kyotrix
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domenica 2 febbraio 2014
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ottimo
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Avvincente. Oltretutto e' stato utile per imparare la storia di Niki Lauda, che non avevo mai approfondito. Da vedere.
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montamage
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venerdì 24 gennaio 2014
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non da oscar ma impressionante
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Rush non può non piacere, sia a chi segue la F1 sia chi non se ne intende. Anche alle donne piacerà da matti!
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danba
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lunedì 13 gennaio 2014
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che bella sorpresa
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Lo ammetto, pensavo fosse un fimaccio, molto pubblicizzato ma di pessima qualità. Invece è stata una piacevole sopresa. La storia scorre rapida e avvincente e anche la vena filosofica che serpeggia lascia una traccia in fondo ai nostri cuori. Bello riscoprire che il rispetto non deve necessariamente far rima con l'amicizia. Due modi diversi, opposti, nessuno giusto e nessuna sbagliato, di vivere appieno la stessa "potenzialmente mortale" (e forse proprio per questo così amlagamente) avventura... la Formula 1 delgi anni 70!
Assolutamente da vedere!
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jon sugar
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mercoledì 1 gennaio 2014
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emozioni a 250 all'ora
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Un film bellissimo. Davvero. A me, che non mi sono mai interessato di Formula 1 e la trovo decisamente noiosa, è piaciuto molto. Perchè io credevo che fosse semplicemente un film sulle auto, incentrato solo sulle corse, invece no. Non solo tratta anche di altri argomenti molto interessanti ed emozionanti, ma persino le tanto detestate corse mi hanno stupito e affascinato. Non dico che questo mi farà cambiare idea e comincerò a vedere la Formula 1, ma è già un buon inizio per eliminare i pregiudizi. I due attori protagonisti sono veramente azzeccati: la bravura di Chris Hemsworth già si conosceva, ma la sorpesa Daniel Bruhl che avevo visto solo in Lezioni di sogni è stata piacevolissima.
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Un film bellissimo. Davvero. A me, che non mi sono mai interessato di Formula 1 e la trovo decisamente noiosa, è piaciuto molto. Perchè io credevo che fosse semplicemente un film sulle auto, incentrato solo sulle corse, invece no. Non solo tratta anche di altri argomenti molto interessanti ed emozionanti, ma persino le tanto detestate corse mi hanno stupito e affascinato. Non dico che questo mi farà cambiare idea e comincerò a vedere la Formula 1, ma è già un buon inizio per eliminare i pregiudizi. I due attori protagonisti sono veramente azzeccati: la bravura di Chris Hemsworth già si conosceva, ma la sorpesa Daniel Bruhl che avevo visto solo in Lezioni di sogni è stata piacevolissima. Spero di vederlo ancora. Ora, non so quante imprecisioni storiche e tecniche ci siano in questo film e nemmeno mi interessa, ma d'altronde le inesattezze ci sono anche in Titanic... non mi sembra la fine del mondo. Guardate questo film rilassati e comodi, senza preoccuparvi del pelo nell'uovo. Per finire (ma questo non c'entra nulla con la recensione)... io tifavo per Niki Lauda.
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carlo andreatta
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mercoledì 13 novembre 2013
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magnifico
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Rush è un film sportivo a sfondo drammatico, o forse sarebbe meglio dire un film drammatico costruito su avvenimenti (veri) legati allo sport della Formula 1. Già, perchè in questo film, più del rombo delle varie Ferrari e McLaren (che pur fanno sentire la loro parte) contano i personaggi. È la storia del giovane pilota austriaco Niki Lauda e dell'affascinante pilota inglese James Hunt. Entrambi ripudiati dalle rispettive famiglie per la loro scelta di correre con le auto, i due si troveranno in circostanze tali che per tutta la vita saranno rivali, si odieranno, ma, come viene detto nell'epilogo, si rispetteranno anche, perchè "impara più un saggio da un nemico che uno stupido da un amico".
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Rush è un film sportivo a sfondo drammatico, o forse sarebbe meglio dire un film drammatico costruito su avvenimenti (veri) legati allo sport della Formula 1. Già, perchè in questo film, più del rombo delle varie Ferrari e McLaren (che pur fanno sentire la loro parte) contano i personaggi. È la storia del giovane pilota austriaco Niki Lauda e dell'affascinante pilota inglese James Hunt. Entrambi ripudiati dalle rispettive famiglie per la loro scelta di correre con le auto, i due si troveranno in circostanze tali che per tutta la vita saranno rivali, si odieranno, ma, come viene detto nell'epilogo, si rispetteranno anche, perchè "impara più un saggio da un nemico che uno stupido da un amico". Lauda, rigido e rispettoso delle regole, sempre serio e concentrato sull'obiettivo da raggiungere, imparerà da Hunt a godersi la vittoria e i piaceri della vita, che bisogna saper vivere, e Hunt, disprezzante di fatica e lavoro, imparerà da Lauda ad essere più ligio e a impegnarsi più costantemente al fine di raggiungere un obiettivo che ha a cuore. Film quindi su due parti completamente diverse che prima si scontrano, non riuscendo a capirsi, ma poi si aiutano e completano a vicenda. Estremamente affascinante poi la parte automobilistica: questo è un film che riuscirà a far gustare il pericoloso e adrenalinico mondo della Formula 1 anche agli spettatori che-come me-non la apprezzano molto. Il montaggio frenetico che mescola primissimi piani su motori e pistoni e brevi piano-sequenza sui volti dei piloti garantisce, assieme alla stavolta davvero geniale regia di Ron Howard, un'immedesimazione tale che, una volta usciti dalla sala, ci si stupirà di non essere fuori dal circuito di Nurbürgring o sotto la pioggia a Fuji. Emozionanti e coinvolgenti anche le musiche di Hans Zimmer, che si riconferma come il miglior compositore sulla piazza. Rush è una vera e propria esperienza cinematografica, il miglior film della stagione e, assieme a Django Unchained e Cloud Atlas, del 2013. Un entusiasmante capolavoro.
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loredero
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martedì 29 ottobre 2013
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due modi di amare la formula 1
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Quella fra Niki Lauda e James Hunt è una rivalità piena di sensi, raccontata nel film di Ron Howard. Due uomini di carattere opposto, il primo Lauda, che vede nella vettura la ricerca della perfezione espressa nella velocità, il secondo Hunt, che corre pensando all'adrenalina del pericolo estremo, entrambi uniti dalla ricerca dello stesso obbiettivo: vincere. Quando il dramma di Lauda (magistralmente interpretato da Daniel Bruhl) riapre la possibilità per Hunt (un carismatico Chris Hemswort) di puntare al titolo mondiale, inizia una gara nella gara, in cui Lauda si impegna a rientrare presto in pista ed Hunt si getta a capofitto in una rimonta di classifica. Il primo combatte per vivere e tornare in pista, l'altro per vivere insegue la morte.
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Quella fra Niki Lauda e James Hunt è una rivalità piena di sensi, raccontata nel film di Ron Howard. Due uomini di carattere opposto, il primo Lauda, che vede nella vettura la ricerca della perfezione espressa nella velocità, il secondo Hunt, che corre pensando all'adrenalina del pericolo estremo, entrambi uniti dalla ricerca dello stesso obbiettivo: vincere. Quando il dramma di Lauda (magistralmente interpretato da Daniel Bruhl) riapre la possibilità per Hunt (un carismatico Chris Hemswort) di puntare al titolo mondiale, inizia una gara nella gara, in cui Lauda si impegna a rientrare presto in pista ed Hunt si getta a capofitto in una rimonta di classifica. Il primo combatte per vivere e tornare in pista, l'altro per vivere insegue la morte. Il finale risolve e racconta tutto dei due, parla di scelte. Ed è specchio ed inizio di quella che sarà la vita e il futuro dei due protagonisti della Formula 1. La sceneggiatura e i costumi ci riportano indietro negli anni '70 del mondo delle corse, un mondo rischioso dal fascino di un diamante grezzo, dove gli uomini contano più della vettura; l'intensa interpretazione di Daniel Bruhl e Chris Hemswort, che per caratteristiche fisiche ed aderenza al ruolo sono da Oscar, rendono questo film un film imperdibile e memorabile.
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loski
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giovedì 24 ottobre 2013
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il cinema diventa adrenalina
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Che cinema, che film, che storia!
Tutto funziona in Rush, la recitazione e il ritmo sono travolgenti,che tu sia appassionato di formula uno o che tu non lo sia cambia poco, perchè dietro le incredibili e talentuose corse di Niki Lauda e James Hunt, c'è la storia di due vite in tutto diverse ma legate dalla ed alla stessa passione.
Che cos'è la formula uno? Non lo so, ma ho capito come inizia e cosa diventa per i due protagonisti.Per Niki la possibilità di riscattarsi da una vita, che per lui non potrebbe funzionare, dedicata all'azienda di famiglia (egli non è un imprenditore come il padre) e di fare fortuna in altro modo. E grazie al suo genio strategico nel potenziare le capacità della prima macchina concessagli, ed alla sua a volte arrogante determinazione entra in formula uno.
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Che cinema, che film, che storia!
Tutto funziona in Rush, la recitazione e il ritmo sono travolgenti,che tu sia appassionato di formula uno o che tu non lo sia cambia poco, perchè dietro le incredibili e talentuose corse di Niki Lauda e James Hunt, c'è la storia di due vite in tutto diverse ma legate dalla ed alla stessa passione.
Che cos'è la formula uno? Non lo so, ma ho capito come inizia e cosa diventa per i due protagonisti.Per Niki la possibilità di riscattarsi da una vita, che per lui non potrebbe funzionare, dedicata all'azienda di famiglia (egli non è un imprenditore come il padre) e di fare fortuna in altro modo. E grazie al suo genio strategico nel potenziare le capacità della prima macchina concessagli, ed alla sua a volte arrogante determinazione entra in formula uno. Per James Hunt passione infantile che ben si addice alla sua fisiologica tendenza a godersi al massimo la vita e le gioie ed eccessi che essa offre. Per entrambi diventerà ragione di vita, sfida reciproca fino all'ultimo sangue, fino quasi alla morte per Niki.
Due uomini che amano la vita e rischiano la morte,che si sfidano sul campo alimentando vicendevolmente la propria determinazione a vincere e che, passando attraverso l'odio e l'antipatia reciproca, in fondo si stimano ed ammirano da due veri campioni.
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attenico
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mercoledì 23 ottobre 2013
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da vedere!!
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Era tanto che aspettavo di vedere questo film e tanto che al cinema non riuscivo a godermi qualcosa che mi potesse rimanere impresso, ma la mia attesa è stata egregiamente ripagata!
Film fantastico anche per chi non ama il mondo della F1, mi ha emozionato e tenuto incollato allo schermo dall' inizio alla fine!!!
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ilaria pasqua
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martedì 22 ottobre 2013
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una sfida immortale
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“Un uomo astuto impara dal suo nemico più di quanto l’uomo stolto faccia dal suo migliore amico”
C’erano grandi aspettative per Rush di Ron Howard.
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“Un uomo astuto impara dal suo nemico più di quanto l’uomo stolto faccia dal suo migliore amico”
C’erano grandi aspettative per Rush di Ron Howard. Dopo mesi e mesi di pubblicità nei cinema, la curiosità era altissima. E posso dire che è stata soddisfatta nel migliore dei modi. Le aspettative immense ripagate.
Niki Lauda e James Hunt, si incontrano/scontrano per la prima volta nel campionato di Formula 3 e da quel momento non fanno altro che inseguirsi l’un l’altro per raggiungere il successo che entrambi sono sicuri di meritare.
Sono due personalità forti, ma i due uomini non potrebbero essere più diversi: Niki Lauda è un serio, metodico, preciso professionista che non si lascia mai andare, nemmeno fuori dalle corse.
James Hunt uno che ama divertirsi, forse più di quanto ama correre. È un continuo di feste, di donne, grazie anche al suo bell’aspetto: altissimo, biondo, occhi penetranti. Mentre Niki Lauda viene chiamato topo, un topo che però sa fare meraviglie oltre che come pilota anche come meccanico, infatti lui è in grado di apportare modifiche alla sua macchina come non sa fare nessun’altro. E per questo la sua macchina finisce per essere la migliore.
Uno spericolato, l’altro attento ai dettagli, alla macchina. Uno circondato da tante persone che lo amano e che lo desiderano, l’altro solo, o quasi.
Quando entrambi firmano finalmente un contratto, uno per la Ferrari, per cui guida anche un efficiente Pierfrancesco Favino (ormai ovunque), e l’altro, James Hunt, per la McLaren, la sfida si sposta sulle piste della Formula 1, e sarà senza esclusione di colpi.
La competizione tra questi due mostri sacri dell’automobilismo, divenuti grandi anche nella vita per le loro personalità ingombranti, è tremendamente appassionante, grazie alla bravura dell’ancora poco noto Daniel Brühl (che vedremo presto in The Fifth Estate, film su Assange e Wikileaks), e ad un convincente Chris Hemsworth, che non avrei immaginato potesse essere guardabile,e persino bravo, al di fuori di Thor. Entrambi gli attori hanno reso alla perfezione i personaggi, nelle loro sicurezze e nei loro dubbi più profondi. Ma il merito va anche alla regia di Ron Howard che azzecca il ritmo perfetto per questo tipo di film che va avanti concentrandosi esclusivamente sulla sfida tra i due, gara dopo gara, sfida che prosegue fuori dalla pista, dove i due uomini mettono in luce la loro totale inconciliabilità, nel modo di vivere e rapportarsi al lavoro e agli altri. Un punto a favore anche per la colonna sonora incalzante e epica, che si è rivelata perfetta, ma non ci si poteva aspettare altro da Hans Zimmer, già vincitore di un Oscar e pluricandidato.
Quando Niki Lauda ha l’incidente si arriva ai picchi massimi del film. Il suo eroico rientro in gara, per non lasciare terreno libero a chi (Hunt chiaramente) durante la sua sofferta convalescenza, molto breve in realtà, ha guadagnato tantissimi punti scalando la vetta, è avvincente e appassionante come poche cose viste al cinema ultimamente. E si sta con il fiato sospeso, mentre questi due grandi uomini si combattono sul filo del rasoio rischiando la vita per una competizione che è l’anima stessa dello sport. I due si invidiano forse, si odiano, ma si rispettano profondamente, sono nemici, ma forse persino amici, una strana amicizia. In realtà l’uno non esisterebbe senza l’altro. È stata la presenza dell’uno e dell’altro ad averli spinti a tanto. È l'essenza stessa dello sport, è pura competizione, desiderio di vincere sopra a qualsiasi altra cosa. Entrambi, se avessero avuto altre capacità, o diversi desideri, avrebbero fatto altro probabilmente (lo dice lo stesso Niki Lauda), ma quando hanno incrociato lo sguardo, da quel primo “stronzo” sussurrato, è nata una fiamma che non ha fatto che alimentarsi nel corso di quei lunghi anni. E l’altro, il rivale, quello vero, l'unico, è stato la base di qualsiasi decisione, di qualsiasi spinta a fare sempre meglio. Ed è così che sono diventati grandi.
Due rivali. Due uomini. Per una storia vera che lascia senza fiato.
Per ora uno dei più bei film di questo 2013.
"L’uomo ama le donne. Ma ancora più delle donne ama… le macchine!"
Recensione pubblicata su www.ilariapasqua.net
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lamas
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lunedì 21 ottobre 2013
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a mio modo di vedere...
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Premetto che sono un appassionato di F1 fin da piccolo (a otto anni ero già in autodromo) nel periodo di Lauda, Peterson, poi Gil...e tutti i campioni che mi hanno fatto innamorare di queto sport. Quindi credo che, ad obiettare chi sostiene il contrario, la F1 rappresentata sia più che realistica con il giusto grado di accentuazione dell'aspetto romanzesco delle immagini (è un film e non un documentario). La vita vista con la compagnia costante della morte. Qui più vicina che mai. Chi la vive al massimo. Chi è più riflessivo. Chi la vive meglio o più a lungo ma meno intensamente. Chi ad un certo punto ha paura di perdere qualcosa. La paura. Il coraggio. Le scelte. Insomma il duello visto come modi diversi di affontare quella che è l'esistenza attraverso uno dei pochi sport in cui tutto è appeso ad un filo.
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Premetto che sono un appassionato di F1 fin da piccolo (a otto anni ero già in autodromo) nel periodo di Lauda, Peterson, poi Gil...e tutti i campioni che mi hanno fatto innamorare di queto sport. Quindi credo che, ad obiettare chi sostiene il contrario, la F1 rappresentata sia più che realistica con il giusto grado di accentuazione dell'aspetto romanzesco delle immagini (è un film e non un documentario). La vita vista con la compagnia costante della morte. Qui più vicina che mai. Chi la vive al massimo. Chi è più riflessivo. Chi la vive meglio o più a lungo ma meno intensamente. Chi ad un certo punto ha paura di perdere qualcosa. La paura. Il coraggio. Le scelte. Insomma il duello visto come modi diversi di affontare quella che è l'esistenza attraverso uno dei pochi sport in cui tutto è appeso ad un filo. Sport che intensifica e concentra all'eccesso le sensazioni e le difficoltà che ognuno dovrà affrontare nella vita. Il film è bello, appassionante e riesce a trasmettere proprio questo concetto...nel rispetto, pur nella diversità assoluta, dell'avversario...merita di essere visto.
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