alescio92
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giovedì 6 febbraio 2014
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molto carino!
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Essendo un Remake non mi aspettavo nulla da questo film, effettivamente ci sono diverse cose che non funzionano, la prima parte del film però funziona di più della seconda, è più interiore, la seconda parte funziona meno complice di nemici non ben caratterizzati, è frettoloso, comunque il film mi è piaciuto, mi sono divertito, se vi è piaciuto Dredd potrebbe piacervi anche questo Robocop. (Anche se è più bello Dredd)
Personalmente alla fine sono rimasto abbastanza soddisfatto, il film non è così caciarone come può sembrare dal trailer, dal punto di vista dell'azione riesce ad essere abbastanza equilibrato, senza eccedere troppo, mi piace.
[+] un remake modesto, ma dignitoso e attuale.
(di antonio montefalcone)
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dado1987
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domenica 9 febbraio 2014
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il ritorno di murphy
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Sono passati quasi trent'anni dall'uscita del primo Robocop, film che è diventato meritatamente un cult. In questo reboot, troveremo una nuova chiave di lettura del nostro eroe, la regia è stata affidata ad un emergente talentuoso, Josè Padilha (Tropa de elite), mentre per nostra fortuna la sceneggiatura rimane saldamente nelle mani di Edward Neumeier, lo stesso che scrisse i vecchi film.
Inoltre in questa pellicola, rispetto al passato, troveremo un cast con i contro fiocchi, Samuel L. Jakcson, Gary Oldman, Michael Keaton, Abbie Cornish e molti altri mediamente famosi. L'unico attore che è stato un po' un azzardo è il protagonista, il completamente sconosciuto Joel Kinnaman, ma per fortuna ha supportato bene il ruolo, rendendo bene l'inespressività di Robocop.
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Sono passati quasi trent'anni dall'uscita del primo Robocop, film che è diventato meritatamente un cult. In questo reboot, troveremo una nuova chiave di lettura del nostro eroe, la regia è stata affidata ad un emergente talentuoso, Josè Padilha (Tropa de elite), mentre per nostra fortuna la sceneggiatura rimane saldamente nelle mani di Edward Neumeier, lo stesso che scrisse i vecchi film.
Inoltre in questa pellicola, rispetto al passato, troveremo un cast con i contro fiocchi, Samuel L. Jakcson, Gary Oldman, Michael Keaton, Abbie Cornish e molti altri mediamente famosi. L'unico attore che è stato un po' un azzardo è il protagonista, il completamente sconosciuto Joel Kinnaman, ma per fortuna ha supportato bene il ruolo, rendendo bene l'inespressività di Robocop.
La storia mi sembra più profonda, coinvolgente e meglio elaborata del passato, sarà che erano altri tempi, o semplicemente hanno investito di più nel progetto. Gli effetti speciali sono molto buoni e le scene d'azione sono ben riuscite. Se avessi dovuto cambiare qualcosa, avrei messo magari delle colonne sonore più ispirate.
Nel complesso è un film che passa il mio esame di controllo, l'ho trovato piacevole da vedere. Infine ad un certo punto si vede una bella chicca, quando mostrano i pupazzetti di Robocop a Sellars (Boss Omnicorp), gli mostrano il Robocop, con la sua armatura storica. Per non parlare della colonna sonora citazionistica di Basil Poledouris, sempre spettacolare, e appena si fa sentire, rimanda a tanti ricordi del vecchio tutore dell'ordine robotizzato, come una staffetta nel passaggio delle consegne.
Voto 7,5
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pisa93
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domenica 9 febbraio 2014
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un uomo dall'armatura nera
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In un futuro in cui la legalizzazione dei robot per la propria sicurezza è un disegno di legge in discussione al Senato, l'agente Alex Murphy rimane coinvolto in una terribile esplosione. Diventerà il primo uomo-macchina della storia.
Nessuno avrebbe mai creduto che dal reboot di un classico come "Robocop" sarebbe uscito qualcosa di buono: sarebbe stato il solito tentativo fallito di riportare in vita un personaggio su cui, ormai, non c'è più niente da dire; ma non è così. Quando il film finisce, ci si sente un po' come Archimede e verrebbe voglia di gridare "Eureka".
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In un futuro in cui la legalizzazione dei robot per la propria sicurezza è un disegno di legge in discussione al Senato, l'agente Alex Murphy rimane coinvolto in una terribile esplosione. Diventerà il primo uomo-macchina della storia.
Nessuno avrebbe mai creduto che dal reboot di un classico come "Robocop" sarebbe uscito qualcosa di buono: sarebbe stato il solito tentativo fallito di riportare in vita un personaggio su cui, ormai, non c'è più niente da dire; ma non è così. Quando il film finisce, ci si sente un po' come Archimede e verrebbe voglia di gridare "Eureka". Contro ogni previsione, infatti, il film funziona e riesce a non sfigurare nel confronto col vecchio "robottone" che è, ormai, diventato il simbolo di un genere e di una generazione. I tempi sono cambiati e di conseguenza anche Robocop, che può disporre di nuove tecnologie e può sfoggiare una nuova armatura, più alla moda e al passo coi tempi, ma è l'elemento umano quello che conta. In questo nuovo film il contrasto tra uomo e macchina e molto più marcato e riesce a dare maggiore profondità alla storia. La lotta più difficile per il nostro eroe è proprio quella interiore, che lo porterà a riscoprire la sua vera identità di uomo.
In tale contesto viene anche inserita una notevole satira politica. Il programma televisivo di Samuel Lee Jackson vuole dare voce ed estremizzare la visione che il Mondo ha dell'America, regalando momenti che allo stesso tempo divertono ed inquietano.
Il finale è una chicca e dal punto di vista satirico non può che lasciare stupiti. I fans non devono però temere che il film sia diventato una pellicola impegnata, infatti non mancano le scene di azione che sembrano quasi volere prepotentemente ricordare di trovarsi davanti ad una "Americanata".
Robocop è quindi un film destinato a dividere le vecchie e le nuove generazioni e di sicuro non piacerà a tutti, anche se alcune sequenze sono davvero azzeccate. Nel momento in cui, però, le luci della sala si riaccendono e i titoli di coda stanno ancora scorrendo, lo spettatore non può fare a meno di pensare: "Funziona"!
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lorenzo_89
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martedì 25 febbraio 2014
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film carino!
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considerando che sono un appassionato della prima trilogia e di ogni prodotto della saga, devo dire che questo adattamento è uscito bene. la riebolazione della trama principale ovvero la vendetta di murphy per chi lo ha ucciso è stata affrontata in parte e abbastanza di fretta, lasciando lo spettatore concentrato su temi più attuali, il comportamento delle multinazionali, l innvazione tecnologica della nostra era, i conflitti politici e il nuovo argomento trattato ossia il rapporto di murphy con la sua famiglia. gli effetti speciali meritano così come il nuovo aspetto del cyborg e dei suoi gadget.Guardandolo sotto un altro aspetto non come remake o reboot, ma come un'avventura nuova il film è perfetto, non manca nulla! ma se si fosse solo legati al primo film risulterebbe assai inutile come gli episodi succesivi.
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considerando che sono un appassionato della prima trilogia e di ogni prodotto della saga, devo dire che questo adattamento è uscito bene. la riebolazione della trama principale ovvero la vendetta di murphy per chi lo ha ucciso è stata affrontata in parte e abbastanza di fretta, lasciando lo spettatore concentrato su temi più attuali, il comportamento delle multinazionali, l innvazione tecnologica della nostra era, i conflitti politici e il nuovo argomento trattato ossia il rapporto di murphy con la sua famiglia. gli effetti speciali meritano così come il nuovo aspetto del cyborg e dei suoi gadget.Guardandolo sotto un altro aspetto non come remake o reboot, ma come un'avventura nuova il film è perfetto, non manca nulla! ma se si fosse solo legati al primo film risulterebbe assai inutile come gli episodi succesivi. a mio parere spero ci siano dei seguiti anche perche i tempi sono cambiati e non siamo più negli anni 80. iricordi sono ricordi. meglio avere affrontato una storia nuova che magari un seguito o remake quasi uguale che poteva risultare un insuccesso come il terzo episodio. forse la trilogia di batman può insegnare qualcosa
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animatrix79
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sabato 15 febbraio 2014
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remake ben riuscito che non si fa mancare nulla!
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Sono entrato in sala col forte timore di beccare una sola incredibile visti alcuni precedenti in cui sono rimasto parecchio scottato e invece mi son dovuto ricredere.
Il film si lascia seguire molto bene e non annoia mai, non ci sono mai momenti in cui lo scorrere narrativo perde di efficacia creando dei vuoti di attenzione.
Le carrateristiche di questo Robocop sono diverse da quello originale. E' molto meno crudo e condito da più effetti speciali e tecnologia che però questa volta funzionano grazie ad un buon lavoro di soggetto e sceneggiatura. Il personaggio è stato molto più umanizzato ed il percorso di coscienza che avviene in questo remake è l'inverso di quello originale e cioè all'inizio lui è perfettamente consapevole di chi è e cosa avviene mentre gradualmente cercheranno di eliminare queste caratteristiche per favorire meglio la perfezione e l'integrazione sul lato macchina.
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Sono entrato in sala col forte timore di beccare una sola incredibile visti alcuni precedenti in cui sono rimasto parecchio scottato e invece mi son dovuto ricredere.
Il film si lascia seguire molto bene e non annoia mai, non ci sono mai momenti in cui lo scorrere narrativo perde di efficacia creando dei vuoti di attenzione.
Le carrateristiche di questo Robocop sono diverse da quello originale. E' molto meno crudo e condito da più effetti speciali e tecnologia che però questa volta funzionano grazie ad un buon lavoro di soggetto e sceneggiatura. Il personaggio è stato molto più umanizzato ed il percorso di coscienza che avviene in questo remake è l'inverso di quello originale e cioè all'inizio lui è perfettamente consapevole di chi è e cosa avviene mentre gradualmente cercheranno di eliminare queste caratteristiche per favorire meglio la perfezione e l'integrazione sul lato macchina. Nel primo Robocopo avviene il contrario, la componente umana viene riacciuffata solo verso la fine mentre in questo capitolo non verrà mai perduta.
I personaggi hanno saputo molto ben interpretare il loro ruolo e durante il film è facile ricordare momenti rivistati di alcune scene che appartengono all'originale. Il tutto però senza mai sfigurare nei confronti del primo capitolo. L'agilità e le potenzialità di questo Robocop sono molto vicine ad Iron Man ma me lo aspettavo. Quello che posso dire è che il film è riuscito a coinvolgermi per tutta la durata fino all'ultimo istante prima dei titoli di coda. E' stato assemblato tutto molto bene e se la carica di effetti speciali presente non rende la pellicola "pacchiana" è merito di un buon lavoro di sceneggiatura e di una ottima interpretazione dei personaggi alcuni dei quali della caratura di Gary Oldman che ricorda inevitabilmente Bob Morton mentre Michael Keaton veste i panni di quello che fu Dick Jones. Insomma una pellicola divertente e di sicuro intrattenimento...intrattenimento però di qualità per questo remake di Robocop 2014. Bravi! Ottimo Lavoro!
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the thin red line
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lunedì 17 marzo 2014
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27 anni dopo...
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Che dire, sono profondamente deluso. 27 anni dopo torna il cult di Paul Verhoeven stavolta ripreso da josè padilha. Rispetto all'originale la trama cambia di quel tanto che basta per dare un po' di originalità alla pellicola ma davvero poco altro. La omnicorp vuole portare il programma Robocop, già utilizzato nelle zone di guerra, nelle strade cittadine per riportare l'ordine. Pochi accenni riguardante l'aumento della violenza urbana ne impoveriscono la trama incentrata più sul desiderio di vendetta del poliziotto alex murphy e sul piano politico della questione. Robocop cambia punto di vista quindi in questo rifacimento perdendo però il suo fascino originale.
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Che dire, sono profondamente deluso. 27 anni dopo torna il cult di Paul Verhoeven stavolta ripreso da josè padilha. Rispetto all'originale la trama cambia di quel tanto che basta per dare un po' di originalità alla pellicola ma davvero poco altro. La omnicorp vuole portare il programma Robocop, già utilizzato nelle zone di guerra, nelle strade cittadine per riportare l'ordine. Pochi accenni riguardante l'aumento della violenza urbana ne impoveriscono la trama incentrata più sul desiderio di vendetta del poliziotto alex murphy e sul piano politico della questione. Robocop cambia punto di vista quindi in questo rifacimento perdendo però il suo fascino originale. Effetti speciali all'avanguardia non bastano oggi per renderlo più interessante. Se nel primo robocop il poliziotto non conosceva la sua originale vita e la scopriva mano a mano qui il protagonista è perfettamente consapevole di ciò che gli sta succedendo; ciò impedisce di approfondire lo stato umano dell'uomo incastrato in una macchina per poter sopravvivere. La strumentalizzazione del poliziotto cyborg di proprietà dello stato funziona ma villain di poca personalità (interpreti al limite del ridicolo) sminuiscono la figura dell'eroe. A suo agio sembra solo Gary Oldman nel ruolo di dottore cibernetico ma l'assenza totale di un vero nemico di spicco oltre al redivivo micheal keaton riduce questa pellicola tanto attesa un vero fiasco o poco più. Il mitico Robocop meritava più attenzione nei dettagli umani. Scadente
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kondor17
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sabato 16 agosto 2014
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buon remake
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In uno show televisivo molto seguito, Samuel Lee Jackson interpreta Novak, un giornalista che spinge l'opinione pubblica americana a disfarsi del decreto Dreifuss, che di fatto impedisce l'uso interno dei droni e dei robot per la sicurezza nazionale, automi che invece vengono regolarmente utilizzati fuori confine per il "mantenimento della pace", senza quindi dover subire perdite umane tra i soldati americani. Il motivo del rifiuto interno è quelo che i robot, incapaci di provare emozioni, potrebbero anche uccidere un bambino nel caso fosse da loro considerato una minaccia, senza provare tra l'altro nulla. Il magnate produttore di tali robot, Michael Keaton - Sellars, indispettito da tanto ostruzionismo, che gli causa tra l'altro perdite miliardarie, coglie quindi l'occasione di una grave mutilazione di un poliziotto, bravo Joel Kinnaman, per affidate ad un medico-scienziato, Gary Oldman, la costruzione di un guscio meccanico che reintegri le parti mancanti e ridoni quindi esistenza "cosciente" al malcapitato.
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In uno show televisivo molto seguito, Samuel Lee Jackson interpreta Novak, un giornalista che spinge l'opinione pubblica americana a disfarsi del decreto Dreifuss, che di fatto impedisce l'uso interno dei droni e dei robot per la sicurezza nazionale, automi che invece vengono regolarmente utilizzati fuori confine per il "mantenimento della pace", senza quindi dover subire perdite umane tra i soldati americani. Il motivo del rifiuto interno è quelo che i robot, incapaci di provare emozioni, potrebbero anche uccidere un bambino nel caso fosse da loro considerato una minaccia, senza provare tra l'altro nulla. Il magnate produttore di tali robot, Michael Keaton - Sellars, indispettito da tanto ostruzionismo, che gli causa tra l'altro perdite miliardarie, coglie quindi l'occasione di una grave mutilazione di un poliziotto, bravo Joel Kinnaman, per affidate ad un medico-scienziato, Gary Oldman, la costruzione di un guscio meccanico che reintegri le parti mancanti e ridoni quindi esistenza "cosciente" al malcapitato. Autorizzato dalla moglie, robocop si risveglia quindi ingabbiato in un corpo meccanico, ad eccezione della testa e dell'apparato respiratorio, miracolosamente illesi nella terribile esplosione. Dotato di memoria sensoriale coadiuvata da un processore collegato alla calotta cranica, che lo tiene costantemente al corrente sul database criminale della polizia, ecco quindi il nuovo prodotto da lanciare sul mercato. Il decreto Dreifuss viene quindi abolito. L'attesa è spasmodica, ma proprio al momento della presentazione pubblica del robo-poliziotto, è proprio la sua capacità emotiva a creargli un brutto scherzo e va in surriscaldamento. Per evitare la gogna pubblica al magnate, il suo creatore ne elimina in fretta e furia le emozioni, togliendo quindi la componente umana che aveva fatto pendere l'ago della bilancia dalla sua parte e che lo aveva riavvicinato alla famiglia, che ora non riconosce più neanche come tale. Il robocop piatto parte quindi senza controllo alla ricerca dei poliziotti corrotti che furuno la causa dell'incidente originario, attivando una caccia all'uomo da parte di tutti coloro che vedono ora in lui un'enorme minaccia.
Il regista Padilha ripropone qui un buon, un ottimo remake, più che credibile e molto umano. che secondo me molto si avvicina al pathos proprio del film originario, del 1987. I bravi attori e gli effetti molto interessanti , rendono la visione più che piacevole, dall'inizio alla fine. Pur non essendo un fanatico di robot, credo che 3 stelle se le meriti tutte.
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welles
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sabato 30 settembre 2017
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semplicemente non è robocop
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Il film in sè è il classico prodotto moderno con tanto di sentimentalisimi e lieto fine. Una volta terminato di guardarlo mi sono semplicemente detto che il protagonista si poteva chiamare SuperRobot, o RobotMan: in sè non ha niente a che vedere con l'originale RoboCop e, se non fosse per i nomi utilizzati, non si potrebbe nemmeno considerare un remake. Ho messo due stelle cercando di considerare il film senza paragonarlo con l'originale. Due stelle perchè è il classico film di pseudo-fantascienza, più interessato agli effetti speciali che a una profondità di trama. Più che RoboCop ricorda quell'anime giapponese, Cyborg 009, in cui un gruppo di androidi avevano super poteri personalizzati ma continuavano a mantenere il loro carattere umano, emotivo, sentimentale.
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Il film in sè è il classico prodotto moderno con tanto di sentimentalisimi e lieto fine. Una volta terminato di guardarlo mi sono semplicemente detto che il protagonista si poteva chiamare SuperRobot, o RobotMan: in sè non ha niente a che vedere con l'originale RoboCop e, se non fosse per i nomi utilizzati, non si potrebbe nemmeno considerare un remake. Ho messo due stelle cercando di considerare il film senza paragonarlo con l'originale. Due stelle perchè è il classico film di pseudo-fantascienza, più interessato agli effetti speciali che a una profondità di trama. Più che RoboCop ricorda quell'anime giapponese, Cyborg 009, in cui un gruppo di androidi avevano super poteri personalizzati ma continuavano a mantenere il loro carattere umano, emotivo, sentimentale. Cose da far rabbrividire Asimov, padre di tutti gli androidi. Tutto sommato se il film non avesse parentele con RoboCop, sarebbe il classico blockbuster da sabato pomeriggio uggioso, ma qui si è voluto scomodare un film con una sua storia e un suo mito. Peccato inoltre vedere attori blasonati come Michael Keaton e Gary Oldman recitare parti scritte male: quando non c'è coinvolgimento non si inganna nessuno. Ennesimo remake che ha l'unico merito di riportare alla luce l'originale da cui è tratto, molto spesso non conosciuto dalle nuove generazioni.
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mickey97
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lunedì 17 febbraio 2014
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occasione sprecata, film decisamente scialbo
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Di film sui robot ne hanno fatti tanti ma questo è senza ombra di dubbio il peggiore per una serie di problematiche che non fanno altro che renderlo tale. Inanzitutto, la trama è scarna, decisamente ridotta al minimo sindacale, Robocop poteva dare molto di più ed invece si riduce al dramma di un singolo uomo, il quale sembra che non abbia un anima non tanto perchè non possiede il suo corpo reale ma per via della sua fastidiosissima inespressività a dir poco disarmante. Quindi Joel Kinnaman non lo si può definire un protagonista, bensì un personaggio decisamente secondario a causa della sua palese assenza, inesistenza. Gary Oldman invece risulta decisamente degno di nota insieme a Michael Kaeton, entrambi non fanno altro che porsi in primo piano, evidentemente per il ruolo che ricoprono, oscurando di gran lunga quello che dovrebbe essere il personaggio principale ovvero Murphy alias Robocop.
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Di film sui robot ne hanno fatti tanti ma questo è senza ombra di dubbio il peggiore per una serie di problematiche che non fanno altro che renderlo tale. Inanzitutto, la trama è scarna, decisamente ridotta al minimo sindacale, Robocop poteva dare molto di più ed invece si riduce al dramma di un singolo uomo, il quale sembra che non abbia un anima non tanto perchè non possiede il suo corpo reale ma per via della sua fastidiosissima inespressività a dir poco disarmante. Quindi Joel Kinnaman non lo si può definire un protagonista, bensì un personaggio decisamente secondario a causa della sua palese assenza, inesistenza. Gary Oldman invece risulta decisamente degno di nota insieme a Michael Kaeton, entrambi non fanno altro che porsi in primo piano, evidentemente per il ruolo che ricoprono, oscurando di gran lunga quello che dovrebbe essere il personaggio principale ovvero Murphy alias Robocop. Il film delude rivelandosi per giunta molto noioso, in effetti non fa altro che verificarsi una serie di punti morti che rendono decisamente più debole un film che doveva mostrarci in realtà molta action, la quale però ugualmente viene mostrata quasi come se fosse obbligatoria una sua manifestazione e si preferisce eccedere piuttosto che a una rivelazione razionale. Robocop infrange le aspettative e sul dramma di un uomo viene eretta una struttura che anzichè rivelarsi solida, appare decisamente debole sino al punto di crollare definitivamente. Un film decisamente scialbo che non trova la sua identità, occasione veramente sprecata, l'intenzione era quella di realizzare un remake all'altezza decisamente degno di nota ma il fallimento è palese e lo spettatore ne è testimone mentre appunto le sue aspetttive vanno a crollare di scena in scena sino al punto che non rimane più nulla. Robocop doveva essere un gran film ma purtroppo non lo è stato, purtroppo è stata una delusione specialmente per chi una volta visto l'originale si aspettava probabilmente un Kolossal o solamente un ottimo film e non un film senza ombra di dubbio scialbo per giunta noioso.
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themaster
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giovedì 14 agosto 2014
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non male,ma non ottimo
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Per quanto io non sia un estimatore di Robocop nè come personaggio,nè come film,non posso non ammettere che la pellicola del 1987 di Paul Verhoeven è una vera perla del genere fantascientifico/azione,una pellicola girata benissimo,con un forte messaggio anti - capitalista e addirittura anche anti-americano,almeno per quanto ci ho visto io,una critica sociale che veniva filtrata attraverso una Detroit violenta,completamente allo sbando che vede i poliziotti comportarsi esattamente( se non peggio) come i criminali a cui danno la caccia,a livello di regia Verhoeven era riuscito aiutato anche dalla ottima fotografia a rendere l'idea di pericolo,una Detroit molto cupa che metteva veramente paura.
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Per quanto io non sia un estimatore di Robocop nè come personaggio,nè come film,non posso non ammettere che la pellicola del 1987 di Paul Verhoeven è una vera perla del genere fantascientifico/azione,una pellicola girata benissimo,con un forte messaggio anti - capitalista e addirittura anche anti-americano,almeno per quanto ci ho visto io,una critica sociale che veniva filtrata attraverso una Detroit violenta,completamente allo sbando che vede i poliziotti comportarsi esattamente( se non peggio) come i criminali a cui danno la caccia,a livello di regia Verhoeven era riuscito aiutato anche dalla ottima fotografia a rendere l'idea di pericolo,una Detroit molto cupa che metteva veramente paura.
Molta gente riguardo a questo nuovo Robocop ha detto che rovina la saga cinematografica,tuttavia c'è un appunto che vorrei fare: a parte il primo,tutti gli altri,Robocop 2 e Robocop 3,così come la serie animata(in parte) e il telefilm in live action,sono decisamente mediocri se non pessimi,quindi secondo me ci voleva effettivamente un film che riscattasse un personaggio così mal sfruttato,una riscrittura totale quindi in chiave moderna e da questo punto di vista ci sono riusciti,poichè ci viene presentato subito un Robocop/Alex Murphy molto umano,la più grande differenza tra questo reboot e l originale è che qui non è la parte robotica che prevale,con la parte umana che cerca di contrastarla,ma è l esatto opposto,diciamo che gli sceneggiatori sono riusciti a scindere perfettamente uomo e macchina e a confonderli in determinate situazioni,un pò come il discorso sull'uomo e il supereroe di Nolaniana memoria. Il regista Josè Padilha era l uomo perfetto per questo incarico,in quanto il suo stile registico riesce perfettamente a valorizzare le scene d'azione,è uno stile molto sporco,non nel senso di brutto,ma nel senso che riesce a ricreare il caos e il movimento tipici di una sparatoria senza dare noia con montaggio eccessivamente frenetico,i suoi precedenti lavori Tropa de Elite e Tropa de Elite 2 sono due capolavori di genere a mio avviso,con una regia potente e una sceneggiatura abbastanza di ferro questo almeno per quanto concerne il primo,il secondo è bello ma non a quei livelli. Con Robocop Padilha è riuscito a mantenere il suo stile fino a un certo punto,voglio dire che nelle scene prive di CGI(computer grafica) lo ha mantenuto,nelle scene invece in cui il green screen si faceva sentire è riuscito a farlo solo in parte,tuttavia non si può dire che questa pellicola abbia ua brutta regia anzi è solo che a livello di script il film non sempre regge. Inizio col dire che gli attori sono stati tutti bravissimi a partire da Joel Kinnaman fino a Michael Keaton,che qui è il villain cattivo,un buisnessman ironico,tagliente e cinico che doveva essere il punto di connessione tra il primo film e questo,tuttavia Keaton è riuscito a reggere il ruolo molto bene,offrendo un'interpretazione sorniona,ma comunque veramente divertente,molto sopra le righe,ma mai troppo. Il rapporto tra Murphy e il personaggio interpretato da Gary Oldman è esplorato molto bene nella prima parte ma scade molto nella seconda.
Ciò che a livello di script zoppica e non funziona è innanzitutto la rappresentazione di una Detroit che sembra tutto meno che violenta,anche a livello di fotografia,non sono riusciti a conferirle quell'inquietudine che trasmetteva nel primo film,lo script ha un crollo totale negli ultimi venti minuti in cui diventa semplice routine,ovvero sparatorie senza senso (ben fatte ma comunque senza senso) e una storia che prende sempre di più una piega demenziale.
Nonostante questi difetti e un buchetto di sceneggiatura il film si lascia vedere e intrattiene offrendo anche numerosi spunti di riflessione che passano in maniera differente e sicuramente meno violenta(a livello psicologico e visivo) ma comunque per i nostri tempi efficace,si ha infatti una forte critica alle multinazionali,all eccessivo imperialismo degli Stati Uniti d'America,ai media corrotti e fonte di disinformazione,insomma,un film che nonostante i suoi grossi difetti merita una visione e non merita invece di essere distrutto come hanno fatto molti,perchè nell'ottica del proprio genere fa esattamente il suo lavoro e anche di più.
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