Life of Crime - Scambio a sorpresa

Ordell e Louis sono due piccoli malviventi che vogliono fare il colpo della loro vita. Dopo aver studiato le condizioni economiche e le malversazioni dell'immobiliarista Frank Dawson decidono di sequestrare sua moglie mentre lui è assente per poi chiedergli un riscatto da un milione di dollari. Entrano in azione non sapendo che l'uomo ha un'amante e che vuole divorziare.

Alla base del film c'è un romanzo di Elmore Leonard al quale il cinema si è più volte ispirato per realizzare film che soddisfacessero il box office come Get Shorty e Out of Sight.

In questa occasione le cose non sono andate altrettanto bene forse perché la sceneggiatura non ha saputo (o voluto) stabilire una precisa linea di narrazione.
L'entrata in scena dei due protagonisti fa pensare a dei criminali da strapazzo quasi alleniani che si ritengono abbastanza furbi da poter tentare il colpo grosso mentre in realtà l'ingenuità domina le loro azioni. Dall'altra parte sta il vero criminale, un Frank Dawson interpretato da un Tim Robbins che si diverte a mostrare l'ignoranza del suo personaggio (vedi la scena del quiz sulle professioni) unita a una straordinaria abilità nell'accumulare denaro evitando di pagare il dovuto al fisco. Nel mezzo la moglie, una Jennifer Aniston che accetta un ruolo non centrale di donna ormai stanca di un mènage che non funziona.
L'ambientazione in una Detroit del 1978 contribuisce a costruire una dimensione vintage che sembra preludere a una commedia in cui tutti sono destinati a perdere qualcosa. L'inserimento nella gang di un esaltato fan del nazismo (che odia i neri ma non tutti) sbilancia il plot verso una dimensione grottesca che finisce con lo squilibrare il film che si dirige un po' stancamente verso un finale a sorpresa. 