angieshanti
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venerdì 19 settembre 2014
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capolavoro anti nwo
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Questo film può difficilmente essere capito da chi non ha un particolare interesse, o una cultura, riguardo a tutto ciò che concerne Illuminati, Massoneria, Nuovo Ordine Mondiale e simbologia correlata.
Si può dire che questo film costituisca una specie di "bigino", un compendio di simboli massonici molto espliciti e precisi - dall'onnipresente triangolo, alla forma che la "comunità" ha sul pianeta - messi insieme per orchestrare un clamoroso, coraggioso e geniale attacco al NWO e a quello che si vocifera essere il - reale, non fantascientifico! - progetto dell'élite dominante.
In un futuro molto lontano, l'umanità si è ridotta (o è stata ridotta?) a pochissimi individui.
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Questo film può difficilmente essere capito da chi non ha un particolare interesse, o una cultura, riguardo a tutto ciò che concerne Illuminati, Massoneria, Nuovo Ordine Mondiale e simbologia correlata.
Si può dire che questo film costituisca una specie di "bigino", un compendio di simboli massonici molto espliciti e precisi - dall'onnipresente triangolo, alla forma che la "comunità" ha sul pianeta - messi insieme per orchestrare un clamoroso, coraggioso e geniale attacco al NWO e a quello che si vocifera essere il - reale, non fantascientifico! - progetto dell'élite dominante.
In un futuro molto lontano, l'umanità si è ridotta (o è stata ridotta?) a pochissimi individui. L'impatto dell'uomo sulla Terra viene limitato dalla costruzione di una città ipercontrollata, costituita da "unità abitative", in cui gli individui - concepiti solo ed esclusivamente in provetta - sono obbligati per legge a fare un'"iniezione" tutte le mattine. La privacy non esiste, e la vita degli individui è scandita nella sua totalità dal "collegio degli anziani" che ne decidono ogni aspetto, dallo stesso diritto all'esistenza, al matrimonio, alla professione da seguire. La tecnologia avanzatissima permette il teletrasporto degli "anziani" direttamente nelle case, in qualsiasi momento e senza preavviso. Il clima è controllato artificialmente, il mondo annega in un deprimente grigio. E la gente vive e compie le azioni che le viene detto di compiere, il tutto senza farsi nessun tipo di domanda.
E' stato detto che creare una società di questo tipo era necessario, per evitare le guerre, gli omicidi, e tutte le altre brutture del mondo derivanti dalla cattiveria umana...ma sarà poi così vero? sarà il nostro eroe a scoprirlo.
Questo film appare come un disperato appello alle nuove generazioni a riconsiderare i valori sempre più imposti dalla società dominante, a fermarsi un attimo a pensare con la propria testa prima che sia troppo tardi. Davvero vogliamo un mondo di un certo tipo? Qual è il futuro dell'umanità?
Questo film potrebbe non ottenere molta popolarità, dato che si tratta di un attacco molto feroce a un determinato modo di pensare e di vedere, sempre meno messo in discussione, grazie anche alla sempre più pervasiva censura che riguarda trasversalmente tutti i tipi di libera espressione. Un magnifico esempio di cinema libero e consapevole e del potere rivoluzionario dell'arte. Qualcosa che, forse, avrebbe potuto essere fatto solo negli anni '70 - ma che questa volta va a sradicare anche quel mito di "pace e amore" degli anni 70, l'ingenuo mondo di laicità e fratellanza proposto da "Imagine" di Lennon.
Il linguaggio è "new generation". Ed è precisamente alle nuove generazioni che il messaggio deve essere diretto - sono loro che hanno ancora il potere di evitare che il "sogno" di qualcuno (qualcuno della "old generation") diventi realtà.
Per chi è molto ferrato sulle teorie complottiste, questo film potrebbe sembrare un ingenuo polpettone pieno di riferimenti superficiali, ma in fondo non è a piccoli gruppi di persone che il messaggio deve essere diretto - ma alle masse, e credo che qualcosa, anche se non tutto, di questo messaggio riesca a colpire tutti nel segno. Questo film ha qualcosa che colpisce dritto al cuore.
L'unico appunto che mi sentirei di fare è il finale, troppo brusco, che lascia all'immaginazione dello spettatore il futuro della storia... ma forse è proprio questo che il regista voleva comunicare.
Meryl Streep impeccabile come sempre, Jeff Bridges addirittura epico.
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(di inodoro pereyra)
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lycaone
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venerdì 19 settembre 2014
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pensavo peggio
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Ho adorato il libro e il trailer mi aveva un po' spaventato.
Alla fine però potevano fare di peggio, dai.
La tecnologia un po' più invadente, la storia d'amore che non c'era... un po' di "Magia" che manca quasi del tutto dal libro (lì c'è solo la trasmissione dei ricordi) rendono il film adatto al pubblico "young adult" e ai gusti un po' omologati.
Mi ha un po' deluso il finale, il libro, in questo era geniale. Il film è scontato
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daniele chierico
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giovedì 18 settembre 2014
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the giver - fatevi emozionare dalla bellezza!
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Uno dei film più belli che abbia mai visto, è uno dei pochi film che ti lascia il segno.
Tutti argomenti molto profondi: eugenetica, aborto, eutanasia, uniformità del pensiero relativistico. Jonas vive in un mondo dove hanno eliminato le religioni, hanno eliminato le razze, hanno eliminato le opinioni, hanno eliminato l'odio MA ANCHE L'AMORE.
Hanno reso gli uomini tutti uguali senza distinzioni, hanno reso gli uomini "perfetti"...ma li hanno privati della bellezza del diverso, della libera scelta tra il bene e il male. Pensare di creare un mondo senza AMORE, BELLEZZA E FEDE...significa creare un MONDO DOVE L'UMANITA' NON E' PIU' SE STESSA.
Ma la cosa incredibile è che in un mondo dove "I sapienti" hanno creduto di eliminare l'omicidio e l'odio, "l'hanno portato nelle proprie case"(cit.
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Uno dei film più belli che abbia mai visto, è uno dei pochi film che ti lascia il segno.
Tutti argomenti molto profondi: eugenetica, aborto, eutanasia, uniformità del pensiero relativistico. Jonas vive in un mondo dove hanno eliminato le religioni, hanno eliminato le razze, hanno eliminato le opinioni, hanno eliminato l'odio MA ANCHE L'AMORE.
Hanno reso gli uomini tutti uguali senza distinzioni, hanno reso gli uomini "perfetti"...ma li hanno privati della bellezza del diverso, della libera scelta tra il bene e il male. Pensare di creare un mondo senza AMORE, BELLEZZA E FEDE...significa creare un MONDO DOVE L'UMANITA' NON E' PIU' SE STESSA.
Ma la cosa incredibile è che in un mondo dove "I sapienti" hanno creduto di eliminare l'omicidio e l'odio, "l'hanno portato nelle proprie case"(cit.) eliminando i vecchi e i bambini non geneticamente perfetti (proprio quello che la nostra società moderna tenta di fare). UN FILM DA VEDERE...UN FILM CHE VI LASCERA' IL SEGNO. Dall'apatico bianco e nero, man mano che riaffioreranno in voi le emozioni, la bellezza e l'amore, inizierete a vedere il mondo sotto diversi COLORI.
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mavez
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martedì 16 settembre 2014
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un futuro distopico ma non troppo
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Il film sicuramente è piacevole da vedere . Se sfortunatamente si è letto il libro rimane un po di perplessità sull'adattamento cinematografico che come solito deve creare una storia d'amore o d'amicizia e immancabilmente un happy ending ( assolutamente assente nel format originale ) . Questo impoverisce l'idea innovativa di base del racconto rendendo tutto un po troppo scontato e prevedibile . Visto come film a se stante la trama si svolge bene con l' interessante progressione dal bianco e nero al colore come se fossimo noi in prima persona a vivere le medesime esperienze. Il film come spesso nella fantascienza di qualità pone molti interrogativi sulla nostra società e sul valore delle cose che ci circondano offrendosi a diverse interpretazioni personali .
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Il film sicuramente è piacevole da vedere . Se sfortunatamente si è letto il libro rimane un po di perplessità sull'adattamento cinematografico che come solito deve creare una storia d'amore o d'amicizia e immancabilmente un happy ending ( assolutamente assente nel format originale ) . Questo impoverisce l'idea innovativa di base del racconto rendendo tutto un po troppo scontato e prevedibile . Visto come film a se stante la trama si svolge bene con l' interessante progressione dal bianco e nero al colore come se fossimo noi in prima persona a vivere le medesime esperienze. Il film come spesso nella fantascienza di qualità pone molti interrogativi sulla nostra società e sul valore delle cose che ci circondano offrendosi a diverse interpretazioni personali . Il ritmo è abbastanza buono, non annoia ma non ha neppure colpi di scena eclatanti ( ma forse perchè sapevo già la trama ) . La sviluppo del film è supportato da una buona recitazione e concludendo è senz'altro un film che merita di essere visto
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inesperto
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martedì 16 settembre 2014
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il fascino dei colori
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Film davvero carinissimo, una distopìa riuscita. Una società in bianco e nero che annulla le emozioni positive al fine di evitare quelle negative che portano alle catastrofi. Non si può condannare tout court un simile scopo: l'umanità ha visto cose terribili e ha cercato di porvi fine. Chiaramente, s'è ecceduto nella soluzione finendo per imporre un'etica errata... La nuova stellina (Odeya Rush), con quel visino e quegli occhi, ha un futuro assicurato.
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reggista
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martedì 16 settembre 2014
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distopica moda
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La distopia sembra essere tornata di moda. Raccontare di un futuro prossimo venturo in cui la società crede di vivere al meglio salvaguardando l'umanità schiacciandola, é il nuovo modo per farci apprezzare ciò che siamo. Orwell, Asimov, Zamjatin, Bradbury tornano con i loro grande fratello, abissi di acciaio, noi, fahreneit 451 ad ispirare film come , a partire dagli anni 2000, I figli degli uomini, resident evil, in time, hunger games,la notte del giudizio, elysium, oblivion, e questo, tratto comunque da un libro del 1993. Visivamente molto simile a Plesantville, non brilla in quanto a originalità, ma descrive a pieno la fragilità umana, assetata di emozioni, incapace nel gestirle.
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fabrix
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lunedì 15 settembre 2014
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siamo già nel mondo di jonas
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siamo già nel mondo di Jonas...chi critica ferocemente questo film, forse se ne rende conto, ma non vuole accettarlo.
Inutile far finta di nulla....il mondo di Jonas è già tra noi...purtroppo...chissà, gli autori, registi attori chi che sia, ci hanno volutamente donato una piccola perla di emozioni. Sta a noi non vedere in bianco e nero.
Bellissimo film da vedere...
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rick4
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lunedì 15 settembre 2014
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una morale profonda in un film non convenzionale
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In un futuro indefinito, la società umana sarà organizzata in comunità con lo scopo di ottenere l’ordine e l’eliminazione delle emozioni negative, come l’odio, l’invidia e il dolore. Ogni individuo, sorpassato il periodo dell’adolescenza, sarà scelto per un lavoro che compirà per il resto della sua vita. Assieme ai sentimenti negativi, però, viene soppressa anche l’altra faccia della medaglia, rappresentata dall’amore e dalla felicità. Jonas, un ragazzo appena uscito dall’età adolescenziale, è l’unico che riesce a percepire “cose” che gli altri non sentono, anche se in lontananza.
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In un futuro indefinito, la società umana sarà organizzata in comunità con lo scopo di ottenere l’ordine e l’eliminazione delle emozioni negative, come l’odio, l’invidia e il dolore. Ogni individuo, sorpassato il periodo dell’adolescenza, sarà scelto per un lavoro che compirà per il resto della sua vita. Assieme ai sentimenti negativi, però, viene soppressa anche l’altra faccia della medaglia, rappresentata dall’amore e dalla felicità. Jonas, un ragazzo appena uscito dall’età adolescenziale, è l’unico che riesce a percepire “cose” che gli altri non sentono, anche se in lontananza. Per questo sarà scelto per il ruolo più importante della società, ovvero il Custode delle Memorie Dell’Umanità. Il precedente Custode sarà colui che dovrà insegnarli ciò che la società ha messo da parte, e Jonas affronterà un viaggio dal quale non potrà più tornare indietro.
The Giver per certi versi assomiglia al più importante Divergent, nonostante il primo si concentri molto di più su l’aspetto filosofico che sull’azione. Lo spettatore, tramite il punto di vista di Jonas, riscoprirà la bellezza e l’importanza di sentimenti come l’amore, la felicità e anche la paura, necessari per non vivere una vita piatta e apatica come quella della comunità. Il vero cambiamento, quindi, non avviene nella storia, ma nel ragazzo e sulla sua visione del mondo. Gran parte del film, infatti, si concentra sul viaggio interiore di Jonas, che a tratti potrebbe risultare monotono e leggermente ripetitivo. Manca quindi una vera evoluzione delle trama, intuibile già all’inizio del suo percorso verso la verità. La grande concentrazione sull’aspetto filosofico potrebbe essere stata inoltre la causa della poca attenzione agli altri aspetti, come lo scontro Jonas-Anziani, nel quale avviene solamente un breve inseguimento (D’altronde risulta più realistico, in una società equilibrata come la Comunità non esiste una vera e propria forza di Polizia).
The Giver è un film profondo, che analizza da un punto di vista completamente nuovo e differente la psiche e le emozioni umane, nonostante pecchi di un evoluzione abbastanza scarna e intuibile della trama.
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maricastiello
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lunedì 15 settembre 2014
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incredibile!
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Questo film rappresenta per me un inno alla vita! La storia non è troppo inquietante e forse è un po scontata la fine ma rappresenta comunque un ottimo tema riguardante il mondo di oggi. Nonostante la società stia cercando di omologarci con pubblicità, stesse abitudini, stessi stili di vita e prodotti utilizzati, rimane comunque la speranza di un cambiamento, di qualcuno che con i piedi per terra riesca a far capire la specialità di questo mondo e la sua unicità. Abbastanza corto, non pesante e nemmeno noioso. L'ho trovato molto gradevole per una serata tranquilla e rilassante. Un forte messaggio si nasconde dietro tutto e sono veramente contenta del risultato.
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Questo film rappresenta per me un inno alla vita! La storia non è troppo inquietante e forse è un po scontata la fine ma rappresenta comunque un ottimo tema riguardante il mondo di oggi. Nonostante la società stia cercando di omologarci con pubblicità, stesse abitudini, stessi stili di vita e prodotti utilizzati, rimane comunque la speranza di un cambiamento, di qualcuno che con i piedi per terra riesca a far capire la specialità di questo mondo e la sua unicità. Abbastanza corto, non pesante e nemmeno noioso. L'ho trovato molto gradevole per una serata tranquilla e rilassante. Un forte messaggio si nasconde dietro tutto e sono veramente contenta del risultato. Lo riguarderò sicuramente in compagnia
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fabrizio costa
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domenica 14 settembre 2014
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ottimo il film di noyce
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Eh no signori, secodo me in questo film Noyce le azzecca tutte in maniera deliziosa e alla grande. Indubbiamente in questo film in cui a tratti mi sembra di vedere degli accostamenti a "Divergent" anche se sprigiona una personalità innovativa di grande spessore ed originalità, l'aspetto da cui parte Noyce è innanzitutto un'organizzazione sociale solida nella finzione cinematografica in quanto strutturata sulla assenza di emozioni. Esse sono state oscurate attentamente da un consiglio degli anziani che tutto pianifica al punto da indirizzare i giovani a ben precisi lavori. In definitiva una società marxista con pochi sprazzi di colore ma in cui tutto fila liscio ed alla perfezione perchè gli abitanti non conoscono le emozioni come l'odio o l'amore.
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Eh no signori, secodo me in questo film Noyce le azzecca tutte in maniera deliziosa e alla grande. Indubbiamente in questo film in cui a tratti mi sembra di vedere degli accostamenti a "Divergent" anche se sprigiona una personalità innovativa di grande spessore ed originalità, l'aspetto da cui parte Noyce è innanzitutto un'organizzazione sociale solida nella finzione cinematografica in quanto strutturata sulla assenza di emozioni. Esse sono state oscurate attentamente da un consiglio degli anziani che tutto pianifica al punto da indirizzare i giovani a ben precisi lavori. In definitiva una società marxista con pochi sprazzi di colore ma in cui tutto fila liscio ed alla perfezione perchè gli abitanti non conoscono le emozioni come l'odio o l'amore. Ma poi Noyce va oltre, molto oltre, attraverso la miscela esplosiva ed innovativa del duo Bridges-Jonas . Jonas nei suoi contatti con il Donatore che lo inizia ai misteri della memoria cancellata ai tempi della Rovina, prende coscienza del fatto che nelle regioni dell'Altrove c'è un'alternativa alla società statica e fredda in cui vivono , una società colorata ma reale che se esplorata può fornire delle risposte importanti. Ormai il Donatore non può più frenare gli aneliti di Jonas che con il fratellino in braccio oltrepassa, in un caleidoscopico viaggio finale le porte dell'Altrove e restituisce in un crescendo accompagnato in sottofondo da una musica da brivido a se ed ai suoi concittadini un mondo reale ma dipinto e colorato e perciò più veritiero.
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