enzo70
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domenica 8 gennaio 2017
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la cucina è di moda, e il film si ferma lì
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La cucina riscuote non pochi successi, in tv e come nel cinema. E così ecco Bradley Cooper alle prese con l’ennesimo chef alla ricerca dell’ennesima stella. Un film che si va vedere volentieri, sia per la qualità degli attori che per la scolastica capacità del regista, John Wells di portare a termine in maniera corretta il compito affidatogli, ma non c’è nulla di più. Eppure se metti in campo un attore completo come Bradley Cooper puoi cercare qualcosa in più, non dico la perfezione, ma almeno un buon prodotto.
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La cucina riscuote non pochi successi, in tv e come nel cinema. E così ecco Bradley Cooper alle prese con l’ennesimo chef alla ricerca dell’ennesima stella. Un film che si va vedere volentieri, sia per la qualità degli attori che per la scolastica capacità del regista, John Wells di portare a termine in maniera corretta il compito affidatogli, ma non c’è nulla di più. Eppure se metti in campo un attore completo come Bradley Cooper puoi cercare qualcosa in più, non dico la perfezione, ma almeno un buon prodotto. E la perfezione è proprio il pallino dello chef interpretato da Cooper; un fenomeno tra i fornelli, che come tutti i fuoriclasse tende a fare grandi pasticci fuori dal campo. Ottimo Daniel Bruhl nella parte del proprietario del ristorante che attraverso lo chef tenterà di ricevere la terza stella. Una buona commedia, senza pretese.
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eleonora panzeri
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domenica 22 gennaio 2017
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il meraviglioso mondo del grande schermo
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Adam Jones è uno chef stellato che ha buttato alle ortiche la sua brillante carriera a causa del suo brutto carattere. Nella sua brama di successo travolge tutto e tutti lasciando dietro di sé amarezza, desolazione e miseria. Tornato al punto di partenza, senza un soldo con solo la sua arte in cucina ed il disprezzo di chi gli era amico vuole tentare l'impossibile e raggiungere il rinascimento massimo di chi vive per questo lavoro, le 3 stelle Michelin. Sfruttando sotterfugi più o meno machiavellici riuscirà a rimettere piede in un importante cucina ed a rimettersi in corsa verso il suo obbiettivo.
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Adam Jones è uno chef stellato che ha buttato alle ortiche la sua brillante carriera a causa del suo brutto carattere. Nella sua brama di successo travolge tutto e tutti lasciando dietro di sé amarezza, desolazione e miseria. Tornato al punto di partenza, senza un soldo con solo la sua arte in cucina ed il disprezzo di chi gli era amico vuole tentare l'impossibile e raggiungere il rinascimento massimo di chi vive per questo lavoro, le 3 stelle Michelin. Sfruttando sotterfugi più o meno machiavellici riuscirà a rimettere piede in un importante cucina ed a rimettersi in corsa verso il suo obbiettivo. Il film tratta una realtà molto attuale e di moda grazie ai diversi programmi televisivi che hanno puntato i riflettori sulla vita dei grandi chef. Ho trovato l'interpretazione di Bradley Cooper perfetta, l'attore incarna il personaggio nel modo giusto, un mix di genialità, sensualità e follia che tiene lo spettatore attaccato allo schermo, anche se si parla solo di cucina. Gli altri personaggi restano invece degli sconosciuti, in particolare Sienna Miller apparsa insipida e non troppo convinta come Alicia Vikander, in un ruolo minore e privo di reale pathos. Per quanto mi rallegri la presenza nel cast di un attore italiano, devo dire che il film si sarebbe potuto fare anche senza la partecipazione di Scamarcio, doppiato per altro anche in maniera un po' strana. Se non altro per lui deve essere stata un'esperienza senza paragoni. Nel complesso un film ben realizzato con una morale che arriva chiaramente allo spettatore ma che rischia di perdere di credibilità al di fuori dell'ambito cinematografico, luogo di finzione in cui i miracoli ed i buoni sentimenti possono ancora vincere contro l'egoismo e l'egocentrismo della nostra società
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flyanto
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venerdì 11 dicembre 2015
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come rifarsi una vita ai fornelli di una prestigio
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Films sul cibo ed in generale sull'arte di cucinare ne sono stati girati moltissimi ed "Il Sapore del Successo" segue direttamente questo fortunato filone che, sembra, piacere in modo particolare al pubblico.
La storia ruota tutta intorno alla figura dello chef protagonista (Bradley Cooper), il quale dopo un lungo periodo ritorna a Londra, presentandosi ad un suo socio di antica data al fine di fargli diventare il ristorante il più famoso e raffinato della città. In realtà egli torna da un periodo di disintossicazione dovuto all'uso smodato di sostanze stupefacenti ed al troppo bere e dopo aver anche contribuito al fallimento del locale presso cui lavorava a Parigi a causa, appunto, della propria condotta poco esemplare ed affatto professionale.
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Films sul cibo ed in generale sull'arte di cucinare ne sono stati girati moltissimi ed "Il Sapore del Successo" segue direttamente questo fortunato filone che, sembra, piacere in modo particolare al pubblico.
La storia ruota tutta intorno alla figura dello chef protagonista (Bradley Cooper), il quale dopo un lungo periodo ritorna a Londra, presentandosi ad un suo socio di antica data al fine di fargli diventare il ristorante il più famoso e raffinato della città. In realtà egli torna da un periodo di disintossicazione dovuto all'uso smodato di sostanze stupefacenti ed al troppo bere e dopo aver anche contribuito al fallimento del locale presso cui lavorava a Parigi a causa, appunto, della propria condotta poco esemplare ed affatto professionale. Nonostante le prime e giustificate perplessità da parte del socio/amico, egli viene alla fine da quest'ultimo assunto e dopo altre innumerevoli disavventure e svariati ostacoli nel corso del suo progetto, lo chef riuscirà a fare trionfare il locale e, dunque, a realizzare concretamente il proprio programma, riuscendo anche a cambiare totalmente il proprio stile di vita trovando pure l'amore....
Una trama parecchio banale e, direi, anche molto semplicistica che sicuramente ostacola molto la riuscita del film. Il tema del riscatto sociale, e soprattutto del riscatto personale, come qui presentati sono temi quanto mai già affrontati in numerose e precedenti pellicole e se, come in questo caso specifico, vengono affrontati in maniera quanto mai idealistica e troppo semplicistica, ciò compromette, purtroppo, notevolmente la riuscita e la credibilità della pellicola stessa. Pertanto, "Il Sapore del Successo", risulta essere un' opera quanto mai banale e scontata, nonchè un poco ripetitiva, se la si considera fare parte del filone della filmografia ambientata nel mondo dell'alta cucina. Ma ben altre opere di questo genere precedentemente sono state ideate e con maggior successo!
Concludendo, un vero peccato, in quanto occasione sprecata, e a nulla vale la partecipazione dell'aitante Bradley Cooper, come, del resto, quella di tutti gli altri attori a lui intorno (Siena Miller, Omar Sy, Emam Thompson, Uma Thurman, ecc....) a risollevare il film dal "già visto" ed a rimpiangere profondamente l'originale e divertente "Ricette d'Amore" con Sergio Castellitto o, più semplicemente, il riuscito cartone animato della geniale Pixar "Ratatouille".
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