nike22
|
domenica 1 novembre 2015
|
un film sulla musica come un film di guerra
|
|
|
|
Diabolico e seducente, Whiplash è un racconto di passione e ossessione,di talento e sfida. In scena si svolge un duello, sia emotivo che fisico, tra un ragazzo dotato e ambizioso e un docente dalla condotta estrema, al limite dell'abuso. Come quelle bacchette che percuotono la batteria energiche,frenetiche,feroci, Whiplash è un film che rulla dentro, sin dalla prima scena e fino al magnifico finale che quasi fa scattare l'applauso. E' tensione pura, una tenaglia stretta sulla propria sensibilità al ritmo meraviglioso e cruento del jazz.
|
|
[+] lascia un commento a nike22 »
[ - ] lascia un commento a nike22 »
|
|
d'accordo? |
|
angelo umana
|
sabato 9 luglio 2016
|
l'ossessione di autorealizzarsi
|
|
|
|
“Volli sempre volli fortissimamente volli!” fu detto da Vittorio Alfieri nel 1783. E’ giusto perseguire uno scopo, come la propria realizzazione nell’arte o in altri campi, ad ogni costo, oppure si può essere comunque grandi artisti (o altro) in un corpo e in una mente equilibrati, sereni, nutriti di benessere vitale e di affetti, senza eccessive rinunce?
Pensieri che vengono in mente alla visione del film Whiplash di Damien Chazelle, 2014. Andrew è studente del conservatorio e si esercita moltissimo nella sua passione, la batteria. In lui vede il germe del campione il professore più severo e temuto, Terence Fletcher, una copia del sergente Hartman di Full Metal Jacket. Anche in questo film c’è uno studente che il terribile professore apostrofa come “palla di lardo”.
[+]
“Volli sempre volli fortissimamente volli!” fu detto da Vittorio Alfieri nel 1783. E’ giusto perseguire uno scopo, come la propria realizzazione nell’arte o in altri campi, ad ogni costo, oppure si può essere comunque grandi artisti (o altro) in un corpo e in una mente equilibrati, sereni, nutriti di benessere vitale e di affetti, senza eccessive rinunce?
Pensieri che vengono in mente alla visione del film Whiplash di Damien Chazelle, 2014. Andrew è studente del conservatorio e si esercita moltissimo nella sua passione, la batteria. In lui vede il germe del campione il professore più severo e temuto, Terence Fletcher, una copia del sergente Hartman di Full Metal Jacket. Anche in questo film c’è uno studente che il terribile professore apostrofa come “palla di lardo”. Il film è “forte”, intenso, si è costantemente in ansia per la buona riuscita del giovane batterista e per la tenzone tra i due, ma il successo arriverà, è sicuro, dato che si esercita fino a farsi sanguinare le mani, lascia la sua ragazza perché, le confessa, penserebbe alla batteria anche quando è con lei. Ecco, vien da chiedersi se la smania di emergere deve costare tutto questo, rinunciare a molto altro per avere una missione da compiere, di autorealizzazione. Altri studenti hanno abbandonato prima, uno si è perfino suicidato per sentirsi inadeguato sotto i colpi al suo amor proprio del “sergente” Fletcher. Questi è un ottimo pianista jazz, sa di musica e di disciplina ferrea, sembrava dolce a incoraggiare Andrew ad andare avanti, ma poi è capace di scenate furibonde, di lanciare tavoli e altro che gli passa per le mani all’indirizzo di malcapitati studenti e anche di Andrew.
In realtà la colpa, o il merito, del successo di Andrew si dovrà alla spasmodica ricerca di Fletcher, un uomo solo che sembra non avere altri interessi fuori dalla musica: egli cercava un carattere forte che gli potesse tener testa, qualcuno che fosse disposto a superarsi. Il film è una guerra di nervi tra i due. Ci si chiede come possa quel ragazzo tranquillo dell’inizio film, Andrew, che va al cinema col papà (la mamma se ne andò quando lui aveva 5 anni), che propone in modo molto dolce alla cassiera del cinema di uscire insieme, arrivare alla quasi ossessione per essere un grande batterista jazz. Fletcher è l’allenatore che gli ci voleva e Andrew è lo sparring partner di una lotta per la vita. Allo studente il primo ha insegnato che nulla c’è di peggio che due paroline consolatorie come “bel lavoro!”, bisogna invece superare i propri limiti: Charlie Parker non sarebbe diventato quel che fu se qualcuno non gli avesse lanciato un piatto della batteria, la rischiata decapitazione lo fece diventare Charlie Parker.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a angelo umana »
[ - ] lascia un commento a angelo umana »
|
|
d'accordo? |
|
alberto pezzi
|
domenica 20 gennaio 2019
|
attenti al tempo......
|
|
|
|
SEMPLICEMENTE FANTASTICO. FILM DIRETTO ALLA PERFEZIONE DA UN DAMIEN CHAZELLE STRAORDINARIO. MUSICALE, DRAMMATICO, PSICOLOGICO, A VOLTE IRONICO ALLA FOLLIA. ANDREW E’ UN GIOVANE BATTERISTA JAZZ MOLTO AMBIZIOSO, MA CON UN PASSATO DIFFICILE E PROBLEMATICO. FREQUENTA IL CONSERVATORIO, ASPIRA AI GRANDI PALCOSCENICI, MA PRIMA DI FARE I CONTI CON IL PUBBLICO, DOVRA’ FARE I CONTI CON SE STESSO E LA SUA INTROVERSA PERSONALITA’. LASCIATO DALLA MADRE, MAI APPOGGIATO DAL PADRE, INCAPACE DI STRINGERE RELAZIONI SOCIALI, ANDREW INCONTRA TUTTO AD UN TRATTO IL MAESTRO FLETCHER. E’ IN QUESTO MOMENTO CHE LA SUA VITA CAMBIERA’ PER SEMPRE. PELLICOLA MAESTOSA, DAI CONTENUTI MOLTO SIGNIFICATIVI, VINCITRICE DI TRE PREMI OSCAR.
[+]
SEMPLICEMENTE FANTASTICO. FILM DIRETTO ALLA PERFEZIONE DA UN DAMIEN CHAZELLE STRAORDINARIO. MUSICALE, DRAMMATICO, PSICOLOGICO, A VOLTE IRONICO ALLA FOLLIA. ANDREW E’ UN GIOVANE BATTERISTA JAZZ MOLTO AMBIZIOSO, MA CON UN PASSATO DIFFICILE E PROBLEMATICO. FREQUENTA IL CONSERVATORIO, ASPIRA AI GRANDI PALCOSCENICI, MA PRIMA DI FARE I CONTI CON IL PUBBLICO, DOVRA’ FARE I CONTI CON SE STESSO E LA SUA INTROVERSA PERSONALITA’. LASCIATO DALLA MADRE, MAI APPOGGIATO DAL PADRE, INCAPACE DI STRINGERE RELAZIONI SOCIALI, ANDREW INCONTRA TUTTO AD UN TRATTO IL MAESTRO FLETCHER. E’ IN QUESTO MOMENTO CHE LA SUA VITA CAMBIERA’ PER SEMPRE. PELLICOLA MAESTOSA, DAI CONTENUTI MOLTO SIGNIFICATIVI, VINCITRICE DI TRE PREMI OSCAR. MONTAGGIO PERFETTO, COLONNA SONORA SOPRA LE RIGHE. UN J.K. SIMMONS SUPERLATIVO GUIDA UN OTTIMO CAST, DOVE SPICCA IL GIOVANE E TALENTUOSO MILES TELLER. OPERA ESTREMAMENTE ATTUALE, ADATTA AD OGNI TIPO DI PUBBLICO E DI FAMIGLIA, MOTIVANTE, STIMOLANTE ED INCISIVA, DAI RISVOLTI MORALI E PSICOLOGICI MOLTO INTERESSANTI. QUATTRO STELLINE MERITATE. UN CONSIGLIO? ATTENTI AL TEMPO………..
[-]
|
|
[+] lascia un commento a alberto pezzi »
[ - ] lascia un commento a alberto pezzi »
|
|
d'accordo? |
|
goldy
|
sabato 14 febbraio 2015
|
grana grossa
|
|
|
|
La grana è molto grossa e i palati non serve che siano raffinati. Ma comunque prende perchè la tematica è coinvolgente. Le difficoltà necessarie per diventare un buon esecutore musicale sono sicuramente enormi. C'è da domandarsi se sia solo con metodi così esagerati che si ottiene il risultato sperato. Dal punto di vista filmico nuociono alla pellicola i riferimenti troppo scoperti al soldato " palla di grasso" del film di Kubrick, i primi piani esasperati alla Bigelow che tradiscono una mancanza di originalità registica. Inoltre c'è un eccesso di situazioni improbabili e esagerate (a tutto c'è un limite) Mi riferisco soprattutto all'incidente subito da Andrew prima del concerto che lo fa suonare insanguinato.
[+]
La grana è molto grossa e i palati non serve che siano raffinati. Ma comunque prende perchè la tematica è coinvolgente. Le difficoltà necessarie per diventare un buon esecutore musicale sono sicuramente enormi. C'è da domandarsi se sia solo con metodi così esagerati che si ottiene il risultato sperato. Dal punto di vista filmico nuociono alla pellicola i riferimenti troppo scoperti al soldato " palla di grasso" del film di Kubrick, i primi piani esasperati alla Bigelow che tradiscono una mancanza di originalità registica. Inoltre c'è un eccesso di situazioni improbabili e esagerate (a tutto c'è un limite) Mi riferisco soprattutto all'incidente subito da Andrew prima del concerto che lo fa suonare insanguinato. Toglie credibilità alla storia. Dire che è forse il film di genere musicale più bello degli ultimi dieci anni è gioco facile visto che praticamente non sono stati prodotti film assimilabili se non documentari musicali o riprese di concerti dal vivo di grandi star o complessi. Si poteva esagerare un po' di meno.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a goldy »
[ - ] lascia un commento a goldy »
|
|
d'accordo? |
|
nerone bianchi
|
sabato 11 aprile 2015
|
vittima e carnefice
|
|
|
|
E' un gran bel film, serrato, senza sbavature, che tira diritto fino alla fine con un incedere deciso e coinvolgente. La storia annosa e mai risolta del rapporto tra formatore e allievo, questa volta senza retoriche e luoghi comuni. La citazione al “Full Metal Jacket” di kubrichiana memoria è non solo evidente ma palesata e sottolineata, purtuttavia in questa storia le strade divergono, il sadico insegnante Fletcher infierisce duro sugli allievi della prestigiosa Scuola di Jazz che dirige, al punto che uno di loro si suicida per l'eccessiva pressione e le molteplici umiliazioni a cui è costretto, lui come tutti quelli chiamati a far parte dell'orchestra di rappresentanza della Scuola stessa.
[+]
E' un gran bel film, serrato, senza sbavature, che tira diritto fino alla fine con un incedere deciso e coinvolgente. La storia annosa e mai risolta del rapporto tra formatore e allievo, questa volta senza retoriche e luoghi comuni. La citazione al “Full Metal Jacket” di kubrichiana memoria è non solo evidente ma palesata e sottolineata, purtuttavia in questa storia le strade divergono, il sadico insegnante Fletcher infierisce duro sugli allievi della prestigiosa Scuola di Jazz che dirige, al punto che uno di loro si suicida per l'eccessiva pressione e le molteplici umiliazioni a cui è costretto, lui come tutti quelli chiamati a far parte dell'orchestra di rappresentanza della Scuola stessa. Tra questi c'è il giovane batterista Andrew Newman che nonostante suda anima e sangue non riesce ad avere quel posto a cui tanto ambisce. Il giovane è tenace, vuole diverntare un grande batterista, chiude ogni rapporto col mondo, lascia persino la ragazza di cui era innamorato, e in questo sentiero stretto e periglioso ha al suo fianco solo il padre. E' la storia di tutti i nostri percorsi esclusivi e totalizzanti, dell'infinita corsa tra la vittima e il carnefice, ma è anche un bell'omaggio alla musica e a questo strumento poco celebrato che è la batteria. Il finale è molto bello e inaspettato e spalanca ulteriori porte e abissi nel rapporto tra chi insegna una cosa e chi la apprende, in questo tunnel stare dalla parte del ragazzo e contro il tiranno appare fin troppo semplice.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a nerone bianchi »
[ - ] lascia un commento a nerone bianchi »
|
|
d'accordo? |
|
critico relativista
|
martedì 7 luglio 2015
|
silenzio assordante
|
|
|
|
Whiplash è un film scarno ai limiti della povertà, è un film barocco ai limiti del ridondante, è un film western ai limiti della pistola più veloce del West, è un film teatrale ai limiti della noia.
I personaggi sono accennati, schizzati, bozzetti schematici di stereotipi filmici. I dialoghi sono privi di realtà, non esiste l'introspezione, tutto è superficiale e banale. In questa realtà ovattata di maniera irrompe la musica, come, ahimè, una mitraglia, ma che dico: un cannone! Non è musica ma ritmato rumore, e grida dell'indemoniato maestro, stronzo quanto didatticamente incapace.
[+]
Whiplash è un film scarno ai limiti della povertà, è un film barocco ai limiti del ridondante, è un film western ai limiti della pistola più veloce del West, è un film teatrale ai limiti della noia.
I personaggi sono accennati, schizzati, bozzetti schematici di stereotipi filmici. I dialoghi sono privi di realtà, non esiste l'introspezione, tutto è superficiale e banale. In questa realtà ovattata di maniera irrompe la musica, come, ahimè, una mitraglia, ma che dico: un cannone! Non è musica ma ritmato rumore, e grida dell'indemoniato maestro, stronzo quanto didatticamente incapace. Il protagonista resiste, stupidamente e masochisticamente resiste, nella tradizione del film di iniziazione accetta angherie tanto grossolane quanto gratuite e si annulla in un'attesa sfida all'O.K. Corral che immancabilmente arriva, scontatamente avviene, preludio di un finale mozzo e comicamente enigmatico. Film graficamente bello, ma inaccettabilmente superficiale.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a critico relativista »
[ - ] lascia un commento a critico relativista »
|
|
d'accordo? |
|
cinestabe
|
mercoledì 20 gennaio 2016
|
whiplash _ capolavoro musicale da tachicardia.
|
|
|
|
La storia vede come protagonista Andrew Neiman (Miles Teller), un ragazzo qualsiasi
con una grande passione per la batteria e con il sogno di diventare un grandissimo
giovane batterista. Per realizzare questo sogno, però, deve entrare a far parte di una
delle orchestre più importanti del Conservatorio che frequenta. Il problema è che l'orchestra
in cui vuole entrare a far parte, è diretta da un uomo tanto ineccepibile nella direzione quanto
severo e temibile dal punto di vista umano: Terence Fletcher (un epocale J. K. Simmons).
Riuscirà, Andrew, a realizzare il suo sogno, superando ogni ostacolo ed andando oltre ogni cattiveria del direttore?
WHIPLASH è uno di quei film rari da vedere, nell'arco di una vita.
[+]
La storia vede come protagonista Andrew Neiman (Miles Teller), un ragazzo qualsiasi
con una grande passione per la batteria e con il sogno di diventare un grandissimo
giovane batterista. Per realizzare questo sogno, però, deve entrare a far parte di una
delle orchestre più importanti del Conservatorio che frequenta. Il problema è che l'orchestra
in cui vuole entrare a far parte, è diretta da un uomo tanto ineccepibile nella direzione quanto
severo e temibile dal punto di vista umano: Terence Fletcher (un epocale J. K. Simmons).
Riuscirà, Andrew, a realizzare il suo sogno, superando ogni ostacolo ed andando oltre ogni cattiveria del direttore?
WHIPLASH è uno di quei film rari da vedere, nell'arco di una vita. Il motivo è semplice:
Damien Chazelle, il regista, è riuscito a dare vita ad una Pellicola che ha
in sè il genere musicale, il genere thriller (anche psicologico) e la commedia (drammatica).
Il film in questione, pare che abbia ricevuto diverse critiche da veri musicisti jazz per quanto
riguarda le "cattiverie" che il protagonista subisce durante l'intera durata. Non mi trovo
per niente d'accordo, sinceramente, con quei giudizi negativi, perchè si sta parlando di
un'opera cinematografica. Non di un film qualsiasi, ma di quello che reputo IL film Musicale per eccellenza.
E' vero, l'opera di Chazelle è spesso e volentieri crudele, ma, da un punto di vista
puramente cinematografico, si tratta di qualcosa di estremamente potente e realistico. Da quando
l'ho visto la prima volta, mi piace definirlo il "FULL METAL JACKET dei film Musicali". Non
solo per il personaggio del direttore d'Orchestra Fletcher e per il modo in cui viene
interpretato (magistralmente) da Simmons, ma anche perchè questo film lo si può benissimo
paragonare ad un qualsiasi, vero, Capolavoro. Quando lo si vede, si percepisce, sin dai
primi minuti, di avere davanti agli occhi un Capolavoro, capace di assemblare diversi
generi, reinventandoli, diventando, così, un esempio per qualsiasi regista esordiente.
In WHIPLASH c'è il genere Musicale, perchè il tema principale è, appunto, la musica, elemento
protagonista di ogni singola scena; c'è il genere thriller, per il montaggio frenetico e la tensione
impressionante di alcune scene; c'è il genere thriller psicologico, perchè mostra le ossessioni
del protagonista e mette in evidenza anche le torture psicologiche a cui Fletcher sottopone il
protagonista (e anche altri membri dell'Orchestra); c'è anche un po' di commedia (drammatica)
perchè mostra la situazione famigliare di Andrew e la (possibile) nascita di una relazione
amorosa con una ragazza (interpretata dalla bravissima e bellissima Melissa Benoist); tutti
questi generi sono eseguiti in modo ineccepibile, ma, soprattutto, incredibile, perchè Chazelle
lo si può definire, senza alcun dubbio, un regista esordiente che è stato capace di dimostrare
al pubblico che non esistono solamente i grandi registi con una grande carriera alle spalle.
La recitazione di tutti gli attori (compreso anche il triste padre del protagonista, interpretato
da Paul Reiser) è a livelli altissimi. Su tutti, inevitabilmente, J. K. Simmons, che ha vinto, più
che meritatamente, l'Oscar per Miglior Attore Non Protagonista, rivelandosi come uno tra i
migliori attori viventi, con un'interpretazione che rievoca in più punti l'Hartman del già citato
film di Kubrick. Difatti, reputo J. K. il miglior attore in assoluto dell'anno in cui ha concorso agli Oscar.
La Colonna Sonora è strepitosa: non la si può non amare! Che si apprezzi o meno il jazz, è del
tutto irrilevante, perchè mai, prima di questo film, questo genere musicale è stato così funzionale
ai fini della tensione e mai è stato così "complice" di un montaggio (Oscar a Tom Cross) eseguito
alla perfezione. Anche il sonoro è ineccepibile (Oscar a Craig Mann, Ben Wilikins e Thomas Curley), con
quel suo continuo alzarsi ed abbassarsi a seconda della scena e della situazione (anche) psicologica
del protagonista. La sceneggiatura, poi, è qualcosa di davvero incredibile. Tantissime sono le frasi
che entrano nella testa dello spettatore, che le ripeterà anche nella vita reale, rendendole veri e propri
insegnamenti di vita; su tutte "non esistono, in nessuna lingua del mondo, due parole più pericolose di "bel lavoro"".
Per non parlare delle scene destinate a divenire Cult, come la prima prova d'Orchestra tra i due protagonisti (in
cui Fletcher lancia una sedia contro Andrew mentre quest'ultimo prova la batteria) e la parte finale (il concerto).
Concludendo, si tratta di un film che, nel suo piccolo, può aver segnato un'epoca per il genere Musicale.
Si tratta di un film perfetto sotto ogni punto di vista: divinamente scritto, diretto, interpretato e musicato.
Una pellicola meravigliosa, in cui non si potrà non amare, nonostante tutto, persino un personaggio
negativo come Terence Fletcher che, in un qualche modo, può risultare più "simpatico" di Andrew.
Il fatto che WHIPLASH non abbia ottenuto particolari risultati al botteghino, è del tutto irrilevante.
Consigliato a chiunque voglia provare emozioni autentiche e a chi vuole vedere un Capolavoro.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a cinestabe »
[ - ] lascia un commento a cinestabe »
|
|
d'accordo? |
|
homer52
|
domenica 15 marzo 2015
|
un colpo di frusta può servire
|
|
|
|
Un colpo di frusta può servire se è funzionale a migliorare le proprie performance, ma l'esagerazione può far male. Un bel film musicale sulle peripezie di un giovane batterista che cerca di farsi strada nel difficile mondo del jazz. Un insegnante-marine ne riconosce le abilità ma lo esaspera sino ai limiti della sopportazione. Limiti che ben assaporano anche gli spettatori perchè il clima di tensione dello schermo si propaga abbondantemente anche nella sala. Il finale è una liberazione. Un film quindi bello, ma un pò troppo esasperato per essere realistico, che ancora una volta mette in evidenza come al cinema americano ben si addicano i metodi militareschi dei marines.
[+]
Un colpo di frusta può servire se è funzionale a migliorare le proprie performance, ma l'esagerazione può far male. Un bel film musicale sulle peripezie di un giovane batterista che cerca di farsi strada nel difficile mondo del jazz. Un insegnante-marine ne riconosce le abilità ma lo esaspera sino ai limiti della sopportazione. Limiti che ben assaporano anche gli spettatori perchè il clima di tensione dello schermo si propaga abbondantemente anche nella sala. Il finale è una liberazione. Un film quindi bello, ma un pò troppo esasperato per essere realistico, che ancora una volta mette in evidenza come al cinema americano ben si addicano i metodi militareschi dei marines.Come se il solo modo di diventare "uomini" fosse quello del sacrificio cui sono sottoposti i soldati americani.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a homer52 »
[ - ] lascia un commento a homer52 »
|
|
d'accordo? |
|
no_data
|
venerdì 17 aprile 2015
|
mediocrità ed eccellenza
|
|
|
|
Film eccellente nella trama, nel l'interpretazione (l'insegnante J.K. Simmons entusiasma!) e nel sotto-testo. In effetti ci sono vari livelli di lettura, dal più evidente dell'allievo che vuole diventare "il più grande" a quello che porta tutti noi a valutare eccellenza e mediocrità.
Cosa saremmo disposti a fare per arrivare ai massimi livelli? E soprattutto, bisogna avere la "fortuna" (tra virgolette, perché sarà l'inferno!) di incontrare chi ha capito la nostra immensa ambizione (che assolutamente deve concordare con la sua, altrimenti non funziona!) e ci porta volenti o nolenti al traguardo.... Il primo effetto di questo film è proprio la scoperta della propria mediocrità, non la latina "aurea mediocritas", nobile virtù, ma proprio quella che parla del nostro grigiore quotidiano.
[+]
Film eccellente nella trama, nel l'interpretazione (l'insegnante J.K. Simmons entusiasma!) e nel sotto-testo. In effetti ci sono vari livelli di lettura, dal più evidente dell'allievo che vuole diventare "il più grande" a quello che porta tutti noi a valutare eccellenza e mediocrità.
Cosa saremmo disposti a fare per arrivare ai massimi livelli? E soprattutto, bisogna avere la "fortuna" (tra virgolette, perché sarà l'inferno!) di incontrare chi ha capito la nostra immensa ambizione (che assolutamente deve concordare con la sua, altrimenti non funziona!) e ci porta volenti o nolenti al traguardo.... Il primo effetto di questo film è proprio la scoperta della propria mediocrità, non la latina "aurea mediocritas", nobile virtù, ma proprio quella che parla del nostro grigiore quotidiano.
il film ci parla del tormento verso la perfezione che attanaglia e che molti annegano e zittiscono nella distrazione quotidiana e pochi se ne lasciano permeare. Come qualcun'altro ha scritto prima, il finale è sì al cardiopalma ma poi si rilascia nell'avvenuto raggiungimento del desiderio comune ad allievo e coach.
L'allievo è ormai capace di autonomia, non ha più bisogno di scappare, di cercare consolazioni familiari e non, non ha soprattutto più bisogno del suo coach, perché come Freud spiega, prima o poi per diventare uomini adulti bisogna metaforicamente "uccidere il padre". Il coach quindi non è più la Legge paterna inflessibile ma la mano materna che con leggeri, rispettosi suggerimenti porta l'allievo al paradiso della sua ambizione soddisfatta.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a no_data »
[ - ] lascia un commento a no_data »
|
|
d'accordo? |
|
filippo catani
|
domenica 7 giugno 2015
|
sacrificare tutto in nome di musica e carriera
|
|
|
|
Un giovane ragazzo di una prestigiosissima scuola di musica di New York entra a fare parte della orchestra Jazz del più temuto e blasonato dei professori della scuola. L'uomo esige dalla sua band il massimo e per fare questo non rinuncia ad usare metodi tutt'altro che ortodossi.
Questo film lascia letteralmente senza parole specialmente chi come me non è una persona particolarmente competitiva. Probabilmente gli addetti ai lavori se lo godranno maggiormente in quanto ci sono tantissimi riferimenti tecnici. Detto questo guardiamo senza parole allo scorrere delle immagini. Un giovane batterista è pronto a tutto pur di diventare qualcuno nel mondo della musica anche e soprattutto perchè inserito in un contesto familiare in cui tutti hanno fatto più o meno carriera ad altissimi livelli.
[+]
Un giovane ragazzo di una prestigiosissima scuola di musica di New York entra a fare parte della orchestra Jazz del più temuto e blasonato dei professori della scuola. L'uomo esige dalla sua band il massimo e per fare questo non rinuncia ad usare metodi tutt'altro che ortodossi.
Questo film lascia letteralmente senza parole specialmente chi come me non è una persona particolarmente competitiva. Probabilmente gli addetti ai lavori se lo godranno maggiormente in quanto ci sono tantissimi riferimenti tecnici. Detto questo guardiamo senza parole allo scorrere delle immagini. Un giovane batterista è pronto a tutto pur di diventare qualcuno nel mondo della musica anche e soprattutto perchè inserito in un contesto familiare in cui tutti hanno fatto più o meno carriera ad altissimi livelli. Il giovane è pronto a tutto anche ad estenuanti sacrifici fisici che lo proveranno nel corpo e nella mente. Davvero un plauso alla bravura di J. K. Simmons perfetto nel calarsi nelle parti del mefistofelico professore che ha sacrificato tutto se stesso e la sua vita per diventare famoso e ora passa la stessa medicina ai suoi studenti terrorizzandoli e affidandogli compiti pesantissimi. Insomma il batterista arriverà davvero a perdere il sonno e anche l'amore di una ragazza e metterà a repentaglio la propria vita; se proprio si vuole fare un appunto al film lo si può fare proprio nella scena della collisione con il ragazzo che tutto insaguinato va a suonare. Si capisce l'estremizzazione del messaggio però non c'era bisogno. Detto questo essendo un film musicale troviamo anche dell'ottima musica. Insomma un film tosto e disturbante che non può lasciare indifferente lo spettatore.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a filippo catani »
[ - ] lascia un commento a filippo catani »
|
|
d'accordo? |
|
|