, vede morire un suo compagno a causa di un errore e decide di mettersi a disposizione della vedova e del figlio qualora ne avessero avuto bisogno, consegnando loro una medaglia d’onore col suo numero di telefono. Diciassette anni dopo, quel bambino, Eggsy, si mette nei guai con dei delinquenti e chiama proprio l’agente in suo soccorso. L’agente Hart propone quindi al ragazzo di entrare a far parte dell’organizzazione di spie di cui è membro: i Kingsman. Eggsy prende parte alle selezioni ma, dopo aver rifiutato di sparare al suo cane, viene scartato in favore di una ragazza, Roxy.
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Medio Oriente. Un agente segreto, Harry Hart, vede morire un suo compagno a causa di un errore e decide di mettersi a disposizione della vedova e del figlio qualora ne avessero avuto bisogno, consegnando loro una medaglia d’onore col suo numero di telefono. Diciassette anni dopo, quel bambino, Eggsy, si mette nei guai con dei delinquenti e chiama proprio l’agente in suo soccorso. L’agente Hart propone quindi al ragazzo di entrare a far parte dell’organizzazione di spie di cui è membro: i Kingsman. Eggsy prende parte alle selezioni ma, dopo aver rifiutato di sparare al suo cane, viene scartato in favore di una ragazza, Roxy. Determinato a far parte dell’organizzazione però, il giovane affronta mille pericoli e si scontra con il un uomo molto violento, il miliardario Valentine.
Kingsman – Secret Service è l’adattamento cinematografico della miniserie di fumetti “The Secret Service” realizzata da Mark Millar insieme al regista Matthew Vaughn e disegnata da David Gibbons. Un film che di certo non fa dell’originalità il suo punto di forza (numerosi sono infatti i riferimenti a James Bond) ma, nonostante ciò, riesce ad essere una spy-comedy divertente e autoironica. Di certo non è un capolavoro, ma piuttosto un film consigliato soprattutto agli amanti dei fumetti. Lo stile è infatti quello del comic: ultraviolenza, uccisioni e mutilazioni che vengono presentate con leggerezza, accompagnate da una colonna sonora incalzante che si sposa perfettamente con il ritmo frenetico.
Il regista Vaughn sottolinea l’importanza dell’abito, inteso però come costume. Un costume che sottolinea l’evoluzione del personaggio principale, partito dai bassifondi per maturare e cercare di raggiungere un obiettivo che sembra impossibile. Degna di nota l’interpretazione di Samuel L. Jackson, attore dai mille volti che questa volta veste i panni del cattivo Valentine, un miliardario sopra le righe e megalomane. Il ruolo dell’agente Hart è affidato all’esperto Colin Firth, che però non è certo all’altezza di reggere il film da solo e il giovane Taron Egerton è nel ruolo di Eggsy, che si cala alla perfezione nel personaggio principale.
Ciò che resta di questo film è certamente una pellicola piena di scene paradossali e poco realistiche, questi una parodia dei più noti spy movie. Si ride forzatamente, le vicende non vengono approfondite e la tensione non si eleva ad un livello accettabile.
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