fabio cappelli
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domenica 23 marzo 2014
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degli zombie atletici quelli di brad
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Il film, World war Z, è stato tratto dal bestseller di Max Brooks e racconta di un padre, ex agente dell’ONU, che si ritrova, quasi in solitudine, a combattere una pandemia terrificante che trasforma gli esseri umani in belve assetate di sangue. L’inizio del film è travolgente: Garry Lane (Brad Pitt) è imbottigliato nel traffico di Philadelphia con la famiglia quando scoppia il caos (la parte di più bella del film) e inizia un viaggio-fuga inarrestabile che lo porta in giro per un mondo ridotto oramai in un lazzaretto. L’eroe, anzi il supereroe, è dinamico, coraggioso, un po’ psicologo e un po’ medico, ma soprattutto fortunato, sempre puntuale alle coincidenze che gli salvano la vita. Sopravvive a tutto e a tanti zombie atletici è utile, oltre che a Lane e all’umanità, anche per mantenere desto il pubblico dal torpore di una sceneggiatura banale e del già visto e rivisto.
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Il film, World war Z, è stato tratto dal bestseller di Max Brooks e racconta di un padre, ex agente dell’ONU, che si ritrova, quasi in solitudine, a combattere una pandemia terrificante che trasforma gli esseri umani in belve assetate di sangue. L’inizio del film è travolgente: Garry Lane (Brad Pitt) è imbottigliato nel traffico di Philadelphia con la famiglia quando scoppia il caos (la parte di più bella del film) e inizia un viaggio-fuga inarrestabile che lo porta in giro per un mondo ridotto oramai in un lazzaretto. L’eroe, anzi il supereroe, è dinamico, coraggioso, un po’ psicologo e un po’ medico, ma soprattutto fortunato, sempre puntuale alle coincidenze che gli salvano la vita. Sopravvive a tutto e a tanti zombie atletici è utile, oltre che a Lane e all’umanità, anche per mantenere desto il pubblico dal torpore di una sceneggiatura banale e del già visto e rivisto. Consiglio la visione del film agli appassionati del genere adrenalinico e che non si pongono tante domane e riflessioni, anche se la maldestra regia e lo scrittore Brooks per accendere qualche neurone nello spettatore ci mettono di tutto: dal poco rispetto della madre terra, agli Israeliani che pare sappiano sempre in anticipo cosa sta per succedere ma che poi, per colpa dell’ortodossia religiosa, questa volta rappresentata in canti di ringraziamento, incasinano tutto. Merita un elogio, la scena spettacolare degli zombie che scavalcano il muro di Gerusalemme, nessuna barriera può arrestare la globalizzazione, mentre una nota negativa la merita il finale: “ora inizia la guerra”. Un finale utile per preparare un world war Z 2, ma che inficia lo spirito iniziale del film, quello di pace, di amore e di rispetto di madre natura.
Fabio Cappelli
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dino 88
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martedì 18 marzo 2014
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film riguardante il genere umano.
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Cosa c'è da dire su questo film, veramente bello, che mi fà venire in mente il genere umano quanto schifo faccia, e chi si meriterebbe solo una pandemia come questa che ne causi l'estinzione completa, e non che ci salvi ci meritiamo solo questo.
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kondor17
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mercoledì 29 gennaio 2014
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la zombo-pandemia
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La seconda stellina per il buon inizio ed i discreti effetti speciali. Per quanto riguarda invece la storia in sé, non se ne meriterebbe 2. Il film è comunque vedibile, anche se fa acqua da tutte le parti. Il modo di contaminazione, fulcro centrale (sembra) della missione a cui Gerry-Pitt deve partecipare, viene poi completamente abbandonato anche per goffardaggine con cui si spara lo scienziato a rimorchio, lasciando spazio a stravaganti divagazioni ed incongruenze. Non si capisce infatti né come la zombo-pandemia si propaghi né come moltiplichi esponenzialmente le prestazioni fisiche dei morti non morti, facendo correre vecchietti decrepiti a velocità ignote anche ad Usain Bolt.
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La seconda stellina per il buon inizio ed i discreti effetti speciali. Per quanto riguarda invece la storia in sé, non se ne meriterebbe 2. Il film è comunque vedibile, anche se fa acqua da tutte le parti. Il modo di contaminazione, fulcro centrale (sembra) della missione a cui Gerry-Pitt deve partecipare, viene poi completamente abbandonato anche per goffardaggine con cui si spara lo scienziato a rimorchio, lasciando spazio a stravaganti divagazioni ed incongruenze. Non si capisce infatti né come la zombo-pandemia si propaghi né come moltiplichi esponenzialmente le prestazioni fisiche dei morti non morti, facendo correre vecchietti decrepiti a velocità ignote anche ad Usain Bolt. Questo film stravolge il mondo degli Z in quanto tali, redifinendone tratti e caratteristiche. E se Romero fosse morto, non me ne voglia, si rivolgerebbe nella tomba. La.fine poi, buttata là come un calzino sporco nel cesto, lascia ahimè presagire un sequel. Ma la popolazione inizia ad uscire, a reagire, addirittura ad usare le armi, così recita la voce fuori campo. Si salvi chi può. Arrivano i nostri.
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kondor17
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mercoledì 29 gennaio 2014
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la zombo-pandemia
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La seconda stellina per il buon inizio ed i discreti effetti speciali. Per quanto riguarda invece la storia in sé, non se ne meriterebbe 2. Il film è comunque vedibile, anche se fa acqua da tutte le parti. Il modo di contaminazione, fulcro centrale (sembra) della missione a cui Gerry-Pitt deve partecipare, viene poi completamente abbandonato anche per goffardaggine con cui si spara lo scienziato a rimorchio, lasciando spazio a stravaganti divagazioni ed incongruenze. Non si capisce infatti né come la zombo-pandemia si propaghi né come moltiplichi esponenzialmente le prestazioni fisiche dei morti non morti, facendo correre vecchietti decrepiti a velocità ignote anche ad Usain Bolt.
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La seconda stellina per il buon inizio ed i discreti effetti speciali. Per quanto riguarda invece la storia in sé, non se ne meriterebbe 2. Il film è comunque vedibile, anche se fa acqua da tutte le parti. Il modo di contaminazione, fulcro centrale (sembra) della missione a cui Gerry-Pitt deve partecipare, viene poi completamente abbandonato anche per goffardaggine con cui si spara lo scienziato a rimorchio, lasciando spazio a stravaganti divagazioni ed incongruenze. Non si capisce infatti né come la zombo-pandemia si propaghi né come moltiplichi esponenzialmente le prestazioni fisiche dei morti non morti, facendo correre vecchietti decrepiti a velocità ignote anche ad Usain Bolt. Questo film stravolge il mondo degli Z in quanto tali, redifinendone tratti e caratteristiche. E se Romero fosse morto, non me ne voglia, si rivolgerebbe nella tomba. La.fine poi, buttata là come un calzino sporco nel cesto, lascia ahimè presagire un sequel. Ma la popolazione inizia ad uscire, a reagire, addirittura ad usare le armi, così recita la voce fuori campo. Si salvi chi può. Arrivano i nostri.
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vjarkiv
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lunedì 13 gennaio 2014
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rimane ben poco...
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Se escludiamo la spettacolarità delle montagne uomo-zombi che cercano di scavalcare la muraglia a difesa di Israele (muraglia che in versione ridotta esiste realmente per contrastare lo sconfinamento dei palestinesi!), rimane ben poco di questo ennesimo film catastrofico-zombesco. La presenza di Brad Pitt che si è costruito addosso il personaggio coproducendo il progetto, non è sufficiente a rendere "credibile" la storia che fa acqua da tutte le parti. Ricordiamoci che la "credibilità" per un fanta-film consiste nel cercare di coinvolgere emotivamente lo spettatore ma con azioni logiche. Una delle tante perle: Segen la soldatessa israeliana a cui Lane/Pitt amputa una mano (e riesce anche a non svenire!) per salvarla dal contagio, partecipa a scene d'azione, come se niente fosse, per una buona metà del film.
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Se escludiamo la spettacolarità delle montagne uomo-zombi che cercano di scavalcare la muraglia a difesa di Israele (muraglia che in versione ridotta esiste realmente per contrastare lo sconfinamento dei palestinesi!), rimane ben poco di questo ennesimo film catastrofico-zombesco. La presenza di Brad Pitt che si è costruito addosso il personaggio coproducendo il progetto, non è sufficiente a rendere "credibile" la storia che fa acqua da tutte le parti. Ricordiamoci che la "credibilità" per un fanta-film consiste nel cercare di coinvolgere emotivamente lo spettatore ma con azioni logiche. Una delle tante perle: Segen la soldatessa israeliana a cui Lane/Pitt amputa una mano (e riesce anche a non svenire!) per salvarla dal contagio, partecipa a scene d'azione, come se niente fosse, per una buona metà del film...
Ahi noi si paventano sequel!!!
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steve max
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domenica 12 gennaio 2014
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delusione!!!
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titolo del film in italiano: ANCHE IO SONO LEGGENDA
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blasiusack
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mercoledì 1 gennaio 2014
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trama forzata
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Film Terribile, si potrebbe classificare tra i film comici. Trama forsarissima e tantissime scene inutili. Uno dei film più brutti che io abbia mai visto.
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stefano mantini
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domenica 8 dicembre 2013
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l'ennesimo zoombie sequel per gente ipodotata!
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Avere a disposizione milioni di dollari e poi realizzare un film tanto retorico quanto di cattivo gusto è a dir poco da scemi. Oppure esiste un'altra spiegazione: il pubblico americano e non vuole questo! Non so...il film è decisamente disgustoso, nel senso che ti lascia solo una grande ansia dentro senza suscitare mai un minimo di suspanse o interesse ad andare oltre, anzi ti verrebbe voglia di spegnere la TV e mandare una mail a Brad Pitt con l'oggetto: "ma per i soldi hai fatto questo schifo di film o per cosa?" Ragazzi vi consiglio di non sprecare momenti preziosi della vostra giornata con questi generi di film. By Ste. SCONSIGLIATISSIMO.
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birbo
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lunedì 2 dicembre 2013
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partenza sprint poi nelle sabbie mobili
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Il film parte bene,storia, scene spettacolari.... poi piano piano scivola nelle sabbie mobili, zombie poco credibili, scene senza suspences, niente scene drammatiche, situazioni poco credibili ma in compenso solito quadretto familiare stereotipato americano e finale banale e discutibile. Ma oggi i film piu sono inguardabili e piu fanno 'botteghino', con poche eccezioni.
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des esseintes
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sabato 23 novembre 2013
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boiata allucinante
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Filmaccio come pochi nella storia. Poi non si sa perché nessuno si preoccupa nemmeno per un attimo di riuscire a curare questi cacchio di zombies. Che poi pensateci: sarebbero dei non morti, no? Ma loro che ne sanno che sono dei non morti? Non sanno nemmeno che virus è, non sanno niente di quella malattia, quegli esseri sono al contrario vitalissimi perchè corrono, saltano, lottano come matti, come fanno a essere morti? Eppure hanno stabilito che sono morti, non sono più esseri umani ma (testuale) "cose"; ragazzi, i morti non si muovono e quindi in questo film "morti" significa "diversi", significano "l'altro" in generale.
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Filmaccio come pochi nella storia. Poi non si sa perché nessuno si preoccupa nemmeno per un attimo di riuscire a curare questi cacchio di zombies. Che poi pensateci: sarebbero dei non morti, no? Ma loro che ne sanno che sono dei non morti? Non sanno nemmeno che virus è, non sanno niente di quella malattia, quegli esseri sono al contrario vitalissimi perchè corrono, saltano, lottano come matti, come fanno a essere morti? Eppure hanno stabilito che sono morti, non sono più esseri umani ma (testuale) "cose"; ragazzi, i morti non si muovono e quindi in questo film "morti" significa "diversi", significano "l'altro" in generale. Lo zombie è una figura mitologica inventata per poter giustificare lo sfogo della violenza più bestiale contro "l'altro". Soluzione? Loro, gli zombie, ci vogliono morti perché stiamo bene (siamo ricchi, in pratica) quindi inoculiamoci una malattia che non ci ammazzi ma non ci faccia stare troppo bene e così non ci uccideranno (invidieranno) più. Ecco la soluzione americana al problema della globalizzazione. Film per sottosviluppati irrecuperabili.
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