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joker 91
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sabato 21 settembre 2013
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rush
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Ron Howard dopo il capolavoro A beautiful mind ed gli ultimi film abbastanza sottotono si riprende in modo eccellente con un film adrenalinico,riflessivo e spettacolare su due grandissime icone della formula 1 ovvero james Hunt e Lauda. Due uomini diversi,cosi lontani negli stili di vita e nel modo di essere ma allo stesso tempo cosi vicini uniti da una rivalità che li rese leggenda. Nella pellicola di Howard osserviamo due uomini agli estremi,si indaga su due icone che hanno entrambe un qualcosa di tutti noi,due uomini nel bene e nel male dal quale prendere esempio per le sfide della vita. Un cast superbo capitanato dall'ormai star Hensworth e dal bravissimo Bruhl meritevole di una nomination all'oscar,complimenti al nostro Favino sempre più internazionale e sempre più vicino al livello di grandezza di Mastroianni,ora gli serve un film che gli dia la nomination all'oscar.
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Ron Howard dopo il capolavoro A beautiful mind ed gli ultimi film abbastanza sottotono si riprende in modo eccellente con un film adrenalinico,riflessivo e spettacolare su due grandissime icone della formula 1 ovvero james Hunt e Lauda. Due uomini diversi,cosi lontani negli stili di vita e nel modo di essere ma allo stesso tempo cosi vicini uniti da una rivalità che li rese leggenda. Nella pellicola di Howard osserviamo due uomini agli estremi,si indaga su due icone che hanno entrambe un qualcosa di tutti noi,due uomini nel bene e nel male dal quale prendere esempio per le sfide della vita. Un cast superbo capitanato dall'ormai star Hensworth e dal bravissimo Bruhl meritevole di una nomination all'oscar,complimenti al nostro Favino sempre più internazionale e sempre più vicino al livello di grandezza di Mastroianni,ora gli serve un film che gli dia la nomination all'oscar. Musiche superbe e commoventi,corse riprese con maestria,un film dal quale prendere esempio nella vita di tutti i giorni nel bene e nel male. Riflessivo ma film veramente per tutti
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[+] concordo: film spettacolare e riflessivo
(di antonio montefalcone)
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marzaghetti
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venerdì 20 settembre 2013
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rush
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Sapientemente dosato su due tempi - due velocità - due ritmi, quello della macchina, frenetico - sovralimentato - adrenalinico, e quello dell'uomo, rallentato - riflessivo - introspettivo, il nuovo cult di Ron Howard - Rush - è uno sbalorditivo condensato dell'energia, della tecnica e della follia che ruotavano attorno alla Formula Uno degli anni '70. Uomo e ma[+]
Sapientemente dosato su due tempi - due velocità - due ritmi, quello della macchina, frenetico - sovralimentato - adrenalinico, e quello dell'uomo, rallentato - riflessivo - introspettivo, il nuovo cult di Ron Howard - Rush - è uno sbalorditivo condensato dell'energia, della tecnica e della follia che ruotavano attorno alla Formula Uno degli anni '70. Uomo e macchina, entrambi protagonisti, entrambi sotto pressione, entrambi terribilmente fragili. Non c'è logica, non ci sono bene e male, solo eroismo ed egoismo, all'ennesima potenza. Ed Howard, maestro nel dipingere storie vere tanto meravigliose da sembrare sceneggiate dal Destino, lascia lo spettatore con l'estasi di aver vissuto anch'egli qualcosa di sovrannaturale. A dispetto di una prima parte piuttosto frammentaria, a dire il vero funzionale ad introdurre degnamente i personaggi e i loro mondi, la fase centrale del film e la sua incredibile, ma vera, conclusione, sono davvero prodigiose per ritmo (e sua modulazione a due tempi), intensità, efficacia visiva ed emozione. Uno spettacolo per gli occhi, e per le orecchie, con i rombi dei bolidi resi come mai prima d'ora. Hemsworth è bravo a fare Hunt, ma avrebbero potuto fare altrettanto molti suoi colleghi, visto che James giocava a fare l'attore, a modo suo. Invece quello che ha fatto Daniel Bruhl con Niki Lauda ha dello sbalorditivo... Non lo ha imitato, gli ha dato una identità diversa ma perfettamente confacente, come se fosse il vero Lauda ma in una dimensione parallela...Davvero incredibile. E se non arriva almeno una nomination mi strappo la tuta ignifuga. L'epilogo infine, con i due protagonisti che finalmente si scoprono in un lungo dialogo che è come una confessione senza pentimento, e che si chiude con la voce fuori campo del solo Lauda, è di grande, grande impatto. Alla Ron Howard insomma. Davvero bello.
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feather
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venerdì 20 settembre 2013
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vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo
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Dal premio oscar Ron Howard, ecco un classico film non solo per appassionati del genere. Rush, infatti, è molto di più. Una storia vera emozionante, dura, e che fa riflettere. Uno dei film più belli dell'attuale anno e che sicuramente non deluderà tutti coloro che si sono creati delle aspettative. Ottime le interpretazioni degli attori, non proprio sconosciuti al grande schermo, ed impercettibile ma profondo messaggio mandato da Howard, compreso solo da coloro che hanno davvero apprezzato il film.
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alessia luna
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venerdì 20 settembre 2013
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deludente
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Un punto a favore per il film di Howard è la resa realistica, data da una Regia molto studiata, di come si corre in formula 1. Molte scene del film portano infatti lo spettatore direttamente in pista, dentro il casco e sulla macchina del pilota, per poter vedere con i suoi occhi. Una resa della vita automobilistica perfetta, deludente l' aspetto psicologico. Le vite prese in analisi (Niki Lauda e James Hunt) sono quelle di due uomini completamente diversi, ma uniti dalla passione per le corse e dalla reciproca rivalità. Questi purtroppo sono aspetti che Howard ha trascurando, lasciando tutto l'aspetto psicologico in secondo piano, effetto forse voluto o forse no, ma mi aspettavo che sarei entrata nella mente e nel cuore di questi due piloti, che avrei assaporato il loro carattere e capito l'origine del loro astio e della loro passione.
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Un punto a favore per il film di Howard è la resa realistica, data da una Regia molto studiata, di come si corre in formula 1. Molte scene del film portano infatti lo spettatore direttamente in pista, dentro il casco e sulla macchina del pilota, per poter vedere con i suoi occhi. Una resa della vita automobilistica perfetta, deludente l' aspetto psicologico. Le vite prese in analisi (Niki Lauda e James Hunt) sono quelle di due uomini completamente diversi, ma uniti dalla passione per le corse e dalla reciproca rivalità. Questi purtroppo sono aspetti che Howard ha trascurando, lasciando tutto l'aspetto psicologico in secondo piano, effetto forse voluto o forse no, ma mi aspettavo che sarei entrata nella mente e nel cuore di questi due piloti, che avrei assaporato il loro carattere e capito l'origine del loro astio e della loro passione. Poteva essere un prodotto con una grande morale, se oltre alla velocità e alle macchine si fossero prese in considerazione le persone (e non personaggi) protagoniste del film. Invece oltre a qualche termine tecnico sulla Formula 1 non ho imparato null' altro da questi grandi piloti.
Mettere la frase d'effetto alla fine non rende un prodotto cinematografico profondo, ma anzi, lo banalizza.
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[+] mah
(di arturo s)
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ideatore29
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venerdì 20 settembre 2013
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da verosimile a paradigma.
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Apprezzo davvero molto Ron Howard. È un regista che sa parlare attraverso le immagini. Questo film ne è la prova. Egli è un perfezionista. Lo si nota dalla fotografia: questo punto, che personalmente avrei lasciato per ultimo in un contesto differente, ricrea effettivamente l'idea di una pellicola ambientata negli anni '70. Infatti non bastano solo le giuste indicazioni a costumisti, parrucchieri e scenografi -abili e competenti -per darne l'idea della ricostruzione. Howard dirige un buon cast attraverso la storia di due campioni del grande automobilismo, Niki Lauda (Daniel Brühl) e James Hunt (Chris Hemsworts).
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Apprezzo davvero molto Ron Howard. È un regista che sa parlare attraverso le immagini. Questo film ne è la prova. Egli è un perfezionista. Lo si nota dalla fotografia: questo punto, che personalmente avrei lasciato per ultimo in un contesto differente, ricrea effettivamente l'idea di una pellicola ambientata negli anni '70. Infatti non bastano solo le giuste indicazioni a costumisti, parrucchieri e scenografi -abili e competenti -per darne l'idea della ricostruzione. Howard dirige un buon cast attraverso la storia di due campioni del grande automobilismo, Niki Lauda (Daniel Brühl) e James Hunt (Chris Hemsworts). Ripudiati dalle rispettive famiglie per la scelta lavorativa compiuta, i due guidano in maniera diversa: Hunt è vittima del 'carpe diem' e allo stesso modo impronta il proprio stile di vita al modo di guidare. Lauda ,invece, alla vita da star, propria del pilota inglese, predilige una vita improntata al sacrificio, al metodo, alla regola. Questo è secodno il famoso pilota tedesco il trucco per vincere il titolo mondiale. Howard delinea un tracciato metaforico, prendendo a paradigma una storia realmente accaduta, al fine di paragonare due filosofia di vita differenti. I due, dopo essersi pizzicati a vicenda per più metà film, ammettono, in un finale leggermente scontato ma non privo di emozione, l'esistenza di un feeling ambiguo: un feeling che permette loro di trovare la forza di lottare e combattere. Di andare avanti. La pellicola risulta brillante, grazie all'ingegno mostrato da Howard nello strutturare un film splendido. Il tracciato non è altro che la nostra vita e il film propone due modelli.
Continua ancora il legame, nato sul set di 'Angeli e Demoni', fra il regista e Favino, il quale conferma ottime doti con un'ottima performance. Un ottimo film.
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lauro123
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giovedì 19 settembre 2013
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ron howard ritorna il pole position
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Dopo aver visto film davvero brutti come angeli e demoni e il codice da vinci, pensavo che howard avesse perso il "tocco" ma dopo aver visto Rush per fortuna ho dovuto ricredermi! Il film è forse il più bel film da me visto in questo 2013 sono ogni punto di vista, la storia come sappiamo è tratta da una storia verà, infatti ci narra la storia di nicky lauda e james hunt, uno (lauda) burbero e ligio al dovere l'altro genio e sregolatezza, Howard ci confeziona un film dove questi due fantastici personaggi non si sovrastano mai e risultano intrecciati nel bene e nel male, con un ritmo sempre molto sostenuto senza punti morti che giunge al suo apice nella fantastica gara del giappone, per quanto riguarda gli interpreti si dimostrano tutti all'altezza, persino chris hemsworth già note per aver interpretato thor (dimostrando di non essere particolarmente brillante), qui invece lo vediamo in una veste assolutamente nuova e ci dà un interpretazione davvero buona, non è invece una novità daniel bruhl già notte per la sua interpretazione in bastardi senza gloria e continua a fare bene con questo film facendo ben sperare per il futuro, non di poco conto anche le interpretazioni dei due personaggi secondari che meglio spiccano dopo i protagonisti sto parlando della moglie di lauda (alexandra maria lara) e il pilota ragazzoni fondamentale nella vita di lauda e interpretato niente meno che da pierfrancesco favino ormai diventato un attore riconosciuto e famoso nel mondo seconda apparizione holliwoodiana quest'anno dopo aver salvato world war z ci mette del suo e mette la ciliegina sulla torta di questo fantastico rush.
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Dopo aver visto film davvero brutti come angeli e demoni e il codice da vinci, pensavo che howard avesse perso il "tocco" ma dopo aver visto Rush per fortuna ho dovuto ricredermi! Il film è forse il più bel film da me visto in questo 2013 sono ogni punto di vista, la storia come sappiamo è tratta da una storia verà, infatti ci narra la storia di nicky lauda e james hunt, uno (lauda) burbero e ligio al dovere l'altro genio e sregolatezza, Howard ci confeziona un film dove questi due fantastici personaggi non si sovrastano mai e risultano intrecciati nel bene e nel male, con un ritmo sempre molto sostenuto senza punti morti che giunge al suo apice nella fantastica gara del giappone, per quanto riguarda gli interpreti si dimostrano tutti all'altezza, persino chris hemsworth già note per aver interpretato thor (dimostrando di non essere particolarmente brillante), qui invece lo vediamo in una veste assolutamente nuova e ci dà un interpretazione davvero buona, non è invece una novità daniel bruhl già notte per la sua interpretazione in bastardi senza gloria e continua a fare bene con questo film facendo ben sperare per il futuro, non di poco conto anche le interpretazioni dei due personaggi secondari che meglio spiccano dopo i protagonisti sto parlando della moglie di lauda (alexandra maria lara) e il pilota ragazzoni fondamentale nella vita di lauda e interpretato niente meno che da pierfrancesco favino ormai diventato un attore riconosciuto e famoso nel mondo seconda apparizione holliwoodiana quest'anno dopo aver salvato world war z ci mette del suo e mette la ciliegina sulla torta di questo fantastico rush.
Le ambientazioni sono magnifiche e ricreano alla perfezione gli anni 70 mescolando sapientemente (sopratutto alla fine) filmati d'epoca e riprese odierne rendendo nulle le differenze, per quanto riguarda howard ritorna in carreggiata con una regia molto bella grazie anche all'utilizzo del classico rallenty tipico del genere. In conclusione un film al cardiopalma che non delude e non annoia sicuramente uno dei migliori film dell'anno e per me meritevole di un oscar.
VOTO: 9,5
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[+] non ha perso il tocco
(di paolorol)
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andw 68
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domenica 15 settembre 2013
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quinto film su una storia vera
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Apollo 13 , beautiful mind , cinderella man , frost and nixon e rush
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marcovpoz
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domenica 15 settembre 2013
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la corsa, la velocità, il cuore
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Il film, probabilmente costosissimo (impegno scenico e ampio uso di macchine da corsa), presenta e colora la storica rivalità fra James Hunt (corridore sregolato, donnaiolo e senza paura) e Niki Lauda (genio introverso, regolato e prudente). La narrazione si articola dalla sfida fra i protagonisti in F3, sino al confronto in F1. Sfida di Hunt e Lauda, quasi cavalieri antichi, e macchine (Mc Laren e Ferrari). In realtà il film e' leggermente sbilanciato nel ritrarre Hunt (il cuore, il coraggio, l'improvvisazioneo), in contrapposizione al "freddo" Lauda (colui che costruisce a tavolino la vittoria). Molto spettacolare.
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vandamme84
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martedì 9 aprile 2013
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veramente è il 3°film su una storia vera
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il primo fu a beautiful mind, il secondo cindarella man, il terzo, questo per l'appunto, rush.
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