troglok
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martedì 14 maggio 2013
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un film che non riscalda
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Treno+Lisbona un binomio irresistibile per me; eppure, che delusione! Non avendo letto il romanzo originale non so dove finisce il merito dell'uno ed inizia il demerito dell'altro. Tutta l'operazione, alla fine della proiezione, mi è sembrata di maniera e senza anima. Jeremy Irons, perso dietro i suoi occhiali rotti, guarda il mondo (Lisbona) le donne (l'optometrista) e la storia del paese (la dittatura salazarista) con la stessa passione ed intensità dell'anatomopatologo dopo aver sezionato centinaia di corpi inerti.
Sembra che cerchi il soffio della vita mentre questa, indifferente, gli sfila via dalle mani. Non si rende un bel servigio né alla città (qualche immagine da cartolina di saluti e nient'altro) né alla storia recente del paese.
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Treno+Lisbona un binomio irresistibile per me; eppure, che delusione! Non avendo letto il romanzo originale non so dove finisce il merito dell'uno ed inizia il demerito dell'altro. Tutta l'operazione, alla fine della proiezione, mi è sembrata di maniera e senza anima. Jeremy Irons, perso dietro i suoi occhiali rotti, guarda il mondo (Lisbona) le donne (l'optometrista) e la storia del paese (la dittatura salazarista) con la stessa passione ed intensità dell'anatomopatologo dopo aver sezionato centinaia di corpi inerti.
Sembra che cerchi il soffio della vita mentre questa, indifferente, gli sfila via dalle mani. Non si rende un bel servigio né alla città (qualche immagine da cartolina di saluti e nient'altro) né alla storia recente del paese. sembra quasi un film neocolonialista dove, invece di mete esotiche e lontane, i satolli registi mitteleuropei cercano in quella parte d'europa vessata e annichilita dalla crisi economica il senso del loro egoismo e della loro avidità. Patetica la scena finale in cui un uomo che non ha più niente da chiedere alla vita rinuncia all'amore con la stessa inerzia con la quale si allontana dal parabrezza della proprio auto l'ennesimo lavavetri.
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nicole coccifero
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venerdì 10 maggio 2013
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il film si perde per strada e finisce a lisbona.
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Un film il cui trailer trae in inganno innanzitutto per via del cast: compaiono Jeremy Irons nelle vesti del protagonista, Mélanie Laurent, (già vista ne “Il concerto” e “Bastardi senza gloria”),e Charlotte Rampling, tra gli altri. Parallelamente, la giustapposizione di una musica ad hoc e la luce calda della fotografia scorrono insieme producendo un effetto… Etereo. Mi son detta: “devo assolutamente andarlo a vedere”. Ma se ti aspetti un film te ne ritrovi due, e senza soluzione di continuità. Si infila infatti ,già quasi dall’inizio, la storia (noiosissima) della vita dell’autore del libro che accompagna il nostro protagonista. E così si parla del passato, di un gruppo di giovani ribelli, etc.
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Un film il cui trailer trae in inganno innanzitutto per via del cast: compaiono Jeremy Irons nelle vesti del protagonista, Mélanie Laurent, (già vista ne “Il concerto” e “Bastardi senza gloria”),e Charlotte Rampling, tra gli altri. Parallelamente, la giustapposizione di una musica ad hoc e la luce calda della fotografia scorrono insieme producendo un effetto… Etereo. Mi son detta: “devo assolutamente andarlo a vedere”. Ma se ti aspetti un film te ne ritrovi due, e senza soluzione di continuità. Si infila infatti ,già quasi dall’inizio, la storia (noiosissima) della vita dell’autore del libro che accompagna il nostro protagonista. E così si parla del passato, di un gruppo di giovani ribelli, etc. etc. Se fossi stata nel regista avrei cancellato del tutto questa parte e mi sarei focalizzata solo sulle citazioni del libro , riflessioni sulla vita, e sul come questa possa cambiare del tutto , per caso. Ma questo sembra essere marginale. L’inizio interessante, perché è li’ che succede tutto.Belle poi le immagini di Lisbona ma se volevo mi compravo una cartolina .No, non mi è piaciuto per niente. Voto: 5
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[+] no,no...la storia secondo me è importante...
(di francesco izzo)
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(di nicole coccifero)
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alex2044
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lunedì 29 aprile 2013
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un treno di notte che corre veloce
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Un film piacevole ,per niente noioso interessante fino alla fine . Il protagonista è bravo . La regia ha i pregi e i difetti di Bill August , qualche volta il film procede a strappi . Per il resto fotografia molto bella , Lisbona merita il viaggio , atmosfera sufficentemente coinvolgente . Per finire un film che serve anche come piccola lezione di storia .
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luigi chierico
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venerdì 26 aprile 2013
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come viaggiare dentro
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La solitudine rotta da una partita a scacchi, giocata contro se stesso, in una oscura stanza, un mattino uggioso sotto una pioggia battente, un ombrello portato via dal vento, i compiti corretti dal prof. Raimund Gregorius sparsi per terra sotto l’acqua, una vita strappata al suicidio, una lezione su “Marco Aurelio era guerriero e filosofo”, servono da introduzione per comprendere l’intera vicenda.
Dal grigiore della vita appiattita a Berna, del metodico professore, ad una ricca di eventi sconvolgenti in una Lisbona piena di luce e di sole; dalla morte al risveglio.
Al cinema non ci si va solo per divertirsi ma anche per interiorizzare, per partecipare, condividere e soprattutto per apprezzare.
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La solitudine rotta da una partita a scacchi, giocata contro se stesso, in una oscura stanza, un mattino uggioso sotto una pioggia battente, un ombrello portato via dal vento, i compiti corretti dal prof. Raimund Gregorius sparsi per terra sotto l’acqua, una vita strappata al suicidio, una lezione su “Marco Aurelio era guerriero e filosofo”, servono da introduzione per comprendere l’intera vicenda.
Dal grigiore della vita appiattita a Berna, del metodico professore, ad una ricca di eventi sconvolgenti in una Lisbona piena di luce e di sole; dalla morte al risveglio.
Al cinema non ci si va solo per divertirsi ma anche per interiorizzare, per partecipare, condividere e soprattutto per apprezzare.
Un lavoro completo, pieno, nel senso che non lascia spazi vuoti nel dialogo continuo e diretto, attraverso anche una voce esterna che dà vita alla lettura di un testo del dott. Amadeu de Prado,
il vero protagonista attorno a cui si svolge l’intera vicenda.
Non c’è tempo per riflettere e meditare , la vicenda va sempre più avanti, senza interruzioni, si aggiungono tasselli su tasselli ad un pazzle dai contorni e contenuti oscuri sino a quando non sarà sistemato l’ultimo pezzo.
La storia di una rivoluzione nella sua atrocità nel Portogallo sconvolge il professore svizzero “ voi non potete capire cosa significa non potersi fidare di nessuno neanche degli amici e parenti, voi in Svizzera non avete mai avuto una rivoluzione”.
Attorno alla storia presente si snoda quella di un recente passato piena di episodi che non sono marginali ma l’ossatura vera del film, quali l’amor di patria, l’amicizia profonda tra tre amici, l’amore travolgente e distruttivo, l’affetto sororale di Adriana per il fratello , la rivoluzione, le sue atrocità, il prezzo pagato per la libertà, per il silenzio e l’onore di una parola data.
La lenta e progressiva trasformazione del solitario professore completano il piacere di aver assistito ad una proiezione di una vicenda avvolta nel mistero di un giallo psicologico.
Ne sono autorevoli interpreti il sempre ottimo Jeremy Irons ( lo ricordo nel memorabile Mr.
Butterfly ),Bruno Ganz, Melanie Laurent e Christopher Lee (qui convertito sacerdote, per chi lo ricorda).
Appassionato di lettura mi riservo di acquistare il romanzo che ricorda “L’ombra del vento” di
Carlos Ruiz Zafon.
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francesco izzo
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venerdì 26 aprile 2013
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la nipote del boia ci riporta tutti alla vita vera
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No,ragazzi:a me il film è piaciuto. E' poesia vera -anche se con alcuni tocchi poco realistici (tipo il preside che continua a telefonare,invece di licenziare il professore alla seconda telefonata). I brani tratti dal libro di Amadeu de Prado sono delicata filosofia e riflessione poetica sulla vita.E il viso della nipote di Jorge è solare,come pittoreschi e solari sono i paesaggi di Lisbona e del suo mare. Bellissimo è il discorso nella Chiesa,letto dal giovane Amadeu e scritto dall'amico del cuore che diverrà farmacista. Ateismo positivo ed amore per la libertà e l'indipendenza dell'uomo.E bella e drammatica è la scena del suo salvataggio del boia di Lisbona e la reazione della gente - che non comprende la sua etica ed i suoi alti ideali.
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No,ragazzi:a me il film è piaciuto. E' poesia vera -anche se con alcuni tocchi poco realistici (tipo il preside che continua a telefonare,invece di licenziare il professore alla seconda telefonata). I brani tratti dal libro di Amadeu de Prado sono delicata filosofia e riflessione poetica sulla vita.E il viso della nipote di Jorge è solare,come pittoreschi e solari sono i paesaggi di Lisbona e del suo mare. Bellissimo è il discorso nella Chiesa,letto dal giovane Amadeu e scritto dall'amico del cuore che diverrà farmacista. Ateismo positivo ed amore per la libertà e l'indipendenza dell'uomo.E bella e drammatica è la scena del suo salvataggio del boia di Lisbona e la reazione della gente - che non comprende la sua etica ed i suoi alti ideali.
Credibile è poi sia la storia resistenziale,sia il fatale innamoramento della bella Estefanie per Amadeu.Con la sorella di questi preoccupata ed impotente sullo sfondo.
Forse lo è un po' meno il salvataggio di Estefanie (chiusa nel bagagliaio) e di Amadeu da parte del boia di Lisbona,riconoscente verso di lui.
Ma non facciamo i pignoli...Perché invece la fine della relazione tra i due ragazzi è molto,molto realistica...
Che dire? Complimenti sia allo scrittore che al regista,che ha tratto dal suo romanzo questo bel film.
Io francamente ho sperato che il professore di Berna restasse a Lisbona,alla fine del film,con la bella nipote di Jorge.
Anche perché secondo me il preside del suo liceo lo aveva bello che licenziato da un pezzo...
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[+] fa venir voglia di vederlo
(di antonella izzo)
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muttley72
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giovedì 25 aprile 2013
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massime filosofiche o voyerismo lisbonese?
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Il Film è tratto da un libro che non ho letto e quindi non so valutare il film sull'aspetto dell'aver saputo rendere pienamente o meno il "senso" dello scritto. Mi limito quindi a fare delle considerzioni sul film che ho visto.
Sicuramente vedendo il film si capisce che che la "storia portoghese" in cui il professore svizzero viene coinvolto dopo aver salvato dal suicidio una ragazza (una storia di persone tutte implicate nella resistenza alla dittatura anni '70 in Portogallo), dovrebbe servire solo come "pretesto" (o meglio come "sprone") per far cambiare il modo di vivere la vita (al vecchio prof. "bibliofilo").
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Il Film è tratto da un libro che non ho letto e quindi non so valutare il film sull'aspetto dell'aver saputo rendere pienamente o meno il "senso" dello scritto. Mi limito quindi a fare delle considerzioni sul film che ho visto.
Sicuramente vedendo il film si capisce che che la "storia portoghese" in cui il professore svizzero viene coinvolto dopo aver salvato dal suicidio una ragazza (una storia di persone tutte implicate nella resistenza alla dittatura anni '70 in Portogallo), dovrebbe servire solo come "pretesto" (o meglio come "sprone") per far cambiare il modo di vivere la vita (al vecchio prof. "bibliofilo"). Il cambiamento dello "stile di vita" dovrebbe infatti prendere spunto dalla lettura di un libro (contenente "alte" considerazioni filosofiche) scritto proprio dal defunto protagonista di quella storia....(........che forse invece sono solo consigli giusti, ma abbastanza "banali", ovvero pensieri che è possibile enunciare senza che qualcuno asciughi la fronte all'insigne "pensatore"...)
Il professore (molto coinvolto dal libro), sfruttando un biglietto trovato nel libro, decide di prendere il treno, recarsi a Lisbona e parlare con l'autore, ma scoprendolo morto ormai da anni, decide di indagare per ricostruire gli eventi passati (incontrando i vari personaggi).
Effettivamente la storia (nel film) si sviluppa SOLO come una investigazione, raramente condita dalle "massime" (valide in senso assoluto e non necessariamente solo per gli eventi portoghesi) scritte nel libro e decantate in dei "flash-back" dello stesso autore (ormai morto) ripreso mentre sta in riva al mare (come in una pubblicità).
Invece il prof è morbosamente preso SOLO dal ricostruire (come un'investigatore) gli eventi "terreni": il film quindi "pecca" forse in questa "eccessiva" e inutile curiosità....facendomi venire il dubbio che i "consigli filosofici" siano invece essi il pretesto per raccontare nei minimi dettagli la storia lisbonese....
Alla fine sembra che il prof riesca a cambiare la sua vita...all'ultimo (cioè solo nel finale del film) ed a scoprire chi fosse quella ragazza che da lui salvata..
Nel film recitano attori di indiscusso caibro: Ganz, Irons, ma anche altri promettenti giovani attori e vecchie conoscenze (entrambi già visti in altri film) e non si può dire che il film non sia diretto in modo più che ordinato (forse eccessivi e pleonastici tutti quei viaggi su e giù in traghetto), ma il film (discreto) non va oltre le 3 stelle (scarse o abbondanti, a seconda dei gusti).
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(di muttley72)
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emme elle santi
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martedì 23 aprile 2013
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...come strvolgere la propria routine quotidiana
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Un professore di liceo salva una ragazza dal suicidio, perde le sue tracce, ma trova in un libro da lei smarrito dei legami con il Portogallo. L'autore del testo e i personaggi che lo popolano diventano una vera ossessione e, spinto da un impellente bisogno di scoprire il perchè del gesto estremo della giovane, prende un treno che da Berna porta a Lisbona sconvolgendo la sua routine quotidiana. Inizia così la sua accurata, folle ricerca della VERITA': avvicina persone segnate dalla dittatura di Salazar e impara quanto può far male amare senza riserve ed essere succubi della gelosia.
Il film è condotto con rigore e i frequenti flashback, incisivi e girati in bianco e nero, ci portano in un passato-recente che non si può e non si deve dimenticare-
La buona musica, la recitazione corretta e senza sbavature, alcune immagini di grande impatto visivo, consentono di passare i 110 minuti di questo film senza alcuna stanchezza, un segnale che sempre accompagna la visione di un buon film.
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Un professore di liceo salva una ragazza dal suicidio, perde le sue tracce, ma trova in un libro da lei smarrito dei legami con il Portogallo. L'autore del testo e i personaggi che lo popolano diventano una vera ossessione e, spinto da un impellente bisogno di scoprire il perchè del gesto estremo della giovane, prende un treno che da Berna porta a Lisbona sconvolgendo la sua routine quotidiana. Inizia così la sua accurata, folle ricerca della VERITA': avvicina persone segnate dalla dittatura di Salazar e impara quanto può far male amare senza riserve ed essere succubi della gelosia.
Il film è condotto con rigore e i frequenti flashback, incisivi e girati in bianco e nero, ci portano in un passato-recente che non si può e non si deve dimenticare-
La buona musica, la recitazione corretta e senza sbavature, alcune immagini di grande impatto visivo, consentono di passare i 110 minuti di questo film senza alcuna stanchezza, un segnale che sempre accompagna la visione di un buon film.
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flyanto
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martedì 23 aprile 2013
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una storia d'amore ai tempi della dittatura di sal
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Film in cui si narra di un professore (Jeremy Irons) che vive a Berna e che salva una mattina una giovane donna portoghese, la quale poi fugge via, dal suo intento di suicidarsi gettandosi da un ponte della città. L'uomo, fortemente incuriosito e desideroso di movimentare la sua routine esistenziale, decide di partire improvvisamente per la città di Lisbona al fine di cercare e trovare uno scrittore portoghese il cui libro egli ha trovato nella tasca dell'impermeabile della donna salvata e da cui è rimasto fortemente affascinato. Nel corso del suo soggiorno a Lisbona così il professore intraprenderà numerose ricerche ed incontrerà numerosi personaggi che tempo addietro erano entrati in contatto od avevano conosciuto lo scrittore scoprendone la sua militanza contro la dittatura di Salazar ed infine la sua morte avvenuta per un aneurisma cerebrale.
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Film in cui si narra di un professore (Jeremy Irons) che vive a Berna e che salva una mattina una giovane donna portoghese, la quale poi fugge via, dal suo intento di suicidarsi gettandosi da un ponte della città. L'uomo, fortemente incuriosito e desideroso di movimentare la sua routine esistenziale, decide di partire improvvisamente per la città di Lisbona al fine di cercare e trovare uno scrittore portoghese il cui libro egli ha trovato nella tasca dell'impermeabile della donna salvata e da cui è rimasto fortemente affascinato. Nel corso del suo soggiorno a Lisbona così il professore intraprenderà numerose ricerche ed incontrerà numerosi personaggi che tempo addietro erano entrati in contatto od avevano conosciuto lo scrittore scoprendone la sua militanza contro la dittatura di Salazar ed infine la sua morte avvenuta per un aneurisma cerebrale. Ovviamente il professore riuscirà anchge a ricontattare la giovane donna salvata dal suicidio ed a capire le motivazioni che l'avevano indotta a ciò. Questa pellicola di Bille August è lineare nella regia e pure nella trama ( i numerosi flash back che alternano svariate volte l'azione presente e quella passata sono facilmente comprensibili) ma mentre nella prima parte essa risulta avvincente e pertanto più interessante, nel corso della seconda lo diventa meno e la storia stessa si banalizza in una storia romantica ed in un storia d'amore ideale che però non ha troppo mordente e si riduce ad essere, appunto, un semplice feuilleton. Si parla del periodo della dittatura di Salazar in Portogallo ma non viene approfondito minimamente tutto il contesto storico e politico che invece serve solo in maniera superficiale ad essere lo sfondo della storia d'amore dello scrittore-medico e della sua compagna rivoluzionaria. Il cast di attori è nel suo complesso bravo, da Jeremy Irions a Charlotte Rampling, ecc., e pertanto assicura senza dubbio una certa qualità al film. Degna di nota e di lode è sicuramente la fotografia che riprende la città di Lisbona in tutti i suoi angoli e prospettive regalando allo spettatore delle immagini suggestive e rivelandogli la sua anima più intima ed affascinante.
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[+] se mi posso permettere...
(di obiler)
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arabe
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lunedì 22 aprile 2013
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i consider your vote very misleading.
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The film was stimulating , well acted and gave food for thought. I was suprised that you were so pesemistic.
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massi 61
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lunedì 22 aprile 2013
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emozionante e con contenuto
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Ho trovato questo film emozionante e mi ha dato interessanti spunti di riflessione !
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