curiosa98
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domenica 14 settembre 2014
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uno sci-fi dal cast stellare
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il mondo in cui vive Jonas è un mondo privo di emozioni, privo di colori(letteralmente: all' inizio vi sembrerà di essere andati a vedere un film in bianco e nero!). Ma grazie al compito come custode delle memorie, Jonas capirà che il mondo non ha solo due colori, ma i colori sono infiniti, come l' emozioni, e tutto questo mondo gli verrà mostrato dal donatore(l' attore premio Oscar Jeff Bridges). In una società in cui tutto gira intorno all' iniezione mattutina, imposta dagli anziani, Jonas deciderà di non farla più perché comprende che quell' iniezione toglie a tutta la comunità il lato umano e vivo che vi è in ognuno, non lasciando spazio all' imperfezione. All' apparenza, la comunità in cui vive Jonas è perfetta e bellissima, ma non è così: l' omicidio pur non chiamandosi in quel modo viene attuato lo stesso! Concludo scrivendo che questo film è per tutti coloro che vogliono vedere l'originale genesi di un amore adolescenziale, la cantante Taylor Swift interpretare la figlia di Jeff Bridges e per tutti coloro che amano l' incompletezza e l' imperfezione umana.
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vincenzo ambriola
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domenica 14 settembre 2014
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baci proibiti
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In una comunità isolata dal resto del mondo, in cui gli umani sono deprivati dalle emozioni e dai sentimenti e razionalmente suddivisi per ruoli e compiti, colui che deve accogliere i ricordi del passato per guidare le decisioni degli anziani non accetta il patto del silenzio e svela l'arcano. La sua evasione libera la comunità da questo stato di asservimento. Un altro film sulle comunità chiuse e sul loro controllo totalizzante da parte della tecnologia, in un tentativo di trasferire a qualcosa di esterno, quasi alieno, la naturale tendenza della razza umana a vivere in società organizzate. Jonas scopre i sentimenti e, con essi, la violenza ma anche l'amore, ricomponendo il suo lato razionale con quello emotivo e onirico.
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In una comunità isolata dal resto del mondo, in cui gli umani sono deprivati dalle emozioni e dai sentimenti e razionalmente suddivisi per ruoli e compiti, colui che deve accogliere i ricordi del passato per guidare le decisioni degli anziani non accetta il patto del silenzio e svela l'arcano. La sua evasione libera la comunità da questo stato di asservimento. Un altro film sulle comunità chiuse e sul loro controllo totalizzante da parte della tecnologia, in un tentativo di trasferire a qualcosa di esterno, quasi alieno, la naturale tendenza della razza umana a vivere in società organizzate. Jonas scopre i sentimenti e, con essi, la violenza ma anche l'amore, ricomponendo il suo lato razionale con quello emotivo e onirico. Il tocco leggero di Philip Noyce, l'uso calibrato del bianco e nero e del colore, ci fa entrare subdolamente in uno stato d'animo in cui reagiamo d'istinto quando assistiamo a un contatto fisico (proibito) e a un bacio (sconosciuto). Forza della suggestione.
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jonathan imperiale
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sabato 13 settembre 2014
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la speranza è nella memoria
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I racconti di formazione sono il nuovo filone d’oro dell’industria cinematografica. La spinta “Harrypottiana” ha indubbiamente contribuito alla nascita dell’eroe ragazzino, in grado di rompere il disincanto del mondo adulto per resettare il concetto stesso di progresso. Spuntano eroi post apocalittici agli antipodi con i vari Mad Max, caratterizzati da buoni propositi e cieca determinazione (il classico fiore che sboccia nel deserto). Tra i vari Ender’s Game, Hunger games, si colloca The Giver- Il mondo di Jonas, che tenta di coniugare la visione intimistica all’ action di genere, con un gradevole risultato finale. Proprio la parte riflessiva sembra staccarsi dal resto del film, sfociando spesso in una visione filosofica e storica che spinge ad oltrepassare i titoli di coda.
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I racconti di formazione sono il nuovo filone d’oro dell’industria cinematografica. La spinta “Harrypottiana” ha indubbiamente contribuito alla nascita dell’eroe ragazzino, in grado di rompere il disincanto del mondo adulto per resettare il concetto stesso di progresso. Spuntano eroi post apocalittici agli antipodi con i vari Mad Max, caratterizzati da buoni propositi e cieca determinazione (il classico fiore che sboccia nel deserto). Tra i vari Ender’s Game, Hunger games, si colloca The Giver- Il mondo di Jonas, che tenta di coniugare la visione intimistica all’ action di genere, con un gradevole risultato finale. Proprio la parte riflessiva sembra staccarsi dal resto del film, sfociando spesso in una visione filosofica e storica che spinge ad oltrepassare i titoli di coda. Le contraddizioni della trama passano quasi inosservate (la cinica Meryl Streep è fin troppo consapevole dei mali del mondo) proprio in virtù dei frammenti colorati che irrompono in un grigio mondo dal formalismo educato e privo di uno spessore emozionale. I rimandi cinematografici si sprecano ovviamente (a chi non è venuto in mente Pleasantville?) ma pare che il regista non faccia nulla per nasconderli e quasi li usi per rendere più familiare l’ambiente descritto. Il rituale di iniziazione ed il passaggio all’età adulta (topos che accomuna questa pellicola al cappello parlante di Harry Potter o al recente The Divergent) segna l’incipit da cui la trama si dispiega e da cui origina il dramma della scelta. Meglio vivere in un confortevole mondo incolore o in un universo colorato in cui la rosa ha la stessa tinta del sangue? Il protagonista pare non aver dubbi soprattutto davanti alla scoperta dell’inevitabilità del male, a cui ogni società pare comunque destinata.
Il mondo visto con gli occhi dell’adolescente restituisce incanto e speranza agli adulti e rafforza la sensazione adolescenziale del gap generazionale da colmare con i buoni sentimenti, in barba alle gioventù bruciate del passato. In questo senso spicca la recitazione del “giovane vecchio” Jeff Bridges, il naturalista che tentava di salvare King Kong piange ancora di dolore davanti all’uccisione di un enorme ed indifeso elefante. La speranza per un futuro migliore è in questa singolare congiunzione tra l’esperienza dell’anziano e la voglia di cambiare dell’adolescente: Jonas ne rappresenta una sintesi perfetta.
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melvin ii
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venerdì 12 settembre 2014
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un mondo senza emozioni
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Il biglietto d’acquistare per “The Giver, il mondo di Jonas” è:1)Manco regalato 2)Omaggio 3)Di pomeriggio 4)Ridotto 5) Sempre
“The Giver, il mondo di Jonas”è un film del 2014 diretto da Phillip Noyce, adattamento cinematografico del romanzo fantascientifico distopico The Giver - Il donatore di Lois Lowry .scritto da Michael Mitnick,con: Jeff Bridges, Brenton Thwaites, Meryl Streep, Alexander Skarsgård, Katie Holmes, Odeya Rush.
Lo confesso, non amo i romanzi di genere dispotico, non amo le mode e i film a sfondo politico il più delle volte mi annoiano. Personalmente considero le nefandezze della politica superiore a qualsiasi creatività di uno sceneggiatore o scrittore famoso.
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Il biglietto d’acquistare per “The Giver, il mondo di Jonas” è:1)Manco regalato 2)Omaggio 3)Di pomeriggio 4)Ridotto 5) Sempre
“The Giver, il mondo di Jonas”è un film del 2014 diretto da Phillip Noyce, adattamento cinematografico del romanzo fantascientifico distopico The Giver - Il donatore di Lois Lowry .scritto da Michael Mitnick,con: Jeff Bridges, Brenton Thwaites, Meryl Streep, Alexander Skarsgård, Katie Holmes, Odeya Rush.
Lo confesso, non amo i romanzi di genere dispotico, non amo le mode e i film a sfondo politico il più delle volte mi annoiano. Personalmente considero le nefandezze della politica superiore a qualsiasi creatività di uno sceneggiatore o scrittore famoso.
Eppure fate uno sforzo e immaginate una società in un futuro non troppo lontano dove la popolazione è divisa in “Comunità” magari dopo un disastro apocalittico che chiameremo “La Rovina”.
Immaginate che gli abitanti di queste “Comunità”siano dei perfetti e inconsapevoli sociopatici.
Le emozioni, la memoria, le diversità sociali, culturali e religiose sono bandite e cancellare dalla mente e dal cuore di ogni singolo individuo.
State immaginando? Bene, queste “Comunità” sono governate dagli Anziani in base a regole rigide, dure e schematiche.
Ebbene se state immaginando siete giunti nel mondo di Jonas(Thwaites), giovane ragazzo che nonostante tutto, sente d’essere diverso e distante dal suo mondo. Ha due cari amici Fiona(Rush) e Asher e una famiglia adottiva ligia alle regole e una madre (Holmes) fanatica e totalmente sottomessa al volere degli Anziani.
Il destino di Jonas si compie nel giorno dell’assegnazione del proprio ruolo nella Comunità. Elder(Streep) Ia leader degli Anziani lo affida alle cure del Giver(Bridges). Jonas diventa così suo allievo, con lo scopo di diventare il nuovo raccoglitore delle memorie. Bridges diventa nello stesso tempo “Il Donatore” e mentore del ragazzo. Per Jonas inizia così un viaggio che lo porterà a conoscere la vera essenza della vita: sentire, ascoltare, provare emozioni. La sua fame di conoscenza, lo porterà a conoscere la bellezza dell’Amore e soprattutto quanto falso e vuoto sia il suo mondo. Un mondo che definisce l’omicidio di bambini malati e vecchi come “Collocare Altrove”.Jonas per amore di un bambino destinato ad essere “Collocato” decide di sfidare gli Anziani e di ridare colore e vita al suo popolo, restituendogli la possibilità di ricordare e provare emozioni.
Il film parte in banco e nero per evidenziare il senso di cupezza e d’oppressione delle scene, per poi diventare colorato per esaltare il cambiamento dell’atmosfera attraverso gli occhi del protagonista.
La sceneggiatura è ricca di metafore e riflessioni filosofiche ben elaborate e sviluppate senza cadere nell’eccessiva retorica .I dialoghi ben costruiti e interpretati riescono a tenere alto il pathos narrativo.
La regia non è particolarmente creativa e incisiva, ma riesce comunque a condurre il film con buon coerenza narrativa e con discreto ritmo.
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rick4
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venerdì 12 settembre 2014
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una morale profonda in un film non convenzionale
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In un futuro indefinito, la popolazione di una comunità vivrà all'interno di un sistema organizzato con lo scopo di mantenere la pace e eliminare le emozioni e i sentimenti negativi, come l'odio, l'invidia e la paura della morte. L'efficacia della nuova società è tale che le persone hanno dimenticato da molto tempo il significato di queste parole, mentre la decadenza del corpo viene nascosta sotto il nome di "Congedo". Per poter applicare questo sistema, alla popolazione vengono somministrati farmaci che eliminano ogni impulso primordiale, ovvero le emozioni stesse. Ovviamente, assieme ai sentimenti negativi, viene eliminata anche l'altra faccia della medaglia; l'amore, la felicità, la fantasia.
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In un futuro indefinito, la popolazione di una comunità vivrà all'interno di un sistema organizzato con lo scopo di mantenere la pace e eliminare le emozioni e i sentimenti negativi, come l'odio, l'invidia e la paura della morte. L'efficacia della nuova società è tale che le persone hanno dimenticato da molto tempo il significato di queste parole, mentre la decadenza del corpo viene nascosta sotto il nome di "Congedo". Per poter applicare questo sistema, alla popolazione vengono somministrati farmaci che eliminano ogni impulso primordiale, ovvero le emozioni stesse. Ovviamente, assieme ai sentimenti negativi, viene eliminata anche l'altra faccia della medaglia; l'amore, la felicità, la fantasia. Jonas, il protagonistra del film, è l'unico capace di "provare" le emozioni perse, anche se in lontananza. Nella Cerimonia Dei 12, ovvero quando i ragazzi usciranno dall'adolescenza e saranno assegnati al lavoro che dovranno eseguire per tutta la vita, Jonas verrà assegnato al compito di Custode delle Memorie dell'Umanità, il più importante. Il Donatore, ovvero precedente Custode, sarà colui che dovrà insegnare al ragazzo il vero valore dei sentimenti perduti. Jonas percorrerà una strada dalla quale non potrà più tornare indietro.
Per quanto riguarda il genere del film, può far parte del filone dei più famosi Divergent e Hunger Games, nonostante si concentri molto di più sull'aspetto filosofico che sull'azione. Infatti, The Giver è incentrato sulla riscoperta di "cose" cancellati nella società distopica del ragazzo. Jonas rimane meravigliato dalla bellezza delle emozioni e della vita non meccanica della comunità. La riscoperta di questi elementi è rappresentata in modo tale da poter farli percepire in modo differente anche allo spettatore. Nonostante ciò sia il fulcro del film, il tempo dedicatogli è molto esteso, rischiando di diventare piatto e leggermente ripetitivo, soprattutto per via del fatto che la scoperta del ragazzo è già conosciuta e immaginata dallo spettatore. La non convenzionalità del film deriva anche da ciò, ovvero dall'approccio di un ragazzo "ignorante" al nostro mondo, e le sue considerazioni e i suoi pensieri. Esso è quindi più un viaggio nella psicologia umana e nella filosofia più che un vero e proprio passo avanti nella trama. Alla fine, nonostante abbia provato il dolore della guerra e della morte, Jonas deciderà comunque che le persone non possono privarsi delle emozioni, per via della loro incommensurabile bellezza.
La concetrazione sull'aspetto precedente ha in parte tralasciato altri aspetti, come lo "scontro" tra gli anziani e il ragazzo, nel quale avviene solamente un breve inseguimento, forse più a testimonianza della mancanza di una vera e propria forza dell'ordine nella comunità. L'unico vero momento di tensione, inoltre, è poco prima della conclusione del film.
The Giver - Il Mondo Di Jonas è un film potenzialemente forte, che affronta un tema profondo per le società del futuro e analizza le emozioni umani con una grande sensibilità, ma abbastanza scarno a livello di evoluzione della trama. Il voto corretto sarebbe 2,5 stelle, ho comunque dato mezzo voto in più per la recitazione di diversi attori.
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wwiwa
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giovedì 11 settembre 2014
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bellissimo
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Ho visto l'anteprima del film che aspettavo avendo letto recentemente tutta la saga.
A me è piaciuto molto rispecchia il libro e la storia fa molto riflettere, bravi tutti gli attori, alla fine mi sono commossa
dalla forza dirompente delle immagini di tutte le fasi della vita nei vari tempi e luoghi.
Veramente bello
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joecondor
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mercoledì 10 settembre 2014
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bella storia...bridges-streep da oscar
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Bella sceneggiatura anche se la storia non originale,ma bei dialoghi,insomma un buon film dove spicca il duello da Oscar tra Meryl Streep(la SOMMA ANZIANA) contro Jeff Bridges(THE GIVER)...CHE MERITEREBBERO UN OSCAR ENTRAMBI...da vedere
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