eugen
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sabato 26 novembre 2022
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valido ma stilisticamente troppo tradizionale
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!"Night Train to Lisbon"(Bille Augsut, dal romanzo di Pascal Mricer del 2004, screenplay di Greg Latter e Ultich Herrmann, 2013)racconta di un prof. di latino di Berna che, dopo aver salvato dal sucidio in un fiume una giovane portaoghese, non la tritrova piu',ma ne ritrova delle tracce, tra cui un libro la cui lettura corrispnde a molte sue rfilessioni. Decide di andare a Lisbona, dove trovera'tracce dell'autore del libro(morto), tra cui la sorella dello sctittore, che era un medico e vari suoi compagni di lotta, come oppositori "resistenti"alla FEROCE DITTATURA DI Salazar. Tornera'a casa, dopo varie peregrinazioni(ma l'arco temporale di per se'non e'molto lungo)e non rimarra'indenne da quanto ha passato e visto.
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!"Night Train to Lisbon"(Bille Augsut, dal romanzo di Pascal Mricer del 2004, screenplay di Greg Latter e Ultich Herrmann, 2013)racconta di un prof. di latino di Berna che, dopo aver salvato dal sucidio in un fiume una giovane portaoghese, non la tritrova piu',ma ne ritrova delle tracce, tra cui un libro la cui lettura corrispnde a molte sue rfilessioni. Decide di andare a Lisbona, dove trovera'tracce dell'autore del libro(morto), tra cui la sorella dello sctittore, che era un medico e vari suoi compagni di lotta, come oppositori "resistenti"alla FEROCE DITTATURA DI Salazar. Tornera'a casa, dopo varie peregrinazioni(ma l'arco temporale di per se'non e'molto lungo)e non rimarra'indenne da quanto ha passato e visto.esperito. Decisamente interessante quanto e'certamente nel libro e viene"riversato"nel film, valido anzi validissimo il cast, dal protagonista Jermey Irons, un"grandissimo"senz'altro, a Bruno Ganz, a Charlotte Rampling, a Christopher Lee, di cui questa e'una dlele ultime apparizioni(e detto di Lee, con i film che ha interpetato in passato, "apparizioni"e'temrine adeguato)a Me'Lanie Laurent a Lena Olin etc, ma lo stile narratrivo, datto di flashbacks continui, appare"sorpassato", decisamente. Uno stile per esempio, di stampo surrealista, sarebbe stato piu'adeguato, ma forse questa coproduzione europea(Svzzera-Germania-Portogallo)e'nata con la volonta' di essere molto aderente al romanzo e un"di piu'"di liberta'stitlistica sarebbe parso fuorviante rispetto al testo. Certo e'che letteratura e cinema hanno codici"lingusitci"differenti e tali codici sarebbe opportuo rispettarl; il che non toglie molto a un'opera comunque impoortantye, che fa ripensare anche a quanto si e'perso della storia recente..... El Gato
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martedì 18 maggio 2021
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chiacchiere e distintivo
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Non hai capito una cippa. Cambia mestiere
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matteo
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giovedì 14 novembre 2019
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confusione e garofani
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Premesso che non ho letto il ibro da cui il film è tratto, sono comunque rimasto deluso perchè, a mo avviso, lo svolgimento fa acqua da tutte le parti. Il film parla della vita di Amadeu Prado poeta e intellettuale, durante la resistenza portoghese al regime di Salazar. L'occasione è il ritrovamento di un libro edito postumo dello stesso Amadeu trovato per caso da un professore di letteratura svizzero e lasciato da una aspirante suicida che lui stesso salva prima che si butti da un ponte. Un ritrovamento che spinge lo stesso professore a partire per Lisbona seguendo le tracce della giovane sotto forma di biglietto ferroviario trovato nel libro. L'incontro con i personaggi che hanno preso parte alla lotta di Resistenza e la ricostruzone della storia attraverso i loro ricordi costituiscono la trama portante del racconto.
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Premesso che non ho letto il ibro da cui il film è tratto, sono comunque rimasto deluso perchè, a mo avviso, lo svolgimento fa acqua da tutte le parti. Il film parla della vita di Amadeu Prado poeta e intellettuale, durante la resistenza portoghese al regime di Salazar. L'occasione è il ritrovamento di un libro edito postumo dello stesso Amadeu trovato per caso da un professore di letteratura svizzero e lasciato da una aspirante suicida che lui stesso salva prima che si butti da un ponte. Un ritrovamento che spinge lo stesso professore a partire per Lisbona seguendo le tracce della giovane sotto forma di biglietto ferroviario trovato nel libro. L'incontro con i personaggi che hanno preso parte alla lotta di Resistenza e la ricostruzone della storia attraverso i loro ricordi costituiscono la trama portante del racconto. In più la storia d'amore tra lo stesso Amadeu e una giovane rivoluzionaria e il tradimento di quest'ultima ai danni di un altro compagno nonchè amico dello stesso Amadeu cercano di dare patos a personaggi privi di carattere che naufragano in una sceneggiatura al limite del presentabile.
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onufrio
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martedì 6 novembre 2018
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alla scoperta di amadeu de prado
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La quotidianità del Professor Raimund viene interrotta dal tentato suicidio di una ragazza che il professore salverà e che porterà con lei a scuola. La donna poco dopo si allontana, lasciando in aula un cappotto. Raimund, incuriosito, segue la donna, all'interno del cappotto vi trova un libro, scritto da un medico portoghese di nome Amadeu de Prado, all'interno di questo libro c'è anche un biglietto del treno per Lisbona. Il professore, colpito immediatamente dal testo, molla la routine e si getta all'avventura, alla ricerca di questo scrittore portoghese.
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totybottalla
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mercoledì 22 marzo 2017
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film dalla visione impegnativa!
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Basato sul romanzo di Pascal Mercier il film di Bille August è un lavoro che non ha pretese ruffiane e non cerca compiacimenti popolari, al contrario, sembra selezionare un pubblico rilassato e che non ha fretta di sbirciare l'ultima pagina, il racconto affidato alla casuale intraprendenza del prof. Gregorius assume le sembianze d'unavventura necessaria che diventa poetica nei versi di Amadeu, il discorso in chiesa che tanto indigna fa riflettere, il film dalle argomentazioni complicate e per certi versi angoscianti mette in scena i vecchi sentimenti del genere umano causa di gioie e dolori, arrivi e partenze come un treno che ti porta altrove! Saluti.
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ashtray_bliss
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martedì 29 dicembre 2015
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incompleto ritratto di una generazione sofferta.
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Un titolo accativante quanto intrigante, il treno che da sempre è simbolo di nostalgia e romanticismo, un libro il fascino del quale è sempre intramontabile e irrinunciabile, la revoluciòn, i garofani, la Lisbona decadente e romantica che fa da sfondo e un ottimo cast di attori, quasi tutti conosciuti, amati ed affermati. Non possiamo che ammettere che le premesse per questo film erano ottime, le aspettative altissime, e se a tutto quanto detto in precedenza sommiamo il fatto che c'è un bestseller internazionale ha fare da spina dorsale al film dovevamo essere davanti ad un capolavoro annunciato.
Purtroppo invece ci ritroviamo davanti ad un prodotto mediocre, che non riesce mai a penetrare nella mente e nel cuore dello spettatore, non riesce a fargli vivere quelle emozioni che racconta e di cui il protagonista principale, Raymund Gregorious, è cosi disperatamente assetato.
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Un titolo accativante quanto intrigante, il treno che da sempre è simbolo di nostalgia e romanticismo, un libro il fascino del quale è sempre intramontabile e irrinunciabile, la revoluciòn, i garofani, la Lisbona decadente e romantica che fa da sfondo e un ottimo cast di attori, quasi tutti conosciuti, amati ed affermati. Non possiamo che ammettere che le premesse per questo film erano ottime, le aspettative altissime, e se a tutto quanto detto in precedenza sommiamo il fatto che c'è un bestseller internazionale ha fare da spina dorsale al film dovevamo essere davanti ad un capolavoro annunciato.
Purtroppo invece ci ritroviamo davanti ad un prodotto mediocre, che non riesce mai a penetrare nella mente e nel cuore dello spettatore, non riesce a fargli vivere quelle emozioni che racconta e di cui il protagonista principale, Raymund Gregorious, è cosi disperatamente assetato. Le buone intenzioni e premesse c'erano tutte, ma troppi elementi e argomenti, interessanti e complessi, messi insieme non fanno necessariamente un buon film. La pellicola in questione sembra andare sempre 'di fretta', volendo passare da un capitolo all'altro senza lasciare il tempo e lo spazio necessario perchè lo spettatore si appassioni, e si lasci trasportare nella storia che si svolge sullo schermo. In poche parole; non c’è tempo per metabolizzarlo.
Ma riprendiamo tutto da capo: In pochi minuti si passa dalla nodale scena d’apertura, il salvataggio della misteriosa ragazza col cappotto rosso intenta a suicidarsi in un giorno di pioggia, alla scena del professore che sale sul treno per Lisbona grazie ad un biglietto di sola andata che trova 'accidentalmente' all’interno del libro che la giovane teneva con se nel cappotto. Il lasso di tempo, però, in cui avviene questa svolta narrativa è minimo e inverosimile facendo perdere buona parte della credibilità del racconto. Nel procedere comunque della storia, si scoprirà che il viaggio per Lisbona si rivelerà essere un tuffo nel passato mai morto, alla scoperta della Resistenza portoghese del 1974 e dei suoi principali esponenti: Amadeu (autore del libro che rapisce Gregorious), George, Joao ed Estefania. Grazie al libro che funge da bussola per il professore Gregorious, lui stesso scoprirà il volto inedito di una generazione che ha vissuto la dittatura di Salazar, ma che ha anche avuto il coraggio di opporsi e diventare capostipite, oltre che ispiratrice, della Resistenza portoghese.
Il prof ha l'occasione di conoscere da vicino i personaggi di cui parla il libro che si è ritrovato nelle mani, incontrandoli uno ad uno, ormai anziani e saggi ma sempre caratterizzati da quella vitalità che Gregorious ha sempre invidiato. Questa è sicuramente la parte più interessante dell'intero film e lo spettatore a questo punto ha elevate aspettative sul procedere del racconto, anche grazie ai flashback dei personaggi d'interesse i quali dovrebbero ripercorrere le tappe di una dolorosa ascesa al potere di Salazar e del loro ruolo cruciale nel formare la Resistenza. Purtroppo le aspettative vengono a mancare poco a poco; I flashback ci sono, ma sono strumentali solo nel raccontare l'amicizia che prima teneva uniti i protagonisti per poi sgretolarsi con l'arrivo della bella Estefania. Procedendo sempre di più, specialmente nella seconda metà della pellicola, sembra di assistere all'ennesimo sentimentale/melò ove i protagonisti creano improbabili trinagoli amorosi che inesorabilmente li dividono, portando ognuno su strade e percorsi differenti. La sensazione predominante è che questa parte in qualche modo sia slegata a quello che doveva essere la vera intenzione del film: entrare nel vivo della storia, raccontando la dittatura e la resistenza dei portoghesi. Funziona meglio invece la parte che ci mostra l'interesse reciproco che si instaura tra Gregorious e l'enigmatica optometrista che decide di aiutarlo nella sua ricerca; Strumentale anche ai sensi della trama (la donna fa da ponte tra Gregorious e il resto dei personaggi che incontrerà) la relazione platonica che si installa tra il prof e l'optometrista dà una nuova spinta al protagonista, risvegliando in lui la sete di vita e di avventura che ormai credeva scomparsa.
Ammetto che ci si affeziona al personaggio di Gregorious; timido, riservato, impacciato e un po' goffo che tira avanti una vita monotona e spenta ma che grazie ad un incontro inaspettato (la ragazza sul ponte) e un libro, ritrova tutta la sua voglia di vivere, di spingersi oltre la banale quaotidianità e di mettersi sulle traccie di personaggi carichi di fascino che gli permetteranno di conoscere meglio anche se stesso. Jeremy Irons è indubbiamente bravissimo, ma la pellicola in se' non lo aiuta a spiccare come dovrebbe.
Billie August non riesce mai a superare quella soglia di mediocrità nella quale sprofonda la sua pellicola poco alla volta nonostante le attese. Complice la piattezza e sterilita' con la quale tratta i personaggi secondari, privandoli di un giusto e doveroso approccio psicologico ed un approffondimento delle loro azioni. Ma sopratutto a causa della mancata trasposizione degli eventi di cui tratta. Il regime, la violenza, la censura e la paura che permeava la gente (e che hanno contribuito a formare la Resistenza), qui risultano essere solamente una cornice retrò e malinconica. Per il resto il film segue un approccio filosofico, disseminando poetiche ed evocative frasi che offrono spunti di riflessione sulla nostra vita ed esistenza; frasi che indubbiamente imbelliscono il film, ma non lo staccano dalla mediocrita' nella quale si muove. Gli attori si impegnano e fanno anch'essi del loro meglio; spicca una algida ma intensa Rampling, una brava e convincente Gedeck e ovviamente l'attempato Bruno Ganz che tengono testa all'interpretazione di Irons ma non bastano a far rissolevare la pellicola in sè. Dei giovani interpreti, ho apprezzato Huston, nel suo tentativo di ridare carisca e determinazione a Amadeu, e ho rivisto volentieri la Melanie Laurent, anche se qui ricopre poche scene, e tutto sommato preferiso ricordarla in altri ruoli ben più incisivi.
In definitva, il prodotto non è da scartare a priori ma si avverte sempre un senso di incompletezza ed incompiutezza. Manca quel qualcosa in più che poteva renderlo un gran film. Manca quella marcia, quel tocco in più che serviva per osare, scavare e approfondire un argomento tuttora poco trattato. Manca soprattuto il pathos, il trasporto emotivo ma anche la verosimiglianza di certi movimenti e azioni all'interno del film stesso. Buone la fotografia e scenografia, specialmente quella d'epoca; notevole la colonna sonora.
Da vedere ma senza aspettarsi troppo, per cogliere l'occasione di riscoprire una fetta di Storia contemporanea ancora poco nota.
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kondor17
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sabato 21 febbraio 2015
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oops
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... è la prima volta che non esprimo votazione. Lo ammetto, dopo un ora e un quarto, sono andato a leggere e ho spento la tv. Ne avevo le balle piene. Incipit, intreccio, vari deux ex machina mal mascherati da incidenti scatenanti - e tutto nei primi 10 minuti - oltre a un inebetito Jeremy Irons, che io adoro, che camminava come se avesse un pitone vivo nei pantaloni rigorosamente in velluto a coste a zampa.di cavalo che cadevano sulle famose ciabattone in cuoio nero da prof di mate. Quando poi è andato a trovare, su sto cassone di treno per Lisbona, l'autore portoghese di cui credo ho già rimosso il nome, e invece del defunto trova la sorella che lo pensa vivo - l'incontro con una Charlotte rampling, che non adoro, ma una volta mi piaceva di più, ai vertici minimi assoluti devo dedurre che il regista non è riuscito a trarre un bel niente da un cast del genere e con una sceneggiatura quasi grottesca da quanto scontata e mal resa.
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... è la prima volta che non esprimo votazione. Lo ammetto, dopo un ora e un quarto, sono andato a leggere e ho spento la tv. Ne avevo le balle piene. Incipit, intreccio, vari deux ex machina mal mascherati da incidenti scatenanti - e tutto nei primi 10 minuti - oltre a un inebetito Jeremy Irons, che io adoro, che camminava come se avesse un pitone vivo nei pantaloni rigorosamente in velluto a coste a zampa.di cavalo che cadevano sulle famose ciabattone in cuoio nero da prof di mate. Quando poi è andato a trovare, su sto cassone di treno per Lisbona, l'autore portoghese di cui credo ho già rimosso il nome, e invece del defunto trova la sorella che lo pensa vivo - l'incontro con una Charlotte rampling, che non adoro, ma una volta mi piaceva di più, ai vertici minimi assoluti devo dedurre che il regista non è riuscito a trarre un bel niente da un cast del genere e con una sceneggiatura quasi grottesca da quanto scontata e mal resa. E quando un road movie dai mille imprevisti diventa banale... ahia... ci si domanda xke ci facciamo del male.
... quando ho cominciato a ridere, mi sono detto piuttosto mi guardo una pallottola spuntata... e ho spento
. Ha ha... ciao a tutti. E.
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achab50
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sabato 21 febbraio 2015
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il solco che divide il critico dallo spettator
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Ve la sentireste di vivere cibandovi di solo caviale? Il critico cinematografico si, ed è per questo che inevitabilmente in tutte le occasioni ci spiega i motivi perchè ogni film non è un capolavoro. Invece lo spettatore non pretende di vedere solo capolavori, ma alle volte si lascia incantare dal profumo, da una vetrina colorata, da un rumore evocativo. Ora immaginiamo di mettere nel cesto Lisbona, la rivoluzione portoghese, una (bella) ragazza misteriosa, ed una affascintantissima Charlotte Rampling che con grande intelligenza ha rinunciato alla falsa seduzione dei lifting ed è stata premiata dal tempo col raffinarsi del suo sguardo liquido ed inquietante..
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Ve la sentireste di vivere cibandovi di solo caviale? Il critico cinematografico si, ed è per questo che inevitabilmente in tutte le occasioni ci spiega i motivi perchè ogni film non è un capolavoro. Invece lo spettatore non pretende di vedere solo capolavori, ma alle volte si lascia incantare dal profumo, da una vetrina colorata, da un rumore evocativo. Ora immaginiamo di mettere nel cesto Lisbona, la rivoluzione portoghese, una (bella) ragazza misteriosa, ed una affascintantissima Charlotte Rampling che con grande intelligenza ha rinunciato alla falsa seduzione dei lifting ed è stata premiata dal tempo col raffinarsi del suo sguardo liquido ed inquietante... ed ecco che il richiamo è irresistibile.
Forse ad insaputa dello stesso regista Lisbona, come una nebbia sottile, invade tutta la scena, anche gli interni, e riempie l'intero film di una malìa che è una specie di Fado visuale all'interlo della quale malìa si muovono personaggi di onesta levatura e comunque generalmente bene nella parte. La vicenda è piuttosto banale ma direi che è il contenitore ad essere importante, e si finisce col perdonare tutto, ma proprio tutto, persino il fatto che il Professore provenga dalla insopportabile Berna e che la Mercedes inserisca impudicamente il suo ultimo modello di un rosso fiammeggiante a mo' di spot un po' cretino e fuori luogo.
Il paio d'ore non pesano davvero, e stimolano ad informarsi ancora meglio su questa rivoluzione e su questo paese così nobile e negletto nella presente ossessione a sistemare i conti, promossa proprio da chi i conti con la storia non li ha ancora totalmente sistemati.
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enzo70
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domenica 4 maggio 2014
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un viaggio riuscito a metà
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Un anziano professore svizzero che poco si aspetta dalla vita che gli salva una giovane donna che si sta lanciando da un ponte a Berna. La salva e del suo gesto gli rimane un libretto, alcune riflessioni di un giovane portoghese scritto qualche anno prima della rivoluzione di aprile. In maniera inconsapevole il professor Gregorius si imbarca su un treno, di notte, per Lisbona, alla ricerca della storia dell’autore del libro. Un modo per rivivere da dentro la rivoluzione dei colonnelli, attraverso le vite di tre giovani portoghesi e del loro amore condiviso per la stessa donna. La violenza del regime di Salazar si sovrappone ai sogni di libertà dei protagonisti, sullo sfondo la splendida città di Lisbona, sintesi di cultura e storia, di sogni e drammi, costante del popolo portoghese.
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Un anziano professore svizzero che poco si aspetta dalla vita che gli salva una giovane donna che si sta lanciando da un ponte a Berna. La salva e del suo gesto gli rimane un libretto, alcune riflessioni di un giovane portoghese scritto qualche anno prima della rivoluzione di aprile. In maniera inconsapevole il professor Gregorius si imbarca su un treno, di notte, per Lisbona, alla ricerca della storia dell’autore del libro. Un modo per rivivere da dentro la rivoluzione dei colonnelli, attraverso le vite di tre giovani portoghesi e del loro amore condiviso per la stessa donna. La violenza del regime di Salazar si sovrappone ai sogni di libertà dei protagonisti, sullo sfondo la splendida città di Lisbona, sintesi di cultura e storia, di sogni e drammi, costante del popolo portoghese. Un grande progetto di film che, però, non riesce a trovare un vero punto di snodo, l’impressione per lo spettatore è che qualcosa debba sempre avvenire, ma non avverrà, ma l’attesa rimane sempre tradita. La trasposizione di un libro è sempre un’operazione difficile e Bille August riesce solo a metà in questo lavoro.
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rita branca
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domenica 4 maggio 2014
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“il coraggio della svolta” di rita branca
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Treno di notte per Lisbona (2013 ) film di Bille August con Jeremy Irons, Mélanie Laurent, Jack Huston, Martina Gedeck, Bruno Ganz, Christopher Lee, Lena Olin, Charlotte Rampling, Tom Courtneay, Marco D’Almeida, August Diel ed altri
Una bella fotografia e un ritmo lento caratterizzano questo film, ispirato al romanzo omonimo di Pascal Mercier, ambientato solo in minima parte in Svizzera e per il resto a Lisbona, dove il protagonista, Raimund Gregorius, un maturo professore di lettere classiche, ben interpretato da Jeremy Irons, si reca per pura casualità, dopo che in un giorno piovoso e ventoso, mentre attraversa un ponte nella sua patria, avvista la figura di una giovane donna, arrampicata sulla ringhiera, che sta per spiccare un salto nell’acqua sottostante con evidenti intenti suicidi e la blocca.
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Treno di notte per Lisbona (2013 ) film di Bille August con Jeremy Irons, Mélanie Laurent, Jack Huston, Martina Gedeck, Bruno Ganz, Christopher Lee, Lena Olin, Charlotte Rampling, Tom Courtneay, Marco D’Almeida, August Diel ed altri
Una bella fotografia e un ritmo lento caratterizzano questo film, ispirato al romanzo omonimo di Pascal Mercier, ambientato solo in minima parte in Svizzera e per il resto a Lisbona, dove il protagonista, Raimund Gregorius, un maturo professore di lettere classiche, ben interpretato da Jeremy Irons, si reca per pura casualità, dopo che in un giorno piovoso e ventoso, mentre attraversa un ponte nella sua patria, avvista la figura di una giovane donna, arrampicata sulla ringhiera, che sta per spiccare un salto nell’acqua sottostante con evidenti intenti suicidi e la blocca. Quando la ragazza, poco dopo, scompare abbandonando il suo soprabito rosso, egli vi trova in tasca un piccolo libro “L’orafo delle parole” di Amadeu de Almeida Prado, che lo cattura immediatamente per il contenuto insolito e un biglietto di treno per Lisbona che sta per partire. Corre dunque in stazione nella speranza di trovare la ragazza e consegnarle gli oggetti personali, ma, non trovandola, si lascia guidare da un impulso insolito e sale sul treno, dopo aver abbandonato la classe in cui era in corso la sua lezione. Una volta in Portogallo riesce a rintracciare parenti ed amici dello straordinario autore del libro, che scopre essere stato un eroe della resistenza portoghese di cui nessuno parla volentieri. Le vicende che apprende, sempre più affascinato, insieme a una serie di personaggi di cui riesce a vincere la ritrosia, e l’incontro fortuito con un’oculista con la quale nasce subito empatia, lo fanno riflettere sulla sua esistenza che gli pare scialba e noiosa e lo spingono a dare una svolta totale per azzerarla e ricominciare da capo.
Il film alterna momenti di lirismo ad altri di intensa drammaticità particolarmente quando tratta della resistenza portoghese alla dittatura di Antònio de Olivera Salazar.
Rita Branca
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